Serie A e la competitivitä

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Il Feda
00lunedì 30 ottobre 2017 15:44
Re:
Rust Cohle, 30/10/2017 13.55:

Sì ma squadre come Atalanta, Sampdoria e Fiorentina fanno parte di quelle immediatamente sotto alle prime 5, qui si parlava più che altro del divario con quelle nella parte destra della classifica.
Certo che puoi perdere punti anche contro quelle, specialmente quando di mezzo hai gli impegni di coppa che ti portano via energie fisiche e mentali, è un dato di fatto però che al momento le 5 più forti sono non a caso nelle prime 5 posizioni e dietro stanno tutte le altre a fare un altro campionato, staccate nemmeno di pochissimo.

Le sorprese come l'Atalanta lo scorso anno sono appunto sorprese o vengono definite addirittura "miracoli", ma si ritagliano il proprio spazio innanzitutto per meriti propri ma anche a causa di colpe altrui (vedi le milanesi l'anno scorso).




Eh ma allora mica è tanto vero che si decide negli scontri diretti. Si decide anche e soprattutto in partite come quelle. Poi ripeto, ora è una tendenza ma non proseguirà così per tutte. Qualche punto per strada anche contro Genoa, Spal, Sassuolo qualcuna delle prime 5 lo lascia. Speriamo tutti, mi pare pacifico, siate voi, la juve ecc. e non noi [SM=x2584225]
Iceman.88
00lunedì 30 ottobre 2017 15:45
Il fatto è che le statistiche, di per sè, non dicono nulla, sono decontestualizzate.
Il discorso di rogerio è stato parzialmente smontato col paragone con gli altri grandi campionati europei (mentre invece sono d'accordo con lui sulla maggior propensione offensiva di diverse squadre di A, forti e "medie").

Allora la differenza qual è?
Secondo me un torneo è competitivo quando i verdetti sono in bilico fino alla fine o quasi. Cioè non è che all'ultima giornata deve essere ancora tutto in discussione, ma in Italia l'anno scorso tipo a marzo era già abbastanza chiaro chi sarebbe stato campione d'Italia, chi sarebbe andato in Champions, e chi sarebbe retrocesso (poi il Crotone ha fatto il "miracolo", ma non dimentichiamo la discreta compartecipazione dell'Empoli e la marea di squadre praticamente già sicure di salvarsi da mesi grazie al ritmo tenuto dalle ultime tre).

C'è stata la lotta al secondo posto, va bene, e quella al sesto per non fare i preliminari di EL.
In teoria tre squadre si sono giocate questo "prestigioso" piazzamento...è stata una corsa avvincente? La definimmo competitiva? No, manco per il cazzo, perchè Inter, Milan e Fiorentina giocavano una peggio dell'altra e piuttosto pareva facessero a gara a non andarci, in Europa.

Quindi, come dicevo, punteggi e statistiche vanno contestualizzati, ed aver avuto 6 anni di dominio abbastanza scontato di una squadra non ha certo aiutato ad appassionarsi alla Serie A.
In tal senso, neanche la Bundesliga è il top, perchè il Bayern fa il bello e cattivo tempo (nel senso che se non vince è per un suo calo tecnico o motivazionale più che per un reale merito delle avversarie, meno continue). Ma è organizzata e gestita diecimila volte meglio, hanno gli stadi pieni ecc. chi lo nega questo.

Pure in Spagna è sostanzialmente una cosa a due (con l'inserimento dell'Atletico, che pare già finito però), ma almeno c'è il 50% di possibilità.
In Inghilterra non ne parliamo, e se in Italia a marzo-aprile lo Scudetto sarà ancora in bilico tra la Juve ed almeno un'altra squadra, sarà già un bene.

Fermo restando che la differenza con le ultime del carro diventa ogni anno più grande.
FBI83
00lunedì 30 ottobre 2017 15:46
Re:
Iceman.88, 30/10/2017 15.45:

Il fatto è che le statistiche, di per sè, non dicono nulla, sono decontestualizzate.
Il discorso di rogerio è stato parzialmente smontato col paragone con gli altri grandi campionati europei (mentre invece sono d'accordo con lui sulla maggior propensione offensiva di diverse squadre di A, forti e "medie").

