La lezione dell'Islanda (?)

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@Chaos@
00martedì 12 luglio 2011 16:13
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Megablast, 12/07/2011 16.07:




Sì ricordavo male, ma lì c'è di mezzo anche il crac di Lehmann quindi la cosa è un pò complicata, se non sbaglio ci stanno di mezzo un pò di fondi pensione e assicurativi scandinavi.




si praticamente, se non sbaglio, l'Islanda per una ventina d'anni ha fatto un esperimento (fallimentare direi nel vero senso della parola) di diventare il porto franco delle speculazioni finanziarie immobiliari inglesi e scandinave, tutto attraverso piccole banche d'investimento con sede legale sull'isola, poi naturalmente queste banche hanno coinvolto nelle speculazioni gran parte dei correntisti (fra cui anche molti islandesi) e quindi il crack si e' portato via prima i correntisti e a seguire gli investitori stranieri.
Certo che e' stato un brutto periodo per la democrazia parlamentare piu' antica del mondo...
Megablast
00martedì 12 luglio 2011 16:26
Però mi sa che i correntisti, almeno di una banca, son stati protetti. I correntisti delle banche son la prima cosa che va protetta in questi casi.

Comunque mi sa che un aiuto (come prestito credo ma non ne sono sicuro...) dal FMI l'hanno preso, ovviamente su pressioni statunitensi. Il problema è che ora hanno un tessuto economico fermo, dato che le banche son tutte nazionalizzate e il governo non può permettersi di sgarrare un attimo.

Comunque il problema, in fondo, è sempre lo stesso e risale al 1944 con Bretton Woods, ora il mondo sarebbe totalmente diverso.
@Chaos@
00martedì 12 luglio 2011 16:34
Re:
Megablast, 12/07/2011 16.26:

Però mi sa che i correntisti, almeno di una banca, son stati protetti. I correntisti delle banche son la prima cosa che va protetta in questi casi.

Comunque mi sa che un aiuto (come prestito credo ma non ne sono sicuro...) dal FMI l'hanno preso, ovviamente su pressioni statunitensi. Il problema è che ora hanno un tessuto economico fermo, dato che le banche son tutte nazionalizzate e il governo non può permettersi di sgarrare un attimo.

Comunque il problema, in fondo, è sempre lo stesso e risale al 1944 con Bretton Woods, ora il mondo sarebbe totalmente diverso.




i correntisti sicuro sono stati protetti dalle nazionalizzazioni dello stato, ma i correntisti penso siano stati quasi tutti islandesi, il rilancio l'islanda lo vuole fare attraverso new economy e energia pulita, puo' farlo a quelle temperature annue e' un luogo speciale per i capannoni delle server farm e fondamentalmente copre quasi tutto il fabbisogno con idroelettrico e geotermico, quindi e' a costo quasi 0 per quanto riguarda l'importazione di combustibili fossili che ha gia' detto che sostituira' con l'idrogeno entro il 2050.
Insomma il piano di rientro per quanto riguarda l'attivita' economica e sociale del paese c'e' ora bisogna vedere se lo riesce a sostenere.
Scoundrel
00martedì 12 luglio 2011 16:42
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Megablast, 12/07/2011 16.07:




Non gli può fregar di meno perchè non stanno nell'Ue? Ma che deduzione è?
Non sai di cosa parli, anche relativamente a sprechi e servizi pubblici.




Beh,l'Islanda difficilmente riceverà aiuti dall'UE,non essendo all'interno e,visto quanto successo,non credo vorrà ancora che speculatori stranieri investano.
Non so di cosa parlo?Per fortuna tutti abbiamo letto le proposte del governo per il 2013 e,a livello europeo,l'Euro Plus Pact,che ha dei punti davvero ben poco condivisibili.
The REAL Capt.Spaulding
00martedì 12 luglio 2011 16:43
il flame sull'irlanda è da dio porco+
.tommy82.
00martedì 12 luglio 2011 16:47
magari sull'irlanda
Megablast
00martedì 12 luglio 2011 16:54
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Scoundrel, 12/07/2011 16.42:




Beh,l'Islanda difficilmente riceverà aiuti dall'UE,non essendo all'interno e,visto quanto successo,non credo vorrà ancora che speculatori stranieri investano.
Non so di cosa parlo?Per fortuna tutti abbiamo letto le proposte del governo per il 2013 e,a livello europeo,l'Euro Plus Pact,che ha dei punti davvero ben poco condivisibili.




