Domanda scema sul creazionismo

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metalalby
00venerdì 3 giugno 2011 12:04
MM come si chiama quella teoria che dice che l'origine della vita dipende da batteri provenienti dall'universo?

Panspermia mi pare. Ti sembra plausible?
martozen
00venerdì 3 giugno 2011 12:08
Re: Re:
KonnieLorenz, 30/05/2011 19.40:



Sembrerebbe un buon punto, ma la realtà è che il vantaggio in termini di ricambio genetico sono enormi, quando puoi mischiare due DNA per creare un nuovo organismo.

Comunque, non è che sia una strana perfezione casuale, è che dai primi organismi che si riproducevano da soli se ne sono sviluppati altri sempre più complessi, sempre più funzionali, e che tendevano a non basarsi più sul numero della prole, ma sulla qualità dell'allevamento e dell'accudimento parentale, esattamente come negli esseri umani.
Per dirla in altri termini, parti dagli organismi unicellulari, ti sposti a quelli che sono già più complessi e si riproducono come ovipari (cioè depongono uova, che è rischioso e dispendioso, perché devi tenerle al caldo e se qualche predatore ti scaccia dal nido ai mandato al diavolo tutta la riproduzione della stagione), poi passi agli ovovivipari (che covano le uova all'interno del corpo, non è un brutto metodo, ma alla fine ne esistono pochi di questi animali), ai vivipari (come negli ovovivipari, ma c'è scambio di sostanze nutritive tra madre e feto) e infine ai mammiferi, che dedicano molte cure alla prole. I mammiferi, però, li puoi ancora dividere in solitari, monogami e sociali, e noi, ovviamente, facciamo parte dell'ultima categoria (ed è per questo che ci mettiamo circa 15 anni per rendere almeno lontanamente autosufficiente un figlio).

Milioni di anni di evoluzione. Non è esaltante?




La monogamia in termini genetici, è la più grande perversione sessuale mai esistita, almeno come la intende comunemente l'uomo, ovvero un rapporto di coppia a vita con assoluta fedeltà reciproca.
Prendiamo i cigni, per anni sono stati considerati il perfetto simbolo di questa fedeltà aulica ed eterna, poi si è scoperto che in realtà anche i cigni non sono esenti da scappatelle, salvo poi tornare dalla loro compagna "abituale".
In questo modi i cigni beneficiano di entrambe le metodologie di riproduzione, i figli vengono cresciuti dalle cure parentali, ed allo stesso tempo mescolano il lro DNA con quello di altri individui.
I cigni stanno avanti.


MasslessMeson
00venerdì 3 giugno 2011 12:30
Re:
metalalby, 6/3/2011 12:04 PM:

MM come si chiama quella teoria che dice che l'origine della vita dipende da batteri provenienti dall'universo?

Panspermia mi pare. Ti sembra plausible?



In soldoni, no.

Lo spazio è un posto estremamente difficile da resistere. Batteri moderni ce la fanno, ma non vedo come batteri antichi, praticamente sacchettini di materiale genetico, potrebbero sopravvivere.

Però è abbastanza probabile che una ricca dose di aminoacidi siano arrivate tramite bombardamento meteorico.
.Kratos.
00sabato 4 giugno 2011 12:12
come è nata la prima forma di vita, batterio o che ne so, sulla terra? da dove è spuntato?
MasslessMeson
00sabato 4 giugno 2011 12:20
Ma i miei post non li legge un cazzo di nessuno, eh?
MatthewDeschain
00sabato 4 giugno 2011 12:21
Re:
MasslessMeson, 04/06/2011 12.20:

Ma i miei post non li legge un cazzo di nessuno, eh?




Io si. [SM=x2584254]
Mein Teil
00sabato 4 giugno 2011 13:19
Non sai manco chi sono ma comunque anche io [SM=x2596159]
MasslessMeson
00sabato 4 giugno 2011 13:24
Grazie, apprezzo.
The REAL Capt.Spaulding
00sabato 4 giugno 2011 13:30
pure io!

