Morto Totò Riina

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, [2]
@Chaos@
00domenica 19 novembre 2017 15:11
Re:
Dj Sauron, 17/11/2017 20.52:

Da chi vorrebbe togliere il 41bis perchè "disumano", mi aspetterei quantomeno una soluzione alternativa....




Ti dovrei spiegare l'evoluzione di tutto l'impianto della carcerazione speciale dall'articolo 90 fino al 41bis.
mi pare tempo abbastanza sprecato.
Dj Sauron
00domenica 19 novembre 2017 20:13
Re: Re:
@Chaos@, 19/11/2017 15.11:

Dj Sauron, 17/11/2017 20.52:

Da chi vorrebbe togliere il 41bis perchè "disumano", mi aspetterei quantomeno una soluzione alternativa....




Ti dovrei spiegare l'evoluzione di tutto l'impianto della carcerazione speciale dall'articolo 90 fino al 41bis.
mi pare tempo abbastanza sprecato.



Senza dubbio lo sarebbe, anche perché inutile. Dovresti darmi alternative, non spiegarmi l’evoluzione del sistema carcerario italiano durante i decenni.
Megablast
00lunedì 20 novembre 2017 11:32
Scioglierli nell’acido in effetti sarebbe più economico.
rogerio guerrero
00lunedì 20 novembre 2017 11:43
ogni misura eccezionale é nel suo paradosso una violazione dello stato di diritto. La storia che non vuole raccontarti Chaos ti mostrerebbe (se vuoi vedere) che non vivi in una democrazia fondata sullo stato di diritto.

A mio modo di vedere il problema mafia, e di conseguenza roba come Totö Riina, é sovra e sottostimato allo stesso tempo. La Mafia é stata, ed é tollerata entro un certo livello, perché ha sempre garantito una certa governabilitä in territori turbolenti e periferici.

I corleonesi sono stati un problema perché erano fuori controllo e bestiali ma anche un Badalamenti é stato sempre abbastanza organico al sistema.

Tornando al 41 bis....qual´é il problema della comunicazione dal carcere?

A questo punto io dovrei rivolgere un´altra domanda...qual´é l´alternativa alla mafia? Francamente la prospettiva politica in Falcone e Borsellino non la vedo e ripeto che in Italia richiamarsi allo stato di diritto come idea e prassi é quantomeno bizzarro.
Rust Cohle
00lunedì 20 novembre 2017 12:14
Un personaggio a cui viene negato (anche giustamente, secondo me) persino un rito funebre, che non ha mai mostrato segni di pentimento, che non ha mai smesso di gestire la sua organizzazione anche da recluso e che -filmato e ascoltato- ha sempre continuato a lanciare minacce verso che gli sbarrava la strada.

Il "dilemma morale" del 41bis per questo tipo di situazioni a mio modo di vedere non dovrebbe nemmeno porsi.
Poi se almeno funzionasse... dato che appunto fu istituito anche per impedire ai reclusi di continuare a manovrare i propri interessi ed invece questo non li ha mai fermati, tanto è vero che oggi sentiamo rappresentanti delle istituzioni che magari hanno avuto anche un ruolo importante nella lotta alla mafia (Grasso) che ammettono candidamente che Riina è stato a capo della sua organizzazione fino al momento in cui è morto.

Semmai allora mi porrei il problema di inasprire determinati provvedimenti, e di renderli più funzionali agli scopi per i quali furono istituiti.
La pena a livello concettuale nasce per rappresentare non tanto una punizione quanto più un deterrente, ma soprattutto un modo per impedirti di continuare ad esercitare le azioni per le quali stai scontando la suddetta pena.
Se anche finisci in carcere, che può essere pure carcere duro quanto vuoi (mai abbastanza per determinati personaggi, ma questa è una mia opinione), ma ciò non ti impedisce di continuare -anche indirettamente- a mettere in atto ciò per cui sei finito in carcere allora che senso ha?

Io sono per un'applicazione più rigorosa del 41bis, ovviamente sempre concedendo al condannato la possibilità di pentirsi, collaborare e alleggerire la propria posizione.
Se invece non lo fa e continua imperterrito a lanciare minacce e gestire i propri affari anche dal didentro, allora il dilemma morale legato all'applicazione di un sistema che forse vìola i diritti civili del condannato è l'ultimo che dovremmo porci.
Megablast
00lunedì 20 novembre 2017 12:28
Rust sono d’accordo.
Il problema è che quello che dice Rogerio, da un lato, è pura filosofia, fine a sè stessa, ovvero: come difendiamo lo stato di diritto se noi stessi, nell’applicazione delle sue regole, non lo rispettiamo?

D’altro lato son d’accordo che la mafia è sempre stata Stato lí dove lo Stato non poteva o doveva esserci, ma ormai quella mafia non è più a Corleone, ma nei cantieri di Expo, nella nuova metro di Milano, nei lavori per le Olimpiadi Invernali di Torino... ma se ci arrendiamo al fatto che ormai la stessa mafia sia diventata più una corrente di potere che un’organizzazione malavitosa, ci arrendiamo anche noi all’assenza di uno stato.
Rust Cohle
00lunedì 20 novembre 2017 12:46
Anch'io sono d'accordo con te Blast, il mio discorso si inquadra proprio in un contesto di non-sottomissione all'idea di mafia stessa.

