La morte del Colore

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Greg Valentine
00martedì 16 agosto 2011 14:05
Quando la società si spense, e ad illuminare il mondo subentrarono le macchine.
Una società si può identificare in un colore. Il colore rappresenta simbolicamente l'anima degli uomini, nè rappresenta il grado culturale, gli ideali, le aspirazioni degli uomini verso il futuro. Il Colore ha sempre rappresentato la società, infatti se ci riflettiamo ogni decennio del 900 ha avuto un colore che la caratterizzasse. Il colore rappresenta lo stato d'animo dell'intera società.

Il Novecento, per essere stato una misera frazione di 100 anni, ha racchiuso gran parte della Storia a noi conosciuta. Possiamo dire che in 100 anni di cose ne sono successe, e tante.

E' la legge del numero 9. Il numero 9 è l'ultimo numero, dopo di quello si ripetono tutti gli altri. 9 sono i mesi di gestazione per il genere umano. Sembra quasi che il 9 rappresenti la fine, la conclusione, la summa (la prova del 9) di tutti gli altri numeri: la distruzione che precede la rinascita.

A tesi di questo: riflettiamo sul 900 in funzione al millennio in cui si è trovato. E' stato il secolo conclusivo di un millennio, e culturalmente ha subito,racchiuso e messo in discussione tutto il sapere allora conosciuto. Ciò che differenzia il 900 dagli altri secoli, è stato proprio il fatto di non avere un Colore.

Il colore del 900 è il Nero. Ovvero il colore che assorbe tutti gli altri, il colore che simbolicamente rappresenta la morte, il non colore così definito perchè li assorbe ma non ne contiene nemmeno uno che possa far luce.

Questo è stato il ruolo del 900. Non ha avuto uno stile, non ha avuto un solo grido, nè una sola cultura dominante, non è stato il secolo del Classicismo ma ne è influenzato e lo ha messo in discussione, non è stato il secolo del Romanticismo ma nè è stato influenzato e lo ha messo in discussione, è stato il secolo in cui l'Arte, la Scienza, il Cinema, la Musica ogni espressione umana ha raggiunto il suo apice, in cui tutto ciò che prima c'era stato è stato abbattutto, ed ha raggiunto nuove dimensioni inquietanti. Il secolo in cui Einstein abbatterà ogni credo scientifico, fino ad allora valido. E' stato il secolo dei due più grandi conflitti della Storia dell'Umanita, in cui l'uomo stesso è stato messo in discussione così come i suoi ideali. Ritengo il 900 il secolo Ibrido, in cui l'uomo attraversava l'ultimo cammino di conoscenza, quello più difficile, in cui ogni certezza cade, si viene illuminati da nuovi orizzonti consci che gli stessi cadranno a loro volta.

Come il 900 ha assunto questo significato per il millennio, così gli anni 90 hanno assunto il medesimo significato nel decennio.

Gli anni 90 venivano considerati gli anni senza colore, gli anni "oscuri". Rispetto ai colorati anni 40,50,60,70 e 80 non ci fu più una tinta unica. Sono gli anni del Grunge, gli anni del nichilismo puro. Un decennio che non riusciva ad avere un identità, il decennio vissuto su strascichi culturali. Il decennio in cui io sono nato. Il decennio in cui tutto ha raggiunto l'apice, in cui tutto si è sommato, in cui tutto è di conseguenza morto. Gli anni del Nero, gli anni del buio, in cui ogni cosa è stata assorbita, ma lo società comincia a spofondare nel cinismo. Non c'è più un ideale comune, non c'è più un colore dominante. Gli anni del Nero.

Se il nero rappresenta la Morte, il Bianco rappresenta la rinascita. Ovvero il colore che contiene tutti gli altri, ma non nè assorbe nessuno. E' proprio questo il coloro del decennio 00s.

E' come se la società si sia spenta negli anni 90, dopo di chè ad illuminare il mondo ci sarebbero state le macchine.

Ora viviamo nell'Era del Bianco. Un Era in cui ogni sentimento, ogni ardore, ogni ideale è morto. Questa è l'era degli sentimentalmente lobotomizzati. L'Era in cui Internet è il nuovo mondo in cui vivere. L'età in cui la realtà è diventata virtuale. E' ormai la tecnologia ad illuminare uno società nulla (non spenta). Dopo una morte, c'è una rinascita. Ma a nascere non è stato più l'uomo, ma le macchine.