:nevergiveup:
el_mariachi93
00sabato 4 giugno 2011 13:42
volevo fare una domanda a MM
ho studiato l'evoluzione e ho visto molte critiche perchè sarebbe in grado di spiegare la microevoluzione ma non la macro [SM=x2584215] ...
martozen
00sabato 4 giugno 2011 13:55
anche io in genere li leggo tranne alcuni wallpost
.Kratos.
00sabato 4 giugno 2011 14:40
Re:
MasslessMeson, 04/06/2011 12.20:

Ma i miei post non li legge un cazzo di nessuno, eh?




Scusami, ammetto di aver saltato il malloppone della pagina prima.
Ma allora i vari minerali ecc.. necessari all'inizio, quelli da dove escono? Forse la mia domanda si potrebbe generalizzare chiedendo come è nato tutto? Universo e pianeti.
(Voices 93)
00sabato 4 giugno 2011 14:49
Re: Re:
.Kratos., 04/06/2011 14.40:




Scusami, ammetto di aver saltato il malloppone della pagina prima.
Ma allora i vari minerali ecc.. necessari all'inizio, quelli da dove escono? Forse la mia domanda si potrebbe generalizzare chiedendo come è nato tutto? Universo e pianeti.



magia magia
MasslessMeson
00sabato 4 giugno 2011 19:11
Re:
el_mariachi93, 6/4/2011 1:42 PM:

volevo fare una domanda a MM
ho studiato l'evoluzione e ho visto molte critiche perchè sarebbe in grado di spiegare la microevoluzione ma non la macro [SM=x2584215] ...



Il che non ha alcun senso. Innanzitutto, la distinzione micro-macro è una cosa che si sono inventati i creazionisti, sostanzialmente (lasciamo fuori Gould da questo discorso per un momento).

In secundis, voglio vedere come mi definisci macroevoluzione in modo che non sia un caso particolare di microevoluzione.

In tertium, voglio capire perché se puoi camminare per 10 metri, non puoi camminare per 100 metri, o, tempo permettendo, anche per 100 km.

In quartium, vorrei capire com'è possibile l'esistenza di un codice genetico universale combinato ad un unico albero filogenetico con gerarchia annidata

Quinques, com'è possibile che le tue vie metaboliche di base siano le stesse di un lievito

Sexies, la biogeografia, tipo la distribuzione di mammiferi e marsupiali;

E potrei andare avanti ore e ore.

Non esiste una microevoluzione ed una macroevoluzione. Esiste l'evoluzione e la speciazione, al massimo, ma non è per nulla la stessa cosa che intendono i creazionisti.
MasslessMeson
00sabato 4 giugno 2011 19:45
Re: Re:
.Kratos., 6/4/2011 2:40 PM:




Scusami, ammetto di aver saltato il malloppone della pagina prima.
Ma allora i vari minerali ecc.. necessari all'inizio, quelli da dove escono? Forse la mia domanda si potrebbe generalizzare chiedendo come è nato tutto? Universo e pianeti.



Io posso anche farti un papiro della morte finale più più scrivendo tutto da un femtosecondo dall'inizio dell'universo.

Ma tu poi, come mi capita praticamente sempre, come hai già fatto col mio ultimo post, mi dirai " Eh ma prima ? "

Eppure probabilmente questa domanda non ti verrebbe in mente se io rispondessi " E stato il magico Dio ".

Quello che tu cerchi non è una risposta, è uno stop semantico. Un qualcosa che ti dica " Ok, oltre qui non si va avanti a pensare ". Cui bono io debbo scrivere, se poi comunque, come mi capita spesso, o non si legge quello che scrivo, o comunque non si è disposti ad accettare i fatti per come sono ?

Io scrivo anche. Ma se non sei onesto con te stesso e con quello che vuoi sapere, a te non serve a nulla, magari servirà ad altra gente che legge il topic per sbaglio.


L’universo è grosso.
Incredibilmente enorme. E’ umanamente impossibile capire quanto inverosimilmente immenso sia l’universo. E’ inutile persino provarci. E’ troppo grande, fine.
D’altro canto, un protone è incredibilmente piccolo. Un protone è una frazione infinitesima di un atomo, che già di per sé è sufficientemente minuscolo. Un protone è così piccolo, che un puntino sopra una “ i “, ne può contenere circa 500.000.000.000.
Immaginate ora di poter ridurre un protone a un miliardesimo delle sue normali dimensioni e riempire quello spazio infinitesimo un po’ di materia.
Fondamentalmente, sareste pronti per creare un universo.

