REAL MADRID
Fondata nel 1932
8 Coppe dei Campioni/Eurolega (64, 65, 67, 68, 74, 78, 80, 95)
4 Coppe delle Coppe
1 coppa Korac
1 ULEB Cup
30 campionati
22 Coppe del Re
Annata stranissima, montagne russe spesso più verso il fondo che verso la cima. Costruiti sempre per vincere, hanno visto il progetto biennale di Messina crollare dopo un'ininfluente sconfitta con Siena. Senza fare tragedie, o forse proprio per l'abbandono del coach mestrino, con il suo secondo sono arrivati, non senza faticare, ad eliminare Valencia e a provare il colpaccio in casa del grande nemico. Che però a differenza loro guarderà da casa, ed è già un trionfo di questi tempi.
Quintetto base
Pablo Prigioni 1.86 ARG
Sergio Llull 1.93 ESP
Carlos Suarez 2.03 ESP
Nikola Mirotic 2.09 ESP
Ante Tomic 2.17 CRO
La stella
Sergio Llull (1987, 1.93 x 91)
Avrei potuto citare Tomic, Prigioni, Tucker, ma per me resta lui l'uomo chiave. Spesso non parte titolare, Messina lo usava come booster dalla panchina, perchè questo è quello che è, uno spaccadifese con gambe che schizzano ai 1000 KWatt di potenza e la capacità di girare una gara in pochi minuti. In nazionale sta sempre più prendendo il posto che dovrebbe essere di Rubio, nella caja blanca è diventato di fatto il cuore del club. Fondamentale il suo apporto.
La bandiera
Felipe Reyes (1980, 2.06 x 120)
Il Real è sinonimo generalmente di classe, bellezza, stile. Eppure la bandiera di questa squadra è quanto di più lontano ci sia da tutto ciò. Reyes è uno di quei giocatori brutti (s)porchi e cattivi che solo i propri tifosi amano. Chiedetegli blocchi, rimbalzi, gomitate, palle vaganti, tap-in, lui ve li darà. Sempre. Perno fondamentale anche in nazionale.
La sorpresa
Nikola Mirotic (1991, 2.09 x 102)
Quando Garbajosa ha mestamente lasciato la squadra, nessuno l'ha rimpianto. Va bene che il suo impatto non era dei migliori, ma è sempre il Garba. Mirotic, montenegrino con storia simile a quella di Fucka qui da noi, è la nuova grande speranza del basket iberico che continua a prosperare nell'allevamento dei giovani. Talentuoso, cecchino da fuori, gran carattere, in pratica l'Euroleague Rising Star del 2011.
Menzione d'onore per Carlos Suarez, rookie a questi livelli ma davvero preziosissimo.
Il coach
Lele Molin (1960)
Qualcuno potrebbe dire in dialetto veneto "chi è quel mona che g'ha rubà la panca al sior Ettore?"...
Tantissima gavetta tra giovanili e assistentato, preso poi sotto l'ala protettrice del paesano più illustre, alla sua prima esperienza da coach vero. Il campo lo conosce fin troppo, vediamo se saprà come comportarsi anche di fronte al pubblico più esigente e alla massima pressione.