Re: Re: Re:
Rakshasa., 28/02/2017 10.18:
No Ale calma, mi spiego meglio:
sono dell'idea che un dibattito politico sull'argomento sia auspicabile a prescindere dal caso mediatico, così come sono dell'idea che un referendum o un'iniziativa dal basso sia necessaria per mettere a posto tante storture del sistema italiano, come questa per esempio.
Dico solo che, essendo appunto a ridosso di un caso mediatico, nel nostro piccolo (come forum), essendo persone intelligenti, parliamone tra un po', senza tirare in ballo i beoti come Adinolfi che fanno puro sciacallaggio.
Sono d'accordo con te che il casino dovrebbe essere fatto oggi E ogni giorno PER un mese, ma non da noi, semplicemente dalle parti in causa e da chi c'è dentro con entrambi i piedi e ha la possibilità di far sentire la propria voce, come l'associazione Luca Coscioni e tante altre persone o enti che hanno a cuore questo argomento e hanno voce politica in merito.
L'ho buttata giù un po' così perché ho già il disgusto a vedere sui social network persone che inneggiano alla libertà di Fabo e tempo una settimana si dimenticheranno tutto, come la storia di Charlie Hebdo, Ridateci i marò, il Bataclan, we are Orlando, l'attentato di Nizza, quello di Berlino e tutte ste cose.
Ripeto, sto solo auspicando che questo posto si differenzi un minimo dalla marmaglia che tutti noi siamo abituati a vedere ogni giorno.
Ma perchè scusa Deep, l'utente medio di questo forum è uno di quelli che scrive "Je suis Charlie", si mette la bandiera della Francia/Germania/quello che è sul profilo oppure scrive frasi simili ed in generale "cavalca l'onda"?
E' vero che siamo fondamentalmente una banda di stronzi, ma non mi è parso che, nelle discussioni passate, ci siamo fatti trascinare dal qualunquismo generale e dei social network in particolare.
Ha ragione MM quando dice che parlare dell'argomento e sollevare questioni e dubbi era quello che voleva il ragazzo, così come probabilmente lo volevano gli altri che prima di lui hanno compiuto questo gesto (non porre fine alla propria vita, ma doverlo fare in un paese straniero).
Anche perchè, come hanno già sottolineato altri, secondo me la questione non riguarda l'essere d'accordo o meno sull'eutanasia, il fine vita, il suicidio assistito, il testamento biologico ecc. quanto piuttosto ritenere giusto (o meno) che ogni persona possa decidere della propria vita.
Quello che dice gente come Adinolfi, in tal senso, per me non ha rilevanza, ma non perchè dice stronzate o fa uscite infelici (in realtà qualcosa di condivisibile lo ha anche scritto), quanto piuttosto perchè nel mondo perfetto lui fa il cazzo che vuole con la sua vita, io con la mia, tu con la tua ecc.
Il punto della questione sta qui, secondo me.