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Il pugilato professionistico

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2020 10:29
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24/09/2015 12:12
 
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Una delle ragioni per cui il pugilato ha mastodontici problemi di credibilità è il comportamente palesemente corrotto delle organizzazioni che assegnano i titoli mondiali, un esempio recentissimo è il fatto che nonostante Floyd Mayweather abbia da tempo annunciato l'intenzione di appendere i guantoni al chiodo dopo l'incontro con Berto si ritrovi tutt'oggi a detenere i mondiali WBC e WBA super di pesi welter e superwelter, questi ultimi detenuti nonostante sia WBA che WBC abbiano regole che vietano ai pugili di mantenere titoli mondiali in più categorie di peso e soprattutto nonostante i mondiali nei superwelter non li difenda dal settembre 2013, e nonostante ciò nè WBA nè WBC stiano mostrando troppa fretta nel correggere questa situazione assurda dichiarando vacanti i loro titoli e successivamente rimetterli in palio come scritto nell'articolo nel seguente link

Link dell'articolo su Mayweather campione in carica nonostante il ritiro
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Il picchiatore più devastante attualmente nel pugilato è l'attuale detentore dei mondiali WBO, IBF e WBA super dei mediomassimi (175 libbre) "The Krusher" Sergey Kovalev, indiscutibilmente il n.1 della stessa categoria (Adonis Stevenson può essere il campione lineare per The Ring, ma dopo il devastante KO su Chad Dawson non ha fatto un emerito cazzo bruciando ogni briciolo di credibilità, senza contare che i titoli di The Ring sono credibili tanto quanto quelli della zuppa dell'alfabeto da quando hanno cambiato politica sull'assegnazione di essi) in questi ultimi anni ha accumulato un record di 28 vittorie, 25 delle quali per KO, ed 1 pareggio (si tratta di un pari tecnico, ovvero il match è stato interrotto a causa di un fallo accidentale prima che venisse completato il numero sufficiente di round per andare ad un verdetto ufficiale) mettendo KO gente come di buon livello come l'ex titolato spagnolo Gabriel Campillo (sconfitto per TKO in 3 riprese nel gennaio 2013), l'ex titolato inglese Nathan Cleverly (sconfitto per TKO in 4 riprese nell'agosto 2013, vittoria che ha permesso a Kovalev di vincere la versione del mondiale WBO, il suo primo mondiale della categoria) e l'ex campione canadese Jean Pascal (sconfitto per TKO in 8 riprese nel marzo di quest'anno), ma la sua vittoria più importante è quella sulla meraviglia geriatrica Bernard Hopkins (che nonostante i 49 anni deteneva i titoli IBF e WBA super), a cui ha inflitto un knockdown nel 1° round e successivamente vincendo round su round con la sua aggressività gli ha inflitto la sconfitta ai punti più netta della sua carriera (non ha lasciato un round al suo avversario) tra l'altro mettendo in difficoltà nell'ultima ripresa; purtroppo il potenziale incontro con l'altro picchiatore esplosivo della categoria, il canadese Adonis Stevenson citato in precedenza detentore dei titoli WBC e di The Ring, attualmente è un miraggio come lo era Mayweather-Pacquiao nel 2011, in quanto Stevenson qualche anno fa si rifugiò alla corte di Al Haymon, il consulente/manager che fa finta di non essere promoter attualmente più potente del pugilato, personaggio che non fa combattere i suoi pugili in incontri trasmessi dalla rete televisiva HBO rendendo impossibile cosa che ha reso il match impossibile in quanto Kovalev ha un contratto lucrativo esclusivo con la HBO, contratto che Kathy Duva, il promoter di Kovalev, ha rinnovato proprio poco prima che la WBC nominasse Kovalev come sfidante obbligatorio di Stevenson, posizione a cui il russo ha dovuto rinunciare a causa del suo contratto

Qui un video di highlights, dove potete apprezzare la sua potenza e le sue ottime qualità offensive
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25/09/2015 20:05
 
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Aggiorno per informarvi che l'incontro previsto per il prossimo 24 ottobre tra Wladimir Kltischko e Tyson Fury per il mucchietto di mondiali detenuti da Wlad è stato rinviato a data da destinarsi (si parla di fine novembre al momento) a causa di un infortunio subito da Klitschko al tendine del polpaccio sinistro, news che sono sicuro troverete seccante perchè non vedevate l'ora di veder Klitschko, giusto? [SM=x2584263]
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26/09/2015 19:37
 
