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  • Jake"thesnake"Roberts
    00 27/11/2011 23:20
    Re:
    Our lady peace, 27/11/2011 22.51:

    Il Drugo ha un nick non suo, credo che schifi qualsiasi tipo di musica non ballabile o giù di lì.
    Ancora non so cosa recensirò, ma credo di fare Nati per subire degli Zen, che ho in mente la rece ma non so dove postarla.




    Nick non suo? [SM=x2584215]
    Quindi Malakian non c'entra niente?
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    Uno/Due
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    A me piace il cazzo e paperinik è un idiota
    00 28/11/2011 00:44

    Tracklist
    Ancora in piedi – 4:15
    A.A.A. qualcuno cercasi – 4:54
    Ho messo via – 4:44
    Dove fermano i treni – 3:21
    I duri hanno due cuori – 4:05
    La ballerina del carillon – 3:41
    Prezoo – 0:40
    Lo zoo è qui – 3:56
    Piccola città eterna – 5:02
    Walter il mago – 4:17
    Pane al pane – 3:33
    Quando tocca a te – 5:31
    Sopravvissuti e sopravviventi: tema – 1:34
    Certo che il tempo vola...
    Può sembrare la frase più stupida e banale del mondo, eppure è una grande verità. Spesso gli anni passano, viviamo le nostre esperienze, cresciamo, maturiamo e non ce ne accorgiamo nemmeno. O meglio, ce ne accorgiamo quando un vestito non ci entra più, quando ci si ritrova diplomati o laureati senza manco accorgersene, o quando... quella canzone non ci piace più .
    Chi di noi non ha mai provato la sensazione che quelle note, quelle melodie che magari ci sembravano fighissime solo l'anno prima, oggi non ci dicano più nulla? O che quel cantante/gruppo musicale, che ci sembrava il migliore del mondo, adesso ci fa schifo o quasi? Magari proprio quel cantante/gruppo musicale che ci hanno "sverginato" musicalmente?

    Probabilmente storcerete il naso, ma il mio "iniziatore" al genere che più amo è stato Luciano Ligabue da Correggio. Proprio quel Luciano Ligabue da Correggio che rappresenta per molti uno dei "mali" della musica italiana, bollito forse da anni e capace nonostante ciò di vendere CD come il pane, solo perchè è "Ligabue".
    Io ho amato le canzoni di Ligabue, visceralmente. Quando avevo tipo 14 anni non ho ascoltato altro per un anno, mi sembrava di non aver bisogno di altro che delle sue canzoni. Eppure oggi, malgrado mi piaccia ancora canticchiare le sue canzoni in macchina col mio migliore amico (che era tale anche quando avevo 14 anni) non riesco più ad ascoltare un suo album per intero.
    "Mi annoia" penso "non è più la mia musica": canovaccio che si ripete uguale ad ogni album. Tranne ad uno...
    Sopravvissuti e sopravviventi, terzo album di Ligabue, esce nei negozi nel 1993. In molti si aspettano un nuovo exploit del rocker emiliano dopo il grande successo dei primi due album. Eppure, non tutto va come previsto. Qualcosa si rompe. L'album vende meno di quanto ci si aspetti. La definitiva consacrazione viene rimandata di qualche anno.
    Cosa non ha funzionato? Probabilmente l'album non viene apprezzato appieno dal grande pubblico a causa della sua "durezza" e "cupezza", aggettivi fino ad allora estranei al sound di Ligabue, che dopo quest'album tornerà in effetti a sonorità a lui più congeniali.
    Nonostante l'accoglienza fredda, a parere di chi scrive questo è il miglior album di Ligabue.

