Re:
Undertaker-dx, 15/05/2013 17:21:
è perché voi vi siete ossessionati con sta storia di amy, la ripetete a prescindere perché sì.
sheldon era il personaggio che conoscevamo nelle prime stagioni perché ha vissuto da emarginato tutta la vita, poi è stato coinvolto in un bozzo di società via via più evoluto, ed ovviamente è cambiato, ne è stato, volente o nolente, attratto e come ogni singola e normale persona ne è stato coinvolto, trovando anche una donna adatta a lui, un'anima gemella. E non potete dire "di botto cambia", perché l'evoluzione è stata graduale, a partire dalle prime stagioni dove disgustava tutto arrivando a quando era geloso del fatto che Leonard passasse il tempo con Penny, a quando era infastidito che lo lasciasserò lì per andare a casa di Raj, ai primi moti di gelosia per Amy (la puntata dei trenini) o le prime dimostrazioni di affetto per Leonard (quando va a svegliare Penny di notte chiedendole di non ferirlo).
Ma voi no, convinti di seguire una serie di robot volete che resti lo stesso.
TUTTI i personaggi si sono evoluti. Leonard è il più "integrato" in una società comune, il più sciolto, Howard è meno maniaco e si è sistemato, Raj è quello dallo sviluppo più lento ma sta iniziando a migliorare, vedrete che entro la fine riuscirà a parlare senza alcol, Sheldon l'ho detto sopra e pure Penny si è voluta, ma ve la ricordate nella prima stagione, che faceva la classicissima bambola bionda e stupida?
La serie è fantastica anche perché ha mostrato un'evoluzione coerente di personaggi particolari.
Chi l'ha detto che i personaggi devono evolvere?
E occhio che io a casa c'ho tutta la manualistica dei mammasantissima della buona scrittura americana (McKee, Seger, Field, e compagnia cantante) di cinema.
Nelle serie comiche, soprattutto, non è poi così necessario: non c'è evoluzione in It's Always Sunny, Seinfeld, e passando in Italia, Boris. E chissà quante me ne dimentico!
Non voglio entrare in una discussione specialistica, ma quella del dogma del personaggio a tutto tondo, che compie il percorso di maturazione, è un'epoca superata. Sia nel cinema che nella TV vediamo tante serie, addirittura con protagonisti, che rimangono, "post-modernicamente" mi verrebbe da dire, uguali.
Spesso è anche questione di "logiche". La storia di un gruppo di disadattati (riprendendo undertaker) che si "evolve" e si normalizza, è un modo di vederla. Un altro modo è quella di vedere che, nonostante le situazioni, i cambiamenti, le prove e le tribolazioni, restano sempre gli stessi. Che poi su questo si possa fare sia un lavoro positivo (rimanere sempre gli stessi è positivo?) o negativo (che disadattati sono e disadattati resteranno sempre, che è uno dei motivi per cui adoro It's Always Sunny, col suo retrogusto amaro, nel mostrare una società che questi individui li etichetta e li schifa, ma allo stesso tempo non puoi che simpatizzare per quella "nicchia" di stronzoni), altro paio di maniche.