Peccato che l'Islanda aveva voglia di entrarci e ora ha una moneta che all'estero vale come carta igienica. E questo vuol dire che, essendo rimasti nel FMI (poi magari capirai che cos'è e il suo funzionamento), sono cazzi amari. Oltre al rischio di essere a rischio di venire depredati di tutte le banche nazionali una volta tornate private.

Gli speculatori investono a prescindere del tuo volere, e l'unica cosa per evitarlo è uscire sostanzialmente dal libero mercato (che magari sarebbe anche un'ottima scelta per loro), però ora sono ancora nel FMI e i soldi li hanno presi, quindi non è così facile prevedere che rimarrà terra franca.

@Chaos@, 12/07/2011 16.34:




i correntisti sicuro sono stati protetti dalle nazionalizzazioni dello stato, ma i correntisti penso siano stati quasi tutti islandesi, il rilancio l'islanda lo vuole fare attraverso new economy e energia pulita, puo' farlo a quelle temperature annue e' un luogo speciale per i capannoni delle server farm e fondamentalmente copre quasi tutto il fabbisogno con idroelettrico e geotermico, quindi e' a costo quasi 0 per quanto riguarda l'importazione di combustibili fossili che ha gia' detto che sostituira' con l'idrogeno entro il 2050.
Insomma il piano di rientro per quanto riguarda l'attivita' economica e sociale del paese c'e' ora bisogna vedere se lo riesce a sostenere.



E' un bel piano, dato che il prossimo settore caldo son proprio le rinnovabili. Anche magari la prossima bolla però, e qui dovran stare attenti. Posto che hanno un territorio e delle risorse naturali che noi non abbiamo, noi questi settori inizieremo a sfruttarli quando avran già dato, sicuro.
Scoundrel
00martedì 12 luglio 2011 17:09
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Megablast, 12/07/2011 16.54:



Peccato che l'Islanda aveva voglia di entrarci e ora ha una moneta che all'estero vale come carta igienica. E questo vuol dire che, essendo rimasti nel FMI (poi magari capirai che cos'è e il suo funzionamento), sono cazzi amari. Oltre al rischio di essere a rischio di venire depredati di tutte le banche nazionali una volta tornate private.

Gli speculatori investono a prescindere del tuo volere, e l'unica cosa per evitarlo è uscire sostanzialmente dal libero mercato (che magari sarebbe anche un'ottima scelta per loro), però ora sono ancora nel FMI e i soldi li hanno presi, quindi non è così facile prevedere che rimarrà terra franca.




Credo che chiunque conosca il fondo monetario internazionale e ciò che comportò la creazione di quest'ultimo.Ovvio che poi,se fai determinate scelte,ti vuoi allontanare,seppur gradualmente,dal libero mercato.

Megablast
00martedì 12 luglio 2011 17:11
No il funzionamento non credo tu lo conosca, altrimenti non vedresti la situazione così rosea.

Se sei dentro il FMI sei dentro un certo sistema capitalistico, non te ne allontani manco un pò.
@Chaos@
00martedì 12 luglio 2011 17:18
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Megablast, 12/07/2011 16.54:


Peccato che l'Islanda aveva voglia di entrarci e ora ha una moneta che all'estero vale come carta igienica.




credo che la nuova gestione sia fortemente anticomunitaria almeno dal punto di vista dei legami finanziari, mentre invece sta in Schengen...
Scoundrel
00martedì 12 luglio 2011 17:18
Re:
Megablast, 12/07/2011 17.11:

No il funzionamento non credo tu lo conosca, altrimenti non vedresti la situazione così rosea.

