00 28/05/2017 20:59
Chi non è romano non po' capi' che significa perde un pezzo de calcio a sta maniera, non po' capi' perché chi l'ha visto cresce sa che alla fine come il capitano non ce ne saranno per decenni e forse il resto della vita non basterà.
Chi non è romano non po' capi' che alla fine quanto "onore solo alla maglia" abbia un significato relativo quando parli di chi di quella maglia ha rappresentato l'essenza.
Quanto eravamo noi a buttasse 4 file più sotto al pallonetto contro Peruzzi, quando mentre segnava del vecchio alla francia noi parlavamo del colpo di tacco di totti a liberare pessotto, quanto dietro lo sputo a poulsen e dietro al calcione a balottelli ci stavano 3 milioni di persone che avrebbero fatto la stessa identica cosa.
Poi il calcio si può analizzare, si può dire che probabilmente è stato il miglior interprete del ruolo di trequartista, che poi si sia riciclato punta diventando uno dei più grandi marcatori italiani della storia, di come abbia attraversato indenne almeno 3 grandi rivoluzioni tattiche del calcio e che solo l'età alla fine l'ha portato in panchina, perché la sua testa da giocatore è ancora una delle migliori in circolazione.
Il calcio si può analizzare, ma chi non è di roma non può capire che a un certo punto l'analisi si ferma e sono anni che è viziata dal sentimento, quel sentimento che ti fa identificare la Roma al suo capitano.
Oggi finisce la Roma che è iniziata 24 anni fa, il futuro oggi non più è interessante.