Re: Re: Re:
zimbabwe, 21/04/2016 21.14:
Sono assolutamente d'accordo, da convinto sostenitore della socialdemocrazia, ma posso dire però che come argomentazione il dire "eeeeh ma è una cosa che abbiamo insita nella natura" è un po' debole?
Perché più o meno è quello che dicono (lo so, è un altro argomento, ma la retorica è la stessa) quelli che sono contro le adozioni degli omosessuali, venendo poi spernacchiati da chi la pensa (giustamente, per me) in altra maniera.
E tra l'altro il concetto "di proprietà" (che poi chiariamo cos'è, qualcuno potrebbe dirti che in teoria quello che era "proprietà" di tutti è diventato proprietà di qualcuno, e che quindi alla base del cosiddetto concetto di proprietà privata non c'è altro che un furto, una appropriazione indebita) non esiste in diverse società cosiddette primitive (i cacciatori-raccoglitori). Di fatto comincia a esistere con le società sedentarie di orticoltori.
In soggetti grandi probabilmente non ci sono alternative. In realtà più piccole è possibile attuare un sistema sostanzialmente egualitario senza problemi (e ci sono numerosi esempi, dalle società primitive di cacciatori-raccoglitori, dove addirittura c'è parità totale di sessi, ai "più civili" kibbutz).
Beh, per quanto riguarda l'omosessualità, è scientificamente provato che essa è frequente anche in moltissime razze animali, quindi l'argomentazione dei vari cristiano-conservatori non regge in ogni caso. Proprio l'altro giorno stavo leggendo di una coppia di leoni omosessuali che sono stati trovati in Africa.
Poi certo, il mio discorso era molto basilare e terra terra, ma resto comunque convinto, come d'altra parte hai detto anche tu, che in grandi gruppi sia impossibile mettere in atto il concetto di società senza proprietà.
Senza stare a scomodare le varie società primitive, basti pensare al concetto di famiglia: anche in questo caso abbiamo un nucleo di persone che condividono la proprietà e la dividono in maniera equa, mentre già quando si tratta di spartire eredità tra più famiglie, cominciano a venir fuori conflitti di interesse e litigi
.
rogerio guerrero, 22/04/2016 13.23:
Insomma un cieco che da indicazioni stradali ad un altro cieco. Sicuro di aver letto Hobbes e Locke...o meglio di averli letti in maniera critica?? Ci sarebbero un bel pö di commentatori che hanno messo in evidenza i residui metafisici (o meglio la struttura del loro pensiero é metafisica) degli autori in questione...residui che anche tu utilizzi probabilmente inconsciamente.
Certo...la divisione dei poteri...Cos´é? ci siamo persi qualcosa come 100/150 anni di sociologia, filosofia e qualsiasi campo si sia interessato all´analitica dei rapporti di potere?
Sti gran cazzi...Kop é patetico, ma sto mettersi aldilä o al di sopra di lui lo é ancora di piü
Hobbes e Locke avranno senz'altro avuto un sottofondo metafisico nel loro pensiero, ma ciò non snobilita o confuta quanto detto da loro.
Tendo sempre a leggere con fare critico certe cose, soprattutto se si parla di opere complesse come i Two Treateas o il Leviathan, ma questa volta sono piuttosto d'accordo col concetto di società e formazione dello Stato che hanno i due autori.
L'idea di Kop di un governo planetario comunista, nel 2016, è quanto di più anticlimatico possa esistere. Insomma, non siamo mica nel 1848.
A me sembra abbastanza ovvio che l'uomo, di per sè, non sia in grado di difendere se stesso da tutti i pericoli o problemi che lo circondano: penso al curarsi dalle malattie, penso all'evitare le angherie dei più forti, astuti e prepotenti, penso al doversi procurare oggetti e mezzi (esempio banale e veramente spicciolo: un falegname può procurarsi tranquillamente un tavolo e qualche sedia, ma se deve riparare una tubatura si attacca al cazzo). Soprattutto se ragioniamo in un'ottica positivistica che vede il mondo in continuo progresso. Se poi la tua idea di mondo perfetto è quella in cui tutti gli uomini si danno alla caccia e le donne a raccogliere bacche, non so che dirti.
L'idea della divisione dei poteri è sacrosanta e dovrebbe essere scolpita sulla pietra, altroché. I tre poteri (e, ad essere onesti, aggiungerei anche un quarto potere, quello dei mass media) dovrebbero essere tutti autonomi per poter permettere alla democrazia di funzionare in maniera... democratica.
Facciamo l'esempio italiano: un paese dove il Governo impone tramite decreti legislativi e fiducia ogni sua decisione al Parlamento, un paese in cui i mass media sono burattini mossi dal mondo politico, un paese in cui la magistratura è additata e condannata dal Governo, può essere davvero un paese da considerarsi pienamente democratico? Può essere, questo, un paese da considerarsi pienamente efficiente e pienamente garante dell'uguaglianza?
Se poi tu la pensi in maniera diversa dalla mia, ti prego di espormi il tuo pensiero, perchè è anche difficile discutere con una persona che critica senza esporre la propria idea.