GRUPPO 4
2001: ODISSEA NELLO SPAZIO (
2001: A Space Odissey)
di Stanley Kubrick, GB 1968
L'alba dell'uomo: un monolite nero fa la sua irruzione in un gruppo di preumani. E' l'incipit del più sconvolgente film di fantascienza di sempre. L'Odissea nel titolo non è messo a caso: con questo film Kubrick realizza veramente l'equivalente cinematografico dell'immortale opera omerica. Probabilmente il film più interpretato e interpretabile di sempre.
IL BACIO DELLA PANTERA (
Cat People)
di Jacques Tourner, USA 1942
Donna serba crede di essere l'ultimo anello di una famiglia di mutanti. Uno dei più grandi horror di sempre, giocato quasi unicamente sull'assenza e sull'ombra, più sul non detto che sullo spiattellato. Tourner si conferma maestro della luce e apre le porte dell'horror all'atmosfera tipica del noir.
HIROSHIMA MON AMOUR
di Alain Resnais, Francia/Giappone 1959
Film che ha spaccato in due la storia del cinema. Una donna francese vive una fugace storia d'amore a Hiroshima. Nel frattempo rivive una traumatica esperienza di amore e morte nel paese natale di Nevers. Presente e passato si confondono e perdono di significato: ogni storia è destinata a finire nel momento in cui è vissuta. L'atto ispiratore della Nouvelle Vague.
OMBRE (
Shadows)
di John Cassavetes, USA 1959
Cinema e Beat Generation: con Cassavetes si può. Esordio dietro la macchina da presa di uno dei cineasti (e attori) più importanti degli USA, con una storia che fa capo alle relazioni interrazziali (non è un porno, eh). Manifesto (insieme ai film di Anger e Brakhage) del cinema indipendente americano.