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Come già sapete a Muhammad Ali fu tolta la licenza per combattere nel '67 quando rifiutò di far parte l'esercito durante la guerra del Vietnam per poi ritrovarsi invischiato in una battaglia legale con il governo degli Stati Uniti (il suo caso è arrivato alla corte suprema, che lo ha definitivamente prosciolto il 28 giugno 1971, se siete interessati su come si è sviluppato legalmente il caso, la versione anglofona di wikipedia è abbastanza esauriente https://en.wikipedia.org/wiki/Clay_v._United_States) che lo ha tenuto lontano dal ring per ben tre anni e mezzo, questo esilio durò fino all'ottobre '70 quando finalmente tornò sul ring grazie ad un escamotage legale che gli permise di ottenere la licenza per combattere nello stato della Georgia, battendo ad Atlanta in tre round per TKO il contender n.1 in attività Jerry Quarry in un incontro fermato a causa di una ferita e poi battendo a dicembre al Madison Square Garden il contender n.2 il non convenzionale argentino Oscar "Ringo" Bonavena, pugile che Ali riuscì a battere solo nel 15° round dopo un incontro difficile infliggendo tre knockdown a Ringo per l'automatico TKO basato sulla Three Knockdown Rule (regola che non ha bisogno di spiegazioni spesso in vigore già all'epoca in incontri non titolati), Ali in questi due incontri di preparazione in attesa di un futuro showdown con il campione indiscusso Frazier mostrò di essere arrugginito mostrando solo a sprazzi le doti atletiche che gli avevano consentito di dominare i pesi massimi tra il '64 e il '67 non avendo recuperato il suo tipico tempismo (sia con Quarry che con Bonavena ha mancato platealmente diversi colpi che avevano l'intento di andare a segno) e l'agilità di movimento (dall'incontro con Quarry non sembrava ci avesse problemi di questo tipo dato che ha danzato senza fermarsi per tre round, però con Bonavena i suoi movimenti erano parecchio legnosi) compensando però con maggiore potenza, forza fisica e una mascella che si rivelerà infrangibile, senza contare l'uso tattico del clinch, pratica con cui già era familiare negli anni '60 e che negli anni '70 man mano che invecchierà userà sempre con maggior frequenza (tattica che solitamente mi innervosice ma che nel suo caso sopporto più facilmente perchè è Ali, lo so incoerenza ftw); ora nonostante tutta questa filippica non vi mostrerò gli incontri con Jerry Quarry e Bonavena del 1970 in quanto quanto scritto fin'ora aveva come scopo quello di introdurre e creare hype l'incontro che voglio realmente descrivere, ovvero la famosissima epica battaglia dell'8 marzo 1971 per decidere una volta per tutte a chi tra Joe Frazier, il campione secondo le organizzazioni ufficiali, e Muhammad Ali, l'ufficioso campione del popolo (yeah, The Rock got "the people's champion" from Ali) in quanto il titolo non l'aveva perso sul ring come invece prevede la tradizione pugilistica, nell'incontro giustamente denominato e passato alla storia come Fight of the Century, il primo capitolo della rivalità per antonomasia della storia del pugilato, nonchè il mio incontro preferito tra i tanti che ho visto.
Ora a differenza di quanto ho sentito dire da Rino Tommasi in un paio di occasioni, i rapporti tra Ali e Frazier non erano esattamente amichevoli specie per quanto riguarda Frazier (Ali era giusto irritato per il fatto che c'era gente che si faceva chiamare campione al suo posto, infatti definì anche Jimmy Ellis con cui era cresciuto assieme come "campione di Topolino"), il quale era risentito nei confronti di Ali già dal '68 al '70 in quanto sulle sue più importanti vittorie pendeva l'ombra dell'assenza forzata di quello che fino all'anno precedente era il pugile che dominava la categoria, risentimento su cui Ali ha versato benzina sul fuoco dato che nel suo trashtalking fu decisamente offensivo nei suoi confronti, definendo Frazier contemporaneamente come Uncle Tom (termine offensivo per gli afro-americani usato per indicare "traditori della causa nera che fanno il gioco degli oppressori bianchi", termine che tra l'altro Frazier non sapeva manco cosa vuol dire infatti pensava che Ali gli stesse dando del guardone) ed allo stesso tempo trattandolo come il negretto stupido e ignorante dipinto dagli stereotipi razzisti bianchi, per cui come potete immaginare Frazier era parecchio furioso con Ali e non vedeva l'ora di rivalersi su di lui.
L'incontro come già sapete è uno dei più grandi classici della storia di questo sport, nelle fasi iniziali fu un Ali, sicuramente migliorato in agilità e tempismo rispetto ai due incontri precedenti con Quarry e Bonavena, a controllare l'incontro andando a segno con rapidi colpi e limitando a Frazier le occasioni per lavorare a corto raggio dove era favorito nonostante l'aggressione combinata con la difesa di quest'ultimo lo costringeva a combattere ad un ritmo più elevato rispetto al quale era abituato vedendosi costretto a tirare un maggior numero di colpi caricati cercando di bloccare la costante avanzata di Frazier che mantenendo la sua testa in movimento risultava un bersaglio decisamente elusivo, ma già dal 3°-4° round l'aggressivo Smokin' Joe cominciava a capovolgere la situazione del match in suo favore riuscendo a chiudere le distanze per fare il suo tipico lavoro nel breve (attacco a due mani al corpo, ganci sinistri alla testa) con maggior frequenza un Ali in calo che dal 6° all'8° round è stato spesso costretto a rifugiarsi alle corde con la guardia alzata per poter riposare (alcuni, sbagliando, scambiano questa scelta di Ali come un tentativo di utilizzare il "rope-a-dope" la strategia che gli consentirà di abbattere Foreman a Kinshasa nel '74, in realtà era alle corde perchè era stanco) sacrificando questi round nell'ottica del punteggio, nel 9° round Ali riuscì a trovare momentaneamente la reazione arrivando a costringere Frazier ad arretrare in seguito ad un suo sostenuto attacco ma nell'11° round Frazier l'ha prima chiuso in un angolo e poi l'ha messo in seria difficoltà andando a segno con diversi ganci sinistri alla mascella che han fatto traballare Ali nel minuto finale del round, ed è a questo punto che Frazier, nonostante il volto visibilmente tumefatto a causa dei numerosi colpi di Ali, che con maggiore freschezza (Frazier è uno di quei pugili che migliora man mano che passano i round) riuscirà a prendere il controllo del match imponendo la sua aggressività e infighting dato che nel 12° round Ali ha pensato per lo più a recuperare a causa delle legnate del round precedente provando a reagire nella prima fase del 13° con delle buone combinazioni per poi ritrovarsi nuovamente all'angolo a subire l'iniziativa di Frazier nel resto del round e dulcis in fundo nel 15° ed ultimo round colpendo il rivale Ali con il suo più famoso gancio sinistro gli infliggerà un pesante knockdown, colpo dal quale Ali coraggiosamente riuscì ad alzarsi tra il conteggio di 3 e 4, andando a mettere il punto esclamativo ad una performance sensazionale che gli consegnerà la vittoria sull'odiato rivale in uno dei più grandi ed importanti incontri della storia del pugilato, ottenendo il verdetto unanime con i punteggi di 9-6, 11-4 e 8-6 (personalmente il mio score è di: 9 round per Frazier, 5 per Ali e 1 pari, Frazier sul mio cartellino ha vinto 5°, 6°, 7°, 8°, 11°, 12°, 13°, 14° e 15° round, Ali ha vinto il 1°, 2°, 3°, 9° e 10°, il 4° round l'ho visto pari)

Il 15° round con il famosissimo knockdown di questo match:


Highlights:


Il match completo (comincia dopo circa 14 minuti, vi consiglio vivamente di guardarlo integralmente):



