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ROH Honor Takes Center Stage: Chapter 1

El Generico vs. Michael Elgin: 6,5/7 – Re-match del 9° anniversario che si attesta sugli stessi discreti livelli. La Tornado DDT attraverso il paletto di Generico vale sempre un intero match, fantastico gesto atletico. Finale di match influenzato da interferenza esterna da un tipo in passamontagna che permette ad Elgin di chiudere con la Spiral Bomb. Tutto da chiarire. PS: non ho capito perché Martini era bannato solo per questo match e in seguito no…

Homicide vs. Colt Cabana vs. Caleb Konley vs. Tommaso Ciampa (Four Corner Survival Match): 6,5 - Ma gliel’han detto a Ciampa che la taunt dell’Embassy non è una figa?! Dopo l’ennesima presenza di Konley si prova a dargli un ruolo nella HOT, ma come si vedrà poi nel finale, subendo poi il pin da ‘Cide, sarà vittima di un pesce d’Aprile di Martini, scusante per mandare ancora più over lui ed Elgin. Tra l’altro il pubblico si è divertito a chiamarlo Spanky, vista la somiglianza… 4CS nella norma, ‘Cide e Cabana si trovano stranamente in sintonia, idem all’inizio Ciampa e Konley, ma poi rompono subito. Ciampa è la prima volta che viene annunciato proveniente da Palermo, credo. Highlight i 3 Topè Con Hilo di ‘Cide, che poi vince di giustezza, facendoci rivedere la Cop Killah dopo parecchio tempo.

Sara Del Rey & Serena Deeb vs. Hiroyo Matsumoto & Ayumi Kurihara: 6,5/7 – Match breve e con pochi fronzoli per tutta la sua durata ma almeno non lasciato del tutto al caso come Sara/MsChif. Sara e Serena continuano a fare Tag un po’ a cazzo, la tettona da heel rende la metà di quello che renderebbe da face ma qua si prende carico dell’Uranage e del Backdrop finali, che non son proprio stati una passeggiata. Il resto, come detto, sempre vivo e atto a riempire i 9 minuti concessi senza chiedersi troppi perché. Tomoka e Daizee a bordo ring, match per gli SHIMMER Title di coppia il giorno dopo. Poco male se gestiti così.

Jay & Mark Briscoe vs. Adam Cole & Kyle O'Reilly: 7 – Altro match di transizione per i Briscoe e altro match bookato in modo tale da avere poca costruzione, con Cole e O’Reilly che si dividono equamente e brevemente il lavoro sporco, ma ben più palpitazioni. Cole e O’Reilly crescono ancora come coppia, ‘sto giro chiudono la combo in Butterfly di Kyle con un gran bel Wheelbarrow Suplex di Adam, assistito dallo stesso Kyle. Cattivissimi invece i Briscoes, prima di ‘sto match veniamo a sapere che gli ANX sono stati allontanati dal Center Stage per un alterco in vista del match di domani tra le due coppie. Anche Cole e O’Reilly pestano davvero duro, Mark fa una smorfia assurda quando si becca una doppio calcione da paura ed ancora una volta si trova il suo Redneck Kung-fu ostacolato colpo su colpo da O’Reilly. Anche qua minutaggio contenuto, anche per permettere di montare il post-match con l’arrivo degli ANX, ed è guerra tra i due team.

Roderick Strong vs. Davey Richards: 7/7,5 – E fu così che la formula Richards Vs. Strong cominciò a mostrare i propri limiti, anche perché i precedenti sono abbastanza scomodi. Io credo che un match non possa sempre reggersi sugli scambi della serie “Questi fra poco si uccidono”, specie se non è la prima volta e specie se decidi (as usual) di farlo durare mille mila minuti. Fa bene Strong a provocare Richards sin dalle prime battute, soprattutto poi quando si renderà conto che fuori dal ring avrà il terreno fertile per dominare l’avversario. C’è anche una scelta di selling che paga, quando Richards si rende conto di avere la bocca piena di sangue, quindi si mette a sputazzare in giro ad ogni colpo subito, cosa visivamente fuznionale. Però cazzo, ma una citazione alla concussion di Final Battle?! Qua Strong doveva fare un match come l’avrebbe fatto Hero! E invece nisba. Perché appunto il match avrà la classica svolta negli scambi davvero da omicidio, a cui non va tolto nulla, ma sanno anche di clichè. O anche vedere il match chiuso via Anklelock, quando Richards 4 volte su 5 la psicologia non sa manco dove stia di casa. Va detto però che Strong, pur non avendo fatto un match à la Hero (vezzo mio) ha rispolverato l’indole da Messiah Of The Backbreakers che tanto piace. Sensato per lui insistere con la Stronghold. Finale che premia finalmente un Richards proprio quando Strong ha perso il titolo, in un match buonissimo ma con una formula ormai abusata.

