Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
The REAL Capt.Spaulding, 02/08/2017 16.47:
I nazisti legavano l'identità al sangue, non alla formazione.
La romanità così come l'emilianità non esistono sono costrutti dell'uomo tesi all'identificazione ovvero esistono in seno ai conformismi, diventano identità culturali forzate giustificate da prossimità geografiche e temporali.
La romanità di oggi non è la romanità della roma fiorentina del 500 ne' di quella piemontese dell'800, non è quella della roma dei rioni popolari (monti, borgo, trastevere,campo de' fiori), non è quella della roma del dopoguerra, non ci sono tratti unificanti che possano definire una linea senza soluzione di continuità, non ci sono valori universali che definiscono la romanità non esiste l'essere romano in quanto tale, storicamente e culturalmente parlando, tutto quello che vedi e che percepisci è solo questione di conformità come strumento di solidarietà emotiva rispetto al tuo vicino più prossimo.
L'identità come la leghi la leghi la puoi legare al sangue (DNA, tratti somatici, colore della pelle) , alla cultura (linguaggio,religione, stili di vita), puoi essere uno Khmer Rosso o un Hitlerjugend sempre un problema sei.