Come dici giustamente tu, ormai la mafia si è persino allargata rispetto ad una volta, per questo mi pare che starsi a preoccupare e porsi il problema di "violare i diritti civili" (che poi vabbè, ciò è detto in maniera molto molto superficiale ma in realtà andrebbe fatto un discorso più ampio per capire se questi diritti vengano effettivamente violati) di determinati soggetti che nel frattempo si instaurano sempre di più all'interno di Stato e istituzioni è appunto fare della filosofia fine a sé stessa.

Il problema semmai si risolve intervenendo, ponendo paletti dove al momento non ce ne sono, inasprendo determinati provvedimenti che funzionano e non funzionano (o forse funzionano solo a metà) e quindi non accettare la mafia come fosse una sorta di competitor ma piuttosto per quella che è: un'organizzazione criminale.
Questo sempre nell'ottica di creare delle misure preventive, o se preferisci dei deterrenti, per i quali tu prima di avviare un determinato processo devi sapere che puoi andare incontro a determinati provvedimenti.

Se invece partiamo da una base secondo cui anche i provvedimenti attuali sono troppo duri e vanno ammorbiditi nel rispetto di chi a sua volta non mostra rispetto verso lo Stato, le istituzioni e spesso proprio per la vita umana (che poi dovrebbe essere il punto più importante) allora non solo non affrontiamo il problema ma lo stiamo proprio aggirando, per concentrarci su dilemmi morali/filosofici/idealistici magari pure interessanti da trattare ma che all'atto pratico non risolvono nulla.
rogerio guerrero
00lunedì 20 novembre 2017 12:57
fine a se stessa...si certo...peccato che i piü grandi costituzionalisti ci abbiamo sbattuto la testa e le scuole di riferimento continuano a farlo.

Francamente é assurdo e ideologico parlare di assenza dello stato...se ci fosse assenza dello stato, i cittadini si darebbero altre forme. In Messico, ad esempio, i cittadini comuni (chiamiamoli cosí per comoditä) si stanno armando e organizzando, creando le proprie forze di sicurezza e cacciando (dove riescono) i narcos.

In Italia lo Stato c´é eccome. Non é che i bandi per i cantieri dell´Expo o delle olmpiadi vengono dichiarati ed effettuati sul Megaforum. Abbiamo (o meglio avete) una macchina burocratica mica da ridere, forze di polizia estremamente numerose, per non parlare delle forze armate.

A me pare evidente che le distinzioni tra "corrente di potere" e "organizzazione malavitosa" siano mero sofismo fine a se stessa.

A questo punto mi chiedo di quale Stato (assente) state parlando?? Mi aspetto una risposta quantomeno storica
=TheTurkish=.
00lunedì 20 novembre 2017 18:13
Io ho aperto questa

The Next World Champion
00lunedì 20 novembre 2017 20:00
La Costituzione non è una "questione morale".
KaiserSp
00mercoledì 22 novembre 2017 11:28
È morto Totò Riina. Ci ha lasciati senza dire una parola.

Con Riina scompare l’uomo simbolo della mafia. Brutto colpo per il made in Italy.

(Consola sapere che almeno un italiano ai gironi c’è arrivato)

Se ne va il personaggio che più di ogni altro ha causato dolore e sofferenza a un Paese prostrato. Ma adesso basta parlare di Tavecchio.

Il boss di Corleone si è spento alle 3 e 37. Mi piace pensare che sia stato un timer.

Totò Riina era malato da anni. Esattamente 87.

La Chiesa nega i funerali pubblici a Totò Riina. Allora è vero che era rimasto senza soldi.

Riina era entrato in coma nel giorno del suo compleanno. Come un diciottenne qualsiasi.

(Niente più assegno a Veronica, 60 milioni da riavere indietro e Totò Riina che porta i suoi segreti nella tomba. Il giorno più bello della vita di Berlusconi)

Totò Riina ha passato molti anni al 41 bis. Ma continuavano a cercarlo al 41.

Dopo una lunga latitanza si scoprì che Riina viveva a casa sua. Però aveva tolto il nome sul citofono.

Rosy Bindi: “La fine di Totò Riina non è la fine della mafia”. Ok, ma bisogna ripartire dai vivai.

(Ora che Riina è morto lo Stato dovrà parlare tra sé e sé)

Totò Riina perse il padre e il fratello mentre cercavano di estrarre polvere da sparo da una bomba inesplosa. Fu lì che gli venne l’idea del telecomando.

La moglie di Riina è arrivata a Parma con una Panda. La 126 era tutta scassata.

Il figlio di Riina chiede “silenzio e rispetto”. Tutto suo padre.

Il Wall Street Journal dedica ampio spazio alla morte di Riina. Come si usa con i leader politici esteri.

(Non sono complottista, però non vi sembra strano che in poche ore le due istituzioni più popolari del nostro Paese siano rimaste senza guida tecnica?)

Disposta l’autopsia sul cadavere di Riina. La faranno tra 18 giorni.

Il corpo di Riina sarà analizzato dai medici legali. Ma dubito riusciranno a recuperare i dati.

(Con la morte di Riina molti interrogativi resteranno senza risposta. Ad esempio: come baciava Andreotti?)

Discussioni e polemiche sul luogo di sepoltura di Totò Riina. Io proporrei una montagna di merda.

La figlia di Riina: “Ho tre figli piccoli”. Si è mandata un avvertimento.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:44.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com