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Il pugilato professionistico

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2020 10:29
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03/09/2015 18:45
 
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Non ci capisco granchè di pugilato ma voglio fare una domanda: Russo e Cammarelle potevano fare qualcosa fra i professionisti?
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Re:
Geno69, 03/09/2015 18:45:

Non ci capisco granchè di pugilato ma voglio fare una domanda: Russo e Cammarelle potevano fare qualcosa fra i professionisti?




non sono passati professionisti per un semplice fatto economico

avessero avuto buone offerte lo avrebbero fatto

ma significa lasciare l'arma e non avere più certe agevolazioni

tipo allenamenti allenatori massaggiatori dottori tutto gratis


poi o potevano anche rischiare e scommettere su loro stessi

pensando di potere arrivare dove girano i veri soldi
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03/09/2015 20:55
 
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Clemente Russo ha combattuto/combatte nella versione del professionismo dell'AIBA, ma alla fine si tratta di incontri con regole da professionismo con altri dilettanti per chissà quale distanza (non trovo i record dei pugili da nessuna parte), per cui definirlo professionismo mi sembra eccessivo

Comunque le loro ipotetiche chance non mi convincono più di tanto neanche al di fuori dall'Italia (perchè in Inghilterra sarebbero dei pro, vedi Anthony Joshua e David Price di cui ho parlato nella scorsa pagina), Cammarelle agli ultimi mondiali, i primi senza caschetto da decenni, non mi sembrava molto a suo agio a prendere colpi neanche negli incontri che ha vinto certo ha anche la scusante dell'età avanzata, mentre Russo che agli ultimi mondiali ho visto che ha aggiunto al suo repertorio un ottimo attacco al corpo rimane sempre un po' pasticcione e lacunoso nei fondamentali pugilistici, difetti con cui se la può cavare nei dilettanti in cui si ritrova avversari con un quarto della sua esperienza ma contro un professionista consumato dubito che possa inventarsi chissà che

Per dire l'Inglese Frankie Gavin che ha battuto Domenico Valentino (uno dei migliori dilettanti Italiani negli ultimi anni) ai mondiali del 2007, nei professionisti è prima stato sconfitto chiaramente ai punti in Inghilterra dal nostro connazionale Leonard Bundu ed inoltre è stato sconfitto per TKO dall'attuale campione IBF dei pesi welter ed uno dei migliori 4-5 welter al mondo Kell Brook
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04/09/2015 13:45
 
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Dopo l'incontro per il titolo dei pesi medi del 2 gennaio 1957 in cui lo sfidante Gene Fullmer (scomparso il 27 aprile di quest'anno all'età di 83 anni), pugile di pressione particolarmente abile nello scontro a corta distanza dove riusciva a far valere la sua grande forza fisica, riuscì a detronizzare l'allora detentore del titolo Sugar Ray Robinson, il quale cominciava a sentire il peso dell'età (aveva 35 anni e soprattutto aveva combattuto 147 incontri in nell'arco di 16 anni) non essendo più veloce ed efficace come una volta cominciando anche a stancarsi (infatti dopo un buon inizio del match in questione finì le energie anzitempo permettendo a Fullmer di prendere il largo ai punti), sconfiggendolo ai punti in 15 riprese (verdetto unanime con i punteggi di 8-5, 10-5 e 9-6), concesse all'ex campione una rivincità in programma per l'1 maggio dello stesso anno giusto un paio di giorni prima del 36esimo compleanno di Robinson (nato il 3 maggio), in questo match (secondo di una serie di quattro) dopo i primi 4 equilibrati round entrambi i pugili hanno alternato buoni scambi a momenti di attesa in cui cercavano di capire le intenzioni dell'altro, il campione Fullmer nonostante avesse accusato su un paio di destri di Robinson all'inizio del 4° round decise che era giunto il momento di alzare la pressione e prendere il controllo del match attaccando maggiormente Robinson cominciando a sfruttare le sue maggiori riserve di energia, nel fare ciò però ha cominciato anche a scoprirsi esponendosi maggiormente ai possenti colpi di Robinson che dopo averlo colpito con due ottimi destri al corpo inducendolo a pensare che il suo prossimo colpo sarebbe stato un ulteriore colpo al corpo scegliendo invece di cogliere di sorpresa Fullmer andando a segno con uno dei migliori ganci sinistri della storia del pugilato sulla mascella di Fullmer che è crollato a terra senza possibilità di rialzarsi entro il conteggio di 10 dell'arbitro che ha consegnato a Robinson per la quarta volta in carriera il titolo dei pesi medi