L’universo ha inizio in nessun luogo, e in nessun momento. Perché non esisteva spazio prima dell’universo, e neppure tempo. Non esiste passato da cui possa emergere, ne posto che possa occupare. Esiste, e basta. Non siamo in grado di dire cosa accadde nell’esatto istante del Big Bang, che, a dire il vero, è più una teoria sull’evoluzione dell’universo, più che sulla sua origine. Tantomeno ha senso parlare di prima del Big Bang, perché prima il tempo non esisteva.

Sappiamo però che il primo secondo è il più emozionante. Con una singola pulsazione vengono prodotte tutte le quattro forze che regolano l’universo: gravità, forza elettromagnetica, interazione nucleare forte, interazione nucleare debole. Dopo meno di un minuto, l’universo si è espanso al punto che il suo diametro ha già superato il milione di miliardi di chilometri, e continua a crescere. La temperatura è caldina, intorno ai dieci miliardi di gradi celsius, ed è perfetta per dare inizio alle reazioni nucleari che formeranno gli elementi più semplici: idrogeno ed elio, con una piccola percentuale di litio. Dopo circa un quarto d’ora, è già stato prodotto il 98% della materia che mai esisterà. In pratica, avete tutto quello che vi serve per costruire un universo, nel tempo necessario per farvi e godervi una tazza di tè.

Certo, avrete dovrete ancora aspettare cento milioni di anni perchè prima stella inizi a brillare, ma avete già fatto tutto il necessario per mettere in moto tutto quanto. Ma come sappiamo tutto questo ? Come possiamo essere così certi di un evento che è accaduto all’incirca 13.8 miliardi di anni fa ? Come diavolo si può arrivare a sapere cosa è successo all'universo 0.00000000000000000000000000000000000000000001 secondi dopo il suo inizio ?

Abbiamo un sacco di modi, in realtà. Alcuni di questi sono però davvero complicati, e li tralasceremo. Per comprendere gli altri, invece, bisogna fare una piccola premessa sulla luce.

Il primo grande scienziato che ebbe a che fare con la luce fu Isaac Newton. Fu il primo a scomporre la luce nei sette colori (Che lui stesso stabilì fossero sette, perché gli piaceva l’analogia con le note musicali; In realtà, la luce è uno spettro continuo, senza divisioni nette, come il passaggio da una specie all'altra), e aveva una teoria corpuscolare della luce: piccoli pezzettini di materia entravano negli occhi di chi la osservava, e si manifestavano come ben sappiamo. La sua idea derivava da quello che sapeva sulla propagazione della luce. Newton sapeva che la la luce si propagava in linea retta a velocità non infinita e che si rifletteva (rimbalzava con un urto perfettamente elastico sulle superfici), e questi erano ottimi argomenti a suo favore. I colori dell’arcobaleno venivano spiegati con l’introduzione di un gran numero di corpuscoli di colore diverso, e il bianco come la somma di tanti di questi colori. Questa concezione restò quella maggioritaria per quasi due secoli, nonostante un arguto fisico olandese, Christiaan Huygens, avesse proposto, quasi contemporaneamente alla teoria newtoniana, una teoria in cui onde di luce si propagavano attraverso l’etere, sostanza che pervadeva tutto l’universo. L’intuizione era buona, ma la teoria fu seriamente presa in considerazione solo agli inizi dell’800, quando Thomas Young, fisico inglese della Royal Society, dimostro attraverso l’esperimento della doppia fenditura che la luce era incontrovertibilmente un onda.
Young era un medico, ma era anche il genere di persona che, nel tempo libero, imparava due o tre lingue per tenersi impegnato, o risolveva i misteri dell'universo, come la natura della luce.
Young prese due fonti di luce, due fessure distinte, e le illuminò, e disegnò diligentemente quello che osservò:



Le due luci interferiscono. Si sommano, si sottraggono, si increspano vicendevolmente, non come singoli corpuscoli, ma come onde intere, come lanciare due sassi nello stesso stagno. Young in maniera semplice ed elegante aveva appena dimostrato che era più figo di Newton. E lo sarebbe rimasto per un po', almeno fino a quando non fosse arrivato Einstein sulla scena.
Perché ci frega che la luce sia un'onda, un onda elettromagnetica, in particolare ?

