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Ungheria: risorge il fascismo europeo.

Ultimo Aggiornamento: 22/04/2011 17:41
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19/04/2011 11:54
 
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BERLINO - Dio e Patria, l'orgoglio della nazione etnica magiara, lo Stato definito nella sua essenza nazionale, etnica, non più come Repubblica, meno poteri alla Consulta, più poteri dell'esecutivo su magistratura e media. Sembrano gli anni Venti e Trenta dell'Europa autoritaria, invece è la nuova Costituzione di un paese presidente di turno dell'Unione europea e membro della Nato. E la Ue, che (quando Haider a Vienna andò al governo senza però cambiare alcuna legge) varò sanzioni contro l'Austria, oggi tace. Con la nuova legge fondamentale, approvata ieri dal Parlamento ungherese per volontà del premier Viktor Orban, l'Europa si allontana dai valori costitutivi dello Stato di diritto.

"È un testo anche esteticamente molto bello", ha detto Orban in toni dannunziani. "I tempi in cui l'ungheresità era schiacciata sono ora passati con questa identificazione di fede nazionale", ha aggiunto: insomma, popolo eletto, superiore. Il suo partito, la Fidesz, insieme ai democristiani-nazionali (il piccolo alleato) ha avuto gioco facile: ha la maggioranza di due terzi. Per protesta, le sinistre hanno abbandonato l'aula. Allarme nel mondo: il governo Merkel si è detto preoccupato. E il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ha evocato le inquietudini invitando l'Ungheria a "chiedere consiglio all'Onu e alla Ue".

"Intolleranza, nazionalismo, passi che ricordano la retorica fascista", denunciava ieri la Sueddeutsche Zeitung. La nuova Costituzione - sostituisce quella comunista del 1949, più volte emendata dopo la svolta democratica del 1989 - non chiama più Repubblica il nuovo Stato: identifica la nazione politica con la nazione etnica, e con le radici cristiane. In barba ad atei e laici, ebrei e rom. Fede, culto della corona di Santo Stefano, cioè il simbolo nazionale che fu poi strumentalizzato dai regimi di Horty e di Szalasi, alleati di Hitler fino all'ultimo, silenzio su quei decenni di crimini, orgoglio nazionale come valore costitutivo. Famiglia e Chiesa, difesa del feto come priorità. Niente menzioni dei diritti delle minoranze, ebrei, rom o gay.

Diritto di voto ai cittadini dei paesi vicini di origine ungherese, una provocazione agli occhi di Slovacchia, Romania, Serbia, Ucraina. La Corte costituzionale vede duramente ridotte le sue competenze specie in materia economica e sociale. La Nmhh, l'autorità di controllo dei media istituita con la famigerata "legge-bavaglio", ha il suo ruolo iscritto nella carta fondamentale. I suoi capi e i dirigenti statali saranno scelti dal governo per 9 o 12 anni. Un consiglio speciale della Banca nazionale, nominato dal premier, avrà diritto di veto sui temi di Bilancio. "Orban vuole istituzionalizzare la dittatura", ha detto il leader socialista Attila Mesterhazy.

[SM=x2555786]
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Brutta svolta.
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In Ungheria i partiti nazionalistici son stati sempre forti, d'altronde hanno vissuto qualche decennio fa una repressione violentissima dinanzi a cui tutta l'Europa restò indifferente.
Quando ci sono stato ho notato innanzitutto il forte odio della popolazione verso chiunque si proclami comunista/socialista o addirittura di sinistra, e poi appunto il nazionalismo.

Posto che quello che ho letto è molto preoccupante e va al di là di questo.

Comunque ieri in Finlandia il partito nazionalista/xenofobo ha raggiunto il 19%, massimo storico, ed entrerà necessariamente nell'esecutivo. Vittoria ottenuta cavalcando l'onda dell'odio verso l'immigrato, forte addirittura nella lontana Finlandia.

E sebbene questo derivi da ignoranza/blablabla la cosa è preoccupante, perchè in tutta Europa (basti pensare alla Lega su...) questi partiti stanno tornando ad avanzare, sarà che le sinistre hanno fallito miseramente in questi anni? O almeno, la risposta che hanno dato non ha convinto il popolo che considera la sicurezza uno dei bisogni fondamentali, sicurezza minata dal lassismo delle sinistre in questi anni.
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19/04/2011 12:43
 