Allora la differenza qual è?
Secondo me un torneo è competitivo quando i verdetti sono in bilico fino alla fine o quasi. Cioè non è che all'ultima giornata deve essere ancora tutto in discussione, ma in Italia l'anno scorso tipo a marzo era già abbastanza chiaro chi sarebbe stato campione d'Italia, chi sarebbe andato in Champions, e chi sarebbe retrocesso (poi il Crotone ha fatto il "miracolo", ma non dimentichiamo la discreta compartecipazione dell'Empoli e la marea di squadre praticamente già sicure di salvarsi da mesi grazie al ritmo tenuto dalle ultime tre).

C'è stata la lotta al secondo posto, va bene, e quella al sesto per non fare i preliminari di EL.
In teoria tre squadre si sono giocate questo "prestigioso" piazzamento...è stata una corsa avvincente? La definimmo competitiva? No, manco per il cazzo, perchè Inter, Milan e Fiorentina giocavano una peggio dell'altra e piuttosto pareva facessero a gara a non andarci, in Europa.

Quindi, come dicevo, punteggi e statistiche vanno contestualizzati, ed aver avuto 6 anni di dominio abbastanza scontato di una squadra non ha certo aiutato ad appassionarsi alla Serie A.
In tal senso, neanche la Bundesliga è il top, perchè il Bayern fa il bello e cattivo tempo (nel senso che se non vince è per un suo calo tecnico o motivazionale più che per un reale merito delle avversarie, meno continue). Ma è organizzata e gestita diecimila volte meglio, hanno gli stadi pieni ecc. chi lo nega questo.

Pure in Spagna è sostanzialmente una cosa a due (con l'inserimento dell'Atletico, che pare già finito però), ma almeno c'è il 50% di possibilità.
In Inghilterra non ne parliamo, e se in Italia a marzo-aprile lo Scudetto sarà ancora in bilico tra la Juve ed almeno un'altra squadra, sarà già un bene.

Fermo restando che la differenza con le ultime del carro diventa ogni anno più grande.



This
Rust Cohle
00lunedì 30 ottobre 2017 16:12
Re:
Iceman.88, 30/10/2017 15.45:

Il fatto è che le statistiche, di per sè, non dicono nulla, sono decontestualizzate.
Il discorso di rogerio è stato parzialmente smontato col paragone con gli altri grandi campionati europei (mentre invece sono d'accordo con lui sulla maggior propensione offensiva di diverse squadre di A, forti e "medie").

Allora la differenza qual è?
Secondo me un torneo è competitivo quando i verdetti sono in bilico fino alla fine o quasi. Cioè non è che all'ultima giornata deve essere ancora tutto in discussione, ma in Italia l'anno scorso tipo a marzo era già abbastanza chiaro chi sarebbe stato campione d'Italia, chi sarebbe andato in Champions, e chi sarebbe retrocesso (poi il Crotone ha fatto il "miracolo", ma non dimentichiamo la discreta compartecipazione dell'Empoli e la marea di squadre praticamente già sicure di salvarsi da mesi grazie al ritmo tenuto dalle ultime tre).

C'è stata la lotta al secondo posto, va bene, e quella al sesto per non fare i preliminari di EL.
In teoria tre squadre si sono giocate questo "prestigioso" piazzamento...è stata una corsa avvincente? La definimmo competitiva? No, manco per il cazzo, perchè Inter, Milan e Fiorentina giocavano una peggio dell'altra e piuttosto pareva facessero a gara a non andarci, in Europa.

Quindi, come dicevo, punteggi e statistiche vanno contestualizzati, ed aver avuto 6 anni di dominio abbastanza scontato di una squadra non ha certo aiutato ad appassionarsi alla Serie A.
In tal senso, neanche la Bundesliga è il top, perchè il Bayern fa il bello e cattivo tempo (nel senso che se non vince è per un suo calo tecnico o motivazionale più che per un reale merito delle avversarie, meno continue). Ma è organizzata e gestita diecimila volte meglio, hanno gli stadi pieni ecc. chi lo nega questo.

Pure in Spagna è sostanzialmente una cosa a due (con l'inserimento dell'Atletico, che pare già finito però), ma almeno c'è il 50% di possibilità.
In Inghilterra non ne parliamo, e se in Italia a marzo-aprile lo Scudetto sarà ancora in bilico tra la Juve ed almeno un'altra squadra, sarà già un bene.

Fermo restando che la differenza con le ultime del carro diventa ogni anno più grande.



