La lezione dell'Islanda (?)

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AtomBomb
00lunedì 11 luglio 2011 19:17
Qualcuno crede ancora che non vi sia censura al giorno d’oggi? Allora perchè, se da un lato siamo stati informati su tutto quello che sta succedendo in Egitto, dall’altro i mass-media non hanno sprecato una sola parola su ciò che sta accadendo in Islanda?
Il popolo islandese è riuscito a far dimettere un governo al completo; sono state nazionalizzate le principali banche commerciali; i cittadini hanno deciso all’unanimità di dichiarare l’insolvenza del debito che le stesse banche avevano sottoscritto con la Gran Bretagna e con l’Olanda, forti dell’inadeguatezza della loro politica finanziaria; infine, è stata creata un’assemblea popolare per riscrivere l’intera Costituzione. Il tutto in maniera pacifica. Una vera e propria Rivoluzione contro il potere che aveva condotto l’Islanda verso il recente collasso economico.

Sicuramente vi starete chiedendo perchè questi eventi non siano stati resi pubblici durante gli ultimi due anni. La risposta ci conduce verso un’altra domanda, ancora più mortificante: cosa accadrebbe se il resto dei cittadini europei prendessero esempio dai “concittadini” islandesi?

Ecco brevemente la cronologia dei fatti:

2008 – A Settembre viene nazionalizzata la più importante banca dell’Islanda, la Glitnir Bank. La moneta crolla e la Borsa sospende tutte le attività: il paese viene dichiarato in bancarotta.

2009 – A Gennaio le proteste dei cittadini di fronte al Parlamento provocano le dimissioni del Primo Ministro Geir Haarde e di tutto il Governo – la Alleanza Social-Democratica (Samfylkingin) – costringendo il Paese alle elezioni anticipate. La situazione economica resta precaria. Il Parlamento propone una legge che prevede il risanamento del debito nei confronti di Gran Bretagna e Olanda, attraverso il pagamento di 3,5 MILIARDI di Euro che avrebbe gravato su ogni famiglia islandese, mensilmente, per la durata di 15 anni e con un tasso di interesse del 5,5%

2010 – I cittadini ritornano a occupare le piazze e chiedono a gran voce di sottoporre a Referendum il provvedimento sopracitato.

2011 – A Febbraio il Presidente Olafur Grimsson pone il veto alla ratifica della legge e annuncia il Referendum consultivo popolare. Le votazioni si tengono a Marzo ed i NO al pagamento del debito stravincono con il 93% dei voti. Nel frattempo, il Governo ha disposto le inchieste per determinare giuridicamente le responsabilità civili e penali della crisi. Vengono emessi i primi mandati di arresto per diversi banchieri e membri dell’esecutivo. L’Interpol si incarica di ricercare e catturare i condannati: tutti i banchieri implicati abbandonano l’Islanda. In questo contesto di crisi, viene eletta un’Assemblea per redigere una Nuova Costituzione che possa incorporare le lezioni apprese durante la crisi e che sostituisca l’attuale Costituzione (basata sul modello di quella Danese). Per lo scopo, ci si rivolge direttamente al Popolo Sovrano: vengono eletti legalmente 25 cittadini, liberi da affiliazione politica, tra i 522 che si sono presentati alle votazioni. Gli unici due vincoli per la candidatura, a parte quello di essere liberi dalla tessera di qualsiasi partito, erano quelli di essere maggiorenni e di disporre delle firme di almeno 30 sostenitori. La nuova Assemblea Costituzionale inizia il suo lavoro in Febbraio e presenta un progetto chiamato Magna Carta nel quale confluiscono la maggiorparte delle “linee guida” prodotte in modo consensuale nel corso delle diverse assemblee popolari che hanno avuto luogo in tutto il Paese. La Magna Carta dovrà essere sottoposta all’approvazione del Parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni legislative che si terranno.

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Vi risulta?
prometeo_80
00lunedì 11 luglio 2011 20:08
è colpa del vulcano se le notizie non arrivano [SM=x2584226]
captainkeane
00lunedì 11 luglio 2011 20:20
la lezione però mica l'ho capita

essere insolventi?
MatthewDeschain
00lunedì 11 luglio 2011 20:23
Bello.
Ma preferisco quando saltano delle teste.
The REAL Capt.Spaulding
00lunedì 11 luglio 2011 20:32
islanda merda
Vennegoor of Hesselink
00lunedì 11 luglio 2011 20:36
A me risulta anche che la Costituzione e il nuovo Governo verranno scritti e stabiliti anche accogliendo le proposte che verranno votate su internet.