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da notare che il jobbik che è il partito di estrema destra ungherese che ha preso il 16 per cento alle ultime elezioni ha votato contro la costituzione insieme ai socialisti.in ungheria ci sono stati negli ultimi anni spostamenti di voti pazzaschi,nel 2006 il partito socialista era al 43 nel 2010 al 19 con il fidesz il partito di orban al 52,con questa percentuale ha ottenuto anche i due terzi in parlamento che servono per modificare la costituzione da soli.in 4 anni anni di governo disastroso la sinistra si è suicidata e le destre sono schizzate al 70 per cento,c'è poco da fare purtroppo
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19/04/2011 12:51
 
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Mi spiace dirlo, ma la strada è quella, l'Unione Europea non sta funzionando non esiste alternativa credibile e in tempi di difficoltà l'Europa si rifugia nel nazionalismo.
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A budapest mi è sembrato di capire che il fascismo sia molto in voga, diciamo così. Sapevo del fatto che ci fosse un partito del genere al governo, avevo visto un documentario sulla situazione degli extracomunitari in ungheria, che non è propriamente idilliaca.

Non mi piace niente di ciò che ho letto nella news, sinceramente.
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Ovviamente i TG preferiscono parlare di sterili liberalizzazioni a Cuba come "svolta occidentale dell'isola caraibica" ma tacciono su quest'altro tipo di svolta.
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Re:
The REAL Capt.Spaulding, 19.04.2011 12:51:

Mi spiace dirlo, ma la strada è quella, l'Unione Europea non sta funzionando non esiste alternativa credibile e in tempi di difficoltà l'Europa si rifugia nel nazionalismo.




Sono sostanzialmente d'accordo.
In finlandia è accaduto lo stesso tanto che il partito di destra al 19% ha espressamente dichiarato che porrà il veto sul sostegno economico europeo al Portogallo.
Io personalmente non ci vedo nulla di strano: stanno tentando di costruire l'Europa come una copia dell'Unione Sovietica: annullamento delle identità nazionali, mercato unico europeo gestito in modo centralizzato etc.
Faccio rpesente che pure il democraticissimo Belgio (quello di Bruxelles, per intenderci) ha una legge che vieta l'immigrazione dei Rom.
La Lega invece la lascerei da parte: primo, perché è un movimento locale, non nazionale. Non fa della difesa dell'ideantità nazionale la sua ragione d'essere. Secondo perchè ha sempre calato le braghe di fronte all'Europa e alle sue scellerate politiche economiche che stanno massacrando il tanto caro (dal punto di vista elettorale) Nord Italia.
Ah, occhio che i prossimi sono i francesi: Marine Le pen, figlia ben piú saggia dell'altro Le Pen é accreditata di una forte ascesa elettorale.
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Re:
The REAL Capt.Spaulding, 19/04/2011 12.51:

Mi spiace dirlo, ma la strada è quella, l'Unione Europea non sta funzionando non esiste alternativa credibile e in tempi di difficoltà l'Europa si rifugia nel nazionalismo.




Non è assolutamente la sola alternativa credibile,ciò che si tende a dimenticare è che gli immigrati hanno portato profitto.Solo che in un momento di crisi economica,per evitare di dare le colpe ai veri responsabili e scatenare sommosse sociali,si trova il capro espiatorio,come si è sempre fatto.I partiti nazionalisti e xenofobi hanno,purtroppo,la capacità di parlare allo stomaco della gente e ottengono seguito,credo che la sinistra abbia invece un problema comunicativo,al di là dei risultati positivi o negativi ottenuti nei vari Paesi.
La forza della sinistra oggi deve essere quella di educare: bisogna partire dal basso,spiegare,dimostrare alle persone concretamente perché ci sono determinati problemi e quali sono i modi per risolverli.
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Re: Re:
Scoundrel, 19.04.2011 15:06:




Non è assolutamente la sola alternativa credibile,ciò che si tende a dimenticare è che gli immigrati hanno portato profitto.Solo che in un momento di crisi economica,per evitare di dare le colpe ai veri responsabili e scatenare sommosse sociali,si trova il capro espiatorio,come si è sempre fatto.I partiti nazionalisti e xenofobi hanno,purtroppo,la capacità di parlare allo stomaco della gente e ottengono seguito,credo che la sinistra abbia invece un problema comunicativo,al di là dei risultati positivi o negativi ottenuti nei vari Paesi.
La forza della sinistra oggi deve essere quella di educare: bisogna partire dal basso,spiegare,dimostrare alle persone concretamente perché ci sono determinati problemi e quali sono i modi per risolverli.




