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ROH SoCal Showdown II

The Bravado Brothers vs. Cedric Alexander & Caleb Konley: 6 – Incredibile, hanno puntato sui Bravado, roba impensabile fino al 2010. E va detto che quella mezza gimmick l’hanno azzeccata. Più che altro sul quadrato continuano a dimostrarsi modesti e nulla più, e a momenti dimostrano di più i loro avversari. Ma ok, opener sufficiente.

Colt Cabana vs. Jay Briscoe: 6,5 – Al secondo match non ho ancora capito se c’era un buon pubblico o se c’era solo un gran bel pubblico di merda… Comunque, match stranamente breve con poco comedy ma con ben poche fasi morte per tirare su un match discreto. I due pasticciano pure un po’ sulla sequenza che doveva portare al classico Flatliner di Jay, costretti poi a ripeterla. Qualche botta decisa e Colt particolarmente bersagliato dal pubblico.

The All Night Express vs.The Cutlers Brothers: 6/6,5 – Match… boh, match brutto. Cioè, per dare una valutazione quanto più oggettiva possibile (e per quanto questa frase abbia senso) non mi discosterei tanto da quanto ho dato, ma in ogni caso era da un bel po’ che non vedevo un’azione così tanto ignorante, a casaccio e con così poco coinvolgimento. Di match con una così classica seconda parte se ne vedono tanti, ma con una così fatta “male” se ne vedono per fortuna pochi e ‘sto match rientra purtroppo in questa categoria. Gli ANX erano poi chiamati ad un match “difficile” in cui non si sapeva come porli, con i Cutler nettamente visti meglio nel SoCal, ma con King e Titus che in quel periodo stavano cercando in qualche modo di ritagliarsi un loro spazio per saggiare il pubblico e capire che cosa voleva da loro. Match controproducente.

Davey Richards vs. TJ Perkins: 7,5/8 – Strano, avevo letto che a Perkins non era mai stato concesso un minutaggio adeguato. E invece... Ma d’altronde qua aveva contro Richards e ai due son stati concessi 19 minuti per dar sfogo al loro estro. Abbastanza in equilibrio all’inizio, molto giocato sulle occasioni isolate per poi rifiatare, anche abbastanza rispetto reciproco, se non quando TJP dimostra di poter anche essere superiore a Davey quando lo prevarica e lo sbeffeggia, intimandogli di reagire. E forse poteva pure proseguire con ancor più sostanziale equilibrio, ma Davey ce l’ha messa tutta per risultare più vario e non cadere nei suoi soliti clichè. Discreti i due lavori visti, ad una gamba di Richards e ad un braccio di TJ (quello che poi varrà la vittoria al primo con un gran bello spot, dopo numerosi tentativi per capitolare), e Davey è bravo a sottolinearlo quando va sul paletto per l’Headbutt. A tratti un po’ velleitario, come sulla sua furia di calci con Perkins all’angolo. Ci stanno, ma in quel punto del match, anche con la continua ricerca del pubblico, forse è parso un po’ forzato e poco naturale voler raggiungere un certo picco. Ben più efficaci quelli portati successivamente e senza “sistema”, anche da parte di TJ in risposta. Fasi tra l’altro precedute da una sua gran bella Sit-out Powerbomb, specie per l’impostazione. Un paio di nearfall davvero ottime, entrambe su due Inside Cradle, quindi ancora equilibrio, e alla fine Richards troverà il braccio di TJ con lo spot già citato, un TJ che fin lì era sempre riuscito ad uscirne stoicamente e con abilità. Tra l’altro lì ha fatto bene a cedere quasi immediatamente.

Christopher Daniels vs. Mark Briscoe (ROH World TV Title Match): 6,5 – Non ricordavo fosse qua il ritorno di Allison Danger in ROH, fa piacere. Peccato per il match dal sapore del tutto transitorio, dato che un minimo di perché ce l’aveva. Partono senza dubbio troppo forte, già un scambio chiuso col Saito Suplex di Daniels nei primi minuti è parso non proprio adatto per un frangente del genere e che ha lasciato i due già molto provati. Purtroppo entrambi non sono proprio dei match-maker (e dispiace tantissimo per Daniels che ormai, se non ha un grande nome davanti, difficilmente riesce a fare il match da solo), comunque interessante la sequenza Redneck Kung-fu vs. Palm Strikes, dove c’è stata una gran evoluzione di Mark, oppure il far uscire Daniels dal Frog-bow, per quanto ovvio potesse essere. Insomma, liscio liscio e ordinario.

The Kings of Wrestling vs. Wrestling's Greatest Tag Team: 7/7,5 – Quindi Haas e Benjamin hanno cambiato ufficialmente nome? Certamente match inferiore a quello di GBH, ma grazie alla scoppietante fase decisiva si è concluso alla stragrande. Struttura classica e forse un po’ pesante, con un paio di hot tag. Haas nel suo ha il tempo di fare un Angle Slam su Castagnoli, con poi Benjamin vero mattatore. Finirà però poi lui stesso preda delle manovre dei KOW, fino a quella che è stata una gran bella fase e sembrava non ci fossero poi così i presupposti per esserci. Benjamin fa di tutto per uscire da un probabile Royal Power And Glory e poi dallo Stretch Plum per dare il cambio ad Haas. Poi una serie di gran nearfall, con il WGTT che sventa la KRS I e prova a vincere, e poi subito dopo sul Pop-up European Uppercut di Castagnoli (dove Haas sembrava pure essersi fatto male). Poi sarà Benjamin a fare la differenza: prima esce vincitore a suon di Superkick da uno scontro con Hero, e poi, quando Haas riesce a chiudere Claudio nella sua Haas Of Pain, sventa l’ennesimo attacco di Chris dal paletto (con tanto di Elbow Pad già piazzato) con una gran evoluzione e permettendo al proprio team di vincere. Match che lancia Haas e Benjamin del tutto legittimati verso il titolo.

Roderick Strong vs. El Generico (ROH World Title Match): 7 – E’ un vero peccato vedere El Generico speso in questa maniera, in un Main Event di uno show solo per questioni territoriali, quando il 2010 l’avrebbe voluto di logica meglio lanciato e più legittimato… Solita difesa random di Roddy, ancora orfano di Martini. Modesta impostazione, un po’ legata a sussulti, come quando Generico si scaraventa contro Strong sull’apron ring, e il successivo suo volo fuori, o quando lo stesso atleta mascherato canna dolorosamente il suo Yakuza Kick. Si inizia davvero a ragionare quando il campione fa sul serio. Già di per sé l’avversario che aveva davanti gli ha tenuto testa sulle chop, ma certe sequenze di botte son state da urlo. Poi Generico è bravo sulle nearfall, anche se un po’ cheap. Finale un po’ del cazzo, và detto, bookato tanto per fare e perché si voleva un minimo difendere Generico. Main Event dopotutto buono, ma è la difesa random di un regno che mi convince poco e che vivacchia.

La ROH ripete l’esperimento dello scorso anno e vola nella West Coast per la WrestleReunion. Anche quest’anno la card è un pelo ruffiana, che non è sempre una cosa positiva, ma ci si passa sopra. Il pubblico ha invece alternato momenti da bella bolgia a momenti da teste di cazzo. Show comunque discreto, anche se mi aspettavo un maggior crescendo, regalando solo TJP/Richards come match da ricordare (e sperando che Perkins venga bookato più spesso, un genio del quadrato fin troppo in ombra).