Cmq farlo qui è impossibile, sia per le dimensioni del territorio e soprattutto per la mentalità. In Islanda sono 300.000 anime, qui con quelle persone riempi solo Bari o Catania. Per dire Firenze ha già più abitanti di tutta l'isola islandese.
Blessing Jah
00lunedì 11 luglio 2011 20:45
che cazzo succede dal momento che non pagano? Le banche restano con il cazzo moscio in mano? Ci sarà qualche conseguenza, no?
The REAL Capt.Spaulding
00lunedì 11 luglio 2011 20:52
quando è successo all'argentina per esempio hanno smesso di pagare le pensioni e gli stipendi degli statali.
@Chaos@
00lunedì 11 luglio 2011 21:06
Re:
Blessing Jah, 11/07/2011 20.45:

che cazzo succede dal momento che non pagano? Le banche restano con il cazzo moscio in mano? Ci sarà qualche conseguenza, no?




ci sono dei responsabili penali, pagano loro se non possono si espropria.
Jah Bless
00lunedì 11 luglio 2011 21:06
peccato che sia realizzabile solo in una realtà microscopica come quella islandese...ma far pagare la crisi ai responsabili è più che sacrosanto.
Blessing Jah
00lunedì 11 luglio 2011 21:08
Re: Re:
@Chaos@, 11/07/2011 21.06:




ci sono dei responsabili penali, pagano loro se non possono si espropria.


Chi espropria a chi? Dal momento che dubito che un centinaio di banchieri abbiano un patrimonio personale tale da coprire il debito di un'intera nazione.
Scoundrel
00lunedì 11 luglio 2011 21:12
risulta eccome,avevo già letto a riguardo ed è stato bello sapere come ci siano stati pure dei referenda per decidere,in pratica,se gli islandesi avessero dovuto pagare la crisi o meno ed hanno votato in massa per dare le responsabilità a chi ha provocato la crisi
@Chaos@
00lunedì 11 luglio 2011 21:26
Re: Re: Re:
Blessing Jah, 11/07/2011 21.08:


Chi espropria a chi? Dal momento che dubito che un centinaio di banchieri abbiano un patrimonio personale tale da coprire il debito di un'intera nazione.




beh in questo caso lo stato in un primo momento ha assicurato la copertura dei debiti ai soli cittadini islandesi (l'Islanda non fa neanche parte della UE), in seconda battuta ha ordinato la nazionalizzazione delle banche che erano responsabili dei fallimenti e incriminato i responsabili (facendoli ricercare dall'interpol) poi al risarcimento ci devono pensare i processi.

Per il resto e' vero l'islanda e' una piccola nazione che puo' permettersi un esperimento cosi' rivoluzionario, quello che serve al mondo in effetti e' tramutarsi in piccole identita' comunitarie solidali fra loro e autogestite, solo in questo modo si puo' sperimentare la democrazia diretta.
@Chaos@
00lunedì 11 luglio 2011 21:27
Re:
The REAL Capt.Spaulding, 11/07/2011 20.52:

quando è successo all'argentina per esempio hanno smesso di pagare le pensioni e gli stipendi degli statali.




gia' e a Buenos Aires gli statali sono scesi pistola in mano a saccheggiare i negozi e a sparare sulla polizia.
Show No Mercy
00lunedì 11 luglio 2011 21:38
manco le fiche c'hanno buone in islanda.
Dj Sauron
00lunedì 11 luglio 2011 22:07
Cioè, quindi han fatto un referendum per chiedere se volevano pagare il debito oppure farlo pagare ad altri? Ma che strano, sicuri abbia vinto il NO? [SM=x2612099]
@Chaos@
00lunedì 11 luglio 2011 22:24
Re:
Dj Sauron, 11/07/2011 22.07:

Cioè, quindi han fatto un referendum per chiedere se volevano pagare il debito oppure farlo pagare ad altri? Ma che strano, sicuri abbia vinto il NO? [SM=x2612099]




no ad altri, ma ai diretti responsabili... che cosa strana eh.
Dj Sauron
00lunedì 11 luglio 2011 22:43
Re: Re:
@Chaos@, 11/07/2011 22.24:




no ad altri, ma ai diretti responsabili... che cosa strana eh.




