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Ansia e D.A.P.

Ultimo Aggiornamento: 18/12/2016 18:46
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06/04/2014 16:39
 
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Scusate l'off topic ma se il problema non fosse vostro ma di un'altra persona che tuttavia ignora anche la possibilità della cosa riducendola a semplice agitazione voi come vi comportereste?
Mi spiego meglio: questa persona, che ha sempre avuto la tendenza a sovraccaricarsi di pressioni, è in una situazione di perenne agitazione da mesi(ottobre/novembre più o meno) da febbraio la "sofferenza" è evidente anche a livello fisico, si vede proprio che è distrutta(colpa dell'insonnia a quanto pare ma non saprei collocarne l'inizio), ora siamo arrivati a cefalee e dolori addominali cronici e l'agitazione è sfociata in insofferenza verso tutto e tutti. Il dialogo è inutile(cose soft, ci tengo a specificarlo, come "ma se il dolore persiste prova ad andare dal medico" o "vieni a correre/fare un giro così ti rilassi un po'", non è che sia andato a dire:"questa potrebbe essere ansia corri a farti visitare"), la risposta è sempre "è solo agitazione, passerà" e da parte sua non ci sono accenni di preoccupazione riguardo il livello di stress ma anzi tende ad ignorare la cosa. A me, da semianalfabeta in materia questa situazione sembra preoccupante, potrebbe tranquillamente essere l'esordio di uno stato ansioso, quindi la domanda è: come agire in questi casi? Come convincere qualcuno a prendere in considerazione l'idea di rivolgersi almeno al medico di base per affrontare il periodo di stress ed evitare che diventi un problema o porvi rimedio in caso lo sia già?
ps vedo poco questa persona perché i nostri nonni sono originari dello stesso paese ma viviamo in regioni diverse quindi il "declino" mi è parso palese grazie al fatto che passassero settimane tra un incontro e l'altro.
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06/04/2014 17:40
 
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Renz tieni duro. Segui quello che ti dicono i medici e vedrai che ne esci.
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Gaio Marinaio
06/04/2014 21:25
 
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Ragazzi non sapete che merda è vivere. Ieri vado a giocare a calcetto (e venerdì sera mi sono allenato normalmente)...Il tempo di lavarmi e tornare a casa e ricado nella paura di morire per un attacco di cuore... Un'ora di merda. Una cosa che sto notando è che dormo tantissimo (anche se solo 10 minuti durante la giornata ma più volte e soprattutto dopo un attacco) e se non dormo 10 ore non mi sveglio. Ma questo mi sa è l'effetto del farmaco. Un giorno vedo la luce e il giorno dopo vedo il buio.
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06/04/2014 22:02
 
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Re:
RenzWK, 06/04/2014 21:25:

Ragazzi non sapete che merda è vivere. Ieri vado a giocare a calcetto (e venerdì sera mi sono allenato normalmente)...Il tempo di lavarmi e tornare a casa e ricado nella paura di morire per un attacco di cuore... Un'ora di merda. Una cosa che sto notando è che dormo tantissimo (anche se solo 10 minuti durante la giornata ma più volte e soprattutto dopo un attacco) e se non dormo 10 ore non mi sveglio. Ma questo mi sa è l'effetto del farmaco. Un giorno vedo la luce e il giorno dopo vedo il buio.




Io anche ho vissuto un periodo veramente terribile, di questo tipo. La mia storia è simile a quella di molti altri: timore di morire (non so tu, io ho cominciato seriamente a pormi dilemmi esistenziali), timore che altri nella mia famiglia potessero morire, o ammalarsi (anche io ho perduto papà per una malattia). E stavo lì, a distruggermi, aspettando quel qualcosa, quella breve parentesi nell'arco della giornata che potesse regalarmi un po' di felicità. Spesso immotivata. Un po' masochisticamente, ripenso ancora a quei due mesi di vita.

Nel mio caso, sembra stupido dirlo, ma metter per iscritto il tutto, tenere un piccolo diario, ha aiutato. Spesso ci si vergogna a parlare di queste cose con gli altri, perché bisogna sempre passare per quelli forti. Nonostante stessi (come sto facendo anche ora) studiando Psicologia, dunque in una posizione priva di pregiudizi, non ho mai voluto andare da un terapeuta. La statistica, e la scienza, dicono che le terapie più efficaci (soprattutto nel campo del "coping" - fronteggiare lo stress - e della lotta all'ansia e al disturbo da panico) sono quelle che seguono il metodo cognitivo-comportamentale.

