Re: Re: Re:
FBI83, 15/07/2019 13.57:
E lalaland?
Non ho idea di cosa tu stia parlando, in ogni caso se la domanda è la stessa lo è anche la risposta.
@mad4thrash@, 15/07/2019 08.49:
beh veramente no, il film parte dal primo libro ma si sviluppa diversamente, conclusione inclusa. sono anni che si parla della trasposizione su schermo della serie ed il risultato di tutta sta confusione è stato un prodotto riadattato e mal confezionato che non ha accontentato nè i fans nè il grande pubblico. nell'era delle saghe ci hanno provato (come insegna la marvel, ma non solo), se va bene si va avanti, altrimenti no. poi su king potete pensarla come volete, ma paraculo o meno lui ha posto l'accento su ciò che da autore ritiene fondamentale per la storia, e cioè il katet. il colore della pelle, per quanto nel libro sia fondamentale per le dinamiche e la costruzione dei personaggi, rimane secondario rispetto al concetto di katet, che è ciò che regge il libro, il multiverso, tutta la saga in pratica. quindi, perdonami, sull'argomento sono più disposto a credere a king che a te e sauron.
fermo restando che per voi può continuare ad essere una paraculata, eh. ma trovo anche un po' ridicolo che venga creato un topic per gridare allo scandalo della negroplastica nell'industria cinematograica moderna, o che semplicemente ci si scandalizzi perchè inserire minoranze "è marketing".
Il film è una puttanata a tutto tondo con una trama del cazzo, ma poi capirai, nel film il katet in pratica non esiste nemmeno (c'è solo Jake), quindi cos'è che dovrebbe essere importante esattamente? Comunque la "negroplastica" è tale e quale il "whitewashing", solo che prima si faceva per promuovere i film tra la popolazione ampiamente dominante (in Africa a malapena sapevano dell'esistenza dei film, negli States i negri erano con le pezze al culo e a malapena votavano, in Asia c'era solo il cinema locale), adesso viene fatta per spingerlo in quelle emergenti che possono portare bei soldoni. E no, non mi scandalizzo, credo sia normale, ma moralmente poco apprezzabile. E non sto mica parlando di mettere Idris Elba come personaggio principale di un ipotetico franchise ex-novo, bensì di metterlo a fare chessò un reboot di Conan il Barbaro.
El Scorcho, 15/07/2019 01.17:
Sì, eh, appunto non ce la mettono. Ho detto ciò perchè hai creduto Foxy abbia evitato accuratamente quel paragone (non si sa per quale motivo, a 'sto punto)...
Ma ci saranno pure tutti i cazzo di scopi commerciali che ti pare di sicuro, ma sono anche figli di una società 2019, mai inclusiva come ora verso realtà che sono ancora considerate minoritarie. E boh, ben venga o sticazzi, scegli tu, paragonare Great Khali (per cui, per inciso, definire gli indiani come "poveri in canna" quando il canale più seguito su YouTube è indiano e conta 105 milioni di iscritti, è da stolti...) con una Ariel di colore non ha comunque il minimo senso...
Io parlavo di un ipotetico live action infatti, dove l'equivalente di cambiare Ariel sarebbe stato metterci Kristen Stewart al posto di una caraibica..... Mica del cartone animato originale.
Gli indiani comunque sono un bacino di utenza estremamente limitato per quanto riguarda il cinema (se non erro Endgame è l'unico film non indiano nella top 50 della storia, e ha incassato 65mln di dollari!), sia perchè molto chiusi alla filmografia di Bollywood sia perchè oggettivamente (tolti quei milioni di ricchi e straricchi mediamente poverissimi.
Eksistensens jeger, 15/07/2019 00.37:
si ma Sauron, a te risulta per caso che la Disney abbia il bisogno impellente di far cassa con i propri prodotti verso estrazioni afroamericane, di colore o similari? C'è per caso qualche studio o ricerca che afferma questo? A me pare di no, la Disney è una società leader nel settore dell'intrattenimento, vende in ogni parte del mondo e di certo non ha bisogno di chissà quali spinte di questo genere.
Se sì tratta di scelta commerciale o inclusiva random questo non lo so, ad ogni modo anche se fosse rimaniamo nel puro marketing aziendale.
Cioè non è che devono fare il live action del Mein Kampf, è una rivisitazione de La Sirenetta... se l'autore, il regista o chi per loro si fossero svegliati una mattina proponendo questa scelta ai dirigenti Disney per puro spirito creativo non ci vedo niente di strano.
Invece qua sembra la caccia all'inghippo nascosto. Si forza la mano per cercare chissà quale significato ad un prodotto (probabilmente, fin quando non uscirà non possiamo neanche giudicarlo sotto questo aspetto) normalissimo, senza nessun tipo di chiave simbolica o filosofica (a parte la morale della fiaba originale, ma pure questo c'entra niente. La fiaba è una cosa, La Sirenetta Disney un'altra).
Ma Iron, la Disney non ha bisogno impellente di niente, semplicemente è un'azienda iper-lungimirante che pone le basi di un guadagno vita natural durante..... Perchè i cinesi costruiscono ponti e strade in tutta l'Africa? Certo non perchè al momento hanno bisogno di guadagnare, pongono le basi per accordi commerciali e assoggettamenti politici che daranno i propri frutti nel giro di anni o decenni.
Che poi come dici tu sono liberissimi di farlo, anzi è normale lo facciano, mica me la prendo eh. Faccio solo una considerazione, ovvero che mi piacerebbe spingessero neri/asiatici/donne o chi più ne ha più ne metta non cercando di infilarli in reboot o simili, ma piuttosto in film ex novo.
Poi la morale, la simbologia e cazzi vari non c'entrano nulla in questo caso, io parlo solo di fedeltà all'opera originale (che no, appunto non è la fiaba ma il cartone) almeno per quanto riguarda il cast (sempre che non decidano di far diventare Re Tritone un transgender, Sebastian un dugongo e Flounder una sogliola, chissà).