***Classifiche e Playlist*** Cinema

Film preferiti (Top 20)

(posizioni precedenti)

Testo nascosto - clicca qui

20. ZOMBI (Dawn of the Dead)
19. LA REGOLA DEL GIOCO (La règle du jeu)
18. UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO (A Streetcar Named Desire)
17. IL SERVO (The Servant)
16. IL BANDITO DELLE UNDICI (Pierrot le fou)
15. SOLARIS (Soljaris)
14. LA DOLCE VITA
13. QUARTO POTERE (Citizen Kane)
12. SONATINE
11. IL FASCINO DISCRETO DELLA BORGHESIA (Le charme discret de la bourgeoisie)
10. VIALE DEL TRAMONTO (Sunset Boulevard)
9. LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE (Vertigo)

8. BLADE RUNNER di Ridley Scott

La fantascienza è un genere che ha regalato al cinema molti capolavori. Forse perchè sprona i registi ad usufruire al massimo la propria fantasia, per mettere in scena ambientazioni che possano lasciare a bocca aperta il pubblico. Inoltre è un genere che porta a pensare al futuro, con tutte le implicazioni socio-politiche, bio-etiche e filosofiche del caso. Film come Solaris e 2001 hanno mostrato come la fantascienza potesse venire usata per dire qualcosa di sensato sull'uomo, la società, la religione, oltre che sulla scienza ovviamente.
Ma nonostante tutte queste implicazioni e opportunità, la fantascienza al cinema è sempre stato un "genere a sè", con determinate e tacite regole di messa in scena. Almeno fino a Ridley Scott. Nel 1979 il regista ci regala il primo vero crossover tra horror e sci-fi, un capolavoro che conosciamo col titolo di Alien. Tre anni dopo, ispirandosi ad un romanzo di Philip K. Dick, Scott prova a mischiare il genere con il noir. E i risultati sono ancora più impressionanti. Blade Runner è un film che ha conquistato generazioni, ed è ancora oggi venerato da legioni di fans. Scott cavalca l'onda con director's cut, final cut, alimenta leggende e ora si prepara ad un sequel. Ma difficilmente potrà bissare il successo di questa pellicola irripetibile. Il manifesto cinematografico del cyber-punk, ci ha regalato personaggi tormentati come il poliziotto Deckard, la bella Rachel e il replicante Roy (un Rutger Hauer mai più così).

Sono curioso sui tuoi primi 7.
Sicuramente un Kubrick, direi un Kurosawa, un Truffaut, un John Ford, probabilmente Old Boy. Poi? Il Padrino? Taxi Driver?

Però non anticiparmi nulla, c'è + gusto a scoprirli pian piano.

casper-21, 04/07/2012 18.44:

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Sono curioso sui tuoi primi 7.
Sicuramente un Kubrick, direi un Kurosawa, un Truffaut, un John Ford, probabilmente Old Boy. Poi? Il Padrino? Taxi Driver?

Però non anticiparmi nulla, c'è + gusto a scoprirli pian piano.

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La curiosità è reciproca, alcuni dei film che hai messo mi hanno spiazzato.
Comunque conto di far fuori le prossime posizioni più in fretta del solito, spero prima del week-end (mi aspetta un mix letale lavoro-studio).

Eric Packer, 04/07/2012 19.07:

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La curiosità è reciproca, alcuni dei film che hai messo mi hanno spiazzato.

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Tipo?
Comunque sto sfruttando al massimo il fattore soggettività, per metterci film magari meno belli di altri ma a cui sono più legato.
Per esempio penso che ai primi 3 alla fine metterò Kitano, Ferrara e Lynch, ma non con i film che uno si aspetterebbe. Lo stesso Park Chan Wook probabilmente non sarà rappresentato da Old Boy.

casper-21, 04/07/2012 19.34:

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Tipo?
Comunque sto sfruttando al massimo il fattore soggettività, per metterci film magari meno belli di altri ma a cui sono più legato.
Per esempio penso che ai primi 3 alla fine metterò Kitano, Ferrara e Lynch, ma non con i film che uno si aspetterebbe. Lo stesso Park Chan Wook probabilmente non sarà rappresentato da Old Boy.