Se sei dentro il FMI sei dentro un certo sistema capitalistico, non te ne allontani manco un pò.




Non mi sembra di aver detto "che bello,ora in Islanda sono tutti ricchi",però stanno cercando di risolvere il problema molto meglio del resto d'Europa,che vuole età pensionabili più alte,più ore di lavoro,più flessibilità del lavoro e tagli al welfare.Ci sono ancora,ma a questo punto credo ne usciranno,non avrebbe senso restarci,viste le decisioni prese.
Megablast
00martedì 12 luglio 2011 17:24
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 12/07/2011 17.18:




credo che la nuova gestione sia fortemente anticomunitaria almeno dal punto di vista dei legami finanziari, mentre invece sta in Schengen...




Sì ma hanno fatto anche bene, non so come per loro l'euro potesse essere utile, solo che una moneta così debole ti rende necessariamente economicamente e finanziariamente debole, prima o poi dovranno rivalutare.

Scoundrel, 12/07/2011 17.18:




Non mi sembra di aver detto "che bello,ora in Islanda sono tutti ricchi",però stanno cercando di risolvere il problema molto meglio del resto d'Europa,che vuole età pensionabili più alte,più ore di lavoro,più flessibilità del lavoro e tagli al welfare.Ci sono ancora,ma a questo punto credo ne usciranno,non avrebbe senso restarci,viste le decisioni prese.




Non ne possono uscire, hanno preso un prestito grosso dal FMI, da lì per una ventina d'anni non si scappa.
@Chaos@
00martedì 12 luglio 2011 17:28
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Megablast, 12/07/2011 17.24:




Non ne possono uscire, hanno preso un prestito grosso dal FMI, da lì per una ventina d'anni non si scappa.




A meno che non ti chiudi a riccio ai mercati esteri (a parte quelli che decidi di sviluppare all'interno dei tuoi confini), impedisci la speculazione edilizia impedendo agli stranieri di comprare immobili nel tuo paese, e azzeri le importazioni.
Praticamente puoi fare un'economia di sussistenza un po' piu' avanzata.
Megablast
00martedì 12 luglio 2011 17:33
Eh ma esistono dei beni che loro devono per forza importare, e se azzeri le importazioni rischi di azzerare anche le importazioni, dato che avrà una serie di trattati bilaterali. Al massimo potrebbe cercare di limitare i rapporti commerciali ai paesi fuori dall'Ue, ma così rischia di entrare dritta dritta nella sfera di influenza degli Usa, che sarebbe anche peggio.
@Chaos@
00martedì 12 luglio 2011 17:48
Re:
Megablast, 12/07/2011 17.33:

Eh ma esistono dei beni che loro devono per forza importare, e se azzeri le importazioni rischi di azzerare anche le importazioni, dato che avrà una serie di trattati bilaterali. Al massimo potrebbe cercare di limitare i rapporti commerciali ai paesi fuori dall'Ue, ma così rischia di entrare dritta dritta nella sfera di influenza degli Usa, che sarebbe anche peggio.




L'Islanda geopoliticamente e' nell'area di influenza degli USA anche se fa parte a tutti gli effetti dell'area nordica, fu praticamente occupata militarmente dagli americani durante la seconda guerra mondiale per paura che i legami stretti con la Norvegia la portassero verso un governo quisling.
Cmq parliamo di uno degli stati piu' autosufficienti del mondo.
Megablast
00martedì 12 luglio 2011 17:54
Ma ora gli usa sono molto più orientati verso messico e america latina. Comunque le importazioni non puoi eliminarle, se ti chiudi lo fai da ambo i lati.
@Chaos@
00martedì 12 luglio 2011 17:57
Re:
Megablast, 12/07/2011 17.54:

Ma ora gli usa sono molto più orientati verso messico e america latina. Comunque le importazioni non puoi eliminarle, se ti chiudi lo fai da ambo i lati.



a parte il pesce non credo che esporti neanche tanto eh...
Daron Malakian 94
00martedì 12 luglio 2011 17:59
preferirei vivere a caracas rischiando il culo ogni giorno che in islanda


dio cane che paese di merda
Scoundrel
00martedì 12 luglio 2011 17:59
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Megablast, 12/07/2011 17.24:




Non ne possono uscire, hanno preso un prestito grosso dal FMI, da lì per una ventina d'anni non si scappa.




