Re: Re: Re:
Rust Cohle, 19/03/2015 16:42:
E' vero ma si sa che in questo momento gli stati al confine col mediterraneo non sono sicuri, chiaro che andare in Tunisia non è come andare in Siria ma le possibilità che succeda qualcosa in uno di quegli stati in questo momento sono comunque elevate. Tanto è vero che è successo quello che è successo
Quelli che stanno lì scappano e tu vai a farci il turista? Ma come ti viene in mente, boh...
Beh, no.
cioè, non sono d'accordo per 3 motivi:
1 - la Tunisia fino alla settimana scorsa non poteva essere considerata pericolosa, poi è successo quello che è successo ed i fatti sbugiardano quello che ho detto, ma credo fosse assolutamente imprevedibile calcolare una cosa del genere. Non è una zona di guerra, ma un attentato terroristico, di questi ne sono successi purtroppo a centinaia negli ultimi 20 anni, a questo punto dovremo evitare Tokio, New York, Londra, Parigi, Nuova Delhi.
2 - Ho un cliente Yemenita, ci parlo tutti i giorni, lui quando va a lavorare vede i ribelli houti che attraversano la strada e caricano l'obice con cui tirano al parlamento. Non mi capiterà mai, ma se per lavoro dovesse succedere che devo fare una visita a Sana'a, io la farei. Un po' forse per incoscienza, ma credo che lo farei soprattutto perché tagliare fuori certe parti del mondo dalle mie possibili mete di viaggio lo considererei una limitazione (insostenibile) alla mia libertà.
3 - decidere di non andare a Tunisi, o di non visitare il Marocco, o semplicemente di stare alla larga da Sharm vorrebbe dire darla vinta ai terroristi. Io non so voi, ma un po' mi sento in guerra.
Chiaro che non metterei comunque piede in Siria, ne in Libia. Ma un salto in Sudsudan quasi quasi..