Il video a colori del KO, con una testimonianza di Fullmer che ricorda di aver chiesto al suo manager come mai Robinson stesse facendo esercizi durante i round non avendo memoria del momento in cui è stasto messo KO


Il match quasi completo (manca il 2° round):


Il match completo (il sonoro non è ben sincronizzato col video, e la qualità non è granchè buona)
[Modificato da Kevin Schwantz 34 04/09/2015 14:06]
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04/09/2015 19:20
 
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Una news:
Il 31 agosto la WBA ha ordinato obbligatoriamente il match tra il detentore del loro titolo mondiale interim dei pesi superleggeri Jose Benavidez e Michele Di Rocco (che se non sbaglio appartiene al clan dei Casamonica), le parti in causa hanno 30 giorni di tempo per accordarsi per mettere su l'incontro altrimenti le borse del match verranno messe in una specie di asta a busta chiusa

Ora Di Rocco non si meriterebbe una chance titolata nemmeno per un ridicolo titolo interim in quanto dubito abbia qualche chance di vittoria con uno qualunque dei primi superleggeri 10 al mondo, e neanche Benavidez (10° nella graduatoria mondiale di Ring Magazine) merita di combattere per un titolo ridicolo (nonostante sia il detentore di questo titolo) in quanto avrebbe dovuto perdere con Mauricio Herrera (che è stato sconfitto dai tre giudici), però sempre meglio che niente, come succede spesso e volentieri ai pugili nostrani
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06/09/2015 12:56
 
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Vi ricordo che nella notte di domenica prossima quel grandissimo pirla di Floyd Mayweather Jr se la tirerà perchè battendo il non contender Andre Berto avrà eguagliato il record di Marciano (che effettivamente è un record solo nei massimi, in altre categorie ci sono state strisce di imbattibilità ben più lunghe) e poi millanterà di volersi ritirare (figuriamoci se si ritira quando gli basta affrontare un altro storpio per fare cifra tonda), se avete domande su questo mismatch disgustoso persino per i terribili standard a cui ci ha abituato Floyd fate pure, a meno che non vogliate chiedermi se e su che canale lo trasmetteranno perchè non è ho la minima idea

Detto questo, oggi vi parlerò di un grande match conclusosi con un enorme controversia, cioè dell'incontro d'unificazione dei mondiali IBF e WBC dei superleggeri (140 libbre) del marzo 1990 tra il campione IBF della categoria l'Americano Meldrick Taylor all'epoca imbattuto (24 vittorie ed 1 pareggio in 25 incontri) e il campione WBC la leggenda del Messico Julio Cesar Chavez anch'egli imbattuto all'epoca (che secondo boxrec era 68-0, mentre nella trasmissione della HBO è dato a 66-0), dato che siete già al corrente su quale sia lo stile pugilistico di Chavez (nel caso ve lo foste scordati era un aggressore potente dalla mascella indistruttibile non velocissimo ma inesorabile nel distruggere i suoi avversari) descriverò solo quello di Meldrick Taylor, pugile di Philadelphia e campione olimpico a Los Angeles '84 che non possedeva grande potenza ma possedeva incredibile velocità di braccia che gli permetteva di sparare serie di 10-12 pugni in un batter d'occhio, ottima tecnica e agilità sulle gambe, essendo un pugile di Philadelphia aveva i pregi e i difetti come da clichè per i pugili di quella città, volendo essere come l'idolo locale Joe Frazier era molto coraggioso e non si tirava indietro dallo scambiare a viso aperto cosa che però spesso lo induceva ad abbandonare la difesa anche quando non gli conveniva.