E ora vi chiedo: siamo noi a controllarle? O è l'uomo a diventare sempre più simile a loro?

Perdonate questa strippata, sicuramente non sono nemmeno riuscito a spiegarla decentemente.
=BARRA BRAVA=
00martedì 16 agosto 2011 14:09
il colore non esiste, è un'"invenzione" del nostro cervello.

non ci azzecca veramente un tubo ma ci tenevo a dirlo.



in ogni caso, ciò che possiedi alla fine ti possiede, che oltre ad andare bene come citazione a questo post, va bene anche per alcuni politici (in senso lato)
Fight 4 Your Freedom!
00martedì 16 agosto 2011 14:21
Non ho mai letto una stronzata più grande in tutta la mia vita, sinceramente.
Greg Valentine
00martedì 16 agosto 2011 14:22
Re:
Fight 4 Your Freedom!, 16/08/2011 14.21:

Non ho mai letto una stronzata più grande in tutta la mia vita, sinceramente.




Son qui per questo su, parlane.
@Chaos@
00martedì 16 agosto 2011 14:41
in realta' credo che siano le macchine o almeno i loro utilizzi a diventare sempre piu' antropomorfi.
L'uomo invece sta virando, anche grazie alle nuove tecnologie, verso l'esistenza collettiva.
Greg Valentine
00martedì 16 agosto 2011 15:07
Re:
@Chaos@, 16/08/2011 14.41:

in realta' credo che siano le macchine o almeno i loro utilizzi a diventare sempre piu' antropomorfi.
L'uomo invece sta virando, anche grazie alle nuove tecnologie, verso l'esistenza collettiva.




Se gli utilizzi diventano sempre più antopomorfi vuol dire che attività che prima potevano essere svolte unicamente nella realtà, ora possono avere luogo in una realtà virtuale. Questo non comporta forse un maggior distaccamento dell'Uomo dalla realtà? Questo comporta un rapporto molto più distante.

Non è forse caratteristica della macchina quello di pre-calcolare nel dettaglio ogni azione? E' in quest'ottica che ritengo che la conoscenza e cultura progrediscono, ma l'esistenza diventa sempre più filtrata. Tra poco diventeremo delle calcolatrici. Mentre una caratteristica dell'uomo è credere, è provare sulla propria pelle determinate emozioni, a volte senza un perchè e perchè no, sbagliare. Proprio perchè siamo ancora un misto di ragione e istinto. Il calcolo esatto sulle conseguenze, questo fanno le macchine. E questa la mia critica a questa generazione, giusta o sbagliata che sia.
liliripes
00martedì 16 agosto 2011 15:20
Re: Re:
Greg Valentine, 16/08/2011 15.07:




E questa la mia critica a questa generazione, giusta o sbagliata che sia.




ma allora perché non esci e vai al mare invece di aprire topic su queste pippe mentali su un forum? anzi, un megaforum? ( [SM=x2584190] )

mi sembri più fare parte del problema anziché della soluzione.
il Monito è tracciato nei solchi decennali del flame spicciolo, e risposta è sempre quella: vivi, lol, faccinaverde, nerd :spallucce:
Greg Valentine
00martedì 16 agosto 2011 15:23
Re: Re: Re:
liliripes, 16/08/2011 15.20:




ma allora perché non esci e vai al mare invece di aprire topic su queste pippe mentali su un forum? anzi, un megaforum? ( [SM=x2584190] )

mi sembri più fare parte del problema anziché della soluzione.
il Monito è tracciato nei solchi decennali del flame spicciolo, e risposta è sempre quella: vivi, lol, faccinaverde, nerd :spallucce:




guarda fare un discorso del genere su un forum è la cosa più ridicola che puoi fare, non so facciamo il conto e vediamo quanto ci stai tu e quanto io. Ne rimarresti male, fidati.

1) il mio topic è generico e lo posto qui perchè voglio avere una discussione, e penso che ne valga la pena
2) se proprio lo vuoi sapere sono tornato ora da casa dopo 3 giorni continui, e appena ho avuto un minuto ho aperto il topic
3) devo andare a mare, aspetto una risposta da Lotta per la Libertà
@Chaos@
00martedì 16 agosto 2011 15:27
Re: Re:
Greg Valentine, 16/08/2011 15.07:




Se gli utilizzi diventano sempre più antopomorfi vuol dire che attività che prima potevano essere svolte unicamente nella realtà, ora possono avere luogo in una realtà virtuale. Questo non comporta forse un maggior distaccamento dell'Uomo dalla realtà? Questo comporta un rapporto molto più distante.