The Kings Of Wrestling vs. Wrestling's Greatest Tag Team (ROH World Tag Team Title Match): 7 – La mia idea maturata sin qua è che Benjamin ed Haas, finito l’effetto di vederli su un ring della ROH le prime volte, stiano dimostrando di non poter andare più in là di un certo punto. Nulla togliere alla scelta di dar loro titolo, situazione in cui ormai embrava obbligata. E in questo match ho preferito molto di più il loro lavoro che non quello dei campioni, col lavoro agli arti di Hero e Castagnoli. Questi ultimi dimostrano di temere gli sfidanti, costretti a battere in ritirata dopo la bella sequenza di Stereo German Suplex. Poi si va di hot tag, ci sta, anche perché con l’intervento poi di Haas risulta tutto ben riuscito. Però sì, manca quella marcia in più che verosimilmente Haas e Benjamin avrebbero potuto avere anni fa, cosa già constata in questi mesi ma tant’è. Bello lo spot con sia Hero che Castagnoli appesa alle corde, decisa nearfall dopo una DDT su Castagnoli, ma la scelta di chiudere con poco pathos e con uno spot già ampiamente collaudato leva un po’.

Eddie Edwards vs. Christopher Daniels (ROH World Title Match): 7 – Qua probabilmente è la prima volta che mi tocca dare un pò di ragione a Casper. Sarà che non ho visto bene Edwards con quella cintura e in quella posizione; sarà che non ho visto granchè bene questa come prima difesa, preferendone una più build-uppata (ma capisco la scelta ovvia di Daniels, quello con cui aveva più trascorsi); sarà che la ROH ha sempre questa dannata mania di dare i 25/30 minuti di default a qualsiasi match di cartello, Main Event in primis; sarà quel che sarà, ma io dopo un po’ mi ero già rotto il cazzo. Soliti primi scambi buonissimi, Daniels segue benissimo le evasioni di EE e già lo mette in difficoltà in un paio di occasioni, oltre al dimostrare di conoscerlo ormai a menadito e a chiuderlo nell’Achilles Lock appena gli riesce. E poi… e poi boh, si vivacchia, si lotta anche molto fuori ring, Edwards tira fuori molte, moltissime, troppe chop che, per carità, ci stanno, ma in questo caso sanno davvero di plagio e di easy-way-out. C’è anche il tempo per rompere il tavolo a bordo ring con un Uranage di Daniels ma si renderà poi conto giustamente che non può vincere il titolo così. Da lì sarà coerente ma un po’ strano vedere Daniels lavorare a lungo la schiena del campione, canovaccio che visivamente è difficile che dia i suoi frutti, specie se non hai una manovra risolutiva che prevede un impatto sulla schiena. Prova a sopperire con un paio di Koji Clutch (di cui una con EE in piedi, bella, ma l’altra Edwards gliela concede senza troppa resistenza…). Comunque profetico il “Die Hard” sull’attire del campione, componente che anche per lui andrà per la maggiore, oltre alla stoicità nel dover mettere fuori Daniels con ben tre 2K1 Bomb (di cui una dal paletto). E Daniels a fine match stringe la mano. Un pò tutta la situazione è da rivedere (non nel senso di rivedere il match, eh).

Weekend di Wrestlemania e Night 1 di cui mi aspettavo una card meglio sfruttata e, come già detto, avrei preferito un altro scenario per gente come Edwards, Richards o Strong, specie se vengono sempre chiamati a dover riempire minutaggi immensi, cosa con cui non sempre ottiene i risultati voluti (almeno per il sottoscritto). Significativo per la fine del regno lungo 1 anno dei Kings Of Wrestling per mano di Haas e Benjamin, e show che si è lasciato guardare. Nota a margine per il Center Stage, davvero una venue suggestiva, da altri tempi e con un gran bel pubblico.

(Non so perchè ma attendo Casper al varco!)