La manovra di Monti, un suicidio

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Mizar the game
00mercoledì 7 dicembre 2011 10:43
Re:
pjorn e stambeit, 07/12/2011 10.25:

Ho deciso mi compro un motozappa, così posso usare la nafta agricola




e perchè nn diventi prete? loro nn pagano un cazzo..... e poi ti chiedono l'8 x mille [SM=x2649537]


il prossimo prete che mi suona il campanello gli lancio un DIO CANE grosso come una casa in faccia!
weah1986
00mercoledì 7 dicembre 2011 11:25
Re:
pjorn e stambeit, 07/12/2011 10.25:

Ho deciso mi compro un motozappa, così posso usare la nafta agricola



Appena tornato: pagata 90 centesimi a litro + IVA (10%).


AtomBomb
00mercoledì 7 dicembre 2011 12:28
LA FORNARINA FORNERO TIENE FAMIGLIA - SARÀ CERTAMENTE STATA LA PIÙ BRILLANTE DEL SUO CONCORSO, SILVIA DEAGLIO, PROFESSORE ASSOCIATO DI MEDICINA NELLA STESSA UNIVERSITÀ NELLA QUALE INSEGNANO MAMMA ELSA E PAPÀ MARIO - E GIÀ CHE CI SIAMO, PERCHÉ NON ASSUMERE L’INCARICO DI “RESPONSABILE UNITÀ DI RICERCA” NELLA FONDAZIONE HUGEF, BENEMERITA ISTITUZIONE DELLA COMPAGNIA DI SAN PAOLO, DI CUI MAMMINA È STATA FINO A IERI VICEPRESIDENTE?....

Da www.lospiffero.com

Ama cucinare, il suo piatto forte è il risotto, ma non è una grande forchetta. Si alza all'alba, cammina, legge libri, coltiva l'orto e, unico cedimento frivolo, va matta per i profumi. È una donna tosta, figlia di un operaio, una vera self made woman che si è fatta strada con tanto olio di gomito. Da studentessa secchiona disdegnava i "locali per giovani" e passava ore sui libri di ragioneria.

Infine quella lacrima, arrivata come il cacio sui maccheroni, anzi la trifula sul risotto, ne ha scoperto persino l'animo sensibile. Grazie a biografie al limite dell'agiografico, di Elsa Fornero sappiamo tutto. O quasi. Già, perché se è nota la sua appartenenza a quel ceto accademico-bancario della liberal-gauche sabauda - a cui deve in gran parte i galloni di ministro del governo di "salute pubblica" - finora sconosciuto ai più è un dettaglio di famiglia che potrebbe creare qualche piccolo imbarazzo.

La vicenda concerne l'impiego della figlia, Silvia Deaglio, classe 1974, brillante ricercatrice in genetica medica, professore associato alla facoltà di Medicina dell'Università di Torino, il medesimo ateneo in cui insegnano, ad Economia, i suoi augusti genitori, mamma Elsa e papà Mario Deaglio. E giusto per non rompere la tradizione del casato si è sposata con un alto dirigente di banca, Giovanni Ronca, responsabile dell'area Nord-ovest di Unicredit.

Ma a scatenare voci maliziose è l'incarico di "responsabile unità di ricerca" assegnatole dalla HuGeF, fondazione che ha come mission la ricerca di eccellenza e la formazione avanzata nel campo della genetica, genomica e proteomica umana.

Una benemerita istituzione creata e finanziata dalla Compagnia di San Paolo, ente del quale la Fornero è stata vicepresidente (2008-2010) e per conto della quale è stata designata alla vicepresidenza della banca Intesa, carica lasciata solo dopo aver ricevuto la nomina ministeriale.
Nulla di irregolare: di certo la dottoressa Deaglio è brava, titolata e competente. Eppure...