Non è forse caratteristica della macchina quello di pre-calcolare nel dettaglio ogni azione? E' in quest'ottica che ritengo che la conoscenza e cultura progrediscono, ma l'esistenza diventa sempre più filtrata. Tra poco diventeremo delle calcolatrici. Mentre una caratteristica dell'uomo è credere, è provare sulla propria pelle determinate emozioni, a volte senza un perchè e perchè no, sbagliare. Proprio perchè siamo ancora un misto di ragione e istinto. Il calcolo esatto sulle conseguenze, questo fanno le macchine. E questa la mia critica a questa generazione, giusta o sbagliata che sia.




non puoi dare accezione di virtualita a pratiche reali, semplicemente la realta' umana si sta estendendo oltre i confini materiali, d'altra parte l'uomo da millenni non fa altreo che adattare la realta' delle cose ai suoi bisogni, e' una caratteristica evolutiva.

Compito della macchina e' espletare in maniera piu' veloce azioni umane, funziona cosi' per la leva, funziona cosi' per la dentatura di un ingranaggio, funziona cosi' anche per un calcolatore.
Ma l'obiettivo del calcolatore e' fornito da una mente umana, il fine di un progetto e' umano insomma.Noi non diventeremo delle calcolatrici, noi abbiamo delle calcolatrici, queste calcolatrici ci forniscono piu' tempo per imparare, discutere, non lavorare e quindi anche per provare piu' emozioni.
liliripes
00martedì 16 agosto 2011 15:33
Re: Re: Re: Re:
Greg Valentine, 16/08/2011 15.23:




guarda fare un discorso del genere su un forum è la cosa più ridicola che puoi fare, non so facciamo il conto e vediamo quanto ci stai tu e quanto io. Ne rimarresti male, fidati.

1) il mio topic è generico e lo posto qui perchè voglio avere una discussione, e penso che ne valga la pena
2) se proprio lo vuoi sapere sono tornato ora da casa dopo 3 giorni continui, e appena ho avuto un minuto ho aperto il topic
3) devo andare a mare, aspetto una risposta da Lotta per la Libertà




non hai capito un cazzo io rispondevo al tuo topic eh, non stavo flammando tanto per...

"L'Era in cui Internet è il nuovo mondo in cui vivere. L'età in cui la realtà è diventata virtuale."

eh, anche a me non sta bene e allora faccio logout quando mi rompo i coglioni.
a te non sta bene e vuoi farci una super-discussione nerdica su un forum.

io ho citato i "mantra" del troll da forum proprio per ridicolizzare il tutto e prendersi poco sul serio, tu hai risposto dicendo che posti meno di me e che sei appena tornato, ma nessuno te l'aveva chiesto.

vedi, la rete già ti possiede, non è questione di quantità di tempo, stai già dalla parte del lato oscuro di internet.
Greg Valentine
00martedì 16 agosto 2011 15:39
Re: Re: Re:
@Chaos@, 16/08/2011 15.27:




non puoi dare accezione di virtualita a pratiche reali, semplicemente la realta' umana si sta estendendo oltre i confini materiali, d'altra parte l'uomo da millenni non fa altreo che adattare la realta' delle cose ai suoi bisogni, e' una caratteristica evolutiva.

Compito della macchina e' espletare in maniera piu' veloce azioni umane, funziona cosi' per la leva, funziona cosi' per la dentatura di un ingranaggio, funziona cosi' anche per un calcolatore.
Ma l'obiettivo del calcolatore e' fornito da una mente umana, il fine di un progetto e' umano insomma.Noi non diventeremo delle calcolatrici, noi abbiamo delle calcolatrici, queste calcolatrici ci forniscono piu' tempo per imparare, discutere, non lavorare e quindi anche per provare piu' emozioni.




Ma io sono d'accordo con ciò che dici, ma mi hai illustrato il perchè la tecnologia sia utile all'uomo. Voglio dire è evidente ciò che dici.