In quattro parole:
Cosmic Microwave Background Radiation.



(cont.)
Blessing Jah
00sabato 4 giugno 2011 19:56
penso di essere l'unico fatto al contrario: avrò rotto i coglioni si e no due volte al buon MM per cazzate veramente infime tipo quella del piscio e delle birra, ma questi wallpost me li leggo sempre volentieri anche se riguardano roba poco interessante o di cui ne so già abbastanza da ritenermi "soddisfatto". Perchè? Perchè scrive bene cazzo. Gli auguro solo di non finire a fare documentari per NG. Vado a vedere se c'è qualcosa di nuovo su Prosopopea
(Voices 93)
00sabato 4 giugno 2011 19:57
Questo rischia di essere veramente lungo e bello.

Ci sarà una pioggia di applausi, ma son convinto che al primo ''eh ma allora prima del tempo e dello spazio cosa c'era?'' ci sarà un omicidio.
Angle 4ever
00sabato 4 giugno 2011 20:00
Re:
(Voices 93), 04/06/2011 19.57:

Questo rischia di essere veramente lungo e bello.

Ci sarà una pioggia di applausi, ma son convinto che al primo ''eh ma allora prima del tempo e dello spazio cosa c'era?'' ci sarà un omicidio.




Vabbè ci vuole un coglione, è come dire "Esiste qualche squadra più forte della Juventus?". [SM=x2584914]
The monster abyss 87
00sabato 4 giugno 2011 20:03
Minchia Young medico e fisico .. era poco intelligente questo tizio
Blessing Jah
00sabato 4 giugno 2011 20:05
Re:
(Voices 93), 04/06/2011 19.57:

Questo rischia di essere veramente lungo e bello.

Ci sarà una pioggia di applausi, ma son convinto che al primo ''eh ma allora prima del tempo e dello spazio cosa c'era?'' ci sarà un omicidio.


è su queste cose che MM può migliorare: io mi limiterei a rispondere "la maiala di tua mamma a pecora". Ci vuole stile
(Voices 93)
00sabato 4 giugno 2011 20:06
Re: Re:
Angle 4ever, 04/06/2011 20.00:




Vabbè ci vuole un coglione, è come dire "Esiste qualche squadra più forte della Juventus?". [SM=x2584914]




In effetti [SM=x2584263]

Io comunque per l'estate devo leggere un malloppone di Gould che distrugge ogni teoria blondiniana di differenze tra esseri umani , è scritto piccolo [SM=x2584178]
MasslessMeson
00sabato 4 giugno 2011 20:12
Nel 1965 due impiegati dei Bell Laboratories, Arno Penzias e Robert Wilson, stavano cercando di tarare una nuova grande antenna per le comunicazioni. E non ci riuscivano. Ovunque la puntassero, captavano un rumore di fondo fastidioso, un sibilo incessante, che rendeva impossibile ogni esperimento. Ovunque la puntavano, in qualsiasi momento del giorno e della notte, in qualsiasi stagione, c'era questo sibilo. In un primo momento, pensarono ad un guasto tecnico. Sostituirono ogni singolo cavo elettrico, riassemblarono ogni pezzo, cambiarono ogni giuntura e cavo elettrico. Niente, ancora il sibilo. Uscirono allora armati di scopa a far brillare l'antenna, liberandola dalla cacca di piccione che inevitabilmente decorava un antenna di simili dimensioni. Ancora nulla. Il sibilo, ad un anno dalla prima accensione, restava lì, identico, a impedirgli di lavorare.