Qualche curiosità:
- Per questo incontro Ali e Frazier ricevettero una borsa garantita di 2,5 milioni di dollari a testa, cifra che all'epoca era un record assoluto nel pugilato, cifre che però gridano vendetta considerando quanto sono stati pagati i due protagonisti del Fail of the Century dello scorso 2 maggio
- Ali pronosticò la sua vittoria per knock-out nel 6° round, Frazier nel 10° (almeno credo, non ricordo)
- Secondo quanto riferito dall'arbitro del match Arthur Mercante prima dell'incontro è avvenuto il seguente scambio di battute:
Ali: You know, you're in here with the God tonight (lo sai, che se sei sul ring con Dio stasera)
Frazier: If you are God, you're in the wrong place/you're going to get your ass kicked tonight (se sei Dio, allora sei nel posto sbagliato/verrai preso a calci nel culo stasera)
- L'arbitro in qualche occasione ha dovuto richiamare i due pugili perchè per cercare di innervosirsi a vicenda parlavano tra l'oro durante il match
- nel 10° round c'è un momento in cui Frazier si gira per lamentarsi con l'arbitro, il motivo di tale evento è che Mercante mentre separava i due inavvertitamente mise un dito nell'occhio a Frazier
- In un intervista al giornalista televisivo inglese Michael Parkinson del 1974 Ali durante il match ha chiesto a Frazier durante il match se fosse pazzo perchè incassava tutti quei colpi senza andar giù e domanda a cui Frazier rispose dicendo "sì, sono pazzo"
- Nonostante fosse uscito sconfitto ed avesse la mascella visibilmente gonfia Ali non riportò nessun danno fisico, mentre Frazier al contrario rimase in ospedale per qualche settimana (fu necessaria un operazione agli occhi per riparare i danni causati dai colpi di Ali), al punto che all'epoca ci furono rumors che parlavano della sua morte
- Ali per anni non ammise pubblicamente la sconfitta (ammise di aver perso per la prima volta in uno speciale della NBC sull'incontro del 1989), anzi pur ammettendo privatamente d'aver perso la sua posizione pubblica fu che il verdetto sfavorevole nei suoi confronti fu dovuto al suo "attivismo politico" e non all'azione sul ring riuscendo a convincere parte dell'opinione pubblica, un'altra cosa che rese Frazier ulteriormente furioso nei confronti di Ali e che effettivamente impedì una rivincita milionaria in tempi brevi dato che Frazier intendeva punire Ali per la sua insolenza in pubblico facendolo aspettare, l'attesa finì per costare un sacco di soldi ad entrambi dato che il secondo big match andò a monte nel febbraio '73 Frazier fu inaspettatamente distrutto in 2 round da Foreman, a cui seguì l'ancor più inaspettata sconfitta di Ali con Ken Norton nel mese di marzo dello stesso anno, cosicchè per il secondo match tra i due si dovette attendere fino al febbraio 1974 e l'incontro ebbe scenario ed azione decisamente meno memorabili, match che fu vinto ai punti con verdetto unanime da Ali in 12 round, come ben sapete i due si sono affrontati poi una terza volta, ma quel match merita un post a se stante
[Modificato da Kevin Schwantz 34 26/09/2015 19:38]
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27/09/2015 22:45
 
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Riallacciandomi al Fight of the Century ecco un filmato di un documentario su Ali girato durante l'assenza dal ring di quest'ultimo, in cui il leggendario manager Cus D'Amato gli spiega e mostra quali problemi si ritroverebbe ad affrontare in un eventuale incontro con Frazier, però Ali non gli diede retta



Il video include momenti della prima esibizione di Ali non appena ricevette la licenza per combattere ed anche una parte di una sessione di allenamento tra Ali e suo fratello Rahman in cui Cus D'Amato e Angelo Dundee (l'allenatore di Ali) discutono sulle capacità diminuite di Ali in cui D'Amato in particolare si dimostra preoccupato del fatto che Rahman lo colpisce troppe volte cono colpi solidi perchè l'eventualità potesse essere minimizzata solo come allenamento, una versione più lunga di questa sessione d'allenamento (e della discussione tra D'Amato e Dundee) la potete vedere in questo video

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29/09/2015 20:57
 
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Anche se questo post vi farà pensare che sto diventando monotematico ecco il filmato della zuffa tra Ali e Frazier nella trasmissione ABC Wide World of Sports del '74 condotta da Howard Cosell in cui i due erano stati invitati per rivisitare il loro primo sensazionale incontro a pochi giorni dalla rivincita che venne disputata al Madison Square Garden il 28 gennaio di quell'anno, tutto cominciò dopo che Frazier erroneamente disse di aver mandato Ali all'ospedale, il quale stizzito replicò dicendo che lui in ospedale c'è stato per 10 minuti mentre Frazier c'è stato un mese rincarando poi la dose dandogli dello stupido ignorante, e dopo un successivo scambio di parole tra i due mentre Cosell cercava di disinnescare la situazione cambiando argomento Frazier s'è alzato e si è piazzato davanti ad Ali che successivamente l'ha preso per il collo mentre Frazier cercava di spingerlo a terra in uno scontro di lotta libera improvvisata prima i due venissero separati da uomini dei propri entourage



Il secondo incontro tra i due è il meno importante e spettacolare incontro della trilogia, non lo definirei esattamente un brutto incontro (non è neanche particolarmente bello, infatti non lo riguardo quasi mai a differenza degli altri due match) ma certamente non fu memorabile, ad uscirne vincitore fu Ali con verdetto unanime ai punti (6-5, 7-4 e 8-4 i punteggi dei giudici, l'ultima volta che ho guardato questo incontro il mio score fu di 7-4 per Ali se la memoria non mi inganna), incontro che vinse con il suo solito stile colpendo dalla distanza utilizzando più movimento rispetto al primo incontro mentre Frazier non riuscì ad imporre la sua aggressione come nel primo incontro, anche perchè Ali abusò impunemente del clinch (raggiungendo livelli raggiunti raramente persino da Wlad che è il re indiscusso dei clinch della categoria dei massimi) senza del pessimo arbitraggio di Tony Perez che tra l'altro sentì un'immaginaria campana nel 2° round che gli fece interrompere l'azione proprio nel momento in cui Ali faceva traballare ed arretrare Frazier sotto uno dei suoi assalti