Il match nei primi 8-9 round appare a senso unico Taylor con la grandissima rapidità delle sue numerosissime combinazioni va a segno con una quantità di colpi nettamente superiore con la quale col passare dei round si è costruito un vantaggio insormontabile ai punti non lasciando un round a Chavez, che però sotto gli occhi degli ignari telecronisti della HBO e quelli consapevoli dell'arbitro Richard Steele pur subendo la quantità dei colpi di Taylor andava a segno con colpi davvero pesanti che a lungo andare stavano rovinando senza scampo Taylor come mostrato dal suo volto particolarmente segnato a fine match (era gonfio come un cocomero, aveva una ferita all'interno della bocca, aveva una frattura allo zigomo, e in ospedale urinava sangue come constatato dal dottor Flip Homansky della commissione del Nevada) cominciando a prendere il controllo del match nel 10° e 11° round su un Taylor in netto calo; all'inizio del 12° round la situazione è la seguente, se Taylor resiste altri 3 minuti in piedi ottiene una storica vittoria interrompendo la più lunga striscia vincente del pugilato contemporaneo (il peso mosca Britannico Jimmy Wilde accumulò un record di 93-0-1 con qualche no decision* tra il 1911 e il 1915 prima di subire la sua prima sconfitta) se Chavez mette KO Taylor ottiene a sua volta una vittoria storica recuperando all'ultimo un incontro oramai completamente compromesso in quanto i cartellini ufficiali di due dei tre giudici vedevano Taylor avanti in modo incolmabile con un round solo da disputare (Jerry Roth aveva 108-101 Taylor mentre Dave Moretti aveva 107-102 Taylor, Chuck Giampa invece in qualche modo aveva 105-104 Chavez), ed è a questo punto che avviene il primo evento strano di questo match, infatti nell'intervallo prima dell'ultimo round gli allenatori di Taylor Lou Douva e Georgie Benton diedero al loro pugile istruzioni di combattere per vincere a tutti i costi l'ultimo round di cui aveva bisogno per vincere quando invece aveva solo bisogno di perdere tempo per 3 minuti per portarsi a casa entrambi i titoli, istruzioni che l'esausto Taylor ha cercato di eseguire alla lettera nel 12° round offrendo a Chavez ulteriori chance di vittoria, però nonostante tutto Taylor stava concludendo l'ultimo round quando con 25 secondi al termine del match Chavez va a segno con un poderoso destro che fa piegar le ginocchia all'ormai distrutto Taylor e nel successivo scambio riesce a metterlo all'angolo e finalmente a buttarlo giù con circa 16 secondi dal termine, Taylor in qualche modo d'istinto riuscì ad alzarsi prima del conteggio di 6 dell'arbitro Richard Steele, però una volta che Steele ha completato il conteggio obbligatorio di 8 ad una manciata di secondi prima della fine succede il misfatto, Steele chiede per due volte a Taylor se sta bene e Taylor per due volte non risponde (possibilmente distratto dal fatto che Lou Duva è salito improvvisamente sull'apron) costringendo Steele a prendere la controversa e ampiamente discussa decisione di fermare l'incontro dando a Chavez un'insperata vittoria per TKO qaundo secondo il timekeeper ufficiale mancavano soli 2 secondi prima che il round conclusivo finisse.