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Requiem for a Dream e Nowhere to Hide mi hanno sorpreso, ma anche Goodfellas e Breaking the Waves. I primi due perchè non sono proprio dei filmoni, gli altri due perchè lo sono
Non so, di Scorsese avrei detto un After Hours, e per quanto riguarda von Trier mi davi l'impressione di uno che apprezza maggiormente o il primissimo o l'ultimo (quello di Antichrist e Melancholia).

Provo a indovinare i tuoi tre Ferrara, Kitano e Lynch: Addiction, Sonatine e Lost Highway.

Film preferiti (Top 20)

(posizioni precedenti)

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20. ZOMBI (Dawn of the Dead)
19. LA REGOLA DEL GIOCO (La règle du jeu)
18. UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO (A Streetcar Named Desire)
17. IL SERVO (The Servant)
16. IL BANDITO DELLE UNDICI (Pierrot le fou)
15. SOLARIS (Soljaris)
14. LA DOLCE VITA
13. QUARTO POTERE (Citizen Kane)
12. SONATINE
11. IL FASCINO DISCRETO DELLA BORGHESIA (Le charme discret de la bourgeoisie)
10. VIALE DEL TRAMONTO (Sunset Boulevard)
9. LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE (Vertigo)
8. BLADE RUNNER

7. RASHŌMON di Akira Kurosawa

Nel 1950 anche il cinema asiatico ebbe il suo Citizen Kane. Alla regia c'era un uomo destinato a diventare leggenda: Akira Kurosawa. Fu il primo film orientale a vincere quelli che allora erano i maggiori premi cinematografici: il Leone d'Oro a Venezia e l'Oscar al miglior film straniero (in ritardo di due anni). La storia (tratta da Ryunosuke Akutagawa, il Kafka nipponico) è servita da modello a centinaia di altri film: le diverse testimonianze discordanti su un fatto che appaiono come una matassa inestricabile sulla via della verità, che spesso si rivela una delusione. Fece di Toshiro Mifune e di Machiko Kyo delle star e diede visibilità al Giappone, paese che si stava faticosamente rialzando e combattendo i fantasmi della guerra.
Vi invito caldamente a prestare attenzione ad ogni minimo dettaglio della pellicola; potrete ammirare una delle cose più vicine alla perfezione. Kurosawa ha girato anche tanti altri capolavori (I sette samurai e Ran su tutti), ma questo è secondo me il suo film più rappresentativo.

Eric Packer, 04/07/2012 20.17:

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Requiem for a Dream e Nowhere to Hide mi hanno sorpreso, ma anche Goodfellas e Breaking the Waves. I primi due perchè non sono proprio dei filmoni, gli altri due perchè lo sono
Non so, di Scorsese avrei detto un After Hours, e per quanto riguarda von Trier mi davi l'impressione di uno che apprezza maggiormente o il primissimo o l'ultimo (quello di Antichrist e Melancholia).

Provo a indovinare i tuoi tre Ferrara, Kitano e Lynch: Addiction, Sonatine e Lost Highway.

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Del nazi i primi me li ricordo appena, non mi han proprio pigliato (anzi, mi ricordo un corto degli esordi veramente osceno).
Antichrist non mi è piaciuto per nulla, ma neppure il più lineare Il Grande Capo, Melancholia non l'ho ancora visto.
No, in generale direi che sono molto più da periodo di mezzo.

Nessuno dei tre. Appunto per quello ho detto non coi film che uno si aspetterebbe.
Però Sonatine lo metto lo stesso, quello è obbligaotiro, ma un pelo più in alto.

Rashomon
Il vantaggio di aver messo dall'80 in poi è anche il non dover scegliere quale Kurosawa mettere.