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01/10/2015 17:35
 
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Non poteva mancare nel giorno del 40° anniversario dell'epilogo della trilogia Ali-Frazier un post proprio sull'incontro passato alla storia come "Thrilla in Manila" match che, nonostante il nome che porta, venne disputato il 1° ottobre 1975 all'Araneta Coliseum di Quezon City, all'epoca di questo incontro sia Ali che Frazier pur essendo il primo il campione in carica dei massimi e il secondo il miglior contender in circolazione (giusto perchè l'ex campione Foreman s'è preso una pausa di oltre un anno dopo la Rumble in the Jungle) erano considerati pugili in declino per via della loro età (Ali aveva 33 anni, Frazier 31) e per il fatto che avevano combattuto incontri molto duri nella loro carriera, soprattutto Frazier che era dal match del '71 con lo stesso Ali che non riusciva a mostrare la stessa intensità dei tempi migliori ed infatti a differenza dei match precedenti che erano considerati aperti ad ogni pronostico in questa occasione ad essere nettamente favorito fu Ali, infatti si diceva che acconsentendo a questo terzo match stesse facendo a Frazier il favore di dargli un'ultima grande borsa (in totale tra borsa garantita e percentuali Ali incassò 9 milioni, Frazier ne incassò 5); però Frazier ancora una volta vittima di insulti pesanti (ed involontariamente razzisti) da parte di Ali, il quale per pubblicizzare il match aveva soprannominato Frazier "il gorilla" si faceva vedere a conferenze stampa ed apparizioni pubbliche varie con il bambolotto di un gorilla che poi prendeva a pugni mentre diceva cose come "Come on, Gorilla we're in Manila" o la frase da cui deriva il nome del match cioè "It’s gonna be a thrilla, and a chilla, and a killa, when I get the Gorilla in Manila", era nuovamente furioso con Ali ed allenandosi intensità era pronto a tirar fuori per l'occasione un furore agonistico che ricordava quello dei tempi d'oro, mentre Ali pur essendosi preparato adeguatamente non ha trattato Frazier come se fosse un serio pericolo in quanto come altri era convinto che Joe non ne avesse più per poterlo mettere in difficoltà, inoltre in quel periodo Ali (che era un playboy di prima categoria) era al centro di grossi problemi matrimoniali e ricevette la visita dell'incazzatissima moglie Belinda Ali a pochi giorni dall'incontro quando ella seppe che quando Ali incontrò il dittatore delle Filippine Marcos introdusse erroneamente la sua amante Veronica Porche come moglie (più precisamente fu Marcos a pensare che Veronica era la moglie senza che Ali lo correggesse).

L'incontro, disputato in condizioni proibitive in un'arena non ventilata con caldo torrido ed umidità elevatissima (immaginate la seguente situazione: il caldo soffocante di quest'estate in un luogo chiuso senza condizionatori mentre contemporaneamente vi picchiate con qualcuno), nelle fasi iniziali prevedibilmente vide Ali in controllo nelle fasi iniziali del match (Frazier è sempre stato un diesel) mantenendosi alla distanza con movimento circolare andando a segno principalmente con colpi al volto sull'avanzante Frazier, addirittura riuscendo a farlo traballare con un gancio sinistro a cui è seguita una gran raffica di colpi nel finale del primo round, però come nel primo match man mano che il tempo passava il tempo Smokin' Joe come nel primo incontro (ed un po' anche nel secondo, solo che in quel match Ali riuscì a contener il ritorno di Frazier senza correre grossi rischi) cominciava a guadagnare terreno riuscendo progressivamente a chiudere Ali agli angoli e alle corde dove lavorava a corta distanza, per poi invertire drasticamente la situazione in suo favore all'inizio del 6° round quando andò a segno con due dei più forti ganci sinistri che abbia mai tirato (sul primo si sente il rumore), colpi che costrinsero Ali a restare quasi integralmente sulla difensiva senza replicare per il resto del round, dopo un interlocutorio 7° round, nel quale entrambi hanno avuto i loro momenti Ali danzando (la prima volta di questo match in cui è ricorso al danzare) e colpendo dalla distanza mentre Frazier come di consueto faceva meglio a distanza ravvicinata, nella prima parte dell'8° round Ali ha provato a chiudere definitivamente un match che stava diventando estremamente difficile con una lunga e furiosa raffica di colpi che ha costretto Frazier momentaneamente sulla difensiva alle corde, però una volta conclusa questa raffica Frazier s'è ripreso e nella seconda parte del round con Ali alla sua mercè all'angolo andò a segno ripetutamente a due mani con pesanti colpi al corpo e alla testa, e nei due round successivi Ali era in netta difficoltà trovando solo occasionalmente le forze per replicare all'assalto continuo dell'indomito Frazier vedendosi costretto più che altro a ricorrere a strategie per perder tempo pur di guadagnarsi un attimo di respiro, tanto che a quel punto appariva solo una questione di tempo prima che il suo fisico cedesse consentendo a Frazier di vincere; ma è a questo punto che l'incontro cambia ancora una volta, mentre Frazier si vedeva costretto a finalmente rallentare la sua azione per via del caldo terrificante, Ali chiamando a se le sue ultime riserve di energia in qualche modo riusciva a ritornare offensivamente attivo trovando Frazier con numerosi colpi dalla distanza ed a riequilibrare il match nell'11° e 12° round, riprese colme d'azione da una parte e dall'altra nonostante i due pugili fossero effettivamente alla canna del gas, ed a peggiorar le cose per Frazier i numerosi colpi che ha dovuto incassare da Ali nell'arco dei round combattuti fino a quel momento incominciavano a lasciare il segno sul suo volto limitandone fortemente la visibilità, ed infatti nel 13° round è Ali ad invertire drasticamente la situazione con un gran destro che ha fatto volar via il paradenti di Frazier per poi infierire con feroci raffiche di colpi che hanno segnato l'inizio della fine per Joe che al termine del round sputava acqua insanguinata al suo angolo, e le cose non hanno fatto altro che peggiorare nel 14° round nel quale Ali nonostante fosse estremamente provato rinnovava l'assalto del round precedente colpendo ripetutamente l'altrettanto provato Frazier con numerosi pugni che Smokin' Joe faticava a vedere ma che nonostante ciò con estremo coraggio riusciva nonostante tutto a concludere il round in piedi, ed è dopo questo round il leggendario Eddie Futch, l'allenatore e manager di Frazier, prese la saggia decisione di ritirare il suo pugile per evitargli danni permanenti quest'infernale battaglia senza farsi convincere dalle proteste di un coraggiosissimo Smokin' Joe che voleva disperatamente continuare, ed una volta terminata ufficialmente questa intensa e impossibilmente dura battaglia Ali era così esausto e distrutto che è collassato a terra.