Ciò che non riesco a spiegarmi è il perchè non esiste una cultura dominante in ambito musicale, artistico, letterario da tipo 10 anni, il perchè se esco la sera vedo gente vestirsi e comportarsi per culture (o sotto-culture) appartenenti al passato. Il perchè la società attuale è uno strascico culturale senza precedenti. Anzi no, c'è una cosa che rappresenta questa generazione: indovina qual'è?

Questo perchè il Colore (se sono stato chiaro in chè accezione la definisco) nasce dall'esperienza, non dall'esperienza filtrata che si rifà all'esperienza di qualcun'altro. Se non c'è un colore, non può essere che l'esperienza stessa è stata molto limitata?
Greg Valentine
00martedì 16 agosto 2011 15:41
Re: Re: Re: Re: Re:
liliripes, 16/08/2011 15.33:




vedi, la rete già ti possiede, non è questione di quantità di tempo, stai già dalla parte del lato oscuro di internet.




si hai ragione, se no perchè mi girano i coglioni?

Però Internet è un mezzo comunicativo. Dipende dall'uso che se ne fa, non sto a dire che è sbagliato a prescindere. Io discuto qui perchè posso confrontarmi con gente che non vive come me, dove vivo io e la pensa diversamente. Questo è sicuramente un lato positivo della tecnologia.
Fight 4 Your Freedom!
00martedì 16 agosto 2011 15:51
Non so che dire. Non ho la benché minima voglia di argomentare tutto quello che penso con un wallpost, dico solo che:
-le considerazioni sul '900 secolo più importante della storia sono farneticazioni senza senso, tu sei uno di quelli che pensano che il medioevo sia un periodo oscuro che non è servito a nulla, è da stupidi pensare una cosa del genere, e tu stupido non lo sei. Nel '900 nessuna arte ha raggiunto il suo apice. Per me l'apice della musica è Chopin. Nel '900 abbiamo globalizzato qualsiasi cosa, ecco tutto.

Poi quoto chaos.
@Chaos@
00martedì 16 agosto 2011 16:16
Re: Re: Re: Re:
Greg Valentine, 16/08/2011 15.39:


Ciò che non riesco a spiegarmi è il perchè non esiste una cultura dominante in ambito musicale, artistico, letterario da tipo 10 anni, il perchè se esco la sera vedo gente vestirsi e comportarsi per culture (o sotto-culture) appartenenti al passato. Il perchè la società attuale è uno strascico culturale senza precedenti. Anzi no, c'è una cosa che rappresenta questa generazione: indovina qual'è?




perche' il mondo ora si muove per affinita' e non per generalizzazione, la moda o d'altro canto una cultura dominante oggi non esiste e io lo trovo un bene.
L'affinita' e' uno dei meccanismi migliori di una rete a parte che questa rete sia scevra da intolleranza, in un sistema di rete mondiale anche le affinita' minoritarie hanno modo di ritrovarsi e coltivare gli interessi comuni.
Poi in questo grande magma che e' la rete organizzata in piccoli insiemi soggettivamente visibili c'e' anche la controparte che sottosta' alle logiche di mercato, la teoria economica della long-tail sfrutta proprio le dinmiche di prossimita' per affinita', ma e' agosto di pomeriggio fa caldo pure in montagna per cui non mi dilughero' troppo.
LightJotun91
00martedì 16 agosto 2011 16:17
Se dici che il Novecento non ha avuto una cultura dominante ed è stato il secolo delle Arti che raggiungono il loro culmine(anche se per esempio, l'Arte nel Novecento ha avuto un percorso di decostruzione della forma e quindi in un certo senso non ha raggiunto il suo apice)allora perchè il Nero? Anche il bianco è l'insieme di tutti i colori.
Anzi, per essere precisi:
Bianco è tutti i colori insieme per mezzo di sottrazione della luce.
Nero è tutti i colori insieme per mezzo di addizione della luce.
Il tuo discorso sui colori secondo me già di per se non ha alcun senso.
Inoltre il tuo discroso è fallace per i motivi di Fait.


