Ansia e D.A.P.

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La Furia
00lunedì 4 maggio 2015 01:48
Io principalmente vivo spesso (quasi sempre in realtà) una sensazione di noia e vacuità, quasi di inettitudine ed impotenza di fronte alla vita che avanza e alla mia convinzione che, ogni giorno, sia un giorno immolato dinnanzi all'altare della vita più adulta, quella fatta di costrizioni, tanto studio, lavoro e sempre meno cazzeggio.
Ragionando lucidamente mi rendo conto di avere solamente 20 anni ed una vita davanti, ma è difficile essere così obiettivi quando si ha l'ansia... cado nella noia, uno stato di angoscia che può durare da 1-2 giorni ad 1-2 mesi, dove spesso mi autoconvinco del fatto che tutto quello che faccio non ha senso, mi sembra di vedere la vita come un'inutile fatica puntellata di qualche sporadica soddisfazione, ma che tutto sommato è una faticosa via dove si suda per diventare qualcuno e, sul più bello, morire.
So che non è il modo giusto di affrontare la vita, ma, ripeto, a volte mi è quasi inevitabile non piombare in questo pessimismo cronico. Mi basta una giornata all'insegna della noia, o magari una settimana passata interamente (o quasi) a studiare, che ecco che ritorna questa sensazione.

Andando a cercare su internet ho letto che questa sensazione di noia perenne viene fatta risalire a casi di depressione o ipocondria debellati o quasi debellati, dove l'ex malato si ritrova catapultato nuovamente nel mondo normale. Il vuoto creatoo da tutti i pensieri che lo turbavano lascia spazio a questo buco che a mano a mano deve essere riempito nuovamente (questa volta con cose positive), ma è inevitabile che a volte ci si porti dietro degli strascichi.
Io sono stato ipocondriaco per un buon anno e mezzo; tutto è iniziato precisamente poco dopo la fine degli esami di maturità. Paradossalmente è stato proprio questo periodo, il periodo in cui volevo sollevarmi da tutti gli stress per dedicarmi al divertimento, quello in cui invece mi sono ritrovato a crearmi nuove inutili e più nocive preoccupazioni, come quelle di avere un cancro (dopo aver trovato vari linfonodi sul collo). Ricordo che a tal proposito mi ritrovai già al tempo a scrivere una cosa del genere anche su questo forum.
Non fu difficile risalire alla causa di tutto ciò: un anno prima mio padre, dopo 5 anni di malattia, morì di cancro ai polmoni mentre io avevo 17 anni (tutto iniziò quando io ne avevo 12).
Non ho mai avuto un grandissimo rapporto con mio padre, lui e ia madre si lasciarono quando ero ancora piccolo. E' sempre stato una persona che amava divertirsi e non badava molto agli impegni che una famiglia comportava. Aveva già avuto una figlia con la prima moglie e si era già comportato in maniera meschina... replicò anche con mia madre. All'epoca ero piccolo e non riuscivo a capire a fondo tutte le dinamiche, ma da allora cominciai ad avere astio nei confronti di quell'uomo che preferiva spassarsela con donne molto più giovani piuttosto che spendere quei 5 minuti anche solo per chiamare suo figlio una volta al giorno.
Tutto sommato però negli ultimi mesi della sua vita mi ci riavvicinai, forse per pietà, forse per un sentimento imprescindibile che comunque lega indissolubilmente, in qualche modo, un figlio al padre. Abbiamo passato qualche bel momento, instaurammo anche una confidenzialità che non credevo possibile (niente di che, ma sicuramente tutto molto meglio rispetto al rapporto che avevamo precedentemente) e tutto ciò fece sì che alla sua morte il lutto fu per me più pesante di quanto preventivato quando a 12 anni seppi della sua malattia. Non seppi assimilare il lutto, mi nascosi dietro una corazza di forza fittizia, mentre dentro me stesso soffrivo. Anzi, soffrivo doppiamente, perchè nel frattempo dovevo anche trattenermi dall'esternare tutto ciò con la famiglia, la ragazza e gli amici. Assurdo che sia dovuto passare più di un anno prima che tutto ciò potesse sfociare in una più che fisiologica reazione da parte della mia mente e del mio corpo.

