Re: Re:
FBI83, 10/09/2013 16:08:
Non la penso come te ma è una teoria interessante...
Dicci di più
prima un analisi del contesto
intorno ai 700 anni dalla fondazione di roma, con l'impero appena nato che governava su un vastissimo territorio, a causa dell'acquisizione dei diritti di cittadinanza romana da parte di sempre piu' nuovi abitanti il bisogno di partecipazione diminuisce gradualmente in tutto l'impero, questo porta da un lato a una pacificazione interna mai vista prima (da poco piu' di 100 anni erano finite le deportazioni dei liguri e di altre popolazioni appenniniche in giro per l'impero a causa della loro insubordinazione), dall'altro lato a un bisogno sopito per lungo tempo di una risposta mistica alla vita, una risposta che il pantheon latino cosi' scientifico e adatto alla politica e alla vita quotidiana non poteva certo dare.
Questo fa nascere un nuovo periodo di elaborazione culturale in seno alle religioni monoteiste del tempo (ebraismo e zoroastrismo) e fa nascere una serie di nuovi orientamenti religiosi i principali sono:
il cristianesimo dall'ebraismo
il mitraismo dallo zoroastrismo
il culto di iside dalle religioni tolemaiche egiziane.
La galilea che da sempre risultava una delle province meno pacificate dell'impero vive un periodo (circa 200 anni) di grandi rivolte sia per gli scontri tra galilei e romani, che fra ebrei e cristiani ma anche tra le diverse sette ebraiche e le diverse filosofie cristiane, queste rivolte che si protraggono per circa 150 anni, in questo periodo diversi capi rivolta (ebrei e cristiani) si succedono e vengono crocifissi o cmq martirizzati dai romani o dai giudei romanizzati, la summa di queste figure e' il gesu' cristo del vangelo.