    "Durezza" dicevano i recensori di allora (rapportata alle solite sonorità di Ligabue ovviamente): e in effetti la prima canzone ha toni insolitamente "duri". Ancora in Piedi è infatti retta dal gran lavoro di chitarra di Cottafavi (membro della band che accompagnava all'epoca Ligabue, i ClanDestino). Dopo A.A.A., pezzo che rientra più nei canoni (e francamente non eccezionale), abbiamo la canzone più famosa del lotto: Ho messo via, sorretto da una melodia al piano piuttosto delicata e in cui è presente anche un bell'assolo di tromba (suonato, con mia somma sorpresa, da Demo Morselli), il cui testo parla appunto delle difficoltà nel riuscire a mettere da parte una relazione finita male. Subito dopo torniamo sui toni duri di inizio album con Dove Fermano i treni, dove sono soprattutto le chitarre a farla da padrone, e con I Duri hanno Due Cuori, ovvero la storia di Veleno, un balordo con una vita da buttare. Poi si ritorna su toni delicati con La ballerina del Carillon (che altro non è che la ballerina di lap dance), in cui a farla da padrone è una chitarra a dodici corde che tesse una ballata molto malinconica.
    Dopo la breve intro Prezoo, c'è poi un'altra canzone piuttosto dura: Lo zoo è qui, in cui con ironia i vari animali di uno zoo vengono paragonati a varie categorie umane. Idea interessante, ma testo un po' ripetitivo, anche se musicalmente è tutt'altro che da buttare. Subito dopo c'è una delle perle nascoste dell'album: Piccola Città Eterna è probabilmente un omaggio alla sua Coreggio, dove vengono mostrati alcuni strani abitanti di questa città, perdenti eppure affascinanti (in realtà tutti i personaggi presentati nell'album sono dei perdenti, degli sconfitti, dei "sopravviventi" appunto).
    Un magnifico pianoforte introduce l'altra gemma dell'album, Walter il mago, il cui protagonista è appunto questo mago che ormai non incanta più come una volta. La malinconia regna sovrana in un brano di rara intensità. Subito dopo si ritorna a sentieri più "duri" con Pane al Pane, a dire il vero la canzone più debole dell'album, non brutta ma abbastanza inutile. Gran finale affidato a Quando Tocca a te (che si chiude addirittura con una banda, e anche questa caratterizzata da una grande cupezza di fondo) e a Sopravvissuti e sopravviventi-tema, ideale colonna sonora di un album che nonostante tutto riesce ancora ad emozionarmi.
    Scusate la lunghezza eccessiva
    [Modificato da Uno/Due 28/11/2011 17:31]
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    Soseki
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    00 28/11/2011 03:30
    Re:
    The Real Deal, 27/11/2011 22.57:






    Grandissimo CD, probabilmente il mio preferito dei Maiden! Ci sono dei periodi in cui ascoltare Wasted Years mi fa venire il magone! [SM=x2584279]

    Io ho deciso di recensire A Night at the Opera dei Blind Guardian, il primo cd metal che ho acquistato e tutt'ora il mio preferito dei Blind nonostante oggettivamente non sia il migliore [SM=x2584290]
  • Jake"thesnake"Roberts
    00 28/11/2011 09:44
    Avevo pensato ad un'album dei SOAD,ma alla fine ho deciso di scrivere 4 righe su uno degli album forse più belli di sempre,almeno per quel che è il panorama del rock anni 70.



    Album: Quadrophenia
    Artista: The Who

    Disco 1
    Lato A
    I am the Sea - 2:08
    The Real Me - 3:20
    Quadrophenia - 6:15
    Cut My Hair - 3:46
    The Punk and the Godfather - 5:10

    Lato B
    I'm One - 2:39
    The Dirty Jobs - 4:30
    Helpless Dancer - 2:32
    Is It in My Head - 3:46
    I've Had Enough - 6:14

    Disco 2
    Lato A
    5:15 - 5:00
    Sea and Sand - 5:01
    Drowned - 5:28
    Bell Boy - 4:56

    Lato B
    Doctor Jimmy - 8:42
    The Rock - 6:37
    Love, Reign O'er Me - 5:48

    Uno dei dischi essenziali, geniali e intramontabili del rock.
    “Quadrophenia” raccoglie momenti delicati ed introspettivi ed esterna istanti di pura aggressività.È un concept per la sua struttura, con molto rock, delicato e feroce insieme, e con interventi di piano e di archi che rendono l’atmosfera ancor più carica di emozioni.
    Inutile dire che anche quest’opera nasce dalla vulcanica mente di Townshend.
    Particolarmente di rilievo: "helpless dancer", "the rock" e "love, reing o’er me", in cui si riprendono i temi melodici principali dell’album e si rimarcano i momenti di rabbia e di dolore del protagonista dell'Album,Tommy,strutturato appunto come una storia,attraverso la musica e i testi incredibilmente poetici. Un capolavoro.
    Ed ecco Love, Reign O'er Me una canzone che definire capolavoro è riduttivo.In questa canzone per me è racchiuso tutto lo spirito della rock band inglese.

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    Frank Draven
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    00 28/11/2011 10:18
    Recensirò Thirteen Step degli A Perfect Circle, quando ho tempo faccio una bella recensione dettagliata.
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    ZX24
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    00 28/11/2011 11:57


    C'ho pensato tanto a cosa recensire, alla fine ero indeciso fra "Mellon Collie" dei Pumpkins, che è stato il cd che mi ha cambiato i gusti musicali una volta e per sempre, o "Toxicity" dei System of a Down, che resta il mio cd preferitissimo. Poi, davanti al netbook, improvvisa, l'idea. Fare un album che potesse essere più o meno universalmente riconosciuto come un bell'album era troppo facile, facciamo un salto indietro a quando avevo 16 anni, quando i brufoli invadevano il mio muso, quando quella della 4° del linguistico ti aveva lasciato dopo un paio di lingue per uno più bello di te, quando, insomma, tutto era migliorabile e nulla andava perfettamente come doveva andare. La risposta a tutto questo era una sola: Limp Bizkit.