Francamente sono stato fortunato a cavarmela in poco tempo, complice anche qualche piccola ma significativa soddisfazione personale che mi ha aiutato a uscire da quel brutto tunnel. Ma, come hanno detto gli altri, stai tranquillo. Segui ciò che dicono i medici (se te la senti, vai da uno psicologo, non avere paura, non sono come quelli dei film, distaccati e neutri) e tutto andrà per il verso giusto.
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Gaio Marinaio
06/04/2014 22:08
 
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Vado già da psicologo e psichiatra...Non mi vergogno di nulla...
06/04/2014 22:43
 
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Ritorna il periodaccio anche per me.. Mi è successo ormai un paio di settimane fa di avere dolore nel respirare profondamente, proprio al pettorale destro.
Ho cercato di mantenere la calma... Ho pensato a un colpo di freddo e mi sono preso qualche oki per alleviare il dolore, che poi è passato dopo qualche giorno.
Ora ho notato nel catarro delle macchiette marroncine. Ogni tanto le ritrovo ancora, ma non sono grandi, sono come dei puntini...
Ora sono in fissa con il cancro ai polmoni, di cui è morto mio padre, nonostante sia andato dal dottore che mi ha rassicurato, prendendomi anzi in giro per la mia ipocondria...
Sto passando dei brutti momenti...
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Gaio Marinaio
06/04/2014 22:44
 
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Re:
La Furia, 06/04/2014 22:43:

Ritorna il periodaccio anche per me.. Mi è successo ormai un paio di settimane fa di avere dolore nel respirare profondamente, proprio al pettorale destro.
Ho cercato di mantenere la calma... Ho pensato a un colpo di freddo e mi sono preso qualche oki per alleviare il dolore, che poi è passato dopo qualche giorno.
Ora ho notato nel catarro delle macchiette marroncine. Ogni tanto le ritrovo ancora, ma non sono grandi, sono come dei puntini...
Ora sono in fissa con il cancro ai polmoni, di cui è morto mio padre, nonostante sia andato dal dottore che mi ha rassicurato, prendendomi anzi in giro per la mia ipocondria...
Sto passando dei brutti momenti...




Ti capisco.

Sono andato a farmi analisi, visite, elettrocardiogrammi...Non avevo questa frequenza con tali luoghi e situazioni da anni.
06/04/2014 23:23
 
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Re: Re:
RenzWK, 06/04/2014 22:44:




Ti capisco.

Sono andato a farmi analisi, visite, elettrocardiogrammi...Non avevo questa frequenza con tali luoghi e situazioni da anni.




soffri di ipocondria?
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07/04/2014 00:26
 
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Re: Re: Re:
La Furia, 06/04/2014 23:23:




soffri di ipocondria?




E' divenuto parte del problema.
07/04/2014 00:51
 
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Re: Re: Re: Re:
RenzWK, 07/04/2014 00:26:




E' divenuto parte del problema.




Guarda, dalla mia esperienza personale ti posso dire che crogiolarsi nel dolore è l'ultima delle cose che bisogna fare. Non è che pensare sempre a quel problema fa sì che tutto ciò per cui si è preoccupati svanisca. Gli ipocondriaci, ed in generale anche tutti gli ansiosi, sono convinti che il proprio pensiero sia "magico", cioè che lo stare continuamente ad angosciarsi per determinate situazioni possa tenere tutto sommato esse sotto controllo.
Quello che non capiamo è che invece bisogna cercare di ritornare a vivere, riuscire ad assaporare quello che non ci si ripresenterà mai più dinnanzi. I giorni, i mesi, gli anni passano, e non torneranno mai più... Passare tempo ad angosciarsi non serve a nulla, sia che la morte avvenisse tra due mesi, che tra 60 anni.
Probabilmente l'unica cosa che dovremmo fare è trovare un appiglio, un qualcosa che ci dia forza. Io per esempio sono ripiombato in un periodo di ansia e ipocondria ora che pian piano mi sono ritrovato a combattere con amici meno presenti e costanti impegni di cui non ho molta voglia di preoccuparmi.
Tutto ciò è sfociato in una maniacale preoccupazione per problemi che magari non avrei nemmeno notato in altre circostanze, ma che ora mi rendono la vita impossibile. La realtà è ce a volte preferiamo preoccuparci per problemi inesistenti, piuttosto che ricostruire la nostra vita, accettando che magari in certi frangenti abbiamo fallito.
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07/04/2014 15:53
 