Highlights:


La versione integrale dell'epica battaglia (comincia dopo circa 13 minuti):


Curiosità varie ed eventuali:
- Per venire incontro agli USA, da sempre il mercato principale per il pugilato, l'incontro si è disputato alle 10 del mattino ora locale
- La rivista The Ring nel 1996 ha messo il Thrilla in Manila (che è stato anche Fight of the Year del '75) al primo posto della classifica dei 100 migliori incontri per il titolo mondiale di sempre
- il dittatore delle Filippine Marcos dichiarò la legge marziale il giorno del'incontro per la durata dell'evento sportivo
- Ad un certo punto durante l'incontro quando Frazier aveva preso il controllo del combattimento, c'è stato il seguente scambio di parole tra i due contendenti:
Ali: "They told me old Joe Frazier was washed up" (mi avevano che il vecchio Joe Frazier era finito)
Frazier: They lied champ, they lied" (ti hanno mentito campione, ti hanno mentito)
- L'arbitro Carlos Padilla in una testimonianza ha detto che Ali durante il match stava recitando ad alta voce la filastrocca inglese "Jack be nimble" (https://en.wikipedia.org/wiki/Jack_Be_Nimble)
- Dopo l'incontro Ali pose fine una volta per tutte al suo trashtalking nei confronti di Frazier complimentandosi con lui per la sua performance dicendo che Frazier è così grande da esser in grado di costringerlo a tirar fuori il meglio di se quando combatteva con lui
- anche Frazier si è complimentato con Ali dicendo di averlo colpito con pugni che avrebbero abbattuto le mura di una città
- Nel momento della conclusione del match Ali era in vantaggio ai punti per tutti e tre i giudici del match coi punteggi di 66-60, 66-62 e 67-62, scarto eccessivamente largo, ma comunque dopo il 14° era chiaro che Ali era in vantaggio
[Modificato da Kevin Schwantz 34 01/10/2015 17:50]
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Come ben sapete ad Hollywood hanno molta fantasia quanto si tratta di ricostruire eventi sportivi realmente accaduti, uno di questi eventi è l'incontro per il titolo dei pesi medi del dicembre 1964 tra il campione dei pesi medi Joey Giardello e Rubin "Hurricane" Carter rappresentato nel film "Hurricane" con Denzel Washington, dalla versione cinematografica sembra proprio che fu Carter a controllare l'incontro arrivando a dominare nel finale prima di venir derubato dai giudici che decretarono la vittoria di Giardello, quando in realtà l'incontro vide Giardello, all'epoca 34enne veterano con 16 anni di carriera alle spalle e pugile difensivo non particolarmente potente dalla buona mobilità ed abile nell'anticipare e nel colpire d'incontro gli avversari sia con colpi singoli che con combinazioni, e Carter, 27enne demolitore aggressivo dall'ottimo pugno che non possedeva le abilità tecniche di Giardello (era competente però, puntava giusto un po' troppo sui colpi singoli) era più giovane e fresco anche se aveva meno esperienza, combattere un incontro equilibrato nei primi 11 round in cui i due a turno vincevano i round, Giardello riuscendo ad eludere e limitare le capacità offensive dello sfidante, mentre Carter vinceva i suoi round quando riusciva a rendersi efficace con la sua aggressività forzando Giardello ad occuparsi principalmente della difesa quando andava a segno coi suoi colpi pesanti (i suoi miglior round furono il 4° in cui con un destro ha aperto una ferita sul sopracciglio sinistro di Giardello ed il 6°), ma dal 12° al 15° round fu Giardello a prendere in mano la situazione andando a segno con sinistri a corpo e volto in gran numero (colpi che son stati la sua arma migliore anche nei round precedenti) e qualche buona combinazione rendendo l'aggressività di Carter piuttosto fine a se stessa in quanto andava a segno con buoni colpi con minor frequenza rispetto alle fasi precedenti andando spesso a vuoto, cosa che ha permesso a Giardello di andar ad ottenere una meritata vittoria ai punti con verdetto unanime (i punteggi 72-66, 69-64 e 70-67), anche se la reazione del pubblico a questo verdetto fu mista tra applausi e fischi, Carter dichiarò di aver vinto l'incontro ("I won it clear — at least 9-6") ma i giornalisti di settore presenti a bordo ring non furono dello stesso parere come dimostra un sondaggio dell'associated press (su 20 giornalisti chiamati in causa, 15 diedero la vittoria a Giardello, solo 5 a Carter) e personalmente sono d'accordo con loro (il mio cartellino vede vincente Giardello 8-5 con 2 round pari), in compenso quando Giardello fece causa ai produttori del film "Hurricane" per come rappresentarono l'incontro Carter disse che fu Giardello a meritare la vittoria

L'incontro


C'è da dire che il film "Hurricane" in generale è più una favoletta e non un'accurata rappresentazione della realtà non solo per quanto riguarda le sue abilità (era un buon pugile che ha battuto anche avversari di rilievo, ma era giusto un ottimo contender dell'epoca e nulla più, infatti con avversari importanti perse più di quanto non vinse) nemmeno per il caso per cui Carter finì ingiustamente in galera (la polizia fece semplicemente delle indagini di merda puntando sulla testimonianza del tizio inaffidabile che poi dopo anni ha ritrattato scagionando Carter)
[Modificato da Kevin Schwantz 34 05/10/2015 16:02]
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11/10/2015 18:45
 
