Palermo, occhi su due svincolati dal Siena
[ mercoledì 19 agosto, 2020 ore: 13:12 ]
La mancata iscrizione di alcuni club in Serie C potrebbe aprire a colpi interessanti in ottica mercato e proprio su alcuni svincolati del Siena sembrerebbe essersi concentrata l'attenzione della dirigenza rosanero: secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, infatti, il Palermo starebbe cercando di portare in squadra Francesco Vassallo (27) e Alessandro Cesarini (31). Il primo, palermitano di nascita, è un centrocampista; il secondo è un trequartista di grande classe che a Reggio Emilia, nella sua esperienza biennale con la maglia granata, era stato soprannominato "il mago". Entrambi vantano grande esperienza in Serie C: Vassallo ha giocato 231 partite in Serie C con le maglie di Sudtirol, Pistoiese e Siena. e Cesarini vanta 260 presenze in Serie C con stagioni condite spesso da tanti gol per il ruolo con un picco di 13 con la maglia del Pavia nella stagione 2015/2016 (23 presenze e 6 gol nell'ultima stagione a Siena). Sicuramente sarebbero due grandi colpi per la categoria, si attendono sviluppi nei prossimi giorni.
TMW - Palermo, occhi su Rizzo del Cittadella
[ mercoledì 19 agosto, 2020 ore: 13:19 ]
Palermo al lavoro sul mercato. Occhi puntati sul terzino sinistro del Cittadella Alberto Rizzo, assistito dall‘avvocato Annalisa Roseti. Contatti in corso, possibilità che può diventare concreta a breve. Il Palermo si muove sul mercato, l‘ultima idea è Rizzo...
Carrarese, Baldini: "Valente a Palermo non soffrirà la pressione"
[ mercoledì 19 agosto, 2020 ore: 14:20 ]
Ufficializzato nell'antivigilia di Ferragosto dal Palermo, Nicola Valente incassa l'endorsement di Silvio Baldini, suo ex tecnico alla Carrarese: "Per noi è stato fondamentale, ha fatto la differenza ed è cresciuto talmente tanto da attrarre le attenzioni del Palermo - afferma il tecnico dei marmiferi ai microfoni della Gazzetta dello Sport - I rosanero hanno fatto la scelta giusta. Dispiace averlo perso ma sono contento che sia riuscito ad andare in una piazza così importante, che ambisce a tornare quanto prima nelle categorie che le competono e soprattutto dove è andato a guadagnarsi un ingaggio che merita. Nicola non soffrirà alcuna pressione, è un top per la categoria e meriterebbe di stare almeno in B, anche se secondo me non gli manca niente per giocare in Serie A".
Boscaglia si presenta: "Il Palermo è LA scelta, sono felice di essere qui ..."
[ mercoledì 19 agosto, 2020 ore: 16:34 ]
Roberto Boscaglia, neo tecnico del Palermo, è stato presentato nella conferenza stampa odierna. Ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net:
"Sono felice di essere qui, prima da tutto da siciliano. Palermo è Palermo, rappresenta l‘eccellenza. Cosa serve per vincere? Le cose più importanti sono giocatori e società, che appoggi lo staff tecnico. Sono però solo una delle componenti, insieme a tifosi e stampa. Costruire una squadra non è semplicissimo, ma la società conosce le caratteristiche tecniche e morali dei giocatori che vorremo. Un po' di fortuna servirà: un calendario delle volte è pure determinante. Ci sono tante situazioni che determinano i risultati, che alla lunga portano 5-6 punti. Iniziamo questa avventura con grandi propositi. Se ho chiesto fedelissimi? No ho chiesto niente, ovviamente parlo con la società per definire le scelte di mercato. In passato avevamo scherzato con i dirigenti sul lavorare insieme a Palermo. Per me, da siciliano, Palermo non è la prima scelta; è LA scelta. Abbiamo aspettato del tempo per capire cosa fare, ma la scelta di Palermo non è mai stata assolutamente in discussione.
