Re:
@mad4thrash@, 17/05/2013 09:54:
in pochi post, tutte le risposte necessarie, compresa una spiegazione scientifica.
ora la domanda è: perchè chi non si droga vuole che anche gli altri non lo facciano?
Ci possono essere 4 motivazioni secondo me:
1) Generalmente ai conservatori piace mettere il becco nelle vite degli altri, e dire cosa possono e non possono fare;
2) La droga è culturalmente associata con la libertà, con la cultura libertaria, quindi alcuni si oppongono alle droghe per questo motivo, spesso sono persone che hanno avuto un'educazione molto rigida, e una parte di loro rosica, ma non lo ammette, perché non hanno potuto fare, anche solo sperimentare, determinate cose, come per esempio, droga, alcool e promiscuità, quindi cercano di impedirlo anche agli altri;
3) Le droghe fanno male, alcune persone potrebbero essere genuinamente preoccupate per il prossimo;
4) Un tossicodipendente, che sia un drogato o un alcoolizzato, diventa un rischio e un peso per la società.
Rischio perché, essendo completamente assuefatto quindi non in grado di lavorare, delinquerà per ottenere la sostanza, e peso perché per un periodo più o meno prolungato non sarà in grado di lavorare, e la società dovrà impiegare risorse per ripulirlo, dargli vitto e alloggio mentre si ripulisce, avviare un percorso di reinserimento sociale che può comprendere formazione o lavoro, e in questo caso di fatto si pagano, principalmente sotto forma di vantaggi tributari, aziende private per far lavorare queste persone, che verranno pagate dalla società, cioè la PA elargisce un contributo per riconoscere il lavoro dell'ex tossico, che al contempo, visto che probabilmente il tossico avrà un rapporto a dir poco conflittuale con la famiglia, dovrà sostenerlo quantomeno con un alloggio durante il periodo di reinserimento sociale, cioè finché ha il lavoro procurato dal pubblico, e quindi finché non sarà completamente reinserito e autosufficiente.