Per rispondere alla tua domanda mi riallaccio a Chaos: la tecnologia è nata come elemnto di aiuto per l'uomo. Stiamo solo arrivando al culmine di tal punto. Il discorso sui sentimenti che non esistono più è da servizio sommario di Studio Aperto. L'eliminazione delle distanze di fatto ci ha reso tutti più vicini, anche dal punto di vista dei sentimenti.
La gente si dimentica che le tecnologie moderne sono comunque atrezzi, come un martello. Sta poi all'uomo usarle nel modo migliore. Invece di dare colpa a internet o ad altri, bisognerebbe rivolgere lo sguardo altrove.
liliripes
00martedì 16 agosto 2011 16:18
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Greg Valentine, 16/08/2011 15.41:




si hai ragione, se no perchè mi girano i coglioni?

Però Internet è un mezzo comunicativo. Dipende dall'uso che se ne fa, non sto a dire che è sbagliato a prescindere. Io discuto qui perchè posso confrontarmi con gente che non vive come me, dove vivo io e la pensa diversamente. Questo è sicuramente un lato positivo della tecnologia.




sì ma internet è un po' come il voodoo, la magia nera, la demonologia, le superstizioni...

ciò che dà potere a queste cose è l'influsso che esercitano, più studi queste "materie" più ti suggestionano, più sei suggestionato più hanno potere su di te, più credi a questo potere e più ne vuoi sapere e più dipendi da esse.

ecco perché analizzare le comunicazioni via internet in chiave polemica su un forum è male...infatti al primo attacco avevi già avviato il protocollo di flaming primario "io ce l'ho più lungo di te/ho più vita sociale".
come il giovane Skywalker che attaccando suo padre cede al contempo al Lato Oscuro della Forza, e alla fine capisce che l'unico modo per battere Vader è rifutare lo scontro con lui, dicendogli: "papà, viviiiiiii [SM=x2584190] "

che bel parallelismo [SM=x2634433]

Greg, io sono tuo padre [SM=x2584916]
= Nicky Santoro =
00martedì 16 agosto 2011 16:26
Ma invece chiavare?

Comunque Chaos c'ha ragione, aggiungo solo [a F4YF!] che però trovare un secolo dominante è abbastanza difficile, ma non sottovalutarei il '900: medicina e scienza sopratutto ma anche arti "secondarie" come sport, intrattenimento, cinema oltre al folklore che chiaramente abbiamo potuto meglio analizzare. Anzi in parte concordo [ecco, quella parte era leggibile].

Solo la definizione in colori mi lascia perplesso, per me ad esempio alcuni colori hanno una valenza diversa, il colore lo si associa in base alla percezione personale, non ho mai letto nessuna scala ufficiale dei valori, per cosi dire.

Vorrei un commento di Drugo, questo si.
Greg, sei un ragazzo intelligente, ma a volte quando ti vengono in mente certe vai a svuotarti.

Ps. E per una volta non intedevo essere offensivo, ci tengo quasi a sottolinearlo.
ektor baboden81
00martedì 16 agosto 2011 17:32
Io sono daltonico. [SM=x2584246]


Ps
Comunque greg è un grande, ogni tanto se ne esce con 'sti argomenti super intrippanti e ci wallposteggia come un matto [SM=x2584263]

E poi il rude dice che giù da voi non si becca il ganjone [SM=x2584220]
=BARRA BRAVA=
00martedì 16 agosto 2011 17:33
Re:
ektor baboden81, 16/08/2011 17.32:

Io sono daltonico. [SM=x2584246]




pure handicappato sei [SM=x2631402]
ektor baboden81
00martedì 16 agosto 2011 17:38
Re: Re:
=BARRA BRAVA=, 16/08/2011 17.33:



pure handicappato sei [SM=x2631402]




Mi confondo alcuni colori [SM=x2631401]
= Nicky Santoro =
00martedì 16 agosto 2011 17:43
Io non ho mai capito il beige. Ogni volta che sembra l'abbia capito cambia.

Quando c'è un grigio o un marrone strano la gente spara "è beige". Ma quando mai.
ektor baboden81
00martedì 16 agosto 2011 17:46
Il celeberrimo beige in divenire.

Mi immagino qualche presentatore dall'accento gay e la erre moscia, che sollazza gli avventori di un happening: "Notare la tonalità beige di questa decostruzione artistica, un colore mobile, variegato, mai uguale a se stesso, multiforme...Ecco, lo guardi dopo un secondi ed è già grigio!"

E tra il pubblico sguardi compiaciuti e tintinnio di calici di champagne [SM=x2584208]
= Nicky Santoro =
00martedì 16 agosto 2011 17:52
Re:
ektor baboden81, 16/08/2011 17.46:

Il celeberrimo beige in divenire.

