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Picciotti Rosanero [Topic Ufficiale Palermo Calcio]

Ultimo Aggiornamento: 19/05/2024 11:20
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Giornale di Sicilia: "Palermo, closing ormai vicino. La società annuncia: via libera entro la settimana"
[ martedì 9 maggio, 2017 ore: 14:42 ]

PALERMO. Il closing sembra davvero vicino. In una nota pubblicata sul sito internet del Palermo, la società spiega che "in questo fine settimana è avvenuta la visita di un dirigente di un istituto di credito londinese, incaricato dalla parte acquirente di fornire le garanzie per il closing. Si è concordato lo scambio ulteriore degli ultimi documenti che permetteranno alla banca di fornire le dovute garanzie necessarie al passaggio azionario e al realizzo del progetto di gestione per l’anno calcistico 2017/2018".

Giro d'Italia, è il momento della Sicilia: oggi la tappa da Cefalù all’Etna aspettando Nibali
[ martedì 9 maggio, 2017 ore: 14:45 ]

CATANIA. Il Giro torna in Sicilia per la sedicesima volta e lo fa con due tappe che si preannunciano spettacolari. Soprattutto quella di oggi da Cefalù all'Etna, con arrivo al Rifugio Sapienza a quota 1.852 metri. Dove tutti si aspettano le prime scintille tra i due grandi favoriti della vigilia: il messinese Vincenzo Nibali e il colombiano Nairo Quintana. Ma sarà anche il momento di capire se tra i due (entrambi già vincitori di un Giro) riusciranno a inserirsi degli outsider.

Giudice sportivo, tre giornate a Benali. Due turni a Kondogbia
[ martedì 9 maggio, 2017 ore: 16:12 ]

Il giudice sportivo ha comminato tre giornate di squalifica ad Ahmad Benali del Pescara dopo l'espulsione di domenica scorsa durante la gara contro il Crotone. Due turni a Geoffrey Kondogbia, mentre dovranno restare fermi per una giornata Acquah (Torino), Paletta e Ocampos (Milan), Gonzalo Rodriguez (Fiorentina), Skriniar (Sampdoria), Birsa (Chievo), Burdisso (Genoa), Capezzi (Crotone), Gastaldello (Bologna), Hallfredsson (Udinese), Jajalo (Palermo), Medel (Inter), Moretti (Torino) e Ragusa (Sassuolo).

Palermo, per Jajalo stop di un turno
[ martedì 9 maggio, 2017 ore: 16:14 ]

Il centrocampista del Palermo Mato Jajalo è stato squalificato per un turno dal Giudice Sportivo. Il calciatore rosanero, ammonito nel match contro il Chievo Verona e già diffidato, salterà la gara di domenica contro il Genoa, che si disputerà allo stadio "Renzo Barbera".

Caos diritti tv, la Guardia di Finanza: 'Infront non era gradita a Galliani'
[ martedì 9 maggio, 2017 ore: 17:42 ]

Una presunta associazione per delinquere, di cui avrebbe fatto parte anche l'ex amministratore del Milan Adriano Galliani, volta a gestire autonomamente la compravendita dei diritti tv della Lega Calcio ed estromettere l'attuale gestore, Infront. E' su questo che sta indagando il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza con i PM di Milano Roberto Pellicano, Giovanni Polizzi e Paolo Filippini.

L'ACCUSA - In una informativa, datata 7 febbraio scorso e contenuta nei 12 faldoni di atti depositati al Riesame dai 3 pm si legge che "Adriano Galliani e altri personaggi al centro delle indagini avrebbero deciso di "estromettere dai processi decisionali Infront, che era diventato un soggetto non più gradito". Gli atti furono depositati per chiedere l'arresto, poi rigettato dal gip, di Marco Bogarelli e Giuseppe Ciocchetti, rispettivamente ex presidente ed ex dg di Infront, dimessisi il 28 novembre 2016, e di Riccardo Silva, fondatore della MP & Silva.

NUOVO SOGGETTO ANTI-INFRONT - Come riporta Repubblica, Bogarelli e Ciocchetti dopo aver rassegnato le dimissioni, avevano in mente la "creazione di una nuova società, con uffici a Londra e Milano, operante nel settore dell'acquisizione e vendita dei diritti". Allo stesso tempo Adriano Galliani si dichiarava interessato a "individuare un top manager, di esperienza internazionale e da remunerare adeguatamente, da inserire nell'organigramma della Lega calcio quale direttore commerciale".

INTERCETTATO CON LOTITO - Una conclusione che si basa anche su un'intercettazione tra lo stesso Galliani e Claudio Lotito: "Siamo totalmente nelle mani di Infront, dobbiamo prendere l'interfaccia della Lega e dare a un manager la gestione della commercializzazione dei diritti televisivi delle squadre di calcio".

