| | | OFFLINE | | | Post: 736 Post: 736 | Registrato il: 18/12/2012 | Città: SALERNO | Età: 42 | Sesso: Maschile | |
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26/09/2017 12:22 | |
il problema è soltanto uno.
il livello delle serie inferiori è troppo basso.
rendi più competitive la serie c e la serie b, e come conseguenza avrai neopromosse più pronte ad affrontare un campionato come la serie A.
senza necessità di distribuire soldi a pioggia o, peggio, a cazzo di cane.
non è possibile che per vincere/ottenere la promozione in b, basti avere un impronta di squadra consolidata, un gruppo ed un affiatamento.
non è possibile che ci sia un livello tecnico così infimo che benvenuto-spal-frosinone-capri possano prendersi due promozioni dirette cambiando un cazzo di niente ed investendo un cazzo di niente.
poi ti ritrovi con formazioni sostanzialmente non strutturate né a livello tecnico, né a livello societàrio, né a livello giovanile e nemmeno a livello impiantistico.
questo discorso lo puoi superare soltanto investendo meglio i soldi della figc e gli introiti televisivi.
esempio: la modifica ancora non in vigore dei fondi disciplinata dalla legge meandri è stata rivista, aumentando il peso degli investimenti e dell'impiantistica sportiva. buono. ma per vedere attuare queste norme occorre avere un management operativo, invece sia in lega A che in lega B vige il cazzeggio. la serie b non è capace di esprimere un presidente da oltre 4 mesi. entrambe sono state commissariate.
il livello è questo, c'è poco da fare.
soluzioni immediate meno di zero, soluzioni a lungo termine impedite dalla incapacità dei vertici. siamo destinati a vivacchiare. |
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