Mi immagino qualche presentatore dall'accento gay e la erre moscia, che sollazza gli avventori di un happening: "Notare la tonalità beige di questa decostruzione artistica, un colore mobile, variegato, mai uguale a se stesso, multiforme...Ecco, lo guardi dopo un secondi ed è già grigio!"

E tra il pubblico sguardi compiaciuti e tintinnio di calici di champagne [SM=x2584208]




Ci sono troppi particolari in questa scena, di la verità, chi ti ha costretto?

E sopratutto, chi ha inventato gli happening?
Forse sul '900 mi tocca correggermi

...!

Il secolo del superfluo.
ektor baboden81
00martedì 16 agosto 2011 17:55
Re: Re:
= Nicky Santoro =, 16/08/2011 17.52:




Ci sono troppi particolari in questa scena, di la verità, chi ti ha costretto?

E sopratutto, chi ha inventato gli happening?
Forse sul '900 mi tocca correggermi

...!

Il secolo del superfluo.



Non c'è niente di più indispensabile del superfluo.

= Nicky Santoro =
00martedì 16 agosto 2011 17:58
Re: Re: Re:
ektor baboden81, 16/08/2011 17.55:



Non c'è niente di più indispensabile del superfluo.





Ah beh, io sono un artista del superfluo.

Anche perchè sono un incompetente nel fare cose utili, tipo anche solo cucinare.

Il '900 è il secolo che ha dato al superfluo nuova linfa portandolo al massimo della sua importanza! [SM=x2584208]
ektor baboden81
00martedì 16 agosto 2011 18:03
Re: Re: Re: Re:
= Nicky Santoro =, 16/08/2011 17.58:




Ah beh, io sono un artista del superfluo.

Anche perchè sono un incompetente nel fare cose utili, tipo anche solo cucinare.

Il '900 è il secolo che ha dato al superfluo nuova linfa portandolo al massimo della sua importanza! [SM=x2584208]




Forse perchè nella stragrande maggioranza delle popolazioni, soprattutto in quelle che "scrivono la storia", i bisogni primari erano stati tutti raggiunti (specialmente nella seconda metà del secolo) e quindi ci si poteva occupare del superfluo.

Dapprima un superfluo-che-superfluo-non-era, con gli elettrodomestici ad esempio, il cui utilizzo era un plus che andava a sostituire un lavoro manuale, e poi man mano un superfluo in senso stretto...tra cui gli happening!

Ciò non toglie che sarà pure superfluo, ma vuoi mettere il senso di serenità mista a onnipotenza che ti può dare l'acquisto di un bel vestito...
= Nicky Santoro =
00martedì 16 agosto 2011 18:10
Re: Re: Re: Re: Re:
ektor baboden81, 16/08/2011 18.03:




Forse perchè nella stragrande maggioranza delle popolazioni, soprattutto in quelle che "scrivono la storia", i bisogni primari erano stati tutti raggiunti (specialmente nella seconda metà del secolo) e quindi ci si poteva occupare del superfluo.

Dapprima un superfluo-che-superfluo-non-era, con gli elettrodomestici ad esempio, il cui utilizzo era un plus che andava a sostituire un lavoro manuale, e poi man mano un superfluo in senso stretto...tra cui gli happening!

Ciò non toglie che sarà pure superfluo, ma vuoi mettere il senso di serenità mista a onnipotenza che ti può dare l'acquisto di un bel vestito...




Esatto, peccato che stiamo inziando a concentrarci un po' troppo sul superfluo, noi "popolazioni importanti", o quantomeno ormai lo utilizziamo come velo per nascondere gli errori.

Però ne siamo ormai dipendenti, una volta ci si rivoltava per il pane, oggi per l'I-pod, pare na coglionata ma fa riflettere.

"Regina il popolo ha fame e vuole l'i-pad"
"Alzategli la banda della connessione"

[SM=x2584208]
rogerio guerrero
00martedì 16 agosto 2011 18:30
Il 900 é stato senza dubbio il secolo in cui la modernitä, o meglio le sue catogorie, hanno raggiunto l´apice e si sono incurvate su se stesse fino ad implodere.