:raglieri:
Vennegoor of Hesselink
00mercoledì 7 dicembre 2011 12:41
Re:
AtomBomb, 07/12/2011 12.28:

LA FORNARINA FORNERO TIENE FAMIGLIA - SARÀ CERTAMENTE STATA LA PIÙ BRILLANTE DEL SUO CONCORSO, SILVIA DEAGLIO, PROFESSORE ASSOCIATO DI MEDICINA NELLA STESSA UNIVERSITÀ NELLA QUALE INSEGNANO MAMMA ELSA E PAPÀ MARIO - E GIÀ CHE CI SIAMO, PERCHÉ NON ASSUMERE L’INCARICO DI “RESPONSABILE UNITÀ DI RICERCA” NELLA FONDAZIONE HUGEF, BENEMERITA ISTITUZIONE DELLA COMPAGNIA DI SAN PAOLO, DI CUI MAMMINA È STATA FINO A IERI VICEPRESIDENTE?....

Da www.lospiffero.com

Ama cucinare, il suo piatto forte è il risotto, ma non è una grande forchetta. Si alza all'alba, cammina, legge libri, coltiva l'orto e, unico cedimento frivolo, va matta per i profumi. È una donna tosta, figlia di un operaio, una vera self made woman che si è fatta strada con tanto olio di gomito. Da studentessa secchiona disdegnava i "locali per giovani" e passava ore sui libri di ragioneria.

Infine quella lacrima, arrivata come il cacio sui maccheroni, anzi la trifula sul risotto, ne ha scoperto persino l'animo sensibile. Grazie a biografie al limite dell'agiografico, di Elsa Fornero sappiamo tutto. O quasi. Già, perché se è nota la sua appartenenza a quel ceto accademico-bancario della liberal-gauche sabauda - a cui deve in gran parte i galloni di ministro del governo di "salute pubblica" - finora sconosciuto ai più è un dettaglio di famiglia che potrebbe creare qualche piccolo imbarazzo.

La vicenda concerne l'impiego della figlia, Silvia Deaglio, classe 1974, brillante ricercatrice in genetica medica, professore associato alla facoltà di Medicina dell'Università di Torino, il medesimo ateneo in cui insegnano, ad Economia, i suoi augusti genitori, mamma Elsa e papà Mario Deaglio. E giusto per non rompere la tradizione del casato si è sposata con un alto dirigente di banca, Giovanni Ronca, responsabile dell'area Nord-ovest di Unicredit.

Ma a scatenare voci maliziose è l'incarico di "responsabile unità di ricerca" assegnatole dalla HuGeF, fondazione che ha come mission la ricerca di eccellenza e la formazione avanzata nel campo della genetica, genomica e proteomica umana.

Una benemerita istituzione creata e finanziata dalla Compagnia di San Paolo, ente del quale la Fornero è stata vicepresidente (2008-2010) e per conto della quale è stata designata alla vicepresidenza della banca Intesa, carica lasciata solo dopo aver ricevuto la nomina ministeriale.
Nulla di irregolare: di certo la dottoressa Deaglio è brava, titolata e competente. Eppure...

:raglieri:




Questi articoli alla simil-gossip li odio.
Qual è lo scopo di questo articolo? Far notare che questa tizia è raccomandata solo perchè figlia di un ministro?

Nulla di irregolare: di certo la dottoressa Deaglio è brava, titolata e competente. Eppure...

Eppure cosa? O hai prove o tieni la penna in tasca. Io fossi la tizia in questione farei una bella querela.

AtomBomb
00mercoledì 7 dicembre 2011 12:48
Re: Re:
Vennegoor of Hesselink, 12/7/2011 12:41 PM:




Questi articoli alla simil-gossip li odio.
Qual è lo scopo di questo articolo? Far notare che questa tizia è raccomandata solo perchè figlia di un ministro?

Nulla di irregolare: di certo la dottoressa Deaglio è brava, titolata e competente. Eppure...

Eppure cosa? O hai prove o tieni la penna in tasca. Io fossi la tizia in questione farei una bella querela.



Quindi su Renzo Bossi è giusto nutrire dubbi a priori, su questa no.

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9040816...

Secondo post [SM=x2679434]

metalalby
00mercoledì 7 dicembre 2011 13:45
Certo che la scusa della crisi è ottima.