Sono riuscito a sconfiggere l'ipocondria, grazie soprattutto a me stesso (perchè tanto se non c'è buona volontà non si va da nessuna parte), ma anche grazie alla mia ragazza, ad alcuni miei amici e alla mia famiglia che hanno saputo supportarmi e, molto spesso, sopportarmi a dovere.
Purtroppo però da allora tutta la serenità che avevo prima è scemata. Sono diventato ancora più pessimista di quanto magari potevo già esserlo di natura. Mi rendo conto di essere diventato spento, a volte troppo introspettivo e mai pago della vita.
Spero di riuscire a superare anche questo secondo ostacolo, che all'apparenza almeno sembra meno grave rispetto all'ipocondria (per lo meno non invalida la mia vita, ma al massimo mi rende cupe le giornate più spente). Vorrei, insomma, "spurgarmi" totalmente di questi cattivi pensieri, tornando ad essere quello di una volta, il ragazzo spensierato che ha sì la testa sulle spalle, ma che ha anche il collo abbastanza forte da non farsi schiacciare da questa testa frullante di pensieri.
Certo, l'Università non aiuta (soprattutto perchè devo rimanere in corso per continuare a prendere una pensione di reversibilità senza la quale non riuscirei a permettermi gli studi). Non aiuta nemmeno il fatto che molta della gente che ho attorno si sia spenta quasi quanto me, o che molti miei cari amici siano andati via per lo studio. A volte mi rendo conto che, in soldoni, l'ipocondria mi ha portato via la parte di vita che probabilmente doveva essere quella più serena (estate post-maturità, inizio della vita universitaria) e questa mia voglia di recuperare il tempo perso (non riuscendoci) non ha fatto altro che farmi piombare in questa sensazione di passività verso la vita.

Qualcuno ha mai provato situazioni analoghe o sono l'unico sfigato/matto?
RenzWK
00lunedì 4 maggio 2015 13:07
Guarda, io lavoro e studio.
Debbo dire che da quando mi sono lasciato penso se sia il caso di lasciare lo studio, o il lavoro. Per dedicare più tempo a me stesso, perché nonostante sappia che lavorare e studiare è per me...Credo di avere bisogno di tempo per me.
Allo stesso tempo quando ho riposo non riesco a studiare, non riesco a concentrarmi, vorrei stare con gente e uscire...e invece per dirti il 1 maggio e ieri sono stato tutto il giorno al letto. E oggi che non lavoro la situazione sembra la stessa.
Conosco tante persone, ho molti amici, ma avrei bisogno ora di averli più vicini del solito...Dovrei chiederglielo? Non si nota?
Ho distrutto la macchina in autostrada qualche giorno dopo essere stato lasciato e la causa potete immaginarla...
Mi sento molto depresso però mi dico che non merito di stare così per cosa poi? Una che è stata con me quasi 6 anni, mi ha tradito gli ultimi tempi e conseguentemente si è fidanzata con uno di 5 anni più piccolo di me perché lo stimola di più di me (tralasciando che il suddetto durante le scuole aveva il sostegno)?

Certo questo esula dall'ansia e dai DAP, che oggi come oggi li rimpiango.

Stare così, inerme, senza appetito, senza voglia...E' terribile.
E niente mi scuote.
RenzWK
00lunedì 4 maggio 2015 13:10
Giusto scriverne, parlarne...mi fa sfogare un po'.
E farlo con i miei amici non è facile... Mi devo smuovere, secondo loro.
La Furia
00martedì 5 maggio 2015 00:38
Re:
RenzWK, 04/05/2015 13:07:

Guarda, io lavoro e studio.
Debbo dire che da quando mi sono lasciato penso se sia il caso di lasciare lo studio, o il lavoro. Per dedicare più tempo a me stesso, perché nonostante sappia che lavorare e studiare è per me...Credo di avere bisogno di tempo per me.
Allo stesso tempo quando ho riposo non riesco a studiare, non riesco a concentrarmi, vorrei stare con gente e uscire...e invece per dirti il 1 maggio e ieri sono stato tutto il giorno al letto. E oggi che non lavoro la situazione sembra la stessa.
Conosco tante persone, ho molti amici, ma avrei bisogno ora di averli più vicini del solito...Dovrei chiederglielo? Non si nota?
Ho distrutto la macchina in autostrada qualche giorno dopo essere stato lasciato e la causa potete immaginarla...
Mi sento molto depresso però mi dico che non merito di stare così per cosa poi? Una che è stata con me quasi 6 anni, mi ha tradito gli ultimi tempi e conseguentemente si è fidanzata con uno di 5 anni più piccolo di me perché lo stimola di più di me (tralasciando che il suddetto durante le scuole aveva il sostegno)?

Certo questo esula dall'ansia e dai DAP, che oggi come oggi li rimpiango.

Stare così, inerme, senza appetito, senza voglia...E' terribile.
E niente mi scuote.



Ma io ti direi di lasciar perdere la tua ex e rinnovare il tuo stile di vita.
Esci a divertirti, chiedi ai tuoi amici di starti vicino perchè è un periodo molto complesso della tua vita, non aver paura di essere giudicato o compatito.
Chiaro che dopo 6 anni di relazione, ricevere una botta del genere è quanto di più terribile possa capitare, ma guarda il lato positivo: potevi accorgerti ancora più tardi della persona che avevi accanto, e poteva essere troppo tardi. Si apre una porta, si chiude un portone.
Pensa a divertirti e evita il più possibile di stare a casa. Per quanto mi riguarda, questo genere di stanchezza che provi (che poi è apatia) si combatte paradossalmente stando sempre impegnati. Vedrai che ti sentirai meglio.
Io per esempio per un periodo ho preso vitamina C tutte le mattine, perchè lo stress aveva abbassato le mie difese immunitarie (avevo anche la bocca piena di afte) e mi sentivo sempre stanco e affossato. Ho risolto rimboccandomi le maniche e cercando di rinnovare la mia routine, ho iniziato a fare kickboxing, mi sono impegnato di più con l'università, ho cercato di uscire il più possibile per svagarmi.
Nel tuo caso, poi, sarebbe un toccasana, perchè devi spurgarti dal vuoto che sicuramente ha lasciato la relazione con la tua ex.
O almeno credo che lasciandosi dopo tutto questo tempo sia anche normale ritrovarsi spiazzati, dato che parte della routine, magari, comprendeva lo stare con lei o il sentircisi.
FBI83
00martedì 5 maggio 2015 11:12
Re:
RenzWK, 04/05/2015 13:07:

Guarda, io lavoro e studio.
Debbo dire che da quando mi sono lasciato penso se sia il caso di lasciare lo studio, o il lavoro. Per dedicare più tempo a me stesso, perché nonostante sappia che lavorare e studiare è per me...Credo di avere bisogno di tempo per me.
Allo stesso tempo quando ho riposo non riesco a studiare, non riesco a concentrarmi, vorrei stare con gente e uscire...e invece per dirti il 1 maggio e ieri sono stato tutto il giorno al letto. E oggi che non lavoro la situazione sembra la stessa.
Conosco tante persone, ho molti amici, ma avrei bisogno ora di averli più vicini del solito...Dovrei chiederglielo? Non si nota?
Ho distrutto la macchina in autostrada qualche giorno dopo essere stato lasciato e la causa potete immaginarla...
Mi sento molto depresso però mi dico che non merito di stare così per cosa poi? Una che è stata con me quasi 6 anni, mi ha tradito gli ultimi tempi e conseguentemente si è fidanzata con uno di 5 anni più piccolo di me perché lo stimola di più di me (tralasciando che il suddetto durante le scuole aveva il sostegno)?

Certo questo esula dall'ansia e dai DAP, che oggi come oggi li rimpiango.

Stare così, inerme, senza appetito, senza voglia...E' terribile.
E niente mi scuote.