Peró mi sa che dovresti capire una cosa: la sinistra la sta pigliando in quel posto un po' ovunque proprio per questo suo mondialismo che uccide ogni identitá nazionale. Ed é proprio da lí, non certo dagli immigrati, che nasce il problema. L'immigrato é l'obiettivo facile per i coglioni che abboccano, ma il problema sta a monte.
E nazionalista NON vuol dire sempre xenofobo. Anzi, il concetto piú nobile di nazionalismo è esattamente il contrario perchè include anche l'estraneo nel progetto di una patria comune pur nella sua differenza culturale sostanziale (cfr la nascita e lo sviluppo dell'impero romano).
[Modificato da pizzo83 19/04/2011 15:16]
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il problema è che la gente è ignorante, secondo me. Come cazzo fanno certi movimenti a prendere il 19% dei voti, come in Finlandia?
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Re: Re: Re:
pizzo83, 19/04/2011 15.12:




Peró mi sa che dovresti capire una cosa: la sinistra la sta pigliando in quel posto un po' ovunque proprio per questo suo mondialismo che uccide ogni identitá nazionale. Ed é proprio da lí, non certo dagli immigrati, che nasce il problema. L'immigrato é l'obiettivo facile per i coglioni che abboccano, ma il problema sta a monte.
E nazionalista NON vuol dire sempre xenofobo. Anzi, il concetto piú nobile di nazionalismo è esattamente il contrario perchè include anche l'estraneo nel progetto di una patria comune pur nella sua differenza culturale sostanziale (cfr la nascita e lo sviluppo dell'impero romano).




L'identità nazionale sta nel patriottismo,non nel nazionalismo.Se passa il concetto di nazionalismo,secondo il quale la mia nazione è superiore alla tua,è ovvio che vi siano xenofobia e imperialismo.Io non mi riferisco al nazionalismo o all'imperialismo dell'età romana,ma a quello del '900 a cui si rifanno ideologicamente i partiti fascisti attuali.

Una cosa che ho dimenticato prima e che dico,approfittando anche del discorso del mondialismo: bisogna ritrovare l'umanità,onestamente non trovo possibile che quasi vogliamo ammazzare un essere umano come noi,soltanto perché viene da un Paese più sfortunato.Io sono perfettamente favorevole al mondialismo,perché siamo tutti esseri umani.Poi lo so che sono italiano,che parlo in italiano,che ho tradizioni e cultura italiane,ma in nome di questi caratteri dovrei sentirmi diverso da un altro essere umano che invece abita nello Swaziland?
E per diverso non indico una diversità generica(perché anche il mio vicino di casa è diverso da me),ma una differenza di possibilità e di importanza.
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Re:

Non è assolutamente la sola alternativa credibile,ciò che si tende a dimenticare è che gli immigrati hanno portato profitto.Solo che in un momento di crisi economica,per evitare di dare le colpe ai veri responsabili e scatenare sommosse sociali,si trova il capro espiatorio,come si è sempre fatto.I partiti nazionalisti e xenofobi hanno,purtroppo,la capacità di parlare allo stomaco della gente e ottengono seguito,credo che la sinistra abbia invece un problema comunicativo,al di là dei risultati positivi o negativi ottenuti nei vari Paesi.
La forza della sinistra oggi deve essere quella di educare: bisogna partire dal basso,spiegare,dimostrare alle persone concretamente perché ci sono determinati problemi e quali sono i modi per risolverli.



profitto per chi? per classe media o la classe borghese? perchè a prendere un povero cristo che ti lavora a 600 euro al mese quello che ci guadagna è il datore di lavoro non il lavoratore e neppure il lavoratore che perde il lavoro o non lo ottiene perchè non si prostituisce.
io mi baso su dati economici (e qui frse blast può essere più preciso di me) e vedo che le stime dell'inps dicono che, per motivi di gestione delle casse, in italia servono mediamente 200k immigrati annui che ovviamente siano occupati.
quello che però ci si chiede è: per loro ci sono posti lavoro o vengono a fare concorrenza agli italiani?
ecco, non esistono posti lavoro suppletivi per loro quindi vengono qui e fanno concorrenza e questo chi lavora soprattutto in certi settori lo percepisce.
io quando sento gente che fa discorsi da intellettuale demagogo del tipo "la lega (o chi per esso) prende voti perchè la gente ha paura e bla bla" mi faccio grosse risate e penso che a pronunciarle sia gente che vive al di fuori della realtà.
dal punto di vista politico chi si vede scippare voti dalla lega dovrebbe farsi un bell'esamino di coscienza anzichè mettersi a fare il saccentone e pensare che forse, per esempio, se l'operaio si ritrova a fidarsi maggiormente della lega anzichè, come faceva storicamente, di rifondazione o chi per esso, forse è perchè si ritrova e vive giornalmente determinati problemi


Megablast, 19/04/2011 12.15:


Comunque ieri in Finlandia il partito nazionalista/xenofobo ha raggiunto il 19%, massimo storico, ed entrerà necessariamente nell'esecutivo. Vittoria ottenuta cavalcando l'onda dell'odio verso l'immigrato, forte addirittura nella lontana Finlandia.

