Provo a fare un'analisi.
L'anno scorso, agosto 2014, abbiamo visto:
- una campagna acquisti di buonissimo livello (De Vrij, Basta, Parolo, Djordjevic, Gentiletti)
- l'esplosione di due giocatori che l'anno prima avevano deluso e che hanno fatto cambiare passo alla squadra (Biglia e soprattutto Felipe Anderson)
- ribadisco: senza Felipe Anderson terzi non ci arrivavamo, perché per quanto potevamo essere competitivi eravamo di una ingenuità imbarazzante in diverse partite
- il canto del cigno di due veterani (Mauri, Klose)
- un ambiente tranquillo a inizio stagione, fomentatissimo e compattissimo come mai negli ultimi dieci anni di Lazio da gennaio-febbraio in avanti
- non giocavamo la coppa europea
- Pioli ha potuto allenare in relativa tranquillità per tutta l'estate
Quest'anno:
- campagna acquisti scarsa
- precampionato gestito malissimo (si sono allenati tipo per due settimane per via della Supercoppa da giocare a Shanghai) ed evidente stato di "panza piena"
- preliminare di Champions perso
- ambiente roventissimo sin da subito, ad oggi depresso e sulla soglia della crisi di nervi: i tifosi non tifano, e ogni volta che i giocatori giocano all'Olimpico hanno sempre la sensazione di essere fuori casa
- pioggia di infortuni (su tutti De Vrij)
- "morte calcistica" dei due veterani di prima (Klose e Mauri, 25 gol in due tipo, e il loro apporto non era solo realizzativo)
- la squadra è mentalmente a pezzi, alcuni giocatori vogliono andarsene, e questa cosa si vede
- la coppa europea quest'anno c'è
- Pioli confuso tatticamente, ma per giocare come vuole lui c'è bisogno che la squadra sia motivata, e purtroppo non lo è: se non ci sei con la testa dubito che riesca a mettere in campo un calcio brillante
- Rendimento al di sotto della sufficienza di alcuni giocatori decisivi lo scorso anno (Parolo sembra un giocatore finito, imbarazzante nel confronto di mercoledì contro i pimpantissimi centrocampisti napoletani; Felipe Anderson depresso; Candreva gioca da solo e vuole palesemente cambiare aria)
Ma in generale la spirale "mercato di merda + infortuni + sfiga -> risultati insoddisfacenti -> ambiente che si sfascia -> morale a terra -> altri risultati insoddisfacenti" ammazza tutti (ed è quello che capita praticamente a tutte le società quando vanno in crisi), figurarsi un ambiente come il nostro, che sembra quasi non aspettare altro che le cose vadano male per goderne.
Le uniche motivazioni concrete dei giocatori sono nell'Europa League, perché a molti di loro non frega un cazzo di arrivare sesti per poi rigiocare un'altra volta contro Wisla Cracovia, Lech Poznan e le squadre portoghesi random che si fanno asfaltare ai gironi. E probabilmente hanno pure ragione.
[Modificato da zimbabwe 05/02/2016 12:11]