Esatto, è quello che sto cercando di dire anch'io in maniera diversa.

Siamo a fine ottobre ma possiamo già dire un paio di squadre che quasi sicuramente retrocederanno, quali si giocheranno l'EL, quali la Champions e quali lo scudetto.
Si può già dire che il Milan, a meno di miracoli e di tracolli altrui, è fuori dalla corsa a quello che era il suo obbiettivo stagionale.
Magari è presto per definirli "verdetti", ma un'idea di quali saranno le squadre coinvolte in questi discorsi pare già definita.
Poi ci sono quelle "di mezzo" diciamo, tipo Bologna, Chievo, Udinese ecc. ecc. che come lo scorso anno arriveranno a febbraio-marzo senza più obbiettivi, e come lo scorso anno di fatto falseranno il campionato perchè non avranno più motivazioni.
Qui non si tratta di "operazione nostalgia", come diceva qualcuno, ma è palese che una volta il campionato fosse molto più competitivo.
Io di squadre che a marzo stanno lì a galleggiare senza più nulla da dire francamente non me ne ricordo, è una cosa che si sta ripetendo negli ultimi 2-3 anni.
Così come non mi ricordo di squadre che a fine ottobre potevi già dare per retrocesse, potevi vere un'idea sulle più deboli ma era rarissimo che a questo punto del campionato ci fosse una situazione come quella del Benevento e del Verona quest'anno, o come del Pescara e del Palermo l'anno scorso.

Un campionato non è bello solo se la lotta scudetto rimane aperta fino all'ultimo, è anche bello vedere più squadre contendersi l'accesso all'Europa e la salvezza

Poi, ripeto, secondo me il senso del topic fa un po' di confusione sui termini "competitivo" e "livello del campionato".
A me pare che noi stiamo dicendo una cosa mentre Rogerio la sta mettendo sul piano del gioco e della proposizione tattica.
Quello semmai è tutto un altro discorso che non c'entra con la competitività di un campionato, e nemmeno con il livello.
Io di squadre che quest'anno giocano veramente bene ne vedo solo due: Napoli e Lazio.
Poi c'è sempre qualche realtà medio-piccola che di tanto in tanto esce fuori e mostra qualcosa di positivo: quest'anno può essere la Samp di Giampaolo, l'anno scorso era l'Atalanta di Gasperini, quello prima lo è stato il Sassuolo di Di Francesco ecc.

Ma questo non c'entra assolutamente una sega sul discorso del livello del campionato, potremo dire che la Serie A starà tornando a livelli alti quando tornerà ad essere assurdo parlare di squadre già retrocesse ad ottobre, di squadre che hanno già fallito il proprio obbiettivo e di squadre che a marzo scenderanno giù in campo in ciabatte.
Ad oggi non è per niente assurdo fare questi discorsi qui, anzi è la pura realtà e non è il primo anno che succede questo.
Go-AVS-Go
00lunedì 30 ottobre 2017 16:27
Tra l'altro quest'anno arrivare secondi o quarti non cambia nulla.

Se l'anno scorso Roma e Napoli si sono scannate fino all'ultima giornata, in questo campionato potrebbe esserci meno lotta anche da questo punto di vista.
Geno
00lunedì 30 ottobre 2017 16:45
A me la Serie A a 20 piace e mi piace vedere nuove realtà tipo Carpi, Benevento e Frosinone che si affacciano alla massima serie

Vanno ripartiti meglio i diritti tv il che non vuol dire che Juve e Benevento devono ricevere lo stesso ma manco un dislivello assurdo.

E bisogna mettere un obbligo di spesa di questi diritti.

Se tu Benevento se prendi 100 devi spendere minimo 70

Vanno riorganizzate le retrocessioni con 4 a scendere dalla A
Iceman.88
00lunedì 30 ottobre 2017 17:03
Re: Re:
Rust Cohle, 30/10/2017 16.12:



Esatto, è quello che sto cercando di dire anch'io in maniera diversa.