Passaggi del genere non possono che essere molto graduali,prima dovranno restituire il prestito,alla fine,se continueranno su questa strada,ne usciranno.
Oppure,come dice Chaos,si chiuderanno quasi del tutto ai mercati esteri,ma,sebbene l'Islanda rappresenti un caso particolare,la vedo difficile.
Megablast
00martedì 12 luglio 2011 18:00
Sì ma ora proprio grazie alle esportazioni si sta risollevando, visto che la valuta è debolissima.
Megablast
00martedì 12 luglio 2011 18:04
Ma che stai a dì? Hanno proprio fatto di tutto per non uscirne, dopo il referendum, per loro è comunque vitale.
Non ne escono, l'unica cosa che probabilmente faranno è non entrare nell'unione, e fanno anche bene.
@Chaos@
00martedì 12 luglio 2011 18:14
Re:
Megablast, 12/07/2011 18.00:

Sì ma ora proprio grazie alle esportazioni si sta risollevando, visto che la valuta è debolissima.




che po mo che mi ci fai pensare l'Islanda mi sa che c'ha pure un po' di petrolio e se sta decidendo di non usarlo vuol dire che lo vuole esportare tutto (che sarebbe una pensata molto astuta)
Scoundrel
00martedì 12 luglio 2011 18:15
Re:
Megablast, 12/07/2011 18.04:

Ma che stai a dì? Hanno proprio fatto di tutto per non uscirne, dopo il referendum, per loro è comunque vitale.
Non ne escono, l'unica cosa che probabilmente faranno è non entrare nell'unione, e fanno anche bene.




avendo bisogno del prestito,ovvio.In futuro,se continueranno su questa strada,sarebbe un controsenso.Se davvero vorranno allontanarsi dal libero mercato,sarebbe difficile pensare che non lo facciano
@Chaos@
00venerdì 12 agosto 2011 11:08
up per mad che voleva fa un topic nuovo

[SM=x2588556]
@mad4thrash@
00venerdì 12 agosto 2011 11:27
purtroppo ci capisco poco di economia in generale, però messa così non mi dispiace come hanno affrontato il problema (mi aveva colpito in particolare la nazionalizzazione delle banche)

spero possa essere un buon esempio per altri (caracas inclusa [SM=x2584190] )
AtomBomb
00mercoledì 21 dicembre 2011 12:47
Qualche aggiornamento.

La rivincita dell’Islanda: il paese in Europa che cresce di piu’

La notizia si riassume tutta nei dati Ocse sullo sviluppo usciti circa un mese fa. L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha stilato come al solito la lista delle previsioni economiche dei paesi membri per il biennio 2012-2013. Scorrerla è come osservare una mappa della peggiore crisi economica della storia.

La disoccupazione raggiungerà il 18,5 per cento in Grecia, il 22,9 in Spagna, il 14,1 in Irlanda e il 13,8 in Portogallo. Portogallo, Grecia e Italia saranno in recessione: le loro economie si contrarranno rispettivamente del 3,2 per cento, del 3 per cento e dello 0,5.

Ma basta soffermare lo sguardo altrove per osservare dati del tutto differenti. Parliamo dell'Islanda. Una crescita prevista del 2,4 per cento nel 2012, la disoccupazione scesa al 6 per cento. Parliamo di cifre sbalorditive in tempi come questi. Soprattutto se le confrontiamo con quelle di qualche tempo fa, quando l'Islanda – fra le prime nazioni ad essere colpite dalla crisi – faceva registrare le prestazioni peggiori a livello mondiale.