E sebbene questo derivi da ignoranza/blablabla la cosa è preoccupante, perchè in tutta Europa (basti pensare alla Lega su...) questi partiti stanno tornando ad avanzare, sarà che le sinistre hanno fallito miseramente in questi anni? O almeno, la risposta che hanno dato non ha convinto il popolo che considera la sicurezza uno dei bisogni fondamentali, sicurezza minata dal lassismo delle sinistre in questi anni.



questo è un post intelligente, bravo blast che sei sempre interessante in ciò che scrivi, sono d'accordo
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alla fine la sinitra italiana si attesta intorno al 36 - 37 % PD + SEl + RC, escudendo gli altri partiti che stanno a sx solo perchè anti-silvio, a livello europeo non mi sembra messa male o sbaglio? [SM=x2555745]
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Re: Re: Re: Re:
Scoundrel, 19.04.2011 15:29:




L'identità nazionale sta nel patriottismo,non nel nazionalismo.Se passa il concetto di nazionalismo,secondo il quale la mia nazione è superiore alla tua,è ovvio che vi siano xenofobia e imperialismo.Io non mi riferisco al nazionalismo o all'imperialismo dell'età romana,ma a quello del '900 a cui si rifanno ideologicamente i partiti fascisti attuali.

Una cosa che ho dimenticato prima e che dico,approfittando anche del discorso del mondialismo: bisogna ritrovare l'umanità,onestamente non trovo possibile che quasi vogliamo ammazzare un essere umano come noi,soltanto perché viene da un Paese più sfortunato.Io sono perfettamente favorevole al mondialismo,perché siamo tutti esseri umani.Poi lo so che sono italiano,che parlo in italiano,che ho tradizioni e cultura italiane,ma in nome di questi caratteri dovrei sentirmi diverso da un altro essere umano che invece abita nello Swaziland?
E per diverso non indico una diversità generica(perché anche il mio vicino di casa è diverso da me),ma una differenza di possibilità e di importanza.




Io infatti ho condannato apertamente certe facili ritorsioni sul debole primo perchè umanamente sbagliate, secondo perché ignoranti, terzo perché cieche. Da ultimo perchè sono pure io un immigrato italiano in Germania.
Non condivido (o magari non ho compreso bene) il tuo concetto di mondialismo. Che io sia italiano e la mia morosa sia tedesca, dal punto di vista del rispetto della persona umana non cambia un fico, ma dal punto di vista sociale e culturale cambia sostanzialmente.
La storia e la cultura non le cambi e non le puoi annullare (come si sta tentando di fare in europa e anche altrove).
Io sono e rimango italiano, anche se vivo e probabilmente vivrò il resto della mia vita in germania e adoro profondamente la Germania!
Il fatto di non ammazzare un altra persona (fottesega da dove venga) ha a che fare col rispetto sacro della persona umana.
La differenza tra te e quello dello Swaziland c'è ed è sostanziale perché é la tua storia che è divesa dalla sua. Ciò non ha e non può avere per conseguenza che tu ti debba sentire superiore o più importante di lui. Sarebbe un errore.
Piuttosto credo che nazioni o popoli o culture che hanno trainato gli altri ci siano sempre stati nella storia e siano generalmente un bene. Il problema è quando questo tende a diventare una supremazia. Per questo ti ho citato l'impero romano: forza culturale, sociale ed economica trainante della sua eopca, ha pian piano "inglobato" i suoi vicini e i popoli confinanti non con l'idea di dominarli ma con l'idea di renderli partecipi di un destino comune pur nelle loro diversitá. I popoli assoggettati avevano sempre la possibilitá di diventare cives romani, quindi parte integrante e costruttiva della società (il modello romano aveva anche grandi limiti ma posso osare dicendo che non ce ne fu uno di pari grandezza in tutto il resto della storia umana).
Da noi invece l'immigrato è l'asino da soma da sfruttare e poi il primo stronzo da prendere di mira se sei in merda.
Il mondialismo che viene messo in atto in questo periodo punta alla guerra tra poveri per governare in modo centrale industurbato, eliminando proprio l'identitá e la cultura del singolo popolo, invece di integrarle in un destino comune.


[Modificato da pizzo83 19/04/2011 15:48]
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