Siamo a fine ottobre ma possiamo già dire un paio di squadre che quasi sicuramente retrocederanno, quali si giocheranno l'EL, quali la Champions e quali lo scudetto.
Si può già dire che il Milan, a meno di miracoli e di tracolli altrui, è fuori dalla corsa a quello che era il suo obbiettivo stagionale.
Magari è presto per definirli "verdetti", ma un'idea di quali saranno le squadre coinvolte in questi discorsi pare già definita.
Poi ci sono quelle "di mezzo" diciamo, tipo Bologna, Chievo, Udinese ecc. ecc. che come lo scorso anno arriveranno a febbraio-marzo senza più obbiettivi, e come lo scorso anno di fatto falseranno il campionato perchè non avranno più motivazioni.
Qui non si tratta di "operazione nostalgia", come diceva qualcuno, ma è palese che una volta il campionato fosse molto più competitivo.
Io di squadre che a marzo stanno lì a galleggiare senza più nulla da dire francamente non me ne ricordo, è una cosa che si sta ripetendo negli ultimi 2-3 anni.
Così come non mi ricordo di squadre che a fine ottobre potevi già dare per retrocesse, potevi vere un'idea sulle più deboli ma era rarissimo che a questo punto del campionato ci fosse una situazione come quella del Benevento e del Verona quest'anno, o come del Pescara e del Palermo l'anno scorso.

Un campionato non è bello solo se la lotta scudetto rimane aperta fino all'ultimo, è anche bello vedere più squadre contendersi l'accesso all'Europa e la salvezza

Poi, ripeto, secondo me il senso del topic fa un po' di confusione sui termini "competitivo" e "livello del campionato".
A me pare che noi stiamo dicendo una cosa mentre Rogerio la sta mettendo sul piano del gioco e della proposizione tattica.
Quello semmai è tutto un altro discorso che non c'entra con la competitività di un campionato, e nemmeno con il livello.
Io di squadre che quest'anno giocano veramente bene ne vedo solo due: Napoli e Lazio.
Poi c'è sempre qualche realtà medio-piccola che di tanto in tanto esce fuori e mostra qualcosa di positivo: quest'anno può essere la Samp di Giampaolo, l'anno scorso era l'Atalanta di Gasperini, quello prima lo è stato il Sassuolo di Di Francesco ecc.

Ma questo non c'entra assolutamente una sega sul discorso del livello del campionato, potremo dire che la Serie A starà tornando a livelli alti quando tornerà ad essere assurdo parlare di squadre già retrocesse ad ottobre, di squadre che hanno già fallito il proprio obbiettivo e di squadre che a marzo scenderanno giù in campo in ciabatte.
Ad oggi non è per niente assurdo fare questi discorsi qui, anzi è la pura realtà e non è il primo anno che succede questo.



Si però aspetta, sapere già quali squadre più o meno si giocheranno questo o quel piazzamento è un pò vago, in tutti i campionati è così [SM=x2584263]
Ad oggi Lazio, Roma ed Inter potrebbero arrivare terze, quarte o quinte, e per il sesto posto possiamo considerare Atalanta, Samp, Fiorentina e Torino. Poi è chiaro, qualcuna rimarrà un pò più indietro, ma la situazione è un pò più incerta dello scorso anno.
-Voices-
00lunedì 30 ottobre 2017 17:29
Re:
Geno69, 30/10/2017 16.45:

A me la Serie A a 20 piace e mi piace vedere nuove realtà tipo Carpi, Benevento e Frosinone che si affacciano alla massima serie

Vanno ripartiti meglio i diritti tv il che non vuol dire che Juve e Benevento devono ricevere lo stesso ma manco un dislivello assurdo.

E bisogna mettere un obbligo di spesa di questi diritti.

Se tu Benevento se prendi 100 devi spendere minimo 70

Vanno riorganizzate le retrocessioni con 4 a scendere dalla A




Così elimini ogni possibilità per l'Italia di fare qualcosa in Europa.
Go-AVS-Go
00lunedì 30 ottobre 2017 17:39
L'anno scorso dopo 11 giornate, c'erano solamente 4 squadre con meno di 12 punti (le 3 retrocesse + il Crotone).

Quest'anno invece ce ne sono ben 8.
Iceman.88
00lunedì 30 ottobre 2017 17:52
Re:
Go-AVS-Go, 30/10/2017 17.39:

L'anno scorso dopo 11 giornate, c'erano solamente 4 squadre con meno di 12 punti (le 3 retrocesse + il Crotone).

Quest'anno invece ce ne sono ben 8.



In Inghilterra sono 7, in Germania 6 (su 18, cioè un terzo, in 5 con 10 o meno punti), in Spagna 8, in Francia 5, in Olanda 6 con meno di 10 punti (su 18), in Portogallo 7 con 10 o meno punti (su 18).