Entella? Avevo un contratto in essere. C'era già il Palermo, pero le notizie stavano uscendo dai binari. Nel rispetto di quella società, mi sembrava opportuno fare quella dichiarazione. Mai messo dubbi sul Palermo.
Modulo? Abbiamo un'idea in testa, ma dipende cosa possono darci i giocatori. Sono i giocatori a decidere il credo tattico, non si prescinde da quello che ci possono dare e vedere il contesto che troveremo, gli avversari che troveremo. Avremo una nostra fisionomia, il nostro modo di essere. Giocheremo certamente con la difesa a 4, ma se avremo bisogno di quella a 3 si può sempre cambiare.
La condizione dei giocatori dopo il lungo stop? Il 90% delle squadre avrà certamente questo problema, ma siamo tranquilli, ho fiducia nel mio staff. Faremo una fase di rodaggio nei primi giorni, di ripristino, per concentrarci sul lavoro di potenza aerobica e sulla forza. Penso che il tempo ci sia. Gli elementi della squadra devo ancora conoscerli. La leadership a livello tecnico e umano i giocatori se la devono guadagnare. Vedremo ciò che succederà. Noi dobbiamo accompagnare i giovani e fare in modo che i meno giovani siano da traino. Ma è l‘allenatore che deve tirare le redini. Il vero leader deve essere l‘allenatore, dando dei compiti chiari. Altrimenti si fa un pasticcio. E i pasticci a me non piacciono. A Trapani e Chiavari sono stati campionati diversi, ma in comune tra le due esperienze e le due promozioni ci sono le motivazioni. A Trapani avevamo la rabbia di un campionato perso l‘anno prima, mentre con l‘Entella il “casino‘ del mancato ripescaggio si è trasformato in energia positiva e motivazioni che ci hanno fatto fare il salto di qualità, trovando anche la forza di ribaltarla di nuovo quando il Piacenza ci ha raggiunto.
L‘assenza dei tifosi? È un problema per tutti, anche se la nostra è una tifoseria spaziale. Dovremo trovare noi le motivazioni.
La fine con l‘Entella? Magari c‘è stato qualche piccolo dissapore, ma il merito è stato anche del Palermo mi ha voluto. Con l‘Entella non ci siamo più trovati su alcuni temi, ma può succedere. Non ho parlato con Mirri e Di Piazza. Rispetto al passato è chiaro che a livello professionale si cambia con il passare degli anni, cambia la categoria e cambiano i giocatori. Allenare un giocatore di Eccellenza e uno di Serie A è una cosa diversa, perché sono persone diverse.
Valente e Saraniti? Sono funzionali, li conosco bene. Il ritiro? Non avere la squadra al completo può essere un problema, ma dobbiamo cercare di adattarci: servono alcuni innesti, ma gli innesti importanti non si comprano come le mutande e le calze. I giocatori che vengono qui devono avere le caratteristiche giuste e la mentalità giusta. Il direttore lo conosco: sono convinto che la completeremo durante il ritiro. Magari anche oltre, ma la completeremo.
Amichevoli? Giocheremo tra di noi. Playoff obiettivo minimo? Se pensiamo così perdiamo in partenza, dobbiamo pensare solo a vincere le partite, non pensare a quello che succederà dopo. Bisogna guardare partita dopo partita e lo stesso vale anche per le altre squadre.
Il modulo? All‘Entella ci siamo adattati e abbiamo fatto bene, ma non c‘è un credo sul 4-3-1-2. Noi vogliamo una fisionomia chiara ma duttile in base alle necessità. Questo è l‘indirizzo di quest‘anno. La mancata promozione non sarà un dramma? Parla il contratto biennale e in ogni caso ci sono anche le altre squadre. Noi dobbiamo vincere le partite, sto male se non vinco. Le avversarie si stanno attrezzando, ma noi dobbiamo pensare di vincerle tutte, o al massimo di non perdere".
Palermo, Fallani e Peretti conferme per il reparto arretrato. Ora si lavora sulle fasce?