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Dopo quasi una settimana di assenza (sono stato affetto da un estremo caso di pigrizia), ritorna il topic del pugilato con un paio di incontri colmi di fuochi d'artificio, ovvero le battaglie del 1955 con in palio il titolo dei pesi welter (147 libbre) tra gli Italoamericani Tony DeMarco e Carmen Basilio, entrambi i pugili possedevano potenza in abbondanza e non essendo dei prodigi di tecnica erano quasi esclusivamente pugili offensivi che imponevano la propria aggressione sui loro avversari, DeMarco era il classico picchiatore rozzo tecnicamente che costringeva ad arretrare gli avversari coi suoi lunghi colpi pesanti ed era sia più veloce che potente (il suo destro in particolare era più potente rispetto a quello dell'avversario) di Basilio, che pur non essendo un maestro pugilistico era decisamente più versatile sia difensivamente che offensivamente possedendo maggior mobilità ed elusività, era particolarmente abile a corta distanza ed era più vario offensivamente (inoltre lavorava meglio il corpo e i suoi colpi erano più stretti rispetto a quelli di DeMarco), inoltre era più resistente ed era più abile nello sfiancare gli avversari sulla lunga distanza; come potete immaginare con pugili dalle caratteristiche simili l'incontro tra i due del 10 giugno 1955 fu una battaglia epocale senza esclusione di colpi colma di scambi furiosi nelle cui prime fasi ad avere un leggero vantaggio fu il campione del mondo in carica DeMarco in quanto nonostante Basilio sia riuscito a schivare o limitare l'effetto di molti dei suoi colpi quando riusciva ad andare a segno con i suoi colpi pesanti riusciva a metterlo momentaneamente sulla difensiva, però col passare del tempo il più resistente Basilio è riuscito a prendere il sopravvento in quanto più era decisamente più diligente nel colpire al corpo rispetto a DeMarco ed inoltre sprecava meno colpi rispetto all'avversario (perchè andar a vuoto con colpi larghi e carichi di potenza come quelli di DeMarco alla lunga è stancante), e nel 10° round del match previsto per 15 riprese ha atterrato due volte l'ormai poco lucido campione con le batterie scariche che ha coraggiosamente continuato per altri due round ha continuato ad aver l'istinto di rispondere all'attacco di Basilio prima che l'arbitro venisse in suo soccorso dopo 1:52 del 12° round sancendo la vittoria di Basilio che divenne il nuovo campione mondiale dei pesi welter.

I filmati dell'incontro con più round che son riuscito a trovare, con il commento di Rocky Marciano




A giudicare dai filmati e dalla descrizione del match sembra impensabile che questo incontro non venne nominato Fight of the Year del 1955, ma il motivo per cui ciò accadde è molto semplice, la rivincita tra Basilio e DeMarco disputata il 30 novembre dello stesso anno fu ancora migliore in quanto per quanto potrà sembrar assurdo i due se le sono date ancora di più che nel primo incontro, questo secondo match partì in modo relativamente simile al primo con lo sfidante DeMarco in leggero vantaggio nei primi due round grazie a colpi più pesanti rispetto a quelli del nuovo campione Basilio, che però ebbe un ottimo terzo round anticipando in molteplici scambi e mandando a vuoto con costanza l'avversario prima di assaggiare qualche colpo pesante di troppo che l'ha fatto momentaneamente traballare nel 4° e nel 5° round (che sia chiaro in questi due round Basilio comunque faceva il suo), però in quest'ultimo round dopo qualche problema iniziale riprese l'iniziativa e nel finale andò a segno con una buona raffica, dopo un 6° round controllato da Basilio nel finale del 7° round DeMarco colpì Basilio con un gran gancio sinistro che fece traballare vistosamente il campione mettendolo in netta difficoltà, però DeMarco pur forzando l'azione non riuscì a trovare Basilio coi colpi che gli servivano per ritornar campione, le difficoltà di Basilio furono tali che nonostante il minuto di pausa tra i round nell'8° non si era ancora completamente ripreso trovandosi spesso sulla difensiva ed a subire l'iniziativa di DeMarco trovandosi costretto a dover incassare diversi buoni colpi, ma come nel primo incontro DeMarco dal 9° round in avanti dava segno di accusare la stanchezza permettendo al resistente Basilio di riprendere ad andar a segno con continuità e ad aver la meglio nella maggior parte degli scambi ristabilendo la sua superiorità mentre l'efficacia dell'azione di DeMarco calava progressivamente, incontro che è andato avanti finchè nel 12° round Basilio non ha atterrato DeMarco con una raffica di colpi a cui è seguita una nuova serie di Basilio sul coraggioso ma ormai indifeso DeMarco che è crollato a terra distrutto proprio mentre l'arbitro decideva di interrompere l'incontro decretando ufficialmente la vittoria del campione in carica Basilio

L'incontro completo:






Qualche curiosità:
- I veri nomi di Carmen Basilio e Tony DeMarco erano rispettivamente Carmine Basilio e Leo Liotta
- Nonostante fossero entrambi Italoamericani nè Basilio nè DeMarco erano controllati dalla criminalità organizzata, anzi Basilio poi perderà il titolo dei welter nel marzo '56 contro Johnny Saxton, che era uno dei pugili del famigerato "Blinky" Palermo, sconfitta che arrivò tramite un controverso e fischiato verdetto ai punti
- Il secondo incontro tra Basilio e DeMarco fu il primo di una serie di cinque Fight of the Year consecutivi in cui tra i partecipanti ci fu Carmen Basilio, che nel '56 combattè l'incontro dell'anno nella rivincita con Saxton che vinse per KO in 9 round, quello del '57 fu la più grande vittoria della sua carriera ovvero la split decision su Sugar Ray Robinson per il titolo dei pesi medi, nel '58 il suo avversario fu nuovamente Robinson ma stavolta fu Basilio ad uscire sconfitto per split decision, e nel '59 il suo avversario fu Gene Fullmer che lo sconfisse per KO in 14 round in un incontro per la versione NBA vacante del titolo dei medi
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12/10/2015 20:05
 