Vent'anni prima, un astrofisico di origine russa, George Gamow, aveva avuto un'idea interessante per poter confermare o smentire l'idea del big bang. La luce è un onda elettromagnetica, ben sapeva Gamow, e quindi si sarebbe propagata all'infinito nelle vastità dello spazio. L'altissima energia con cui sarebbero partite sarebbe stato sufficiente per fargli attraversare uno spazio in continua dilatazione, e se si fosse ascoltato con sufficiente attenzione, si sarebbe potuta rintracciare parte della radiazione cosmica di fondo lasciata dal Big Bang, che dalle temperature al di fuori della comprensione umana a cui si era originata, si sarebbero raffreddate e avrebbero raggiunto la terra in forma di microonde. Ma Penzias e Wilson non avevano mai sentito parlare di Gamow.

E quindi non potevano sapere che il rumore che li tormentava veniva direttamente dal bordo dell'universo, a 90 miliardi di trilioni di chilometri di distanza. La luce più antica dell'universo. Era qualcosa di mai visto prima. I più potenti telescopi, ai tempi, in grado di captare le quasar, stelle che emettono particolari radiofrequenze identificabili a grandi distanza, potevano risalire forse a qualche miliardo di anni, dopo l'origine del big bang. Qui si parla di secondi.

L'avete sicuramente sentita anche voi, la radiazione cosmica di fondo. Basta che una volta nella via abbiate sintonizzato il televisore su un canale che non prendeva: circa l'1% dei disturbi elettrostatici, i "fiocchi di neve", sono dovuti a questo primo residuo del big bang.

Penzias e Wilson trovarono il radiazione cosmica di fondo: non la stavano cercando, una volta trovata, non sapevano cosa fosse e in ogni caso non ne interpretarono o descrissero mai la natura; ciò nonostante, vinserò nel 1978 il premio Nobel, a dimostrazione, che, per certe cose, nella vita, ci vuole culo.

Come si vede dalla foto precedente, la radiazione cosmica di fondo non è uniforme. E' composta da onde che si sovrappongono, che interferiscono: e dalle increspature possiamo sapere qualcosa sulla sua sorgente, sull'universo in larga scala, sull'inizio dell'universo, sulla sua distribuzione di materia, sulla sua forma; è quasi certamente uno delle informazioni più preziose che abbiamo per quanto riguarda la storia dell'universo. Ed è con la radiazione cosmica di fondo che un fisico delle particelle rivelò qualcosa di totalmente inaspettato per quanto riguarda la storia dell'universo: l'inflazione.

(cont.)
MasslessMeson
00sabato 4 giugno 2011 20:39
Ci sono due cose di cui ci siamo resi conto guardando l'universo, che il Big Bang non era in grado di spiegare: in primis, l'universo è isotropo. In qualsiasi direzione tu voglia guardare, troverai la stessa densità media, la stessa temperatura media, lo stesso numero medio di galassie. In qualsiasi punto tu sia dell'universo, guardando in qualsiasi direzione, di sembrerà sempre di essere al centro, nonostante ciascuna regione sia in principio separata dalle altre da miliardi di anni luce, e la radiazione cosmica di fondo ci dice che, all'inizio, non era tutto uguale.
La seconda, cosa è che l'universo, su larga scala, sembra totalmente e completamente piatto, senza la benché minima curvatura. Com'è possibile una cosa del genere, se in partenza l'universo non era uniforme ?

E' il 1979. Un fisico delle particelle, Alan Guth, che non ha ancora combinato sostanzialmente nulla nella sua vita, assiste ad una conferenza sul Big Bang, in cui si parla del problema dell'orizzonte e del problema della piattezza, e vengono proposte varie soluzioni ipotetiche per ciascuno dei due problemi. Guth però è megalomane, e gli viene in mente una soluzione per entrambi, contemporaneamente.

Guth conosceva bene il fatto che al contrario dell'universo, che era isotropo, la radiazione cosmica di fondo è anisotropa, cioè disuguale. Sì immaginò quindi un universo con condizioni diverse in ogni luogo. In un punto poteva espandersi, in un altro contrarsi; in un punto poteva essere vicino allo zero assoluto, in quello accanto a temperature più alte del cuore di una stella; in alcuni punti perfettamente piatto, in altri più accartocciato di un fazzoletto usato. In pratica, non importa quali fossero le condizioni dell'universo, su "larga" scala. Basta che in un punto infinitesimo, un punto più piccolo delle dimensioni di un protone, ci siano state le condizioni giuste, ed ecco che abbiamo l'inflazione.