[ mercoledì 19 agosto, 2020 ore: 17:46 ]
Buone nuove sul fronte mercato Palermo, e più precisamente sul fronte riconferme. Come riportato stamane da TuttoPalermo.net​​​​​​, i rosanero stanno per concretizzare il ritorno in prestito di Mattia Fallani (19), di ritorno dalla SPAL. Assieme al vice-Pelagotti tornerà, come annunciato dallo stesso a.d. Rinaldo Sagramola, Manuel Peretti (20), che ha ben figurato nella scorsa stagione. Da definire le modalità del trasferimento. Con questi due rientri, e l'arrivo imminente di Ivan Marconi (30) dal Monza, il reparto arretrato sarebbe praticamente al completo: verosimilmente si lavorerà per portare in squadra 1-2 terzini che possano dar man forte a Massimiliano Doda e Roberto Crivello.
Palermo, sopralluogo di Boscaglia a Petralia
[ giovedì 20 agosto, 2020 ore: 00:26 ]
Dopo la presentazione ufficiale il neo tecnico rosanero Roberto Boscaglia ha visionato l'impianto di Petralia dove verrà svolto il ritiro precampionato a partire dal 24 agosto. L'allenatore di Gela era in compagnia del ds Renzo Castagnini e dell'amministratore delegato Rinaldo Sagramola.
La conferenza stampa testuale di Boscaglia
[ mercoled� 19 agosto, 2020 ore: 13:55 ]
partire dalle ore 12 la diretta testuale della conferenza di presentazione del nuovo tecnico del Palermo Roberto Boscaglia.
PARLA SAGRAMOLA
Con il mister abbiamo sempre parlato di lavorare insieme in futuro a Palermo. Il corteggiamento si è concluso con un accordo di due anni perché coerente con un progetto biennale: lo scorso anno abbiamo presentato il progetto triennale al Comune e questo piano prevedeva il raggiungimento della Serie B.. Questo vuol dire avanti due anni difficili, la Serie C è il campionato professionistico più difficile soprattutto questo che ci apprestiamo a disputare. Il Bari sarà la favorita perché avrà un anno di vantaggio rispetto a noi.
Fra società e allenatore non c'è un rapporto sempre lineare, quindi puoi fare fatica poi a trattenere il principale protagonista che è il tecnico. Per questo rimango del convincimento che è sempre opportuno siglare contratti annuali, anche se in questo caso è stata fatta un'eccezione: quando abbiamo parlato con il mister siamo arrivati ad un accordo.
Mercato
La nostra idea è strutturare una squadra assolutamente competitiva proporzionalmente al nostro budget. Non sempre chi spende di più vince, basta vedere lo scorso anno il Bari. La nostra capacità economica la reputo sufficiente per costruire una squadra competitiva.
Il ritardo per la scelta del tecnico
Il mister era legato ad un vincolo contrattuale con una società amica. Quindi bisogna andare con i piedi di piombo, il presidente Gozzi è un amico e di conseguenza volevamo fare tutto nel rispetto delle parti. Se ora siamo qui con il tecnico Boscaglia è perché tutti condividiamo un'idea, nessuno vuole illudere i tifosi e la gente. Il nostro progetto è riportare il Palermo in Serie B, su questo stiamo lavorando.
Marconi?
Domani
PARLA CASTAGNINI
Il direttore Sagramola ha raccontato tutto. Sono felice che mister Boscaglia sia qui, abbiamo lavorato assieme e conosciamo le sue idee. Siamo consapevoli dei calciatori che dobbiamo mettergli a disposizione e pensiamo di poter costruire una squadra competitiva. Boscaglia è felice di essere qui, ci siamo sempre sentiti in questi tre anni: c'è un rapporto professionale, di stima e rispetto. Partendo con questi presupposti si può far bene.
PARLA BOSCAGLIA
Sono felice di essere qui perché sono siciliano e il Palermo rappresenta la squadra simbolo della Sicilia. Siamo convinti con il mio staff di poter fare un grande lavoro, anche se non sarà facile: questo ci stimolerà a dare il cento per cento. Iniziamo questa avventura, consapevoli del fatto che sarà una stagione faticosa.