    Non mi era ancora capitato sotto mano "Three Dollar Bill Y'Alls" - infondo sono uno specialista nel conoscere band dal secondo album in avanti -, però ricordavo quel gruppo di schizzati coverizzare "Faith" di George Michael e darle tutto un altro senso. Poi all'improvviso, in uno dei soliti giorni passati a guardicchiare quella che era la bella MTV di una volta, mi trovo davanti il faccione e il cappellino di Fred Durst che cammina per strada cantando di essere venuto al mondo come un reietto; era il video di "Nookie". Non avevo ancora Napster e quindi mi toccò passare pomeriggi nella speranza di re-incrociare quel video e poterlo registrare col walkman (ah, i vecchi mezzi di una volta), solo che quel video non lo passavano più e allora dovetti passare a metodi più eterodossi: negozio di dischi, 20mila lire cash e acquisto di "Significant Other".

    Pensiero #1: "ammazza che merda di copertina". Effettivamente ne ho viste di meglio, però ne ho anche viste poche altre che così bene si adattano al prodotto che devono offrire: incasinata, colorata, caotica, insomma, gli stava a pennello. Metto il cd sullo stereo e attacca "Just Like This": music is key, it's the way we're set free from all that this world is throwing at me, un 17enne brufoloso con la chitarra elettrica - già che parliamo di chitarra elettrica, Wes Borland, quanto cazzo è sottovalutato come chitarrista? - non aveva bisogno di udire altro. Il resto del cd scivolava che era un piacere, "Nookie" passata in repeat quelle 20-25 volte, foss'anche solo per quel bridge poderoso ain't nothing gonna change, if you can go away i'm just gonna stay here and always be the same con quel suono sotto di DJ Lethal che non ho mai capito cosa fosse ma che ci stava a pennello. Poi attaccava "Break Stuff" e se non avevi voglia di spaccare sul serio qualcosa tu, ragazzetto liceale, avevi qualche serio problema. "Re-arranged" l'ho sentita quelle 700 volte pensando a quella della 4° linguistico, aveva un che di catartico ripetersi nel cervello you think that everybody's the same, i don't think that anybody is like you. Passavano i minuti, i brani, ti ascoltavi "9 teen 90 nine" e pensavi che pure l'intermezzo rap aveva un suo perché, ti ascoltavi "No sex" e ritornava la catarsi, ti ascoltavi "Show me what you got" e tornavi ad apprezzare quanto questi 5 della Florida fossero infondo degli amorevoli tamarroni ignoranti. Passava un'ora, e in quell'ora ti eri sentito meglio, e infondo te, tizio pieno di brufoli e con tutti i problemi del mondo addosso - che oggi a 29 anni sei abbastanza maturo da capire essere cazzatelle, ma quanto pesavano ai tempi - non avevi bisogno di nient'altro che di questo; e infondo anche nel 2011, quando ti metti su "Gold Cobra", un sorriso pensando a tutto quello che Durst e soci sono stati per te viene spontaneo. E dopo il sorriso la testa che fa su e giù, quasi in automatico.





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    Uno/Due
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    00 28/11/2011 12:35
    Re:
    Frank Draven, 28/11/2011 10.18:

    Recensirò Thirteen Step degli A Perfect Circle, quando ho tempo faccio una bella recensione dettagliata.




    album grandioso [SM=x2584279]
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    The Real Deal
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    00 28/11/2011 14:33
    Re: Re:
    Soseki, 28/11/2011 03.30:



    Grandissimo CD, probabilmente il mio preferito dei Maiden! Ci sono dei periodi in cui ascoltare Wasted Years mi fa venire il magone! [SM=x2584279]

    Io ho deciso di recensire A Night at the Opera dei Blind Guardian, il primo cd metal che ho acquistato e tutt'ora il mio preferito dei Blind nonostante oggettivamente non sia il migliore [SM=x2584290]




    Per me, senza probabilmente. Non è il primo che ascoltai, ma è il primo che acquistai e ancora conserva la sua magia originale. Forse Caught Somewhere in Time è anche la mia canzone preferita dei Maiden di tutti i tempi.
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    00 28/11/2011 20:48
    Ho scelto. Recensirò l'album omonimo degli Alice in Chains. [SM=x2584290]
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    00 29/11/2011 01:02
    AUTOMATIC FOR THE PEOPLE (R.E.M., 1992)



    Drive - 4:31
    Try Not to Breathe - 3:50
    The Sidewinder Sleeps Tonite - 4:06
    Everybody Hurts - 5:17
    New Orleans Instrumental No. 1 - 2:13
    Sweetness Follows - 4:19
    Monty Got a Raw Deal - 3:17
    Ignoreland - 4:24
    Star Me Kitten - 3:15
    Man on the Moon - 5:13
    Nightswimming - 4:16
    Find the River - 3:50