Quel punticino si gonfiò come un disperato, raddoppiando le proprie dimensioni ogni 10^-34 secondi, per una durata complessiva di non più di 10^30 secondi, cioè di un milionesimo di milionesimo di milionesimo di milionesimo di milionesimo di secondo, trasformando l'universo da qualcosa che sarebbe potuto stare nelle mani di un bambino a qualcosa che potrebbe essere miliardi di volte più grande dell'universo visibile.

Questo risolve entrambi i problemi:
Se prendi una regione infinitesima, e la stiri finché non ti copre tutto l'universo osservabile, allora, improvvisamente, tutto l'universo osservabile avrà le caratteristiche di temperatura, densità ed espansione della tua regione infinitesima di partenza.

Non ha importanza la forma dell'universo prima dell'inflazione. L'inflazione ha preso una regione e l'ha stirata talmente tanto che inevitabilmente l'universo ci sembrerebbe essere piatto.



Sarebbe come se una formica volesse misurare la curvatura della terra. Non soltanto non ha strumenti sufficientemente precisi per misurarlo, ma nemmeno 10 generazioni di formiche potrebbero percorrere una distanza sufficiente a fargli venire il dubbio che la terra non sia piatta.

Ma ci crea anche un'altro problema: l'universo non è veramente isotropo, su piccola scala. Non è letteralmente identico in ogni direzione. E, soprattutto, la radiazione cosmica di fondo ci dice che anche dopo l'inflazione, lo spazio ha increspature, e variazioni locali. Se l'inflazione funzionasse così linearmente, beh, l'universo sarebbe di un piattume cosmico.

Ci mancano un paio di cose per completare il puzzle: un grosso acceleratore di particelle, l'equazione più famosa di tutti i tempi, un vuoto che non è realmente vuoto, e l'arma di sterminio di massa preferita da Dan Brown.

(cont.)
.Kratos.
00domenica 5 giugno 2011 01:35
Oh ragazzi avrò anche rotto i coglioni col "cosa c'era prima" ma intanto qua tutti che leggono interessati, e io finalmente sto capendo qualcosa su un argomento che mi ha sempre interessato. Grazie MM.
The monster abyss 87
00domenica 5 giugno 2011 01:36
visto che alla fine si parla di universo ne approfitto per qualche domanda [SM=x2584184]

1- oltre alla teoria m/stringhe che spiegherebbe la nascita dell'universo come conseguenza di uno scontro tra brame , c'è qualche altra teoria scientifica che prova ad ipotizzare da cosa è venuto fuori il big bang ?

2- qualcuno ha mai provato a formulare un ipotesi del perchè l'inflazione sia stata più veloce della luce ? quando sappiamo che la velocità della luce è insuperabile .. immagino perchè la fisica dell'universo nei suoi primi istanti di vita fosse diversa dalla fisica che si è venuta a "formare" poco dopo , ho detto una cazzata ? [SM=x2584226]

3- un pò ot .. quanto c'è di vero in questo ? www.edicolaweb.net/nw004aa3.htm
(Voices 93)
00domenica 5 giugno 2011 01:50
Re:
.Kratos., 05/06/2011 01.35:

Oh ragazzi avrò anche rotto i coglioni col "cosa c'era prima" ma intanto qua tutti che leggono interessati, e io finalmente sto capendo qualcosa su un argomento che mi ha sempre interessato. Grazie MM.




Se ti riferisci a me tranquillo che non era una critica rivolta a te, ma al solito gioco dell '' e prima?'' [SM=x2584264]
MasslessMeson
00domenica 5 giugno 2011 02:38
1 la teoria delle stringhe non è cosmologica e basta, è una teoria del tutto. ce ne sono a bizzeffe di altre, tipo la gravità quantistica a loop.