Cosa serve per vincere?
La cosa più importante sono la società e la squadra. E' fondamentale che la società appoggi l'allenatore e servono calciatori forti: qui ho la fortuna di avere il direttore Sagramola e Castagnini che mi conoscono e sanno come lavoro io e il mio staff. Ci sono altre componenti, poi, che alla fine saranno determinanti: un po' di fortuna, anche il calendario che può risultare determinante.
Non mi piace parlare di fedelissimi perché disturba un po', come se il tecnico volesse proteggere se stesso. Ma l'allenatore viene protetto dai risultati dal campo e alcune volte si preferisce un giocatore rispetto ad un altro perché magari lo conosci meglio dal punto di vista tecnico e umano: quindi perché no? Ma io non ho chiesto nessuno alla società.
Perché Palermo?
Abbiamo sempre parlato di Palermo con la società, anche quando eravamo a Brescia. Palermo non è la prima scelta per Boscaglia, è la scelta. Avevo un contratto in essere con l'Entella, sono serviti dei mesi per capire l'evoluzione della situazione: il tempo perso è stato per questo, ma nessun dubbio su Palermo.
Credo tattico
Con il direttore abbiamo parlato ed è consapevole cosa mi piace di un calciatore. Abbiamo una certa idea di squadra ma da questo si può prescindere: dipende le caratteristiche dei calciatori, dall'avversario ma certamente avremo una nostra fisionomia con una difesa a quattro. Ma questo non esclude l'eventuale schieramento a tre, in base anche allo stato fisico e mentale dei miei calciatori.
Ritiro
Il 24 inizieremo a lavorare e vedremo come si svilupperà il lavoro: staremo massimo quindici giorni, ma il tempo conta poco.
La squadra
Noi dobbiamo accompagnare i giovani e i calciatori di esperienza fungeranno da traino. Ciò detto, sarà sempre l'allenatore il vero leader anche se può dare dei compiti all'interno della squadra. Ma il leader è il tecnico.
Giocare senza tifosi
Sia a Trapani che all'Entella abbiamo subito dei torti incredibili. Ognuno di noi in quelle occasioni ha dato il meglio di sé: in quei due mesi abbiamo trasformato la difficoltà in opportunità e questo ci ha fatto fare il salto di qualità. Sulla mancanza di tifosi nessuno può fare niente: sappiamo di avere una tifoseria spaziale e l'amore che hanno nei confronti dei nostri colori, ma sarà così per tutti. Dobbiamo essere bravi a dare forza alle nostre energie interne.
Addio all'Entella
In tutti i matrimoni possono esserci momenti difficili e dissapori. Ovviamente il Palermo c'ha messo del suo, anche se con la società dell'Entella in alcuni punti non ci siamo trovati.
PARLA CASTAGNINI
Felici è un calciatore del Lecce e la squadra salentina ha deciso di tenerlo. Noi aspettiamo perché non è un discorso chiuso e se ci fosse la possibilità lo riporteremmo a Palermo
Mercato
Corazza è un attaccante importante e lo stiamo valutando insieme ad altri profili.
PARLA BOSCAGLIA
Un allenatore conosce bene i calciatori quando li allena. Quindi voglio parlare con loro prima. Ho parlato con la società e loro sanno di cosa ho bisogno e qual è il mio modo di lavorare.
Mentalità
Non posso pensare ai play off o alla promozione. Devo pensare subito alla prima partita e a vincerla, perché sarà la più importante della nostra vita: obiettivo sarà guardare partita dopo partita. Sarà così anche dal punto di vista tattico: cercare di fare gol e vincere le partite, questo il nostro motto.
Obiettivo
Il contratto biennale fa intendere quale sarà il progetto della società, ci sono altre squadre forti. Ma io voglio vincere tutte le partie, altrimenti sto male: non sarà facile ma la mentalità deve essere questa.
Si conclude la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico Roberto Boscaglia.
Foto: ilovepalermocalcio