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Il prossimo incontro di cui parlerò l'ho menzionato brevemente nel post sull'incontro tra Louis e Conn, ovvero la difesa del titolo in cui Louis affrontò Buddy Baer il mese precedente a Louis-Conn in uno degli episodi conclusivi del cosiddetto "Bum of the month club" ovvero la serie di match cominciata nel dicembre '40 e conclusasi appunto con Louis-Conn nel giugno '41 in cui un Louis per rimendiare alla mancanza di sfidanti veramente di qualità per incontri di alto profilo difese il suo titolo una volta al mese, Baer come previsto era nettamente sfavorito per i bookmaker (10-1) però il fratello dell'ex campione dei massimi Max Baer pur essendo limitato tecnicamente, scarso in difesa e poco mobile aveva dalla sua la stazza (alto 198 cm con un allungo di 213 cm, in pratica un Wladimir Klitschko con l'allungo di Lennox Lewis), grande forza fisica ed un ottimo pugno, e nel primo round per un pelo non ha fatto la sorpresa mettendolo in seria difficoltà quando con un gran gancio sinistro è riuscito a spedire Louis fuori dal ring, però passato il brutto momento Louis ha reagito da campione nel 2° round andando a segno ripetutamente con una sensazionale raffica a due mani di ogni colpo possibile (destri corti, ganci, uppercut) che ha messo in difficoltà Baer che però in qualche modo è riuscito a resistere in piedi, e dal 3° round nonostante il match fosse comunque ricco di scambi a viso aperto tra i due contendenti era Louis ad aver più spesso la meglio andando a segno con colpi più corti, precisi ed efficaci imponendosi in particolare con il suo destro e dopo aver messo nuovamente Baer in difficoltà nel finale del 5° round, l'ha atterrato per tre volte nel 6° con tre grandi destri, l'ultimo di questi destri però è arrivato sul suono della campana, che salvò Baer dal KO, suscitando le oltremodo vivaci proteste dei manager di Baer che poi si son rifiutati di lasciar il ring decretando la sconfitta per squalifica del loro assistito nonchè l'unico match del "Bum of the month club" che Louis non ha vinto per knock-out

Il primo incontro, quasi completo (il filmato propone tutti i round, ma non tutti sono completi):


Louis e Baer si sono affrontati nuovamente nel gennaio '42, ma in questo caso Louis ha dominato senza storia annichilendo Baer nel 1° round, atterrandolo per tre volte, l'ultima dei quali per il definitivo KO

Il secondo incontro:
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12/10/2015 20:23
 
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Cambio argomento per darvi una news sul dilettantismo in ottica olimpiadi, in questi giorni si sono disputati i mondiali per dilettanti a Doha e gli Italiani sono già stati eliminati tutti prima delle semifinali col risultato che ad oggi i nostri connazionali qualificati per le olimpiadi sono solo due, Valentino Manfredonia per la categoria dei mediomassimi (81 kg) e il sempre in mezzo ai coglioni Clemente Russo nei massimi (91 kg), ora ci sono altri tornei in cui i pugili Italiani si possono qualificare, però anche se si qualificasse altri 3-4 pugili devo proprio dire che con la situazione attuale sarà dura che a Rio questi combinino qualcosa
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17/10/2015 11:39
 
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Volevo dirvi che alle 23:00 (almeno il collegamento dovrebbe partire alle 23:00) su Deejay TV verrà trasmesso in diretta da Karlsruhe il match per il titolo WBA interim dei supermedi tra lo sfidante Italiano Giovanni De Carolis e il Tedesco campione in carica Vincent Feigenbutz, non conosco nessuno dei due sinceramente ma secondo alcuni articoli nostrani che ho letto questo Feigenbutz è un bel puncher e De Carolis dovrà far l'impresa per vincere non solo per le qualità dell'avversario ma anche perchè combatte fuori casa

Tutto questo mentre le televisioni nostrane ignorano un PPV abbastanza importante della HBO che vedrà nel main event il match di unificazione tra il campione WBA e WBC interim dei medi (160 libbre) il Kazako Gennady Golovkin, n.1 della categoria dei medi e uno dei migliori puncher nella boxe odierna, e il campione IBF David Lemieux, discreto pugile Canadese anch'egli provvisto di gran pugno, inoltre nella stessa card combatterà il nuovo n.1 pound-4-pound al mondo il campione WBC dei pesi mosca (112 libbre) Roman 'Chocolatito' Gonzalez che difenderà il suo titolo contro il veterano "Hawaian Punch" Brian Viloria, in entrambi i match i campioni sono enormi favoriti (soprattutto Golovkin-Lemieux) però i loro avversari sono abbastanza validi perchè gli incontri possano essere almeno delle sfide divertenti con tanta azione
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17/10/2015 13:44
 
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Tornando ai classici, a differenza dei giorni scorsi oggi vi proporrò quella che effettivamente è una partita a scacchi tra due pugili dalle abilità tecniche eccezionali, cioè la sfida per il titolo WBC dei pesi welter del 30 novembre 1979 tra lo sfidante Sugar Ray Leonard, all'epoca 23enne nel suo terzo anno da professionista alle prese con il suo primo match titolato non lo descrivo perchè le sue caratteristiche le ho già descritte parlando della sua sfida con Hearns dell'81, e il 21enne campione in carica il Portoricano Wilfred Benitez, un genio del pugilato difensivo (tra i migliori di sempre nello schivare i colpi) dall'eccellente tecnica e dalla discreta potenza (Ray picchiava molto più forte di lui però) che prediligeva giocar di rimessa aspettando che i suoi avversari si scoprissero per colpire d'incontro che all'occorrenza li anticipava anche che però era molto arrogante sia sul ring ove alle volte tendeva ad ammirare eccessivamente la qualità del suo lavoro sul ring (regalò un pari ad Harold Weston in un incontro che stava dominando splendidamente prima di mettersi a fare il clown regalando round all'avversario e passando di colpo dall'essere il beniamino del pubblico all'essere fischiato sonoramente) sia in fase di allenamento in quanto spesso e volentieri si presentava per i suoi incontri essendosi allenato solo per un paio di settimane (motivo per cui divenne un pugile finito a soli 26 anni), all'epoca Benitez era imbattuto (38 vittorie, 1 pari in 39 incontri) esattamente come Leonard (25 vittorie su 25 incontri), ed oltre ad essere il campione in carica nei welter (titolo che vinse nel gennaio '79 battendo Carlos Palomino) in precedenza fu campione nei superleggeri, titolo che vinse il 6 marzo 1976 battendo Antonio Cervantes diventando all'età di 17 anni 5 mesi e 23 giorni il più giovane pugile di sempre a vincere un titolo mondiale; l'incontro nei primi 8 round fu un match molto tattico in cui Leonard nonostante avesse problemi a trovare frequentemente l'elusivo Benitez con colpi puliti, riuscendo però a metterlo al tappeto nel 3° round con un jab sinistro dal quale però Benitez si rialzò senza problemi, appariva in moderato vantaggio semplicemente mantenendo un'iniziativa più costante nella maggior parte dei round occupando la difesa dell'elusivo Benitez (con una ferita in mezzo alla fronte a causa di una testata) che pur andando a segno occasionalmente con qualche buon colpo non replicava con la frequenza necessaria per esser avanti, la situazione del match cambiò dal 9° round quando Leonard si decise finalmente a seguire le istruzioni del suo allenatore Angelo Dundee di dimenticarsi del destro al volto e di lavorare al corpo e da quel momento sia Leonard che Benitez ebbero maggiori opportunità per andar a segno con colpi più consistenti ed alla lunga fu Leonard a prevalere tramite il suo lavoro al corpo e la sua superiore potenza metodicamente sfiancando Benitez che nel 15° round andò in difficoltà e finì nuovamente al tappeto a 30 secondi dal termine per poi esser fermato dall'arbitro a soli 6 secondi dal termine sulla successiva raffica di Leonard permettendo a quest'ultimo di vincere il suo primo titolo mondiale in carriera, questa conclusione da alcuni è considerata controversa perchè non solo mancava poco al termine dell'incontro ma Benitez non appariva in difficoltà così grosse per esser fermato, detto questo lo stoppage dell'arbitro ha giusto cambiato la modalità con cui Leonard ha ottenuto una delle vittorie più importanti della sua carriera dato che dopo 14 round godeva di un vantaggio insormontabile ai punti nei cartellini ufficiali dei giudici (137-130, 136-134 e 137-133)