I MIEI FILM PREFERITI (dal 1980 in poi)

30. CONFESSIONS - Tetsuya Nakashima - 2010
30 bis. FISH STORY - Yoshihiro Nakamura - 2009
29. KIDS - Larry Clark - 1995
28. KYNODONTAS - Yorgos Lanthimos - 2009
27. HAPPY TOGETHER - Wong Kar Wai - 1997
26. FIGHT CLUB - David Fincher - 1999
25. TOKYO FIST - Shinya Tsukamoto - 1995
24. REQUIEM FOR A DREAM - Darren Aronofsy - 2000
23. LOVE EXPOSURE - Sono Sion - 2008
22. PULP FICTION - Quentin Tarantino - 1994
21. INFERNAL AFFAIRS - Andrew Lau & Alan Mak - 2002 & 2003
20. CROWS ZERO - Takashi Miike - 2007
20 bis. MULHOLLAND DRIVE - David Lynch - 2001
19. NOWHERE TO HIDE - Lee Myung-Se - 1999
18. BREAKING THE WAVES (Le Onde del Destino) - Lars Von Trier - 1996
17. GOODFELLAS (Quei Bravi Ragazzi) - Martin Scorsese - 1990

16. UNFORGIVEN (Gli Spietati) - Clint Eastwood - 1992

Western cinico in maniera dissoluta, diverso da tutto ciò che si sia mai visto nell'ambito (usa il genere western in pratica solo come tessuto narrativo), Clint si consegna alla storia uniformando il giudizio di pubblico e critica.
L'autore indaga la propria vecchiaia, il rimpianto della giovinezza, e medita sull'andamento del tempo, con un tiro realmente spietato, coi suoi soliti giochi di sguardi, e che punta tutto sui personaggi.
Ottimi i dialoghi, grandi gli attori, grande la fotografia, Clint reinventa il genere che lo ha reso ciò che è.

casper-21, 04/07/2012 21.35:

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16. UNFORGIVEN (Gli Spietati) - Clint Eastwood - 1992

Western cinico in maniera dissoluta, diverso da tutto ciò che si sia mai visto nell'ambito (usa il genere western in pratica solo come tessuto narrativo), Clint si consegna alla storia uniformando il giudizio di pubblico e critica.
L'autore indaga la propria vecchiaia, il rimpianto della giovinezza, e medita sull'andamento del tempo, con un tiro realmente spietato, coi suoi soliti giochi di sguardi, e che punta tutto sui personaggi.
Ottimi i dialoghi, grandi gli attori, grande la fotografia, Clint reinventa il genere che lo ha reso ciò che è.

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Inserendo Unforgiven ( ) mi hai fornito un assist per la prossima posizione che colgo al balzo.

Che stronze le puttane!!!

Film preferiti (Top 20)

(posizioni precedenti)

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20. ZOMBI (Dawn of the Dead)
19. LA REGOLA DEL GIOCO (La règle du jeu)
18. UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO (A Streetcar Named Desire)
17. IL SERVO (The Servant)
16. IL BANDITO DELLE UNDICI (Pierrot le fou)
15. SOLARIS (Soljaris)
14. LA DOLCE VITA
13. QUARTO POTERE (Citizen Kane)
12. SONATINE
11. IL FASCINO DISCRETO DELLA BORGHESIA (Le charme discret de la bourgeoisie)
10. VIALE DEL TRAMONTO (Sunset Boulevard)
9. LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE (Vertigo)
8. BLADE RUNNER
7. RASHŌMON

6. IL MUCCHIO SELVAGGIO (The Wild Bunch) di Sam Peckinpah

Prima che Clint mettesse fine al genere con Unforgiven già un pazzo disilluso come Peckinpah aveva minato per sempre il genere che aveva contribuito a lanciarlo. Che il western non stesse bene ce lo confermava pure Leone, che un anno prima intitolava il suo film C'era una volta. Come dire: dimenticatevi del passato. Dimenticatevi i Ford, gli Hawks e i Mann: The Wild Bunch è la pietra tombale sul mito della frontiera. La violenza e i ralenti tipici del regista (che ci ha mostrato come le pallottole non si limitano a farti cadere in terra) trovano una perfetta armonia in questa storia di amicizia virile che ricorda moooolto da vicino le tematiche che caratterizzeranno il cinema di John Woo. La sparatoria/carneficina finale ("andiamo?") è forse la più famosa della storia del cinema.
Il western più bello di tutti i tempi non poteva che essere il suo canto del cigno.