I fatidici ultimi 2 minuti dell'incontro:


L'incontro completo:


Se la correttezza di questa decisione arbitrale spacca in due fazioni tutt'oggi esperti e appassionati, quelli che pensano che Steele ha sbagliato a fermare l'incontro togliendo ingiustamente la vittoria a Taylor in quanto Chavez non aveva possiblità di colpirlo ulteriormente e quelli che pensano che Steele ha fatto bene a fermare l'incontro in quanto non poteva essere al corrente di quanto tempo mancasse prima della fine del round ed era suo dovere proteggere un Taylor così pesto nemmeno in grado di rispondergli di sì (voi scegliete pure da che parte stare), una cosa comunque è certa, Meldrick Taylor fisicamente dopo questa durissima battaglia non è stato più lo stesso campione che era prima di affrontare Chavez, entrando in un declino tanto rapido quanto sconcertante, in quanto continuarono a dargli l'ok per combattere per anni nonostante ci fossero bisogno dei sottotitoli per capire quello che diceva

* fino agli anni '20-'30 match disputati in certi luoghi non prevedevano un verdetto ai punti nel caso il numero massimo di round previsto venisse completato
[Modificato da Kevin Schwantz 34 06/09/2015 12:56]
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08/09/2015 11:16
 
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Alla fine degli anni '80, periodo in cui lo strapotere de "i quattro re" era in declino, in seguito ad un decennio in cui ha offerto prestazioni assai altalenanti in cui ha alternato qualche grande performance (le vittorie su Ray Leonard, Pipino Cuevas, Davey Moore e pur uscendone sconfitto completare 15 round con Hagler) a troppi momenti davvero pessimi (l'abbandono nella rivincita con Leonard, la netta sconfitta contro Wilfred Benitez, l'inaspettata sconfitta con Kirkland Laing e il tremendo KO subito da Hearns tanto per citarne qualcuna) il panamense ex campione di pesi leggeri, welter e superwelter "Mano de Piedra" Roberto Duran sfidava nel febbraio '89 per il titolo WBC dei medi il nuovo campione e grande favorito per la vittoria del match l'Americano Iran Barkley, un picchiatore dalla grande stazza per la categoria che aggredisce a testa bassa in modo assai ignorante che viene fuori dalle situazioni difficili con grande coraggio e la forza dei suoi pugni, proprio come fece con il leggendario Thomas "The Hitman" Hearns a cui strappò il titolo mettendolo KO nonostante stesse subendo l'iniziativa dell'Hitman ed avesse una brutta ferita sull'occhio sinistro a causa dei colpi prescisi di Hearns tirandosi fuori dai guai nel terzo round con un gran destro che ha tagliato le gambe atterrando Hearns che è stato fermato dall'arbitro sull'assalto di Barkley successivo al knockdown;
Ma in un incontro davvero combattuto, equilibrato e pieno d'azione nel quale entrambi hanno avuto i loro momenti dall'inizio alla fine in cui Barkley, che combattè l'incontro tecnicamente e tatticamente più disciplinato della sua carriera in cui non si scompose praticamente mai mostrando buon jab, infighting e lavoro al corpo consistente, nonostante Duran sia riuscito a scuoterlo nel finale di primo round con un gran destro d'incontro nei primi 8 round si costruì un buon margine ai punti essendo il pugile più attivo offensivamente riuscendo anche a mettere in difficoltà il panamense nell'8° round con degli ottimi ganci per poi improvvisamente cominciare a subire la grandissima rimonta di Duran che andando a prendersi con la forza gli ultimi 4 round in cui riuscendo tra l'altro ad infliggere un atterramento a Barkley nell'11° round andò ad ottenere una vittoria ai punti con verdetto di split decision ampiamente meritato anche se con punteggi assai strani (116-112 e 118-112 in favore di Duran, 116-113 in favore di Barkley, troppo in entrambi i casi)

Gli ultimi 3 round, col commento di Tommasi (si vede maluccio):


L'incontro completo, che fu nominato Fight of the Year del 1989:


Personalmente il mio cartellino è di 115-112 per Duran che ha vinto 1°, 6°, 7°, 9°, 10°, 11° (10-8, per il knockdown) e 12° mentre Barkley ha vinto 2°, 3°, 4°, 5° e 8° round
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08/09/2015 11:56
 
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Quando vi stracciate le vesti perchè non l'arbitro non da un rigore alla vostra squadra (o ne da uno contro che non c'è) ricordatevi che altrove può succedere di peggio, come dimostrato ampiamente dall'incontro del 2003 (di cui posterò solo il momento decisivo, perchè oggettivamente fa cagare) con in palio i mondiali IBF e WBA Super dei supermedi (168 libbre) tra il campione in carica e padrone di casa Sven Ottke e il contender Britannico ed ex campione WBC della stessa categoria tra l'ottobre 1996 (battendo il nostro connazionale Vincenzo Nardiello per TKO in 7 round) e il dicembre 1997 (venendo sconfitto ai punti dal Sudafricano Thulani Malinga) Robin Reid, in cui dopo 5 round controllati agevolmente da Reid in quanto era praticamente l'unico contendente a tirare pugni consistentemente nonostante fosse continuamente interrotto con stupidi richiami non ufficiali dal terribilmente parziale arbitro Roger Tillerman per presunti contatti fallosi con la testa e la parte interna del guantone (con questa scusa Reid è stato richiamato per colpi perfettamente legali) che quando c'erano erano causati e alle volte simulati dallo stesso Ottke che passava più tempo a lamentarsi per questi presunti falli, situazione che ha raggiunto l'apice dell'assurdità nel 6° round in cui prima Reid non s'è visto contare dall'arbitro un chiarissimo atterramento che aveva inflitto ad Ottke e successivamente s'è visto penalizzato di un punto da Tillerman per una testata fantasma! La situazione di Reid è ulteriormente peggiorata dopo l'infausto 6° round perchè a causa dell'arbitro che gli stava costantemente addosso per inezie e nonsense si è scoraggiato finendo per perdere la maggior parte dei round successivi andando a subire la sconfitta ai punti con verdetto unanime con punteggi impossibili anche dando ad Ottke tutti gli ultimi 6 round (due giudici avevano 115-113 che però devo dire è vicino al 114-113 a cui poteva arrivare Ottke con in tasca gli ultimi 6 round, il terzo è un un incomprensibile 117-111)

Il video con il 6° round (seriamente non c'è nient'altro da vedere in questo match)
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08/09/2015 16:02
 