Sul fatto che questo sia l´effetto o il risultato del dominio della tecnica, responsabile in quanto tale della decadenza ( o del nichlismo) é una tesi battuto in ogni luogo della filosofia e della letteratura degli ultimi 100 anni, da Heidegger a Pasolini, e che tuttavia si tratta di una critica che sfocia in una de-politicizzazione dell'esistente, che piü che un nero assomiglia ad un grigio. In ogni caso io sono dell'idea di abbandonare questi ipotesi e piuttosto sono dell`idea di pensarsi come macchine.

il problema non é se siamo o no delle macchine (il corpo umano é difatto una macchina biologica) ma che tipo di macchine siamo. Qualcuno diceva delle macchine desideranti, bene lavoriamo sui nostri desideri.

Ovviamente questo vale per l´Europa, visto dal terzo mondo il 900 è il secolo della fine dell`imperialismo, del dominio dell´uomo bianco- o meglio beige- e l´avvento del mulatto, del mutante.

Il 900 é la fine delle razze e la scoperta del meticciato, la fine dell'uno e l´avvento del molteplice, in cui i linguaggi si contaminano a vicenda.

Se parliamo di giovani, la mollezza italiana o europea dipende poco dalla tecnica e dalle tecnologie, quanto piuttosto dall´educazione piccolo borghese che impallidisce difronte alla forza animale degli "altri"...una forza che avevano i nostri padri e i nostri nonni, che ancora avevano fame.

Perché in nord-africa non rammoliscono attraverso Internet, ma lo usano per sventrare un potere che pure sembrava asfissiante?

ps: a me il beige fa cacare in ogni sua variante
= Nicky Santoro =
00martedì 16 agosto 2011 18:44
Re:
rogerio guerrero, 16/08/2011 18.30:



Perché in nord-africa non rammoliscono attraverso Internet, ma lo usano per sventrare un potere che pure sembrava asfissiante?





Perchè sanno cosa combattere.

In Europa no, forse non si sta abbastanza male, siamo rammolliti perchè abbiamo le nostre piccole cose e nessuno le vuole perdere rischiando per ottenere di più. Salviamo il poco e tiriamo avanti. Nel bene ne male si aspetta che tutto migliori automaticamente, ma finchè ti puoi permettere Sky, internet e cazzi vari fai finta che il problema non sia tuo.

A me fa più strano che in Russia non ci si rivolti, visto che un sistema con pochi eletti oligarchi e un mare di poveri costretti ad emigrare mi sembra incredibile in una nazione "occidentale" [o Europea, anche se non fanno parte del sistema occidentale] cosi potente.

Comunque è la classe media il problema, fra vent'anni ci saranno solo ricchi e morti di fame.
rogerio guerrero
00martedì 16 agosto 2011 19:01
Re: Re:
= Nicky Santoro =, 16/08/2011 18.44:




Perchè sanno cosa combattere.

In Europa no, forse non si sta abbastanza male, siamo rammolliti perchè abbiamo le nostre piccole cose e nessuno le vuole perdere rischiando per ottenere di più. Salviamo il poco e tiriamo avanti. Nel bene ne male si aspetta che tutto migliori automaticamente, ma finchè ti puoi permettere Sky, internet e cazzi vari fai finta che il problema non sia tuo.

A me fa più strano che in Russia non ci si rivolti, visto che un sistema con pochi eletti oligarchi e un mare di poveri costretti ad emigrare mi sembra incredibile in una nazione "occidentale" [o Europea, anche se non fanno parte del sistema occidentale] cosi potente.

Comunque è la classe media il problema, fra vent'anni ci saranno solo ricchi e morti di fame.




Be non é che sia cosi automatico...situazione di merda: rivolta...tra l´altro i russi hanno fatto in ogni caso due rivoluzioni abbastanza grosse, tra l´altro una abbastanza recente.


quando sono stato nel Nord-est del Brasile (di parlo di 9 ann fa) la sproporzione era ancora piü ampia, perö non si ribellavano perché non avevano le categorie per farlo ed/o è mancata la "goccia"

Direi che servono almeno tre ingredienti la fame, la forza e il sapere o l´organizzazione (possibilmente autonoma)

Poi in realtä questo sembra il periodo delle rivolte metropolitane piü che popolari: Londra, Parigi ( non mi meraviglierei a breve Rio e Pechino)...insomma ne tutto bianco, ne tutto nero, ma diverse sfumature
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