Questo che significa, che la Ligue 1 è il campionato più competitivo? Non necessariamente.
Come dicevo, numeri e dati vanno contestualizzati.

Geno
00lunedì 30 ottobre 2017 18:03
Re: Re:
-Voices-, 30/10/2017 17.29:




Così elimini ogni possibilità per l'Italia di fare qualcosa in Europa.




Abbiamo appena aumentato di parecchio gli introiti delle TV.

Se continui a ingozzare i soliti noti qui non cambierà mai un cazzo.
Go-AVS-Go
00lunedì 30 ottobre 2017 18:08
Re: Re:
Iceman.88, 30/10/2017 17.52:



In Inghilterra sono 7, in Germania 6 (su 18, cioè un terzo, in 5 con 10 o meno punti), in Spagna 8, in Francia 5, in Olanda 6 con meno di 10 punti (su 18), in Portogallo 7 con 10 o meno punti (su 18).

Questo che significa, che la Ligue 1 è il campionato più competitivo? Non necessariamente.
Come dicevo, numeri e dati vanno contestualizzati.




Però questo significa che il livello si è abbassato ulteriormente.
Zigogol71
00lunedì 30 ottobre 2017 18:11
in tutti i campionati il livello delle medio-piccole si è abbassato

cambia solo lo stile di affrontare le big: in italia tutti dietro, in spagna tutti avanti, in inghilterra si corre come orsi

ma alla fine il risultato è sempre lo stesso (il caso singolo ci può stare, ma alla lunga va così)
Abel90
00lunedì 30 ottobre 2017 18:14
Vabbè ma i tempi sono maturi per la super lega
MR.Rated R
00lunedì 30 ottobre 2017 18:36
Comunque la riforma dei diritti tv la stanno già facendo.
Geno
00lunedì 30 ottobre 2017 18:40
Ma speriamo.
MR.Rated R
00lunedì 30 ottobre 2017 18:46


Dovrebbe uscire una cosa del genere.
Nel parametro dei tifosi l'Inter prende più della Juve perché si baserà principalmente sul numero di spettatori allo stadio.
Go-AVS-Go
00lunedì 30 ottobre 2017 18:51
Non capisco su cosa si basa il parametro dell'ultimo anno.
MR.Rated R
00lunedì 30 ottobre 2017 19:01
Ah non lo so, la tabella l'ho presa da un articolo di calcio e finanza che di solito su queste cose è abbastanza affidabile: www.calcioefinanza.it/2017/10/30/diritti-tv-nuova-ripartizione-serie-a-riform...

Posto che ovviamente è solo una stima, ad oggi non si sa nemmeno la cifra esatta che la Serie A prenderà dalle tv per il triennio 2018-2021
Zittino Bob
00lunedì 30 ottobre 2017 19:07
Go-AVS-Go, 30/10/2017 18.51:

Non capisco su cosa si basa il parametro dell'ultimo anno.



pure quello storico sembra fatto decisamente alla cazzo di cane.

(forse l'ultimo anno vale di più per il krotongo perché era neo-promossa, non troverei altri motivi sensati)

edit. mi sa che è fatto in rapporto al piazzamento nell'annata precedente, quindi chi migliora la posizione viene premiato più di chi la peggiora (vedi Fiorentina che piglia 300k meno della Samp, nonostante gli sia finita sopra di due posizioni), bella stronzata.
Zubizarreta in presa alta
00lunedì 30 ottobre 2017 19:09
Re: Re:



Così elimini ogni possibilità per l'Italia di fare qualcosa in Europa.



Invece i top club italiani in questi anni in cui hanno pur beneficiato di una delle divisione dei soldi più squilibrate d'Europa certi figuroni... [SM=x2584176] semplicemente, non hanno dimostrato di meritarselo questo squilibrio, non lo hanno messo a frutto.
Hanno depredato il campionato e in cambio non hanno portato al movimento nessun trofeo. Quindi da oggi in poi pane e acqua [SM=x2584186]

Mi associo a coloro che invocano una divisione più equa.. o perlomeno.. aumentare di molto il premio per la promozione dalla A. Ad oggi col paracadute si aiuta chi scende ad ammortizzare le minori entrate, ma non si considera che chi sale, per allestire una rosa competitiva va incontro a grandi spese..perché non dimentichiamoci che in B c'è un tetto salariale