Mi pare evidente che la storia sia raccontata in modo piuttosto parziale, mancano le implicazioni della scelta.
Scoundrel
00lunedì 11 luglio 2011 22:57
Re: Re: Re:
Dj Sauron, 11/07/2011 22.43:




Mi pare evidente che la storia sia raccontata in modo piuttosto parziale, mancano le implicazioni della scelta.




semplicemente il provvedimento che prevedeva che gli islandesi pagassero i debiti è stato sottoposto a provvedimento ed ha vinto il no,a quel punto il governo ha dovuto dare le responsabilità a coloro che avevano provocato la crisi
@Chaos@
00lunedì 11 luglio 2011 23:05
Re: Re: Re:
Dj Sauron, 11/07/2011 22.43:




Mi pare evidente che la storia sia raccontata in modo piuttosto parziale, mancano le implicazioni della scelta.



la scelta e' questa deve pagare lo stato o devono pagare i responsabili della crisi?
la scelta e' caduta sui responsabili che a differenza di altri posti vanno in carcere e vengono espropriati dei loro averi.
Dj Sauron
00lunedì 11 luglio 2011 23:15
Re: Re: Re: Re:
Scoundrel, 11/07/2011 22.57:




semplicemente il provvedimento che prevedeva che gli islandesi pagassero i debiti è stato sottoposto a provvedimento ed ha vinto il no,a quel punto il governo ha dovuto dare le responsabilità a coloro che avevano provocato la crisi




Si, ok. E quali sono le conseguenze negative di questa scelta? No perchè mi immagino chi nel mondo sarebbe favorevole a tirare fuori i soldi quando possono farlo altri.....
Scoundrel
00lunedì 11 luglio 2011 23:29
Re: Re: Re: Re: Re:
Dj Sauron, 11/07/2011 23.15:




Si, ok. E quali sono le conseguenze negative di questa scelta? No perchè mi immagino chi nel mondo sarebbe favorevole a tirare fuori i soldi quando possono farlo altri.....




Infatti non vedo le conseguenze negative,quali dovrebbero essere nel far pagare i responsabili per la propria condotta?
Scoundrel
00lunedì 11 luglio 2011 23:29
Re: Re: Re: Re: Re:
Dj Sauron, 11/07/2011 23.15:




Si, ok. E quali sono le conseguenze negative di questa scelta? No perchè mi immagino chi nel mondo sarebbe favorevole a tirare fuori i soldi quando possono farlo altri.....




Infatti non vedo le conseguenze negative,quali dovrebbero essere nel far pagare i responsabili per la propria condotta?
PedigreeRules!
00lunedì 11 luglio 2011 23:44
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Scoundrel, 11/07/2011 23.29:




Infatti non vedo le conseguenze negative,quali dovrebbero essere nel far pagare i responsabili per la propria condotta?



LA NORMA SALVA-FININVEST PRESTO IN SENATO La norma salva-Fininvest non sparirà del tutto, ma tornerà, e presto, al Senato. Ad annunciare la novità, tramite un disegno di legge che partità il suo iter da Palazzo Madama, il vicecapogruppo del Pdl al Senato, Gaetano Quagliariello. «Presenteremo un ddl a firma mia e di Gasparri che affronterà in termini strutturali e ben articolati la norma dei risarcimenti civili», ha detto Quagliariello, spiegando che si tratterà di un provvedimento sostitutivo della norma definita «salva-Fininvest» stralciata dalla manovra. «Ne parleremo a tempo debito, è una cosa che ha molto a che fare con l'economia e lo sviluppo» spiega Quagliariello in Aula prima del voto di fiducia al dl sviluppo.


[SM=x2584915]
Megablast
00martedì 12 luglio 2011 01:10
Re: Re: Re: Re: Re:
Dj Sauron, 11/07/2011 23.15:




Si, ok. E quali sono le conseguenze negative di questa scelta? No perchè mi immagino chi nel mondo sarebbe favorevole a tirare fuori i soldi quando possono farlo altri.....




Posto che quasi nessuno se n'è fottuto un cazzo dato che il debito islandese non era molto detenuto all'estero e ed era pari diciamo a una singola nostra emissione di titoli di stato, succede che non vedranno più un capitale che sia uno e affogheranno in quell'isola di merda qualsiasi cosa succeda [SM=x2584187]

E comunque è una scelta assolutamente legittima, fanno bene se se lo possono permettere (anche se non ne sono così sicuro...), scelta che non può prendere la Grecia, primo perchè ha un debito spropositato e ha contato sugli aiuti di mezza europa, secondo perchè sta nell'euro, terzo perchè se ci provano la Germania gli fa il culo.

Fatto sta che la gente parla a sproposito, uno a caso qualche post sopra [SM=x2584187]

E comunque 3.5 miliardi di euro ce li ha anche un singolo banchiere del cazzo.
Dj Sauron
00martedì 12 luglio 2011 02:01
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Scoundrel, 11/07/2011 23.29:




Infatti non vedo le conseguenze negative,quali dovrebbero essere nel far pagare i responsabili per la propria condotta?