2 la velocità della luce vale come limite di corpi NELLO spazio. l'inflazione è la velocità di dilatazione DELLO spazio ad essere maggiore di c. Le due cose non sono legate. quanto velocemente la formica si muove sul palloncino ci può dire qualcosa su a che velocità si gonfia, ma non molto su a quali potrebbe gonfiarsi.

3 fraintendimenti totali del giornalista. ci sono.fenomeni apparentemente ftl che di fatto però non lo sono, magari un'altra volta ne parlo.

Domani andrò avanti con la storia dell'universo in pillole.
KonnieLorenz
00domenica 5 giugno 2011 09:12
Re: Re: Re:
Approfitto di questa pausa tra i wallpost per rispondere... Ad ogni modo, complimenti a MM.

martozen, 03/06/2011 12.08:


La monogamia in termini genetici, è la più grande perversione sessuale mai esistita, almeno come la intende comunemente l'uomo, ovvero un rapporto di coppia a vita con assoluta fedeltà reciproca.
Prendiamo i cigni, per anni sono stati considerati il perfetto simbolo di questa fedeltà aulica ed eterna, poi si è scoperto che in realtà anche i cigni non sono esenti da scappatelle, salvo poi tornare dalla loro compagna "abituale".
In questo modi i cigni beneficiano di entrambe le metodologie di riproduzione, i figli vengono cresciuti dalle cure parentali, ed allo stesso tempo mescolano il lro DNA con quello di altri individui.
I cigni stanno avanti.



Non fraintendere: quando parlo di monogamia non mi riferisco all'uomo. L'uomo ha un accudimento parentale sociale, ossia i figli vengono sì gestiti dalla coppia, ma non solo. Abbiamo costruito una società basata sul reciproco aiuto (ma non discuteremo qui sulla sua efficacia...), alias, abbiamo insegnanti, baby sitter, parenti e amici che, all'occorrenza, si prendono cura di figli altrui.
In natura, questo tipo di struttura lo troviamo in alcuni mammiferi, come i leoni e i licaoni.

La monogamia, invece, è tutt'altra cosa. Quella umana è una monogamia "morale", ossia ci siamo imposti di puntare su questa strategia, ma non siamo nati con l'istinto prettamente monogamo, come si potrebbe dire di alcuni animali.
Esempi di monogamia sono i lupi, in cui un branco si fonda sulla coppia alfa (l'unica a cui è concesso di riprodursi), che rimane unita fino alla morte di uno dei due coniugi. E in questo caso non si parla di accudimento sociale, perché gli altri lupi del branco (figli della coppia alfa, spesso, ma anche lupi scacciati da altri branchi) possono solo aiutare ad accudire i piccoli degli alfa, ma non averne di loro (quindi non c'è aiuto reciproco, è una relazione unilaterale).
Un altro esempio sono i pinguini, dove la coppia si forma e si ritrova ogni anno per l'accoppiamento. Lo stesso vale per diversi altri uccelli.

Questi animali, a differenza nostra, non hanno "deciso" di essere monogami, ma si sono evoluti in questo modo perché il fatto di avere un partner che non fosse pronto a scappare con un altro o un'altra era estremamente utile per sopravvivere. Questo è quello che intendo per monogamia.

Nella specie umana, le cose sono ben diverse.
Credo sappiamo tutti la classica storia dell'uomo che cerca più partner e la donna che ne vuole accalappiare uno solo: ecco, questa è la base per lo sviluppo della nostra idea di relazione. Si potrebbe fare un lungo discorso sulla evidente differenza tra l'essere umano e quasi tutti gli altri animali per quanto riguarda l'estro. In poche parole, però, ai tempi dei tempi l'evoluzione ha sviluppato alcune strategie che potevano tornare utili per salvaguardare la prole: eliminare l'estro era una di queste. Non sapendo quando la donna era fertile, infatti, i diversi uomini che si erano accoppiati con lei non erano in grado di sapere di chi fosse il figlio che le stava crescendo in grembo. Conclusione: tutti si occupavano un po' del piccolo e della madre, perdendoci a livello personale, ma aiutando lo sviluppo di un piccolo in salute.