Insomma, proprio la nazione che si è opposta fermamente al ricatto globale del debito, che ha riaffermato la propria sovranità popolare rifiutandosi di pagare per gli errori commessi da banchieri e speculatori privati, è anche quella che si è ripresa meglio dalla terribile crisi che gli era piombata addosso. Ci sarà forse una relazione?

Ma come, ci si chiederà, non avevano detto che l'Islanda sarebbe stata la Cuba del nord? Non aveva, l'élite finanziaria mondiale al completo, condannato il paese ad un destino di estrema povertà, se i suoi cittadini non avessero seguito alla lettera i dettami di Fmi, Bce, Ue? Sì, lo avevano detto, sì lo avevano fatto. Ma gli islandesi, gente di mare, schietta e testarda, non c'erano stati. Con ben due referendum, con esiti plebiscitari, avevano affermato che quel debito privato loro non l'avrebbero pagato. I fatti stanno dando ragione agli islandesi.

E non è tutto. Il popolo islandese ha portato avanti il percorso di democrazia partecipativa avviato con la cosiddetta “rivoluzione silenziosa”. Adesso ha una nuova costituzione già pronta, redatta da un'assemblea democraticamente eletta con l'aiuto di internet ed il controllo e l'ausilio continuo della cittadinanza, che aspetta di essere approvata con un referendum nei primi mesi del 2012.

Alcune città, fra cui la capitale Reykjavík, si sono dotate di piattaforme online per la democrazia diretta, che cercano di stimolare e coinvolgere sempre di più i cittadini nelle decisioni delle amministrazioni, in un circolo virtuoso di partecipazione sociale.

Dal luglio 2010, poi, l'Islanda è un vero e proprio paradiso per giornalisti e liberi pensatori di tutto il mondo. Il 16 luglio 2010, infatti, il parlamento ha approvato una legge che garantisce a pieno la libertà di espressione, con una tutela specifica per internet. Viene garantita l'impunità a chiunque pubblichi su internet informazioni riservate militari, giudiziarie o societarie ed è tutelato anche chi viola un segreto di stato. L'Islanda promette dunque una copertura quasi totale ai disvelatori di segreti, e non potrà dare esecuzione ad alcuna rogatoria estera che miri ad oscurare un sito internet islandese contenente tali informazioni.

Infine, un'altra recente statistica pubblicata dall'Ocse mette l'Islanda al terzo posto assoluto per quanto riguarda l'equità della distribuzione delle ricchezze. Volete sapere gli ultimi in classifica – ovvero i paesi con maggiori disparità economiche-? Nell'ordine, dal peggiore, Cile, Israele, Italia, Portogallo, Gran Bretagna e Stati Uniti. Tutti paesi che hanno sperimentato politiche ultraliberiste o sono andati incontro ai famigerati “salvataggi”. Siamo ancora sicuri che la strada che ci è stata imposta – a noi, cittadini italiani – per uscire dalla crisi sia la migliore?

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@Chaos@
00mercoledì 21 dicembre 2011 13:09
eh ma andare in default porta alla rovina...
Megablast
00mercoledì 21 dicembre 2011 13:24
L'Islanda è fuori dall'Euro, è un buco e ha commodities ed energia, il paragone con noi/Grecia/Portogallo è stupido.
@Chaos@
00mercoledì 21 dicembre 2011 13:27
Re:
Megablast, 21/12/2011 13.24:

L'Islanda è fuori dall'Euro, è un buco e ha commodities ed energia, il paragone con noi/Grecia/Portogallo è stupido.




nonostante questo nessuno pensava che ce l'avrebbe fatta, e' evidente che le analisi sul futuribile al momento lasciano molto a desiderare.
Megablast
00mercoledì 21 dicembre 2011 13:30
Infatti devi valutare il tutto sul lungo termine, dal baratro non si può scendere ma solo salire.

Una nazione grande quanto Bari non è comunque significativa, considerando che in primis il giro d'affari è quello.
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