Ecco, l'ha spiegato Megablast. Ma insomma dai, se non ci fossero conseguenze negative farebbero così dappertutto. Poi l'Islanda è un paesino minuscolo, più piccolo di Milano in termini di abitanti, quindi non credo si possa fare un qualsiasi confronto con l'Italia o con altri paesi europei (come capitale, come rapporti internazionali, ecc).
Scoundrel
00martedì 12 luglio 2011 15:34
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Megablast, 12/07/2011 01.10:




Posto che quasi nessuno se n'è fottuto un cazzo dato che il debito islandese non era molto detenuto all'estero e ed era pari diciamo a una singola nostra emissione di titoli di stato, succede che non vedranno più un capitale che sia uno e affogheranno in quell'isola di merda qualsiasi cosa succeda [SM=x2584187]

E comunque è una scelta assolutamente legittima, fanno bene se se lo possono permettere (anche se non ne sono così sicuro...), scelta che non può prendere la Grecia, primo perchè ha un debito spropositato e ha contato sugli aiuti di mezza europa, secondo perchè sta nell'euro, terzo perchè se ci provano la Germania gli fa il culo.

Fatto sta che la gente parla a sproposito, uno a caso qualche post sopra [SM=x2584187]

E comunque 3.5 miliardi di euro ce li ha anche un singolo banchiere del cazzo.



L'Islanda non fa neanche parte dell'UE,quindi il discorso dei capitali agli islandesi non può fregar di meno.
Che poi loro se lo possano permettere,appunto per queste circostanze,ed altri stati no,era ovvio,ma era anche già stato detto.
Se mai il problema nostro e della Grecia è che si tagliano i servizi pubblici e non gli sprechi.
Scoundrel
00martedì 12 luglio 2011 15:39
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Dj Sauron, 12/07/2011 02.01:




Ecco, l'ha spiegato Megablast. Ma insomma dai, se non ci fossero conseguenze negative farebbero così dappertutto. Poi l'Islanda è un paesino minuscolo, più piccolo di Milano in termini di abitanti, quindi non credo si possa fare un qualsiasi confronto con l'Italia o con altri paesi europei (come capitale, come rapporti internazionali, ecc).




Ma infatti l'Islanda,per tutta una serie di ragioni,può permetterselo,si era già detto.
Ciò non toglie che la strada debba essere necessariamente questa,altrimenti succederà ancora.Per prima cosa,se ora si deve tagliare,non si può farlo sul necessario.
@Chaos@
00martedì 12 luglio 2011 15:49
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Megablast, 12/07/2011 01.10:




Posto che quasi nessuno se n'è fottuto un cazzo dato che il debito islandese non era molto detenuto all'estero




mi spiace correggerti il debito islandese era soprattutto detenuto all'estero, soprattutto in Gran Bretagna e in Svezia, per questo mi pare che uno dei banchieri ha anche un paio di processi nel regno unito quando ha finito di pagare in Islanda.
Infatti uno dei passaggi fondamentali e' stato proprio: noi iniziamo a ridare i soldi (nazionalizzando) ai cittadini islandesi che hanno investito, poi se ci rimane pensiamo agli investitori esteri.
Megablast
00martedì 12 luglio 2011 16:07
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Scoundrel, 12/07/2011 15.34:



L'Islanda non fa neanche parte dell'UE,quindi il discorso dei capitali agli islandesi non può fregar di meno.
Che poi loro se lo possano permettere,appunto per queste circostanze,ed altri stati no,era ovvio,ma era anche già stato detto.
Se mai il problema nostro e della Grecia è che si tagliano i servizi pubblici e non gli sprechi.




Non gli può fregar di meno perchè non stanno nell'Ue? Ma che deduzione è?
Non sai di cosa parli, anche relativamente a sprechi e servizi pubblici.

@Chaos@, 12/07/2011 15.49:




mi spiace correggerti il debito islandese era soprattutto detenuto all'estero, soprattutto in Gran Bretagna e in Svezia, per questo mi pare che uno dei banchieri ha anche un paio di processi nel regno unito quando ha finito di pagare in Islanda.
Infatti uno dei passaggi fondamentali e' stato proprio: noi iniziamo a ridare i soldi (nazionalizzando) ai cittadini islandesi che hanno investito, poi se ci rimane pensiamo agli investitori esteri.




Sì ricordavo male, ma lì c'è di mezzo anche il crac di Lehmann quindi la cosa è un pò complicata, se non sbaglio ci stanno di mezzo un pò di fondi pensione e assicurativi scandinavi.
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