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Il 18 luglio del 1951 Ezzard Charles, uno dei più grandi mediomassimi di sempre (non vinse mai il titolo mondiale della sua categoria, perchè non ottenne mai l'opportunità di combatterci!) che coprì il vuoto di potere lasciato dall'appena ritirato Joe Louis diventando campione dei massimi per la National Boxing Association (il nome della WBA fino al 1962) nel giungo 1949 battendo Jersey Joe Walcott ai punti con verdetto unanime venendo poi riconosciuto come campione anche dalla New York State Athletic Commission e da Ring Magazine dopo aver battuto il rientrante Joe Louis nel settembre 1950 diventando nel giugno del '51 l'unico campione dei massimi al mondo dopo che la British Boxing Board of Control e la European Boxing Union cessarono di riconoscere come campione Lee Savold dopo che egli uscì sconfitto in un non-title fight proprio con l'ex campione Joe Louis, difese il suo titolo mondiale per la nona volta contro Jersey Joe Walcott, pugile che non era riuscito a conquistare il titolo mondiale dei massimi in quattro precedenti occasioni, due volte uscendo sconfitto contro Joe Louis (nel dicembre '47, sconfitto con verdetto di split decision controverso e fischiato dal pubblico che pensava Walcott meritasse la vittoria e nel giugno '48 match vinto da Louis per KO nell'11° round in seguito ad un peccato di presunzione di Jersey Joe che si scoprì facendo uno strano passo di fronte al Brown Bomber il quale capitalizzò immediatamente portandosi a casa la vittoria) e altre due volte con lo stesso Charles (la sconfitta ai punti per il titolo NBA vacante del giugno '49 citata prima ed una rivincita nel marzo '51 in cui venne sconfitto sempre ai punti), sconfitte che combinate con l'età avanzata di Walcott (37 anni cominciano ad essere tantini per la maggior parte dei pugili anche oggigiorno) rendevano il campione Charles un netto 5-1 favorito; in un match tra pugili tecnici, veloci ed agili sulle gambe, abili sia nell'anticipare gli avversari (Charles era più veloce e fresco, Walcott però era più forte ed era migliore nel finire gli avversari in difficoltà*) che nel colpire d'incontro Walcott riuscì a farsi valere molto meglio che nei primi due match riuscendo ad andare a segno più spesso di Charles costruendosi un vantaggio ai punti nei cartellini ufficiali (era in vantaggio 5-1 per l'arbitro e 4-1 per un giudice, il secondo giudice vedeva il match pari con 3-3) in un incontro comunque competitivo ed equilibrato per poi chiudere l'incontro nel 7° round con un sensazionale montante/gancio sinistro dal quale Charles non aveva possibilità di alzarsi, diventando quello che all'epoca era il pugile più vecchio a diventare campione del mondo dei massimi, record che ha mantenuto finchè George Foreman non sconfisse Michael Moorer nel '94 diventando campione a 45 anni
Ah prima che mi dimentichi Walcott e Charles si sono affrontati per una quarta volta nel giugno '52 stavolta con Walcott nel ruolo di campione e Charles in quello di sfidante ed a uscirne vincitore fu Walcott ai punti con verdetto unanime, verdetto non condiviso però dalla stampa presente in quanto in un sondaggio fra 21 giornalisti che hanno seguito l'incontro a bordo ring, in 14 hanno visto vincitore Charles mentre in 7 hanno visto vincitore Charles (l'addetto dell'Associated Press ha visto 7 round a 6 per Charles, con 2 round pari)

Il colpo finale:


Il video con più fasi dell'incontro che sono riuscito a trovare:


* c'è da dire che Charles dopo la tragedia del match con Sam Baroudi del '48 in cui Baroudi morì a causa dei danni subiti nel match tendeva a trattenersi
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11/09/2015 10:36
 
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A quanto pare a Floyd Mayweather, che negli ultimi anni per far bella figura ha deciso di sottoporsi a controlli antidoping da parte dell'USADA (un'agenzia che fa controlli antidoping di tipo olimpico, controlli a cui però si è sottoposto solo nei periodi in cui doveva combattere non controlli a sorpresa tutto l'anno) invece dei blandi controlli delle commissioni di stato per "pulire" lo sport dai dopati, si è reidratato dopo le operazioni di peso tramite flebo, operazione proibita dalla USADA ed a cui la stessa agenzia gli ha concesso il permesso solo retroattivamente dopo che l'aveva già fatto