Un altro punto fondamentale non affrontato da nessuno:

Si forma una serie A competitiva con dei play-off di Serie B in cui teoricamente può essere promossa la decima classificata?
= D-Wade =
00lunedì 30 ottobre 2017 19:19
SirHorse, 30/10/2017 15.12:

poi, scusate se ve lo dico ma questi discorsi alla 'operazione nostalgia' li trovo abbastanza inadeguati.
"eh ma 9 anni e 7 mesi fa la juve perdeva col santarcangelo [SM=g5381066] "
e grazie al cazzo, trovatemi un campionato europeo di alto livello nel 2017 dove squadre blasonate perdono saltuariamente contro le piccole realtà, senza che quella sconfitta diventi, giustamente, un' "impresa". forse giusto in premier, dove la spartizione dei diritti tv è un tantino più corposa [SM=x5067749]
è un discorso di più ampio respiro, che non riguarda soltanto il nostro campionato e che non credo sia il caso di mettere in mezzo.



Le 3 partite che ho citato sono tutte dell'annata 99/00, ma a parte quello è cambiato il modo di pensare il calcio da parte delle piccole.
Il guardiolismo ha portato squadre come il benevento e il sassuolo a fare giro palla in difesa, i passaggi corti a centrocampo, il play basso che inizia l'azione coi risultati che oggi vediamo.
Non è un caso se i bomber di provincia sono spariti e se la quota salvezza è drasticamente diminuita, quando hai un tasso tecnico esiguo e provi a giocare come il barcellona è ovvio che prendi 3, 4, 5 gol a partita.
Quello che prima contraddistingueva le squadre di bassa classifica era una difesa ai limiti del legale e un puntero tecnicamente rivedibile ma che la buttava dentro di coscia, di anca, di pancia, in qualsiasi modo anche non convenzionale.
Oggi giocano tutte col falso nueve, palla a terra, faccio fatica a vedere gol di testa su un cross che non sia un calcio d'angolo.

Non è un discorso di come era bello prima il calcio, anzi era da vomito, però gente come Protti, Hubner, Tovalieri, Murgita, Maniero, andavano in doppia cifra e vincevano pure la classifica marcatori e magari la squadra si salvava o comunque lottava fino in fondo strappando risultati anche alle grandi.

Più Sonetti e meno De Zerbi, grazie.
Geno
00lunedì 30 ottobre 2017 19:28
Zubi, non l'ho scritto ma io i playoff li cancellerei.

Al limite farei una roba fra quarta e quinta se hanno una differenza di 1,2 punti.
Enry 91
00lunedì 30 ottobre 2017 19:36
Re:
Abel90, 30/10/2017 18.14:

Vabbè ma i tempi sono maturi per la super lega


Credo anche io che si arriverà a farla in tempi non lunghissimi, il problema principale sono le squadre inglesi che già anno ricavi altissimi dai diritti televisivi.
-Voices-
00lunedì 30 ottobre 2017 19:43
Re: Re: Re:
Zubizarreta in presa alta, 30/10/2017 19.09:




Così elimini ogni possibilità per l'Italia di fare qualcosa in Europa.

Invece i top club italiani in questi anni in cui hanno pur beneficiato di una delle divisione dei soldi più squilibrate d'Europa certi figuroni... [SM=x2584176] semplicemente, non hanno dimostrato di meritarselo questo squilibrio, non lo hanno messo a frutto.
Hanno depredato il campionato e in cambio non hanno portato al movimento nessun trofeo. Quindi da oggi in poi pane e acqua [SM=x2584186]

Mi associo a coloro che invocano una divisione più equa.. o perlomeno.. aumentare di molto il premio per la promozione dalla A. Ad oggi col paracadute si aiuta chi scende ad ammortizzare le minori entrate, ma non si considera che chi sale, per allestire una rosa competitiva va incontro a grandi spese..perché non dimentichiamoci che in B c'è un tetto salariale

Un altro punto fondamentale non affrontato da nessuno:

Si forma una serie A competitiva con dei play-off di Serie B in cui teoricamente può essere promossa la decima classificata?



L'Italia negli ultimi anni ha recuperato punti nel ranking, con 2 finali giocate in 3 anni (unica nazione oltre alla spagna nelle ultime 4 tipo) essendo oggi terza nel ranking e con un non impossibile secondo posto da raggiungere nonostante lo strapotere economico inglese.

