LIGHI, 17/01/2019 16.57:
Lui starà ribaltando la situazione ma pure chiamare l'accordo della May un'umiliazione """imposta""" dagli eurocrati mi pare un'acrobazia mica da poco.
Nel realismo della negoziazione il senso è comunque quello, aldilà del termine che si preferisce usare. Infatti l'accordo è stato respinto dal parlamento in quanto giudicato troppo svantaggioso per il Regno Unito, quantomeno nella percezione comune.
Questo anche perchè l'atteggiamento degli eurocrati è sempre stato quello di punire la popolazione inglese per quella scelta della Brexit, e non si è fatto nulla per nasconderlo, anzi, basta vedere chi hanno messo nel gruppo delle trattative (e anche qui parliamo di negoziati tra un governo che risponde a un parlamento e un manipolo di politicanti falliti che non risponde a nessuno). Il Regno Unito invece, si è presentato con un governo indebolito dalle sciagurate elezioni volute dalla May, con una dead line imposta dai trattati, e politicamente isolata nel contesto europeo.
Ora si ritrova esattamente nella situazione voluta da Bruxelles, in posizione debolissima e con circa due mesi di tempo per evitare l'hard brexit. I burocrati ora rimettono la palla nelle mani del Regno Unito, facendo muro per cercare un rinvio di 12 mesi della Brexit per tentare poi di finire la May nel negoziato e costringere il paese a ritirare l'attivazione dell'articolo 50. Allo stesso tempo, mi sembra che Bruxelles non possa tirare troppo la corda e rischiare veramente l'hard brexit, proprio in questa chiave si legge l'apertura della Merkel oggi, cioè della potenza egemone che sarebbe la prima a subire le conseguenze di qualsiasi scossone allo status quo
[Modificato da Rapper 30 17/01/2019 18:45]