    Io sono uno che tende a essere indiesnob principalmente e qua si parla chiaramente di una band mainstream, ma chissenefrega, per me la musica dev'essere bella e non brutta, può essere un inno alla gioia o un inno alla morte, è giusto così. Sono sempre stato un grande fan della band americana e l'annuncio del loro ritiro mi ha causato, ammetto, un cavolo di dispiacere nel mio dentro. Alla fine la sorte doveva essere questa, per il fatto che a mio parere erano in una leggera parabola discendente, ma comunque onorevole. La voce dolce e soave del buon Michael Stipe, l'eleganza della chitarra dell'indomito Peter Buck e chi più ne ha, più ne metta.
    Dopo questa introduzione, bando alle ciance e passiamo ai seri giudizi, l'album che prendo in esame rientra nella categoria "per i cuori puri"; siamo nell'anno 1992, cioè il mio anno di nascita, toh che coincidenza. E' stato inoltre inserito al 247° posto nella graduatoria dei 500 migliori album di tutti i tempi, tanto per dire.
    I pezzi forti secondo me? Elenchiamoli:
    -The Sidewender Sleeps Tonite: "call me when you try to wake her up, call me when you try to wake her", un pezzo fatto apposta per ogni essere umile presente al mondo, dalla sua sinfonia commovente al tono lamentoso a dir poco sublime del buon Stipe. Fatto apposta anche per ogni essere che si sente giù, che sente un mal di vivere momentaneo, il mio preferito assieme al seguente;
    -Nightswimming: "nightswimming deserves a quiet night""Nightswimming, remembering that night / September's coming soon". Sono i minuti della costernazione, la lacrima in senso vero e proprio scende, la mia corteccia cerebrale è in piena attività. Insomma, mi viene da pensare ad attimi allegri passati con amici stretti o con tizi capitati per caso, la nostalgia sale. Me la gusto soprattutto sullo scoccare di settembre, anche se sono un uomo d'inverno, ma sticazzi, l'importante è che si accenda il mio cor.
    -Everybody Hurts: tanto di cappello, pezzo ormai usato come colonna sonora per ogni coccodrillo di qualsiasi santo sulla terra, ma poco conta. Mi viene da ascoltare di meno questo pezzo per non prendere in esame l'ipotesi fatale di una fine indecorosa, giusto così.
    -Man on the Moon: altro bel pezzo allettante, mi vengono in mente i piccoli tragitti in macchina d'estate con un mio amico stretto a spararci questo e altri pezzi di Stipe e co. Posso definire questo pezzo come mia fonte personale di rinvigorimento.
    Beh, naturalmente la menzione d'onore va anche a Drive, Find the River e Try Not to Breathe, quest'ultimo più ignorato dal mio punto di visto. Mi fermo qua, non sono abituato a comporre recensioni, ma l'importante era metterci del mio.
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    Where Is My Mind
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    00 30/11/2011 19:03
    Bell'idea! Avevo pensato a qualcosa di simile, ma ognuno avrebbe dovuto elencare un album per decennio. Io, con i miei tempi, farò così. Partirò dagli anni '60, ho quasi deciso.
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    )adramelech(
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    00 30/11/2011 20:08
    White Light, White Heat, White Trash
    credo che sarà questa la mia scelta.
    Ero indeciso tra VS dei Pearl Jam o questo,però l'album dei social fu il primo ed unico album che comprai a scatola chiusa e ne rimasi folgorato.
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    AngelieDemoni82
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    00 02/12/2011 15:50
    Uh, bell'idea, vista ora.
    Probabilmente farò Ten, fu il CD che condizionò la mia adolescenza. E metà di voi manco erano nati. :alonso:

    Che tristezza. :alonso:

    p.s: ci starebbe anche Yield. O, per cambiare gruppo, Siamese Dream.
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    AngelieDemoni82
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    00 02/12/2011 15:52
    Re:
    )adramelech(, 30/11/2011 20.08:

    White Light, White Heat, White Trash
    credo che sarà questa la mia scelta.
    Ero indeciso tra VS dei Pearl Jam o questo,però l'album dei social fu il primo ed unico album che comprai a scatola chiusa e ne rimasi folgorato.




    Complimenti per Vs..
    Album meno noto di quanto dovrebbe essere, lo comprai appena uscito e me ne innamorai subito. Daughter, Elderly Woman etc, Indifference e Rearviewmirror sono ancora tra le canzoni che canticchio più spesso sotto la doccia o simili.
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    Uno/Due
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    A me piace il cazzo e paperinik è un idiota
    00 02/12/2011 16:40
    speriamo che qualcuno recensisca screamadelica [SM=x2584223]
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