Con i valori di SuperPippo si possono inseguire il 19° scudetto e la seconda stella. Pippo può tutto, in campo e in panchina
Ho visto maglie rossonere segnare il gol della vittoria a due minuti dalla fine ed alzare una Coppa davanti a quarantamila tifosi in festa. No, non è stato un sogno. Ero a Wembley, nell’ultimo week end, per gustarmi il match decisivo dei play off di Championship tra il Derby County e il QPR. Sono proprio i londinesi a usare, come seconda maglia, quella rossonera ma a strisce orizzontali, con Joe Jordan in panchina come assistente di Redknapp. Pomeriggio fantastico per la correttezza, per l'educazione, per la civiltà del pubblico. Un errore dell’arbitro viene accompagnato da un breve “BUUUUUHHHH!” di disapprovazione, con un “What are you doing ?” “Che cosa stai facendo“ lanciato dalle tribune. Ottantaduemila gli spettatori, dei quali trentasettemila appassionati venuti da Derby.Trentamila invece quelli del QPR, che percorrono le cinque miglia dal Loftus Road a Wembley, in una lunga e festosa colonna. Allo stadio le due tifoserie sono divise da un spazio largo cinque metri con una fila di steward a fare da immaginario cordone. Eppure nulla è successo. Solo cori, canti, tanto tifo, con la presenza di bambini dai due ai dieci anni, sorridenti e estasiati, vedendo sventolare migliaia di bandiere. Uno spettacolo splendido ed indimenticabile. Il primo augurio al Milan ed ai suoi tifosi, e quindi anche a me, è proprio quello di poter vivere presto emozioni così forti, così sane, che esulano dal risultato finale. Questo prologo nelle ore che vedono delinearsi il nuovo organigramma tecnico del Milan 2014-2015. In panchina Pippo Inzaghi e Mauro Tassotti. Preparatore dei portieri Beniamino Abate e, nel ruolo di “tattici”, Andrea Maldera e Nicola Matteucci. Così ha deciso Silvio Berlusconi. Più di una volta, su queste pagine, avevo espresso qualche perplessità sulla scelta di Superpippo come nuovo tecnico milanista. Solo per un motivo. Perché lo ammiro, perché gli sono amico, perché non volevo che le sue gesta in maglia rossonera venissero anche solo leggermente offuscate da qualche difficoltà come nuova giovane guida tecnica.
E’ stato sufficiente però un breve colloquio telefonico per capire che Pippo Inzaghi possa veramente essere la persona giusta per riportare il Milan, almeno in Italia, nel ruolo che blasone e storia pretendono, per riunire una tifoseria divisa in troppe fazioni . Superpippo sente forte l’orgoglio di appartenere ad un Club, al quale ha regalato dieci anni della sua vita professionale. Una vita seria, una vita equilibrata e metodica, una vita che ha sempre rappresentato un esempio per i bambini, che lo hanno follemente amato. Ed i bambini raramente si lasciano ingannare quanto a sensazioni, quanto a sentimenti, capendo subito dove alberghi il buono. Qualcuno sta già temendo una campagna in tono minore, condotta dal sig.”Cinquanta Milioni”, cioè da Silvio Berlusconi, l’uomo che ogni anno, da ventotto stagioni, ripiana i debiti del Club, anche se molti fingono di ignorarlo o preferiscono non ricordarlo. Una estate dunque che, sul piano del rafforzamento, non possa aiutare Inzaghi nei suoi propositi e nelle sue ambizioni. Io non sono preoccupato. In Europa è arrivata in finale una squadra, l’Atletico Madrid che, pur priva di tanti nomi di straordinario appeal, grazie allo spirito di sacrificio, all’unità di intenti, alla voglia di lottare su ogni palla, alla organizzazione, alla corsa, ha sfiorato la grande impresa internazionale, raggiungendo un formidabile risultato in Spagna. Se Superpippo riuscirà a trasmettere questi valori, che sono i suoi valori, il Milan potrà ritornare a inseguire lo Scudetto numero diciannove, fin dalle prime partite di campionato. Basta inseguimenti, per carità, ve ne prego! Inzaghi, l’uomo della seconda stella, Inzaghi, l’uomo dei nuovi trionfi mondiali, perché non sperarlo? Una volta, in una telecronaca, ho esclamato, ho urlato: “Pippo può tutto, Pippo può tutto!“. Prima in campo, ora, ne sono certo, in panchina!
Carlo Pellegatti
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Muori nella tua stessa merda, essere immondo.
Dunque noi siamo in una situazione in cui abbiamo un proprietario che non capisce più nulla e che non vuole tirare fuori una lira, Galliani che vuole continuare a mafieggiare come ha sempre fatto, Barbara che voleva provare qualcosa di nuovo messa a cuccia, gente come Maldini ancora fuori società, stampa intellettualmente e fisicamente prostituita capeggiata da Ruiu, Ordine,Suma, Pellegatti ecc..... Bello, tutto molto bello.
[Modificato da metalalby 29/05/2014 09:51]