Il discorso non è italiano, il discorso è generale, semplicemente le medio-piccole in tutta europa non contano una sega rispetto alle grandi e limitare le possibilità della Juve in Champions perché l'Empoli strappi un pari a San Siro non mi pare una genialata.

Tocca fare una super lega dove voi giocate il campionato regionale (italiano-spagnolo-inglese etc), noi giochiamo con le grandi.
-Voices-
00lunedì 30 ottobre 2017 19:51
Re:
MR.Rated R, 30/10/2017 18.46:



Dovrebbe uscire una cosa del genere.
Nel parametro dei tifosi l'Inter prende più della Juve perché si baserà principalmente sul numero di spettatori allo stadio.




Rispetto a





Non ci guadagna nessuna in modo deciso, ci perdono le prime in modo netto.
Zubizarreta in presa alta
00lunedì 30 ottobre 2017 20:41
Re: Re: Re: Re:
-Voices-, 30/10/2017 19.43:





Uno ti potrebbe controbattere con una serie di argomenti:

- davvero le grandi squadre italiane sono più forti in Europa "allenandosi" in un campionato di partite scrittissime? o si formerebbero di più combattendo partite più equilibrate?

-in Germania, dove la distribuzione dei proventi tv è più equilibrata, il Bayern risente di competitività in Europa?
è vero che lì il campionato in questo ultimo quinquennio non è neppure stato equilibrato, ma lì è perchè la Bundes tende ad autodivorarsi da sola (il Bayern che compra i migliori degli altri, da noi succede meno in proporzione, le grosse comprano più da fuori..una cosa è migliorare te, un'altra è migliorare te e contemporaneamente indebolire gli altri=effetto doppio)

-Del campionato ok, abbiamo già parlato. Ma dato che la maggiore attenzione sembra debba essere rivolta alla CL e alle big, avere sempre le stesse squadre in Champions, questo non impoverisce la Chammpions stessa?
Noi stiamo a lamentarci che il campionato è noioso, ma qua con questi equilibri rischiamo per i prossimi 20 anni di avere sempre Real-Barca e PSG-Bayern alle semifinali di CL..
E poi, quando anche la CL è diventata noiosa, cosa guardiamo? ancora non ci stufa solo perchè ha vent'anni circa..

-Ma il mito per cui le grandi squadre al top portano automaticamente più ascolti e soldi è vero? Si hanno dati degli ascolti delle ultime partite del Leicester dell'anno del campionato?
Corollario, non è che qui si tira su una generazione per cui un bambino nato a (non metto Lamezia, Enna, ecc..) ma poniamo solo nato a ..Genova, Bologna.. non abbia neanche la speranza che la sua squadra vinca mai qualcosa?
si appassionerà al calcio? e quindi comprerà abbonamenti, pay tv? e quindi i famosi "grossi proventi" si avranno?
O i grossi proventi li faremo con i vietnamiti e malesi che non avendo alcun legame col territorio abbandoneranno il "prodotto" non appena si appassioneranno a un'altra moda, tipo, boh..il wrestling fra polli?

La mia impressione è i casi tipo Benevento ci abbiano portato a un punto in cui si può cominciare a parlare di certe cose, perchè se dicevi certe cose 5 anni fa ti prendevano per alieno..ora cominciano ad ascoltarti...fra altri 5 chissà

Abbiamo la possibilità in questo momento chiave di riformare qualcosa partendo dal basso, cosa mai successa... oppure possiamo fare la classica cosa all'italiana che facciamo sempre quando incontriamo un problema strutturale nel sistema: BUTTARE LE COLATE
Questo territorio alluviona? BUTTIAMO UNA COLATA DI CEMENTO
Non vinciamo? BUTTIAMO UNA COLATA DI SOLDI
buttare soldi a colata è sempre un palliativo che lascia la struttura con gli stessi difetti sottostanti

Solo che fra questi due approcci uno richiede pazienza, coesione, attenzione, cura, ecc... l'altro è rapido e immediato, e non tocca nessun interesse particolare..io penso d sapere quale verrà scelto

edit: poi nell'ultimo grafico non puoi dire che non ci guadagna nessuno :stankovic:
Le cose le devi rapportare non in senso assoluto ma in senso proporzionale e distributivo, dato che di distribuzione si parla
il Benevento con la distribuzione B ha la metà dei soldi della Juventus, mentre con la distribuzione A ha una differenza di oltre 100 milioni
captainkeane
00lunedì 30 ottobre 2017 20:43
Zigogol71, 30/10/2017 12.48:



è diminuito tanto il livello delle medio piccole; per farmi capire, diciamo che mentre 10/15 anni fa giocavo in serie A sapendo di poter mettere tutte in difficoltà, al giorno d'oggi mi rendo conto che allo stadio si respira rassegnazione ben prima di giocare (soprattutto contro tutte le big) sia da parte dei tifosi che dei giocatori


This.
Infatti anche a livello di spettatori anche i match con le big non registrano numeri da tutto esaurito.
A me ha fatto specie una Juventus a mezzo servizio recuperare 2 gol di svantaggio al Genoa senza sforzi.
Ci sono club disorganizzati (tipo il benevento) ma la forbice tra le grandi e le altre si è decisamente allargata
Rapper 30
00lunedì 30 ottobre 2017 20:44
Re:
Der Metzgermeister., 30/10/2017 11.54:

Il valore del campionato lo fa, secondo me, la competitività delle medio piccole.
Finchè si vinceranno scudetti oltre i 90 punti e forse con 75 non si andrà manco in CL, finchè i Bari-Inter (Masinga :praio: ) o Juventus-Bologna saranno 3 punti scontati per la big di turno ancor prima di scendere in campo il campionato sarà tutt'altro che "in ripresa".
Parere personale.




Condivido in pieno
zimbabwe
00lunedì 30 ottobre 2017 21:51
Re:
= D-Wade =, 30/10/2017 19.19:



Le 3 partite che ho citato sono tutte dell'annata 99/00, ma a parte quello è cambiato il modo di pensare il calcio da parte delle piccole.
Il guardiolismo ha portato squadre come il benevento e il sassuolo a fare giro palla in difesa, i passaggi corti a centrocampo, il play basso che inizia l'azione coi risultati che oggi vediamo.
Non è un caso se i bomber di provincia sono spariti e se la quota salvezza è drasticamente diminuita, quando hai un tasso tecnico esiguo e provi a giocare come il barcellona è ovvio che prendi 3, 4, 5 gol a partita.
Quello che prima contraddistingueva le squadre di bassa classifica era una difesa ai limiti del legale e un puntero tecnicamente rivedibile ma che la buttava dentro di coscia, di anca, di pancia, in qualsiasi modo anche non convenzionale.
Oggi giocano tutte col falso nueve, palla a terra, faccio fatica a vedere gol di testa su un cross che non sia un calcio d'angolo.

Non è un discorso di come era bello prima il calcio, anzi era da vomito, però gente come Protti, Hubner, Tovalieri, Murgita, Maniero, andavano in doppia cifra e vincevano pure la classifica marcatori e magari la squadra si salvava o comunque lottava fino in fondo strappando risultati anche alle grandi.

Più Sonetti e meno De Zerbi, grazie.



Ma che discorso è?

Non ci sono più le mezze stagioni. Oh, fatemele vedere 'ste azioni palla a terra del Crotone, del Benevento di Barone o della Spal. La verità è che a calcio puoi giocare bene o giocare male. Se fai catenaccio e contropiede non perdi 6-0 con la Juve ma se cominci a perdere ti deprimi e, andando via quella mezza certezza che avevi (la solidità difensiva), perdi pure le altre.

L'Empoli ce lo siamo scordati, per dire. Ma ce ne sono di esempi di squadre intelligenti che si sono salvate, e ci sono innumerevoli casi di squadre che giocavano in maniera vomitevole che sono scese giù con tutti i piedi.

Se hai una squadra che fa cacare scendi, sia che giochi in 10 in area sia che provi a giocartela a calcio (che poi ripeto, ditemi tutte 'ste squadre guardioliane nei bassifondi della Serie A). E oggi non vedi i Murgita, Hubner e Protti perché il livello tecnico medio si è abbassato, e un Hubner probabilmente giocherebbe titolare nella Fiorentina o nella Samp (cioè squadra che lotta per un posto in EL).

Non dico che sarebbe bello avere tutte squadre che giocano in maniera offensiva, ma meno male che non si vede più roba tipo dieci persone ammassate in area a caso. Un De Zerbi può darmi una minima possibilità di vedere una partita decente, una partita di Sonetti non la vedo manco se mi pagano.
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