[TORNEO] Il Mega-Film

FoxSickBoy, 23/06/2013 03:48:

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Spielberg deve soffrire le pene dell'inferno.

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zimbabwe, 21/06/2013 19:35:

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Parliamo dell'altezzosità con cui un certo ambiente (spesso radical chic "sinistroide", detto da uno che è "gommunistà così") giudica l'industria americana. E soprattutto di come la giudicava decenni fa. Era davvero così importante la componente "politica" di cui era impregnata la critica in passato (soprattutto negli anni '70)? Voglio dire, dato che storicamente si dice (forse a ragione) che gli opinion leader e in generale che "la cultura" era in mano alla Sinistra, bisognava comunque "demonizzare" il nemico ad ogni costo, svalutandone quindi l'immensa bravura dei registi, e la grande qualità dei film ivi prodotti? Oppure c'era altro?

Vi lascio con questo spunto, per dare un po' di vita alla discussione del torneo, forse un po' troppo ritiratasi da quando sono finiti i gironi.

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Eric Packer, 23/06/2013 15:05:

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Commenti?

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FoxSickBoy, 23/06/2013 16:12:

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Mi incuriosisce Velluto Blu migliore di Once Upon.

Snaporaz si è appena suicidato, sicuro

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FoxSickBoy, 23/06/2013 16:12:

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Mi incuriosisce Velluto Blu migliore di Once Upon.

Snaporaz si è appena suicidato, sicuro

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Eric Packer, 23/06/2013 19:00:

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Premessa: analizzerò i film (parte di essi) singolarmente; non voglio fare un confronto, essendo due opere non paragonabili tra loro.

Forse l'avevo detto anche da un'altra parte, comunque il film di Leone secondo me punta un pò troppo sull'epicità e sulla volontà di legare il passato di Noodles anche nel presente in modo da rendere esplicita la riflessione leoniana sulla nostalgia, le occasioni perdute, gli anni che passano. Riflessione che il film già trasmette abbondantemente con lo splendore delle scene (veramente mitiche) e delle musiche, sulle quali non mi soffermo perché lo trovo inutile (se non vi muove Morricone in questo film...). Ecco, in sintesi: per me è un gran film "di scene", e quindi mi è risultato spezzato, quando dovrebbe trovare la sua forza nell'essere uno "stream of consciousness", un continuo fluire. Tutto qui. Il che non vuol dire che non lo ritenga un capolavoro: adoro il modo di Leone di intendere il cinema.

Ora passo a Velluto blu: il modo in cui Lynch fa interagire un sottoposco infernale con la tipica provincia americana (da lui tra l'altro conosciuta mooolto bene) ha rappresentato, secondo me, uno dei punti più alti del cosiddetto neo-noir. La visionarietà del regista è coinvolgente e sottilmente perversa, riesce a essere "dolce" anche nei momenti più atroci, riuscendo in un rarissimo equilibrio. Non mi fece impazzire alla prima visione (conobbi Lynch con Mulholland Drive), ma una volta recuperata l'intera opera del regista ne compresi la grandezza e la radicalità. Un film per certi versi sublime: se dovessi fare una top 10 delle mie sequenze preferite inserirei sicuramente Dean Stockwell che, presa una lampada a mo' di microfono, intona In Dreams di Orbison commuovendo la psiche instabile del maniaco Frank. Tutto è perfetto: le luci, l'uso dello spazio, i primi piani, la musica... Scene così le fanno solo i veri geni.

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