Giro 100, l’Etna è di Jan Polanc. La maglia rosa va a Jungels
[ martedì 9 maggio, 2017 ore: 17:50 ]

È lo sloveno Jan Polanc a vincere il primo arrivo in salita del Giro 100, da solo in cima all'Etna dopo un'incredibile fuga lunga 179 km. All'attacco già da Cefalù, al via della frazione, il 25enne della UAE Emirates ha resistito fino all'ultimo con sofferenza, riuscendo a mantenere il vantaggio sugli inseguitori: secondo il russo Zakarin a 19", terzo Thomas a 29" insieme a tutti gli altri uomini più attesi. La maglia rosa finisce così sulle spalle del lussemburghese Bob Jungels, che l'aveva vestita per tre giorni anche nella scorsa edizione. Polanc, invece, aveva trionfato anche nel 2015 sull'Abetone ed ha portato oggi la sua squadra al primo successo nella Corsa Rosa. Tra i big si stacca Landa, frenato da una foratura prima dell'ascesa finale, mentre dice addio al Giro Dennis, dopo la caduta di Cagliari. Da segnalare l'attacco, ai 3 km dal traguardo, di Vincenzo Nibali, non sufficiente però a fare la differenza su Quintana fisso alla sua ruota.

VIA IN QUATTRO — Tra le più attese di questa prima parte di Giro, la tappa dell'Etna ha dunque regalato sorprese ed emozioni soprattutto nel finale, con i big attenti a non scoprirsi troppo presto in un'edizione, la numero 100, che nell'ultima settimana prevede un menù di montagne che spaventerebbe anche il più improvvido degli scalatori. Così, come nelle prime tre frazioni, al km 2 prende il via la fuga di giornata con un poker all'attacco composto dal russo Pavel Brutt (Gazprom Rusvelo), dal sudafricano Jacques Janse Van Rensburg (Dimension Data), dal varesino Eugenio Alafaci (Trek Segafredo) e dallo sloveno Jan Polanc (UAE Emirates). Dopo un terzo di gara, al via della salita di Portella Femmina Morta – 32,8 km al 4,5% di pendenza media, con una punta di 8, primo dei due gpm di giornata - il vantaggio viaggia sui 5' e non scende nemmeno sulla rampa, con i battistrada che transitano in cima (primo Van Rensburg) con 6'30" sul resto del gruppo.

I BIG SI STUDIANO — Il gap sale fino a 8' nei primi tratti di discesa, e il gruppo non forza nemmeno nel saliscendi che anticipa l'ascesa finale, con Brutt davanti a tutti nei traguardi volanti di Bronte e Biancavilla. Così, in una frazione da oltre 4.000 metri di dislivello, è la strada a fare selezione: a meno di 50 chilometri dal traguardo dalla testa della corsa perde contatto Alafaci, quindi si arrende anche Brutt verso gli 813 metri di Ragalna. Dietro finalmente le squadre dei leader si mettono a tirare, con la Bahrain Merida di Nibali che a Nicolosi porta sotto i 5' lo svantaggio mentre dalle pendici dell'Etna la strada si impenna. Poco prima, in una curva a destra mal segnalata subito dietro una discesa, ecco cadere, tra gli altri, Zakarin e Kruijswijk, "traditi" dal lungo di Gaviria che tirava davanti a tutti.

FINO IN CIMA — Lungo i 17,9 km con pendenza media del 6,6% e massima del 12%, l'Etna miete vittime e il gruppo si allunga; davanti, intanto, Van Rensburg rallenta e Polanc si lancia all'assalto in solitaria. La sfortuna colpisce anche Landa, alle prese con una foratura e costretto a rientrare a fatica, mentre prima Tiralongo, quindi Rolland e Pellizzotti provano ad allungare senza successo. Al 12% del Salto del Cane Polanc inizia la sua via crucis fatta di smorfie e fatica che lo porterà fin su quel paradiso di lava e roccia scura, a 1892 metri, chiamato Etna.

ORDINE D’ARRIVO — 1. Jan POLANC (Slo, Uae Team Emirates) 181 km in 4h55'58", media 36.693; 2. Zakarin (Rus) a 19"; 3. Thomas (Gb) a 29"; 4. Pinot (Fra); 5. Cataldo; 6. Dumoulin (Ola); 7. Jungels (Lus); 8. Yates (Gb); 9. Mollema (Ola); 10. Nibali (Ita/Bahrain) s.t.
CLASSIFICA — 1. JUNGELS (Lus, Quick-Step) 19h41'56"; 2. Thomas (Gb) a 6"; 3. Yates (Gb) a 10"; 4. Nibali; 5. Pozzovivo; 6. Quintana (Col); 7. Dumoulin (Ola); 8. Mollema (Ola); 9. Landa (Spa); 10. Pinot (Fra).