Così, a caso:

Dodesukaden - Kurosawa
Deserto rosso - Antonioni
Le notti di Cabiria - Fellini
La Grande Illusione - Renoir
L'estate di Kikujiro - Kitano
JSA - Park Chan-Wook
Ran - Kurosawa
Le notti bianche - Visconti
Profumo di Donna - Risi
Blow-up - Antonioni

I primi che mi vengono in mente.

I MIEI FILM PREFERITI (dal 1980 in poi)

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30. CONFESSIONS - Tetsuya Nakashima - 2010
30 bis. FISH STORY - Yoshihiro Nakamura - 2009
29. KIDS - Larry Clark - 1995
28. KYNODONTAS - Yorgos Lanthimos - 2009
27. HAPPY TOGETHER - Wong Kar Wai - 1997
26. FIGHT CLUB - David Fincher - 1999
25. TOKYO FIST - Shinya Tsukamoto - 1995
24. REQUIEM FOR A DREAM - Darren Aronofsy - 2000
23. LOVE EXPOSURE - Sono Sion - 2008
22. PULP FICTION - Quentin Tarantino - 1994
21. INFERNAL AFFAIRS - Andrew Lau & Alan Mak - 2002 & 2003
20. CROWS ZERO - Takashi Miike - 2007
20 bis. MULHOLLAND DRIVE - David Lynch - 2001
19. NOWHERE TO HIDE - Lee Myung-Se - 1999
18. BREAKING THE WAVES (Le Onde del Destino) - Lars Von Trier - 1996
17. GOODFELLAS (Quei Bravi Ragazzi) - Martin Scorsese - 1990
16. UNFORGIVEN (Gli Spietati) - Clint Eastwood - 1992

15. HUNDSTAGE (Canicola) - Ulrich Seidl - 2001

Mitteleuropa. Borghesia. Normalità. Villette a schiera. La tranquillità apparente. E all'interno, nascosta dietro tutto questo, la vera follia della middle class. Meschinità. Violenza. Sesso spinto. Mostri, lucida follia o solo la realtà dello stato attuale delle cose? E' questo che il regista austriaco (il regista preferito da Herzog, ci sarà un perchè) ci vuole sbattere in faccia e su cui non vuole certo darci risposte. Un film sul vuoto della gente, asfittico, spietato, cinico all'inverosimile. Con l'apice della scena dell'inno austriaco.

L'autostoppista più simpatica del mondo

Enorme invidia per le competenze di casper e Packer, con i quali mi complimento per le classifiche. A dire il vero, se la smettono di rinviare le date d'esame, comincerei anche io con la mia (molto più scontata e fruibile a dire la verità).

Ah, Casinò lo ritengo un pelino troppo elogiato. Grande film nulla da dire, ma dopo Godfellas rimane solo una riproposizione più pomposa che gira e tondo cambia davvero poco. Tra le due interpretazioni di Pesci, preferisco senz'altro quella originale.

Film preferiti (Top 20)

(posizioni precedenti)

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20. ZOMBI (Dawn of the Dead)
19. LA REGOLA DEL GIOCO (La règle du jeu)
18. UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO (A Streetcar Named Desire)
17. IL SERVO (The Servant)
16. IL BANDITO DELLE UNDICI (Pierrot le fou)
15. SOLARIS (Soljaris)
14. LA DOLCE VITA
13. QUARTO POTERE (Citizen Kane)
12. SONATINE
11. IL FASCINO DISCRETO DELLA BORGHESIA (Le charme discret de la bourgeoisie)
10. VIALE DEL TRAMONTO (Sunset Boulevard)
9. LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE (Vertigo)
8. BLADE RUNNER
7. RASHŌMON
6. IL MUCCHIO SELVAGGIO (The Wild Bunch)