Io posso solo darti un consiglio che ho dato non molto tempo fa ad un mio amico che ha vissuto una situazione simile(tra l'altro con una convivenza di mezzo)

Fai le cose che ti piacciono

Ti piace uscire? esci, ti piace giocare a calcio? giocaci, ti piace andare a passeggiare? organizzatele

Devi tenerti impegnato di testa
Questo mio amico, seguendo il mio consiglio ha iniziato a cucinare, a fare puzzle, ha ricominciato a giocare a calcio e ad andare in palestra, ha personalizzato la casa dove viveva con la sua ex nel modo che piaceva lui, mi ha detto che sentiva la casa vuota e gli ho consigliato di riempire i silenzi con musica, oppure di accendere la tv anche se non la guardava, giusto per non stare in una casa in silenzio a guardare il muro

I tuoi amici possono starti vicino(ed in questa situazione scopri chi veramente è tuo amico e spesso sono pochi) ma l'unico che può aiutarsi sei tu



mickfoley82
00martedì 5 maggio 2015 16:07
Renz, devi cercare di affrntare quello che ti fa stare cosi,qualsiasi cosa sia,..tu nel profondo di te lo sai cos'è non avercene e affrontala.
Evitare delle cose perche ti danno l'ansia non è una soluzione eh,perche finire nell'apatia post crisi ecc non è la soluzione.
Non ti sto dicendo di sforzarti,ma a giorni alterni di affrontare i tuoi "demoni" a testa alta e magari a nervi tesi,altri invece di seguire l'istinto e di sederti nell'apatia,ma non sempre solo uno o l'altro.
Peese
00mercoledì 6 maggio 2015 23:11
Re:
RenzWK, 04/05/2015 13:07:

Guarda, io lavoro e studio.
Debbo dire che da quando mi sono lasciato penso se sia il caso di lasciare lo studio, o il lavoro. Per dedicare più tempo a me stesso, perché nonostante sappia che lavorare e studiare è per me...Credo di avere bisogno di tempo per me.
Allo stesso tempo quando ho riposo non riesco a studiare, non riesco a concentrarmi, vorrei stare con gente e uscire...e invece per dirti il 1 maggio e ieri sono stato tutto il giorno al letto. E oggi che non lavoro la situazione sembra la stessa.
Conosco tante persone, ho molti amici, ma avrei bisogno ora di averli più vicini del solito...Dovrei chiederglielo? Non si nota?
Ho distrutto la macchina in autostrada qualche giorno dopo essere stato lasciato e la causa potete immaginarla...
Mi sento molto depresso però mi dico che non merito di stare così per cosa poi? Una che è stata con me quasi 6 anni, mi ha tradito gli ultimi tempi e conseguentemente si è fidanzata con uno di 5 anni più piccolo di me perché lo stimola di più di me (tralasciando che il suddetto durante le scuole aveva il sostegno)?

Certo questo esula dall'ansia e dai DAP, che oggi come oggi li rimpiango.

Stare così, inerme, senza appetito, senza voglia...E' terribile.
E niente mi scuote.