Un breve filmato di highlights:


L'incontro completo:
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18/10/2015 16:31
 
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Un brevissimo resoconto degli incontri disputati ieri:
- De Carolis è stato sconfitto da Feigenbutz nel match per il titolo WBA interim dei supermedi, ma a quanto pare (non l'ho visto, se volete maggiori dettagli leggete qui: http://dartortorromeo.com/2015/10/18/de-carolis-capolavoro-in-avvio-mette-giu-il-tedesco-poi-cede-alla-distanza/) ne è uscito a testa alta cedendo solo ai punti (verdetto unanime con triplo 115-113 in favore del padrone di casa), riuscendo a partire bene nei primi round in cui ha inflitto un atterramento ed ha fatto tremare il campione, ma poi è calato ed è stato successivamente raggiunto e superato da Feigenbutz, a quanto pare a quei pirloni di Deejay TV la boxe importa così tanto che hanno mandato il match in differita di un'ora, cazzo hanno comprato a fare i diritti dei pro Italiani lo sanno solo loro [SM=x2584265]
- Come previsto Golovkin ha dominato nettamente Lemieux fermandolo in 8 riprese (lo stoppage dell'arbitro ad alcuni osservatori è apparso frettoloso, ma a me non sembrava, Lemieux non ne aveva più e guardava l'arbitro come se volesse implicitamente chiedergli di chiudere il match) aggiungendo il titolo IBF alla sua collezione di mondiali, un po' a sorpresa in quella che era una preannunciata battaglia tra picchiatori Golovkin ha sfoderato dal suo bagaglio tecnico un gran jab e buona difesa (cosa che gli ha permesso di spegnere l'efficacia di Lemieux sin dal principio), doti che parevano essersi deteriorate nelle sue precedenti uscite
- Il n.1 p4p Gonzalez ha dominato nettamente e fermato Viloria in 9 riprese confermandosi campione nei pesi mosca, Viloria nei primi round ha cercato di aver la meglio su Gonzalez cercando di essere più attivo (non riuscendo a far danni dato che Gonzalez possiede ottima difesa) ma dopo che "Chocolatito" l'ha atterrato nel 3° round pur provandoci in tutti i modi non è riuscito a contenere la straripante superiorità tecnica e balistica dell'offensiva di Gonzalez che gliele ha metodicamente date di santa ragione
[Modificato da Kevin Schwantz 34 18/10/2015 16:33]
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19/10/2015 15:51
 
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Ieri sera ho visto il match tra De Carolis e Feigenbutz e devo dire che sono in parziale disaccordo sia con l'articolo di Torromeo (ed anche i commentatori di Deejay TV che vedevano la sfida più in equilibrio di quanto non fosse), però anche se la sconfitta sta abbastanza stretta al nostro connazionale non mi sembra neanche che sia stato un furto come invece hanno detto diversi osservatori esteri neutrali ed addirittura nella stessa Germania, De Carolis è partito bene (atterramento nel 1° round, ottimo 2° e grande 4° in cui ha piegato le gambe all'avversario) per poi sì calare nelle fasi centrali del match però per molti round è rimasto decisamente più attivo offensivamente rispetto a Feigenbutz che era efficace solo a sprazzi coi suoi colpi pesanti ed ha preso veramente il controllo solo negli ultimi due round quando De Carolis era proprio alla frutta, sul mio cartellino personale ho visto vincente De Carolis 115-112 (ho dato 1° per 10-8, 2°, 4°, 6°, 8°, 9° e 10° a De Carolis, 3°, 5°, 7°, 11° e 12° a Feigenbutz) però nella seconda metà del match le riprese che ho assegnato a De Carolis non erano proprio nettissimissime per cui la giuria non ha necessariamente fatto i salti mortali per assegnargliene qualcuna e dargli il match, ma come ho detto prima per come ha condotto il match

Detto questo nonostante quanto sostenuto da Panchetti e Duran durante la telecronaca nè Feigenbutz nè De Carolis mi sono sembrati granchè adatti per poter ambire a traguardi internazionali più importanti di un titolo interim, potrebbero dir la loro giusto nel caso in cui la categoria dei supermedi si impoverisse ulteriormente (basti pensare che Arthur Abraham che gli scorsi anni era un comprimario adesso dopo i ritiri di Froch e Kessler e l'inattività di Ward è tra i migliori al mondo), Feigenbutz è potente ma non mi è parso nè particolarmente rapido nè particolarmente mobile la sua difesa lascia a desiderare e le sue doti tecniche al massimo son competenti mentre De Carolis pur avendo un discreto jab e gancio sinistro ha un destro troppo largo e prevedibile, in generale poi entrambi non sembravano al corrente che era possibile muoversi sul ring anche di lato e non solo avanti e indietro

Nel caso vi interessasse ecco il filmato del match, non è brutto ma non è neanche un capolavoro:
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