Qui c'è il link dell'articolo di Thomas Hauser (un giornalista molto credibile) sulla questione
http://www.sbnation.com/longform/2015/9/9/9271811/can-boxing-trust-usada?_ga=1.34231459.301149848.1358702672
[Modificato da Kevin Schwantz 34 11/09/2015 11:22]
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Cambiando argomento, uno dei grandi pugili che hanno fatto la storia del pugilato è sicuramente il piuma, leggero e welter degli anni '30 e '40 "Homicide Hank" Henry Armstrong (il cui nome di battesimo era Henry Melody Jackson), pugile instancabile provvisto di buon pugno e buone doti di incassatore che metteva sfiancante pressione sui suoi avversari avanzando ed attaccando a due mani senza mai fermarsi combattendo a ritmo furioso come se fosse una macchina di moto perpetuo umana, non essendo particolarmente alto (specie per i pesi welter) eccelleva in particolare nello scontro ravvicinato e pur essendo votato all'attacco possedeva discreta elusività difensiva, nonostante abbia perso 3 dei suoi primi 4 incontri da professionista accumulò un record di 74 vittorie, 11 sconfitte e 6 pareggi prima di conquistare nell'ottobre del 1937 il titolo mondiale dei pesi piuma battendo Petey Sarron per KO nel 6° round, titolo mondiale a cui è seguito quello dei pesi welter vinto nel maggio '38 sconfiggendo Barney Ross ai punti con verdetto unanime (12-2-1, 11-2-2 e 10-4-1 i punteggi degli arbitri) nel maggio '38, e successivamente il titolo dei pesi leggeri vinto nell'agosto '38 sconfiggendo Lou Ambers per split decision (8-6-1 e 7-6-2 i punteggi favorevoli ad Armstrong, 8-7 quello favorevole ad Ambers) in un incontro in cui è stato penalizzato in quattro round dall'arbitro per condotta fallosa, diventando così nell'arco di 10 mesi l'unico pugile nella storia del pugilato a detenere tre titoli mondiali (in un'epoca in cui solitamente c'era un campione solo per categoria) in tre categorie di peso diverse (in un'epoca in cui le categorie di peso erano 8 e non 17 come oggi, anzi 18 visto che WBA, WBC e WBO hanno creato una categoria di peso per pugili al limite delle 102 libbre chiamata pesi atomo o minimi leggeri), nel settembre del '38 rese vacante il titolo per concentrarsi sulle categorie dei pesi leggeri e welter, per poi concentrarsi solamente sui pesi welter in seguito alla sconfitta ai punti con verdetto unanime dell'agosto '39 nella rivincita con Lou Ambers, match competitvo in cui ancora una volta venne penalizzato in 4 round per colpi bassi, penalità giudicate troppo severe dalla stampa dell'epoca e che gli sono costate il match in quanto perse con un doppio 8-7 e 11-3, nel marzo '40 addirittura fece un tentativo per il titolo dei pesi medi affrontando in un match di 10 riprese Ceferino Garcia, il campione per la New York State Athletic Commission, match riconosciuto per il titolo mondiale solo in California (la NYSAC non lo considerò tale, perchè non era sulla distanza di 15 round) e che si concluse con un pareggio, però già all'inizio degli anni '40 lo stile dispendioso di energie che gli consentì questi grandi successi cominciò ad esigere il suo tributo in quanto cominciando a perder colpi e diventando prone a ferite e a tumefazioni sul volto e nell'ottobre del '40 perse il titolo dei pesi welter venendo sconfitto ai punti con verdetto unanime (doppio 8-7 e 8-5 il punteggio in round in favore di Zivic) da Fritzie Zivic che lo sconfisse nuovamente in una rivincita nel gennaio '41 stavolta per TKO nel 12° round, anche era ormai in declino ottenne comunque moderati successi negli anni '40 sconfiggendo il futuro campione dei superleggeri Tippy Larkin nel febbraio '43 (KO in 2 round) e il campione dei pesi leggeri in carica (riconosciuto dalla National Boxing Assocation) Sammy Angott ai punti in 10 riprese in un match senza titolo in palio nel giugno stesso anno, sempre nel '43 venne sconfitto in entrambi i casi ai punti in 10 riprese con verdetto unanime ad aprile da Beau Jack ex e futuro campione dei pesi leggeri e ad agosto da Sugar Ray Robinson; Armstrong ha finalmente appeso i guantoni al chiodo nel 1945 chiudendo la sua carriera con un record di 151 vittorie (95 per KO), 21 sconfitte e 9 pareggi

Video di 20 minuti del suo match con Barney Ross del '38, in cui ha conquistato il titolo dei pesi welter:


Video di 29 minuti circa del suo secondo match con Lou Ambers per il titolo dei pesi leggeri del '39:


Ah quasi dimenticavo nel suo match con Barney Ross pesava 133,5 libbre che è al di sotto del limite dei leggeri (135), all'epoca c'era una sola categoria di differenza, ma oggi ce ne sono due (140 libbre è il limite dei superleggeri/junior welter)
[Modificato da Kevin Schwantz 34 11/09/2015 18:49]
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Kevin innanzitutto complimenti per questa bellissima Narrativa...poi ho una richiesta

giudizio su Michele Piccirillo, l´unico campione che ho conosciuto di persona ad una premiazione (io per l´atletica, lui per il pugilato) ricordo che gli dissi "oh Michele voglio vederti stendere De La Hoya" [SM=x4144045] e mi guardó perplesso [SM=x3221968] (era il 2001 o 2002)
[Modificato da rogerio guerrero 11/09/2015 19:16]
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11/09/2015 20:46
 
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Piccirillo lo definirei un pugile competente sia offensivamente che difensivamente giusto un po' statico sulle gambe (si muoveva discretamente bene avanti e indietro, non altrettanto bene lateralmente) e alle volte non troppo attivo (almeno negli incontri in cui l'ho visto), ottimo a livello Europeo (dove è stato campione nei welter per un breve periodo negli anni '90 e nei superwelter a fine carriera), a livello mondiale pur magari essendo un valido pugile delle parti basse delle top 10 non era certamente al livello dei De La Hoya, Trinidad, Mosley, ecc, il suo periodo migliore è arrivato a fine anni '90 quando ha battuto Alessandro Duran (TKO in 5 round) per poco importante mondiale WBU (mondiale a cui però i pugili Italiani puntavano spesso, nonostante valesse giusto poco più di un titolo Europeo o di un titolo intercontinentale/internazionale di una qualunque delle sigle maggiori) che ha difeso con successo per 7 volte dal '98 al 2000 prima di cercarne uno vero (forse gli conveniva puntare a diventare sfidante obbligatorio per una delle sigle maggiori piuttosto che tenersi un titolo di poco conto), riuscendo a vincere a 32 anni nel 2002 il titolo vacante IBF dei welter contro Cory Spinks però solo con un verdetto ai punti regalato in un match in cui se la memoria non m'inganna (oggettivamente i Piccirillo-Spinks li ho visti solo una volta a testa per curiosità, non è uno di quei classici che riguardo volentieri periodicamente) ha legato troppo senza tirare abbastanza pugni, titolo che ha perso contro lo stesso Spinks l'anno successivo in un match abbastanza simile ma con un verdetto corretto (verdetto unanime in favore di Spinks), nel 2005 ha tentato negli USA l'assalto del vacante titolo WBC dei superwelter ma è stato sconfitto nettamente ai punti con verdetto unanime dal limitato ma ottimo picchiatore Ricardo Mayorga e nel 2007 ha riprovato ad andare negli States da campione Europeo in carica per sfidare il campione WBC dei superwelter Vernon Forrest ma è stato dominato dall'Americano e fermato nell'undicesima ripresa; le vittorie più importanti della sua carriera sono le due vittorie del maggio e ottobre '98 su Alessandro Duran (la prima come ho già detto TKO al 5°, la seconda ai punti in 12 round), nel maggio '99 ai punti sull'ex tre volte campione dei superleggeri Juan Martin Coggi (che però era al culmine della sua carriera quando Piccirillo l'ha affrontato), nel dicembre '99 ai punti sull'ex due volte campione dei superleggeri Frankie Randall il pugile che inflisse a Julio Cesar Chavez la prima sconfitta della sua carriera fermando il suo record di imbattibilità a 89-0-1 (lui in declino più di Coggi visto che ha cominciato a perdere più di quanto non vinceva) e l'ex campione IBF dei superleggeri Rafael Pineda nell'eliminatoria per il titolo IBF dei welter che l'ha portato ai match con Spinks, vittorie con avversari che tutto sommato definirei rispettabili, anche se non si tratta proprio di gente di primissimo livello, ma dopotutto neanche lui lo era

Ah giusto per, quando l'hai incontrato De La Hoya era salito da poco nei superwelter, per cui non era un'opzione valida per Piccirillo, e devo dire che non era un'opzione valida neanche se era ancora nei welter (De La Hoya, especially in his prime like he was at the time, was way out of his league)
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12/09/2015 14:52
 
