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30/09/2017 10:55 | |
Altissima tensione in Catalogna, a poche ore dal referendum sull'indipendenza. Quattro persone sono rimaste lievemente ferite nella notte, dopo che un uomo ha aperto il fuoco con un fucile ad aria compressa contro un gruppo di persone che si trovava all'ingresso di una scuola di Manlleu. Nessuno dei feriti ha necessitato di cure mediche. Tutti facevano parte del Comitato di difesa del Referendum, riunito fuori dalla scuola per impedire ai Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, di recintare i seggi, secondo le disposizioni di Madrid.
Catalogna, tensione alle stelle: spari contro un seggio, quattro feriti
In Catalogna ci sono ora più di 10mila agenti di polizia inviati da Madrid per impedire il voto in nome della costituzione del 1978. Ma il 63% dei catalani dice che andrà comunque a votare. Il "Govern" ha annunciato che saranno aperti 6.249 seggi in scuole, centri civici e sportivi, teatri, da Barcellona a Girona, dai Pirenei alla Costa Brava.
Il presidente catalano Carles Puigdemont si è dichiarato «molto deluso» dall'Ue per non avere tutelato i diritti civili in Catalogna «trascurando le proprie responsabilità». «Quando alla nostra gente si impediva di esporre un cartello per "Più Democrazia", o si arrestava un giovane que aveva una web di informazione sul referendum, si proibivano riunioni o si violava la corrispondenza postale, pensavo che l'Ue tanto coraggiosa nel fare discorsi moralizzatori in altri punti del pianeta, avrebbe detto qualcosa. Sono molto deluso».
IlMessaggero
PUTIN SCANSATE |
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