Così via e così via finché non siamo arrivati alla nostra idea di relazione come monogamia, fedeltà, amore, rispetto reciproco e via dicendo. Non dico che ci sia un giusto o uno sbagliato, ma a livello biologico semplicemente non siamo programmati per essere monogami.
E chissà come mai, in alcune parti del mondo sopravvivono ancora società basate sulla poligamia.
martozen
00domenica 5 giugno 2011 12:46
Re: Re: Re: Re:
KonnieLorenz, 05/06/2011 09.12:

Approfitto di questa pausa tra i wallpost per rispondere... Ad ogni modo, complimenti a MM.



Non fraintendere: quando parlo di monogamia non mi riferisco all'uomo. L'uomo ha un accudimento parentale sociale, ossia i figli vengono sì gestiti dalla coppia, ma non solo. Abbiamo costruito una società basata sul reciproco aiuto (ma non discuteremo qui sulla sua efficacia...), alias, abbiamo insegnanti, baby sitter, parenti e amici che, all'occorrenza, si prendono cura di figli altrui.
In natura, questo tipo di struttura lo troviamo in alcuni mammiferi, come i leoni e i licaoni.

La monogamia, invece, è tutt'altra cosa. Quella umana è una monogamia "morale", ossia ci siamo imposti di puntare su questa strategia, ma non siamo nati con l'istinto prettamente monogamo, come si potrebbe dire di alcuni animali.
Esempi di monogamia sono i lupi, in cui un branco si fonda sulla coppia alfa (l'unica a cui è concesso di riprodursi), che rimane unita fino alla morte di uno dei due coniugi. E in questo caso non si parla di accudimento sociale, perché gli altri lupi del branco (figli della coppia alfa, spesso, ma anche lupi scacciati da altri branchi) possono solo aiutare ad accudire i piccoli degli alfa, ma non averne di loro (quindi non c'è aiuto reciproco, è una relazione unilaterale).
Un altro esempio sono i pinguini, dove la coppia si forma e si ritrova ogni anno per l'accoppiamento. Lo stesso vale per diversi altri uccelli.

Questi animali, a differenza nostra, non hanno "deciso" di essere monogami, ma si sono evoluti in questo modo perché il fatto di avere un partner che non fosse pronto a scappare con un altro o un'altra era estremamente utile per sopravvivere. Questo è quello che intendo per monogamia.

Nella specie umana, le cose sono ben diverse.
Credo sappiamo tutti la classica storia dell'uomo che cerca più partner e la donna che ne vuole accalappiare uno solo: ecco, questa è la base per lo sviluppo della nostra idea di relazione. Si potrebbe fare un lungo discorso sulla evidente differenza tra l'essere umano e quasi tutti gli altri animali per quanto riguarda l'estro. In poche parole, però, ai tempi dei tempi l'evoluzione ha sviluppato alcune strategie che potevano tornare utili per salvaguardare la prole: eliminare l'estro era una di queste. Non sapendo quando la donna era fertile, infatti, i diversi uomini che si erano accoppiati con lei non erano in grado di sapere di chi fosse il figlio che le stava crescendo in grembo. Conclusione: tutti si occupavano un po' del piccolo e della madre, perdendoci a livello personale, ma aiutando lo sviluppo di un piccolo in salute.

Così via e così via finché non siamo arrivati alla nostra idea di relazione come monogamia, fedeltà, amore, rispetto reciproco e via dicendo. Non dico che ci sia un giusto o uno sbagliato, ma a livello biologico semplicemente non siamo programmati per essere monogami.
E chissà come mai, in alcune parti del mondo sopravvivono ancora società basate sulla poligamia.



Vabbè era una battuta la mia eh


The monster abyss 87
00domenica 5 giugno 2011 13:16
Re:
MasslessMeson, 05/06/2011 02.38:

1 la teoria delle stringhe non è cosmologica e basta, è una teoria del tutto. ce ne sono a bizzeffe di altre, tipo la gravità quantistica a loop.





Eh vabbè qualcosina della teoria delle stringhe la so .. a me intereserebbe un elenco di teorie/ipotesi che parlino ( anche ) di come possa essere "nato" il big bang
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