Onestamente mi sono preso qualche giorno per risponderti.
Non so veramente cosa dirti, ogni parola può sembrare stupida e fuori luogo. Non so come ti senti, non posso comprendere appieno i tuoi demoni.
Se ti può consolare anch'io ho rotto con la mia ragazza storica, quasi 8 anni assieme, e mi son dovuto sorbire pure la merda di vederla con un mio amico. (qualche nodulino cattivo no? [SM=x2584296] )
Bene, questa cosa mi ha portato a vivere veramente malissimo. Non dormivo praticamente mai, da agosto fino a novembre passavo le notti insonne, pieno di rabbia e tristezza. E avevo l'ansia. Ansia, ansia ansia. Ansia in qualsiasi contesto. Anche le cose più stupide erano diventate difficili. Ansie che mi bloccavano. Ansie sul mio aspetto fisico (faccio schifo, lui è meglio di me?), ansie sui miei modi di fare, sulle cose che dicevo, insomma mi è crollato il mondo addosso e sono venute fuori loro, le ansie.
Mi allontanavo dai miei amici, avevo perso la voglia di fare qualsiasi cosa e passavo anch'io le giornate a letto.
Questo mio atteggiamento ha poi influito sul lavoro e ne ho dovuto subire le conseguenze.
Come ne sono uscito? Non lo so.
Forse non ne sono ancora uscito, fatto sta che ora sono ancora vivo, barcollo ma vado avanti. Sto benino, nel senso che sono tornato a dormire decentemente, faccio regolarmente sport (questo mi ha salvato la vita), esco e tutte le altre cose che fa un 27enne. Però l'ansia c'è sempre, mi accompagna sempre.
Questa cosa mi ha fatto malissimo ma mi ha davvero cambiato. Forse in positivo, ma sicuramente ora sono molto meno illuso, forse più pragmatico e sospettoso.
Detto, questo, mi sono aperto pure io, un po' per cercare di consolare te, un po' perché mi fa bene. Fondamentalmente voglio bene a tutti qui e mi fa piacere condividere queste cose.
Detto questo, non mollare Renz.
M.Chaos
00giovedì 7 maggio 2015 08:28
Re: Re:
La Furia, 05/05/2015 00:38:



Ma io ti direi di lasciar perdere la tua ex e rinnovare il tuo stile di vita.
Esci a divertirti, chiedi ai tuoi amici di starti vicino perchè è un periodo molto complesso della tua vita, non aver paura di essere giudicato o compatito.
Chiaro che dopo 6 anni di relazione, ricevere una botta del genere è quanto di più terribile possa capitare, ma guarda il lato positivo: potevi accorgerti ancora più tardi della persona che avevi accanto, e poteva essere troppo tardi. Si apre una porta, si chiude un portone.
Pensa a divertirti e evita il più possibile di stare a casa. Per quanto mi riguarda, questo genere di stanchezza che provi (che poi è apatia) si combatte paradossalmente stando sempre impegnati. Vedrai che ti sentirai meglio.
Io per esempio per un periodo ho preso vitamina C tutte le mattine, perchè lo stress aveva abbassato le mie difese immunitarie (avevo anche la bocca piena di afte) e mi sentivo sempre stanco e affossato. Ho risolto rimboccandomi le maniche e cercando di rinnovare la mia routine, ho iniziato a fare kickboxing, mi sono impegnato di più con l'università, ho cercato di uscire il più possibile per svagarmi.
Nel tuo caso, poi, sarebbe un toccasana, perchè devi spurgarti dal vuoto che sicuramente ha lasciato la relazione con la tua ex.
O almeno credo che lasciandosi dopo tutto questo tempo sia anche normale ritrovarsi spiazzati, dato che parte della routine, magari, comprendeva lo stare con lei o il sentircisi.




Veramente il modo di dire sarebbe :" si chiude una porta si apre un portone"
La Furia
00giovedì 7 maggio 2015 14:58
Re: Re: Re:
M.Chaos, 07/05/2015 08:28:




Veramente il modo di dire sarebbe :" si chiude una porta si apre un portone"




Lol beh lo so, mi sono solo intrecciato mentre scrivevo [SM=x2584263]
RenzWK
00giovedì 7 maggio 2015 15:02
Io nonostante tutto sono sempre impegnato. Ripeto, continuo a lavorare (lavoro nel negozio "principe" di Subiaco 4 giorni a settimana dalle 8.30 alle 20), studio o almeno ci provo, faccio radio, sono impegnato politicamente, gioco a basket e vado in palestra. Per dire, non sono mai stato un fenomeno nel basket, ma lavorando sodo e impegnandomi sono rientrato in squadra...
Ce la metto tutta, lo devo a me...
Questo spazio che ci siamo creati qui dentro è un vanto del megaforum. Sarà anche l'angolo degli sfigati.... ma sticazzi.
La Furia
00giovedì 25 giugno 2015 18:25
Ultimamente sto decisamente meglio, però non capisco perchè ora mi è tornato un "disturbo" che da un po' non avevo e che più o meno mi capita da quando avevo circa 15 anni: faccio fatica a fare un respiro pieno... a pieni polmoni, per intenderci.
E' come se qualcosa mi ostacolasse di fare grossi respiri, o anche solamente degli sbadigli. In giro avevo letto che si può trattare di un piccolo disturbo dovuto a stress o ansia... e di questo ne sono certo, dato che quando non ci penso, magicamente, riesco a respirare normalmente e non con questo "affanno".
A qualcuno è mai successo?
teodora2010
00giovedì 25 giugno 2015 19:25
Re:
La Furia, 25/06/2015 18:25:

Ultimamente sto decisamente meglio, però non capisco perchè ora mi è tornato un "disturbo" che da un po' non avevo e che più o meno mi capita da quando avevo circa 15 anni: faccio fatica a fare un respiro pieno... a pieni polmoni, per intenderci.
E' come se qualcosa mi ostacolasse di fare grossi respiri, o anche solamente degli sbadigli. In giro avevo letto che si può trattare di un piccolo disturbo dovuto a stress o ansia... e di questo ne sono certo, dato che quando non ci penso, magicamente, riesco a respirare normalmente e non con questo "affanno".
A qualcuno è mai successo?




Ma tipo che se tenti di farlo ti viene un fastidio in mezzo al petto?

A me a volte è capitato, abbastanza a random per quello che posso ricordare.
Abel90
00giovedì 25 giugno 2015 19:38
Re:
La Furia, 25/06/2015 18:25:

Ultimamente sto decisamente meglio, però non capisco perchè ora mi è tornato un "disturbo" che da un po' non avevo e che più o meno mi capita da quando avevo circa 15 anni: faccio fatica a fare un respiro pieno... a pieni polmoni, per intenderci.
E' come se qualcosa mi ostacolasse di fare grossi respiri, o anche solamente degli sbadigli. In giro avevo letto che si può trattare di un piccolo disturbo dovuto a stress o ansia... e di questo ne sono certo, dato che quando non ci penso, magicamente, riesco a respirare normalmente e non con questo "affanno".
A qualcuno è mai successo?




è la stessa cosa che succede in periodi di forte stress alla mia ragazza. Nonostante si sia controllata più volte ed è tutto ok ogni tanto sente questo fastidio e anche lei appena non ci pensa più le passa.
Segandro Alessina
00giovedì 25 giugno 2015 21:50
Non so se ne avevo parlato qui, non ricordo, ma ho (avevo, pare) tremenda paura e terrore dei temporali e degli eventi atmosferici in genere.
Da qualche mese, ormai, sto andando da una psicologa cognitivo comportamentale (cosa che mi ha consigliato un utente di questo forum) e devo dire che la situazione è decisamente migliorata.

Prima durante un semplice temporale, anche solo un acquazzone più forte, a volte dovevo scendere in salotto (più o meno riparato rispetto le altre stanze) e non riuscivo a stare solo. Camminavo, con l'ansia a diecimila, in giro per casa. A volte sono arrivato ad urlare in faccia a mio padre che provava a calmarmi.

Ora, invece, non dico che sto una favola, ma i battiti sono "normali" e rimango in camera da solo (camera con pareti sottili e "vecchi") nonostante tutto.
Tufio
00lunedì 6 luglio 2015 00:48
Mio padre oltre ad attacchi di panico notturni ne ha altri quando si sciacqua nella doccia e gli va lo shampoo in bocca, succede un due volte l'anno.

Di norma uno xanax e passa ma ora con sto caldo sta sclerando.

Xanax + imovane ed è ancora su per botte di calore.

Sarà una notte in bianco...

Ah, qualcuno ha esperienza con l'imovane, va avanti da due anni ogni notte, effetti collaterali piuttosto marcati.

Ok sono comperse le gambe molli dello xanax, forse c'è speranza.
La Furia
00domenica 18 dicembre 2016 18:46
Qualcuno che soffre di DOC e roba simile?
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