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Posso dirti che ho fatto 3 anni a non riuscire nemmeno a fare 4 km in macchina da solo.
Mi prendeva una cosa alla gola che mi sembrava di soffocare, mi sentivo quasi ovattato, mi si annebbiava la vista e mi veniva caldo in faccia.
Avevo paura degli spazi aperti, tipo agorafobia e c'è stato un periodo in cui solo la mia casa mi dava "sicurezza", cioè, per dirti, faticavo a portare fuori il cane perchè non riuscivo nemmeno ad attraversare la strada per paura di svenire, che poi non sono mai svenuto, però avevo questi disturbi.
Son 3\4 anni che frequento uno psicologo che mi ha aiutato\sta aiutando molto, difatti in macchina adesso mi muovo quasi al 100% senza problemi e non ho problemi a girare autonomamente a piedi e\o fare attività sportiva, cosa che prima non facevo, praticamente ero solo casa-lavoro lavoro-casa.
Adesso se arrivo a casa alle 18 mi sento spaesato, perchè tra una cosa e l'altra mi sono abituato a rincasare non prima delle 20..
Il mio problema era legato all'autostima in primis [che è quasi sempre la causa di queste ansie e attacchi di panico].
Questo in breve, se hai bisogno di altre cose chiedi pure.
[Modificato da MatteDj 07/04/2014 15:55]
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07/04/2014 18:42
 
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Renz, fidati che tanti, anche qua dentro, sanno di cosa parli perchè è il "male" della nostra generazione.

Io ho sofferto di attacchi di panico dall'ultimo anno dell'università per diverso tempo (anni)...i sintomi sono più o meno quelli che hai descritto e hanno descritto anche gli altri...sudori, tachicardia, difficoltá a respirare, io anche crampi addominali e mal di stomaco pauroso, senso di morte imminente, iperventilazione mostruosa...nin sapevo neanche più dove ero girato e come fare, e più ci pensi e ti spaventi e più non ti passa (perchè fondamentalmente te lo crei da solo). Ovviamente ho fatto esami di ogni tipo perchè come tutti convinto di avere chissà che cosa e non avevo niente, però ovviamente non riuscivo a fare niente perchè spaventato dall'idea che sti attacchi di panico mi venissero in pubblico...e poi puntualmente mi venivano...ovunque...tipo matte per me la cosa che generava più ansia era la metro (e anche il treno) ogni volta che prendevo la metro per andare a san siro da miei amici allo stadio era un calvario, penso a quante volte la gente avrà pensato "guarda sto tossico" per quanto stavo male sono dovuto pure uscire e scendere a una fermata a caso più di una volta perchè pensavo di rimanerci secco. Ho pure smesso di andare allo stadio e per anni non ho preso il treno, andando a milano in macchina per dare gli esami pur di non prendere il treno che mi generava ansia incontrollabile.
mia mamma che era ed è un po depressa e ha avuto la stessa cosa più o meno, mi ha consigliato uno psicologo ma l'ho sfanculato subito perchè non mi andava di raccontargli i miei cazzi e ho preso della serotonina per diversi anni, ovviamente poi non riuscivo a smetterla perchè mi ero assuefatto, anche solo mentalmente.
Dopo tempo, lavoro su me stesso e grazie alla mia ragazza che è una persona molto decisa e solare, ho smesso pure con la pastiglia e ho superato sta fase che ricordo ancora con paura ed ogni tanto qualche attacco mi torna ma lo controllo, è una merda renz ma non ti preoccupare che non hai "niente"...di sicuro niente di non superabile con la tua forza e il tuo autocontrollo.
07/04/2014 20:37
 
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personalmente a me il panico viene principalmente quando sono solo, o comunque mi sento solo.
magari sono in bagno, con la porta chiusa, e mi sale l'ansia.
oppure magari è notte e tutti dormono, anche qui comincio a farmi prendere dai pensieri disastrosi.
la mattina mi sveglio che ho come l'impressione di aver corso per tutta la notte al posto di dormire... un calvario.
oggi ho avuto un momentaccio, ora sto meglio, ma prevedo ancora qualche giorno davvero tosto da affrontare.
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Gaio Marinaio
07/04/2014 20:56
 
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I miei problemi coprono un ampio spettro di situazioni. Ho cominciato di botto con la tachicardia, poi con la paura potessi avere problemi di cuore. Poi qualche giorno di pace che mi fecero pensare di aver finito subito (al secondo ricovero al ps mi fecero parlare con uno psicologo)... Come credevo di aver superato subito tutto mi è ripresa la paura di problemi al cuore, senza avere tachicardia ma senso di oppressione, nausea, formicolii al braccio sx, sensazione di mascella dura. Di nuovo al ps e di nuovo colloqui con gli psicologi. Poi la paura dal cuore alla testa... Ho cominciato con psicologo e psichiatra (con cure farmacologiche) ma da una settimana Ho un dolore intercostale e alla spalla che mi riportano nella paura totale.
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Gaio Marinaio
07/04/2014 20:57
 
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Guidando non ho problemi, perché sono costretto alla concentrazione. Ma ho avuto attacchi in tutte le situazioni e in tutti i posti. Ho perso 8 kg due mesi.
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