Istat, disoccupazione record a giugno

+761mila unità in un anno

L'istituto nazionale di Statistica ha rilevato che 2 milioni e 792mila persone in Italia sono senza lavoro. Un dato allarmante, in rialzo rispetto ai mesi precedenti: l'aumento riguarda sia gli uomini che le donne

Due milioni e 792mila: è il numero di disoccupati nel nostro Paese a giugno, secondo l’Istat. Un dato allarmante, in rialzo rispetto ai mesi precedenti: l’aumento riguarda sia gli uomini sia le donne, con una crescita su base annua di 761mila unità. Il tasso di disoccupazione, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, si attesta al 10,8%, in rialzo di 0,3 punti percentuali rispetto a maggio e di 2,7 punti rispetto all’anno precedente. E’ il tasso più alto dal gennaio 2004, quando l’istituto nazionale di Statistica ha iniziato a rilevare le serie storiche mensili.

In parallelo, il numero degli occupati resta pressoché invariato rispetto allo scorso anno. A giugno, certifica l’Istat, erano in 22.970.000, appena 11mila in più rispetto allo stesso mese dell’anno scorso e lo 0,1% in meno rispetto a maggio (-29 mila unità). Il tasso di occupazione è pari al 56,9%, in diminuzione nel confronto congiunturale di 0,1 punti percentuali e stabile in termini tendenziali.

Il tasso di disoccupazione tra i giovani (nella fascia d’età 15-24 anni), è pari al 34,3%, in calo di un punto percentuale rispetto a maggio. I giovani disoccupati rappresentano il 10,1% della popolazione di questa fascia di età. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,4% (-52 mila unità) rispetto al mese precedente. Il tasso di inattività’ si posiziona al 36,1%, con una flessione di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,8 punti su base annua.

Le cifre ‘impressionanti’ relative alla disoccupazione non sono che uno dei riflessi dell’attuale situazione economica, che vede da una parte i consumi in forte calo (si pensi alla diminuzione del -2,5% dei consumi alimentari) e dall’altra un settore produttivo in forte crisi (basta pensare al Pil che, per il 2012, potrebbe far registrare un crollo del -2%)”. Così Adusbef e Federconsumatori commentano i dati diffusi i dall’Istat. Come se non bastasse, rilevano le due associazioni dei consumatori, “le famiglie sono anche costrette ad affrontare l’impennata dei prezzi, che spesso lievitano in seguito ad intollerabili fenomeni speculativi: come abbiamo già denunciato, nel mese di marzo è stata rilevata una contrazione dei prezzi agricoli pari al -2,3% ma i costi dei prodotti, secondo i dati Istat, stanno facendo registrare un aumento del 3,3% rispetto al 2011. Considerando l’incremento di prezzi, tassazione e tariffe, quest’anno ogni famiglia subirà ricadute per +2.474 euro”.

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Mezz'oretta fa, Monti:“la fine del tunnel si avvicina”

In soldoni, il 47% della forza lavoro, non lavora.

ottimo...

io aspetto invano atom il giorno che posterai una buona notizia... accadrà prima o poi...x forza

le statistiche istat fanno cagare i numeri sono molto piu' alti.

@Chaos@, 31/07/2012 11.03:

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le statistiche istat fanno cagare i numeri sono molto piu' alti.

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Su Open Hub ho trovato solo quelle 2011, il rapporto Isfol 2012 non viene in mio aiuto

Quindi dovrai farlo tu

AtomBomb, 31/07/2012 11.05:

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Su Open Hub ho trovato solo quelle 2011, il rapporto Isfol 2012 non viene in mio aiuto

Quindi dovrai farlo tu

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eh calcolando che openhub lo curo io, direi che se ne parlera' quando torno dalle ferie, in realta' basta applicare le medesime formule utilizzate sull'annuale 2011 rispetto ai mensili 2012, lo potrei pure fa adesso eh ma non e' che c'ho tanta voglia.

cmq siamo sopra il 20% sicuramente.

