cambridge79, 18/01/2019 14.43:
mi frega un cazzo delle radiazioni sotto esercizio normale, mi frega se esplode perchè la costruiscono in una zona sismica col cemento della camorra. Quello a mille chilometri se la cava smettendo di mangiare l'insalata per tre mesi, quello a 5km ci rimane secco sul colpo e quello a 25km si ritrova a prypiat/fukushima.
e teoricamente in una democrazia dove c'è libertà di parola, non dare voce agli antivax non è meno grave di non farli votare.
quello degli antivax è un problema che si dovrebbe vincere sul piano intellettuale con il dibattito non imbavagliandoli ( cosa peraltro impossibile nell'era di internet ), il problema è che non sempre nei dibattiti vincono i fatti e la realtà, spesso è semplicemente una questione di carisma, e di circostanze favorevoli/sfavorevoli a decidere certi dibattiti. Vedi proprio il caso della brexit stessa, dove gente come Farage o Johnson o Reese Mogg hanno vinto il dibattito con una serie di palle colossali ( i soldi all NHS, l'irlanda non sarà un problema, controlleremo i confini e l'immigrazione ma rimarremo nel mercato unico, cosa impossibile da ottenere coi quattro pilastri dell'EU ma ai tempi del referendum quasi tutti lo ignoravano ), solo perchè la gente s'era rotta giustamente i coglioni dell'austerity e avevano bisogno di un capro espiatorio e questi elementi carismatici gli hanno offerto come nemico l'europa su un piatto d'argento mentre dall'altra parte c'era gente come Cameron che erano più insipidi di un piatto di ospedale.
Però se permetti un dibattito dove una delle due parti racconta cazzate sapendo di raccontarle, non è un dibattito equo. E' molto più facile raccontare una bugia facile da credere che la verità per quella che è.
Soprattutto, l'eventuale successo (o consenso) in un dibattito dipende anche da chi ti ascolta e chi ti da credito, e qui secondo me si torna un pò a quel discorso che faceva Voci sul ruolo di comunicatori e mediatori dei politici nei confronti del cittadino.
Se gli antivaccinisti stanno avendo tanta risonanza e "successo" mediatico dipende anche dal fatto che si rivolgono ad una fetta di popolazione parzialmente (cioè in relazione all'argomento) o completamente ignorante, più facile da intortare con una serie di bugie che con la scienza-verità, come appunto dicevo prima.
Ma così non è corretto (e so di essere retorico nel dirlo). E' come Mr Satan che piazza gli esplosivi qua e là per far credere di saper sparare onde energetiche.