mein non continuare perché ti stai facendo male da solo, alle tue domande è già stata data risposta.
Il bello è che ci credi davvero, cioè almeno Drago esagera e si sa, con Deschain non ci troviam d'accordo ( ma ripeto penso siano questioni geografiche anche se pure un paio di ragazzi del sud son d'accordo con me)
Ma tu..
Fai una cosa cerca nei tuoi libri:
-montale attraversare annunzio
-emile zola
-troubadours
Una volta fatto questo torna qui.
E i paperini su Petrarca ci stanno tutta la vita quando fai un confronto tra le letterature, non per petrarca in sé, ma perché lui, dante e pochi altri sono dei picchi incredibili, ma che non sono paragonabili ai secoli di continui fenomeni.
Te la metto in modo più facile così anche tu ci arrivi:
L'Italia ha avuto due picchi:
1250-1350: favoriti dai troubadours che non scrivevano e la Chanson de geste senza un autore preciso, ma in ogni caso in quel centennio l'Italia navigava nell'oro rispetto alla Francia
1850-1950: il belpaese non regge il confronto, nonostante sia di altissimo livello la sua letteratura, perché Camus, Sartre, Anouilh, Giraudoux, gli ultimi decadenti francesi sono altra roba e soprattutto nella maggior parte dei casi gli italiani hanno subito gli influssi dei francesi [Verga, Calvino etc].
Montale-Pirandello e D'Annunzio sono comunque autori di altissimo livello e Pirandello probabilmente si mette in tasca i due neoclassici, ma la quantità di roba oltralpe [oltre a quella oltrmanica] non permettono all'Italia di contrastare le altre due potenze
Per il resto è una gangbang continua, tranne che per Machiavelli [forse il più influente scrittore del tardo medioevo) e Beccaria [Galileo non lo conto perché è oltre a tutto questo visto che al posto dell'inutile letteratura (
) ha cambiato il mondo
]