@Chaos@, 31/07/2012 11.08:

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eh calcolando che openhub lo curo io, direi che se ne parlera' quando torno dalle ferie, in realta' basta applicare le medesime formule utilizzate sull'annuale 2011 rispetto ai mensili 2012, lo potrei pure fa adesso eh ma non e' che c'ho tanta voglia.

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Sono un tipo paziente, basta che quando lo aggiorni ce lo fai sapere.

son tutti senza soldi tutti senza lavoro ma porca troia qui la metà delle tapparelle è gia giu

quia bs ogi gg stanno chiudendo imprese...

il settore edile poi è morto...


mi sa che siamo verso la fine...

Daron Malakian 94, 31/07/2012 13.49:

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son tutti senza soldi tutti senza lavoro ma porca troia qui la metà delle tapparelle è gia giu

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i ristoranti sono pieni

Certo che alla fine vivo in un'oasi allora :o

Daron Malakian 94, 31/07/2012 13.49:

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son tutti senza soldi tutti senza lavoro ma porca troia qui la metà delle tapparelle è gia giu

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Beato te Roma è ancra piana de gente fino a qualche anno fa in sto periodo c'era er deserto pe strada porca madonna

Mizar the game, 31/07/2012 14.24:

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quia bs ogi gg stanno chiudendo imprese...

il settore edile poi è morto...


mi sa che siamo verso la fine...

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Settore Edile morto a BS?
Se deve partorire altri abomini nonsense che sono un insulto alla pianificazione cittadina allora è meglio così.
Se ti fai un giro in provincia è impressionante come alcuni paesi si siano espansi senza un criterio, fondendosi a vicenda..
Ormai determinati comuni non hanno più confini tangibili da campagne: Lonato/Desenzano/Sirmione è ormai un unico grosso paese, Brescia s'è inglobato tutto l'hinterland da anni, in franciacorta paesi che una volta eran abbastanza distanti come Adro Capriolo Paratico ormai sono un paese unico salvo 200 metri di divisione. Coccaglio Cazzago Rovato Erbusco son un altro esempio.

Progettati malissimo.
E' giusto che si dia un freno all'espansione alla cazzo di cane e si ragioni un po' di più.

Certo, l'unica cosa che traina dell'edile nelle mie zone, sempre se edile è, son le Brebemi e la TAV.

TSEEMOD, 31/07/2012 16.54:

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Settore Edile morto a BS?
Se deve partorire altri abomini nonsense che sono un insulto alla pianificazione cittadina allora è meglio così.
Se ti fai un giro in provincia è impressionante come alcuni paesi si siano espansi senza un criterio, fondendosi a vicenda..
Ormai determinati comuni non hanno più confini tangibili da campagne: Lonato/Desenzano/Sirmione è ormai un unico grosso paese, Brescia s'è inglobato tutto l'hinterland da anni, in franciacorta paesi che una volta eran abbastanza distanti come Adro Capriolo Paratico ormai sono un paese unico salvo 200 metri di divisione. Coccaglio Cazzago Rovato Erbusco son un altro esempio.

Progettati malissimo.
E' giusto che si dia un freno all'espansione alla cazzo di cane e si ragioni un po' di più.

Certo, l'unica cosa che traina dell'edile nelle mie zone, sempre se edile è, son le Brebemi e la TAV.

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la Brebemi è ferma, la ditta usava rifiuti industriali come fondo stradale

Mizar the game, 31/07/2012 14.24:

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quia bs ogi gg stanno chiudendo imprese...

il settore edile poi è morto...


mi sa che siamo verso la fine...

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ma cristo sono 10 anni che fanno casa che non vendono!

ovvio che alla fine il gioco finisce

Dead Man Drinking, 31/07/2012 17.15:

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la Brebemi è ferma, la ditta usava rifiuti industriali come fondo stradale

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Dipende quale tratta parli, io nella mia zona di lavoro ne vedo parecchi e di avanzamenti pure.