5. MULHOLLAND DRIVE di David Lynch

Premetto che sto ascoltando la colonna sonora di Badalamenti in questo istante. Pelle d'oca.
Comunque. Primo film che condivido con casper

Io Lynch lo amo, letteralmente. Ho visto tutti i suoi film almeno 5 volte ciascuno (tranne Dune, ma ci capiamo no?), ho ascoltato i suoi dischi, sono stato alla sua mostra... Ci manca solo che comincio a praticare la meditazione trascendentale e siamo a posto.
La premessa era doverosa per farvi capire che conosco ciò di cui sto parlando. Arrivati alla top 5 non si tratta più di scegliere un film per regista: questi sono davvero i cinque film della vita. Mulholland Drive è talmente oltre ogni cosa mai apparsa sul grande schermo da rimanere tutt'oggi un'esperienza indescrivibile. Bisogna sospendere ogni residuo di razionalità prima di mettersi davanti a quest'opera definitiva e godere semplicemente del frutto della più grande fantasia della storia del cinema. Consiglio di non andate a cercare spiegazioni e indizi su internet: sono fuorvianti e non aggiungono nulla. E poi Lynch vi odierebbe.
Il regista ha intrapreso fino in fondo il cammino del Viale del tramonto. Ed è giunto su Mulholland Drive, la strada della notte e dei sogni.

Ps-1. Naomi Watts e Laura Harring perseguitano i miei sogni umidicci dalla prima volta che l'ho visto.
Ps-2. Contiene una delle scene più genuinamente spaventose che abbia mai visto. Avvertiti.

I MIEI FILM PREFERITI (dal 1980 in poi)

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30. CONFESSIONS - Tetsuya Nakashima - 2010
30 bis. FISH STORY - Yoshihiro Nakamura - 2009
29. KIDS - Larry Clark - 1995
28. KYNODONTAS - Yorgos Lanthimos - 2009
27. HAPPY TOGETHER - Wong Kar Wai - 1997
26. FIGHT CLUB - David Fincher - 1999
25. TOKYO FIST - Shinya Tsukamoto - 1995
24. REQUIEM FOR A DREAM - Darren Aronofsy - 2000
23. LOVE EXPOSURE - Sono Sion - 2008
22. PULP FICTION - Quentin Tarantino - 1994
21. INFERNAL AFFAIRS - Andrew Lau & Alan Mak - 2002 & 2003
20. CROWS ZERO - Takashi Miike - 2007
20 bis. MULHOLLAND DRIVE - David Lynch - 2001
19. NOWHERE TO HIDE - Lee Myung-Se - 1999
18. BREAKING THE WAVES (Le Onde del Destino) - Lars Von Trier - 1996
17. GOODFELLAS (Quei Bravi Ragazzi) - Martin Scorsese - 1990
16. UNFORGIVEN (Gli Spietati) - Clint Eastwood - 1992
15. HUNDSTAGE (Canicola)- Ulrich Seidl - 2001

14. BARKING DOGS NEVER BITE - Bong Joon Ho - 2000

Bong Joon Ho è ad oggi il mio regista preferito in assoluto. E per scegliere quale suo film inserire avrei potuto tranquillamente tirare una monetina, tanto ha fatto solo ed esclusivamente della roba della madonna (recuperare anche il corto Influenza per chi gli manca). Il suo esordio è oggettivamente il suo film "minore", quello con meno ambizioni, ma è quello a cui sono più legato, perchè il primo che ho visto, in cineteca a Bologna quando tirar giù da internet si era ancora all'alba. Sconsigliato agli amanti del migliore amico dell'uomo, animale che l'autore usa come metafora della vita, pieno di ironia tagliente e gag della madonna, sempre con uno stile che riesce ad essere contemporaneamente raffinato eppure totalmente idiota. Il coreano ci mostra già uno stile originalissimo e la finezza con cui riesce ad arrivare a rapresentare anche i sentimenti più intensi. E su tutto la storia di Boiler Kim e il "lancio" dal grattacielo, scena cult se ne esiste una.