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Non so se vi ricordate, ma l'incontro tra Manny Pacquiao e Timothy Bradley del 2012 nel quale Bradley uscì vincitore con un controverso verdetto di split decision (due giudici avevano 115-113 per Bradley, il terzo aveva 115-113 per Pacquiao), verdetto che ha causato oltraggio sia nei media, sia nei fan accaniti (me incluso) e in quelli casuali, ora mi tocca dirvi qualcosa che potrebbe non piacere se siete della stessa idea, col passare del tempo rivedendo più volte questo incontro per comprenderlo meglio devo dire che in ogni occasione il vantaggio di Pacman nel mio cartellino personale (che alla prima visione era di 6-7 punti, non ricordo bene, però una cosa è certa, anch'io sono stato preso dall'isteria) è scemato ogni volta, e nell'ultima visione dell'altro ieri devo dire che pur avendo Manny vincente ancora una volta con il punteggio di 115-113 (in round 7 a 5 per Pacquiao) l'incontro l'ho visto piuttosto in equilibrio tanto che oggettivamente una vittoria di Bradley non fosse implausibile (diversi round del match, sia tra quelli vinti da Pacquiao che quelli vinti da Bradley, erano aperti a interpretazioni soggettive differenti) nonostante il pubblico si esaltasse e lo strillare scriteriato del telecronista HBO Jim Lampley ogni volta che Pacquiao muoveva le mani indipendentemente dal fatto che Manny andasse a segno o meno, strillare coadiuvato dalle inaccurate statistiche del conteggio dei pugni delle Compubox Punchstats (dal nome suona una cosa ipertecnologica ma in realtà si tratta di gente che aggiorna dei contatori quando vede colpi tirati e andati a segno) e dal cartellino non ufficiale condito di farneticanti spiegazioni dell'ex giudice Harold Lederman che incomprensibilmente ha dato solo uno dei dodici round a Bradley, anche se devo dire che quasi tutti i giornalisti di settore hanno visto una vittoria dominante di Pacquiao con punteggi simili a quelli di Lederman probabilmente influenzati dalle combinazioni rapide ma non sempre efficaci (a sentire il pubblico pareva stesse andando a segno con ogni pugno tirato quando invece Bradley ha bloccato, schivato e limitato l'effetto dei colpi del Filippino in molteplici occasioni) che Pacquiao ha prodotto nelle fasi conclusive dei round

Il video sottostante mostra in grande stile come il gruppo di telecronisti della HBO abbia visto un incontro diverso da quello che si è svolto


Qui sotto la versione integrale del match, col commento delirante della HBO:


Per quanto mi riguarda ho visto Pacquiao prevalere in un match piuttosto aperto in cui pur non è stato attivo offensivamente come Bradley (Pacquiao montava i suoi attacchi nella seconda metà/ultimo minuto dei round dopo aver prevalentemente pensato a difendersi) ma in cui ha anch'egli bloccato e schivato molti colpi del suo avversario e quando andava a segno i suoi colpi apparivano più pesanti ed in grado di scuotere per brevissimi istanti Bradley costruendosi un grande vantaggio nelle fasi iniziali prima di calare nel finale e concedendo punti a Bradley, vantaggio le cui dimensioni sono soggette all'interpretazione di alcuni round equilibrati (ed in ogni caso Pacman non ha vinto tutti e 9 i round, nel 6° Bradley ha fatto chiaramente meglio), in conclusione secondo me Pacquiao ha vinto 1°*, 2°, 3°, 4°, 5°, 7°* e 9° round mentre Bradley ha vinto 6°, 8°*, 10°, 11° e 12° round, i round con l'asterisco sono quelli che definirei i più soggettivi da interpretare
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12/09/2015 16:30
 
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Ah dimenticavo, il match tra Flebo Mayweather e Andre Berto verrà trasmesso su RaiSport 1 alle 4:30 in diretta e alle 21:00 di domenica in differita, però come avrete già intuito leggendo i miei post precedenti su questo incontro si tratta di una farsa e vi sconsiglio vivamente di guardarlo, specie in diretta

Sabato 19 invece verranno trasmessi i più match dell'undercard Badou Jack vs George Groves per il mondiale WBC dei supermedi (limite 168 libbre) e Roman Martinez vs Orlando Salido per il mondiale WBO dei superpiuma (limite 130 libbre)

Detto questo i pesi ufficiali (compreso il valore in kg, se non ho sbagliato le conversioni, lol) per questi tre match:
Mayweather: 146 libbre - 66,138 kg, chissà se ha avuto bisogno di farsi una flebo per reidratarsi stavolta
Berto: 145 libbre - 65,685 kg

Martinez: 129.5 libbre - 58,664 kg
Salido: 130 libbre - 58,89 kg

Jack: 167.5 libbre - 75,878 kg
Groves: 168 libbre - 76,104 kg
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