Gasport

Palermo, infortunio Gazzi, ecco esito risonanza magnetica. Rispoli, Morganella e Silva…
[ martedì 9 maggio, 2017 ore: 17:55 ]

E’ ripreso oggi il percorso d’avvicinamento del Palermo al match di domenica pomeriggio contro il Genoa. Per i rosanero, al ”Tenente Onorato” di Boccadifalco, dopo i consueti esercizi di riscaldamento un lavoro atletico alternato a tecnica in campo. La seduta è stata conclusa da una partita in porzione ridotta del campo. Stefan Silva ha lavorato regolarmente con i compagni.

Alessandro Gazzi si è sottoposto oggi presso la Clinica Macchiarella ad esame risonanza magnetica che ha evidenziato la lesione dei legamenti acromion-claveare e coraco-claveari. Il giocatore si è sottoposto oggi a trattamento fisioterapico. Allenamento differenziato programmato per Mato Jajalo, Michel Morganella e Andrea Rispoli. Lavoro differenziato per Carlos Embalo, fisioterapie per Slobodan Rajkovic.

Mediagol.it

Palermo, Zamparini ammette le proprie responsabilità: "In serie B per colpa mia, ma Baccaglini ritornerà in A"
[ martedì 9 maggio, 2017 ore: 14:06 ]

L’imprenditore friulano Maurizio Zamparini, durante una lunga intervista rilasciata a La Repubblica, ha affrontato i temi più caldi degli ultimi giorni in casa Palermo, ovvero il closing e la retrocessione, partendo dall’ultima polemica di ieri quando, dopo il comunicato della società sui tempi di chiusura della trattativa, sarebbe emerso che a scriverlo proprio l’ex patron rosanero, ecco quanto detto da Zamparini: “Il comunicato è condiviso per tempi e forma: siamo stati tutto il fine settimana in riunione per definire i dettagli. La due diligence ormai è finita. Mi fa male leggere che gli consigliano di allontanarmi, come fossi l’ultimo degli appestati. Il Palermo ha un bilancio buono e si può fare una squadra competitiva per tornare in A, anche perchè Baccaglini terrà Nestorovski, Rispoli e chi sarà ritenuto utile alla risalita. Il Palermo si troverà un budget per la B da 25-30 milioni di euro e sarà la corazzata della B. Questa stagione è stata tutta uno sbaglio, anche per le mie scelte. Sbagliare allenatore per un club che si deve salvare è un errore fondamentale, benchè questi non avessero a disposizione dei fenomeni. Calciatori bravi e non da penultimo posto: lo dimostrano i risultati con Fiorentina e Chievo. Anche se il Palermo di Verona non mi è piaciuto e l’ho detto a Bortoluzzi. Il mio è un ciclo e come tale comincia e finisce, quello che ho fatto è lì. Ho anche cercato imprenditori interessati all’acquisto in Sicilia, ma li ho trovati all’estero. Mi fa male che il Verona sia retrocesso senza polemiche, mentre il Palermo va in B con questo clima, come se prima di me il club avesse vinto dieci scudetti. Pochi non vedono che il mio è stato il Palermo più vincente, poi ci sarà sempre chi odia. Quando ero a Venezia c’era un gruppo di contestatori guidato da Luca Casarini che diceva “meglio in C senza Zamparini che in A con lui”. Adesso scopro che si è trasferito a Palermo e mi dicono sono le stesse. Con me porterò il ricordo della gente che mi ha voluto bene. Tornerò a Palermo solo da tifoso. Gli errori sono stati solo miei e di nessun altro. Le storie degli slavi, di Di Marzio, di consulenti occulti che decidevano per me sono inventate. Ascolto molto, ma alla fine decido io, nel bene e nel male. Ho consigliato a Baccaglini di crearsi uno staff tecnico di persone importanti, un Guidolin della situazione, e il Palermo tornerà in A già l’anno prossimo. Sarebbe un fallimento sportivo, ma non economico, se non lo facesse. Abbiamo sistemato i conti in ordine. Mi ha anche scritto l’agenzia delle entrate: mi è arrivato lo sgravio delle cifre che chiedevano con tanto di scuse. Ma per colpa loro è arrivato il pignoramento da Unicredit, quindi chiederò 20 milioni di euro per danni. Il prezzo per la cessione? Lo stiamo definendo. Non è tanto importante quanto mi daranno, ma quanto investiranno. Al momento del closing si saprà tutto, perché la cifra sarà scritta sui bilanci. Certo, io ho investito nel corso degli anni più di una ottantina di milioni di euro, la cifra potrebbe essere forse un po’ più bassa, ma si ragiona sempre lì attorno perché altrimenti ci rimetterei troppo”.
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