Ricordo a tutti (non che io voglia pontificare) che la crisi è della nostra generazione....non la loro.

Siamo noi quelli interinali a vita, senza pensione, con stipendi sempre più bassi e con sempre meno diritti.

Finchè la nostra concezione della politica rimane quella di dover portare il culo al seggio ogni 5 anni andrà sempre peggio.

Le mia previsioni non sono positive e azzardo che entro 5 anni esploderà un intero blocco sociale che non ha più nulla da perdere.
Jacques-Louis David
00mercoledì 7 dicembre 2011 13:46
sarò banale e qualunquista, ma alla luce di questa riforma che colpirà l'italia per anni, secondo voi come diavolo è possibile che due giovani possano sposarsi, avere figli e vivere decentemente senza aiuti esterni (genitori, vincite al superenalotto, etc..)
a 40 anni puoi pensare di crearti una famiglia, prima è un suicidio..se non sei un benestante già di tuo!
per ora la vera sconfitta è la famiglia dal mio punto di vista
@Chaos@
00mercoledì 7 dicembre 2011 14:03
Re:
AtomBomb, 07/12/2011 12.28:

LA FORNARINA FORNERO TIENE FAMIGLIA - SARÀ CERTAMENTE STATA LA PIÙ BRILLANTE DEL SUO CONCORSO, SILVIA DEAGLIO, PROFESSORE ASSOCIATO DI MEDICINA NELLA STESSA UNIVERSITÀ NELLA QUALE INSEGNANO MAMMA ELSA E PAPÀ MARIO - E GIÀ CHE CI SIAMO, PERCHÉ NON ASSUMERE L’INCARICO DI “RESPONSABILE UNITÀ DI RICERCA” NELLA FONDAZIONE HUGEF, BENEMERITA ISTITUZIONE DELLA COMPAGNIA DI SAN PAOLO, DI CUI MAMMINA È STATA FINO A IERI VICEPRESIDENTE?....

Da www.lospiffero.com

Ama cucinare, il suo piatto forte è il risotto, ma non è una grande forchetta. Si alza all'alba, cammina, legge libri, coltiva l'orto e, unico cedimento frivolo, va matta per i profumi. È una donna tosta, figlia di un operaio, una vera self made woman che si è fatta strada con tanto olio di gomito. Da studentessa secchiona disdegnava i "locali per giovani" e passava ore sui libri di ragioneria.

Infine quella lacrima, arrivata come il cacio sui maccheroni, anzi la trifula sul risotto, ne ha scoperto persino l'animo sensibile. Grazie a biografie al limite dell'agiografico, di Elsa Fornero sappiamo tutto. O quasi. Già, perché se è nota la sua appartenenza a quel ceto accademico-bancario della liberal-gauche sabauda - a cui deve in gran parte i galloni di ministro del governo di "salute pubblica" - finora sconosciuto ai più è un dettaglio di famiglia che potrebbe creare qualche piccolo imbarazzo.

La vicenda concerne l'impiego della figlia, Silvia Deaglio, classe 1974, brillante ricercatrice in genetica medica, professore associato alla facoltà di Medicina dell'Università di Torino, il medesimo ateneo in cui insegnano, ad Economia, i suoi augusti genitori, mamma Elsa e papà Mario Deaglio. E giusto per non rompere la tradizione del casato si è sposata con un alto dirigente di banca, Giovanni Ronca, responsabile dell'area Nord-ovest di Unicredit.

Ma a scatenare voci maliziose è l'incarico di "responsabile unità di ricerca" assegnatole dalla HuGeF, fondazione che ha come mission la ricerca di eccellenza e la formazione avanzata nel campo della genetica, genomica e proteomica umana.

Una benemerita istituzione creata e finanziata dalla Compagnia di San Paolo, ente del quale la Fornero è stata vicepresidente (2008-2010) e per conto della quale è stata designata alla vicepresidenza della banca Intesa, carica lasciata solo dopo aver ricevuto la nomina ministeriale.
Nulla di irregolare: di certo la dottoressa Deaglio è brava, titolata e competente. Eppure...

:raglieri:



si ma tranne l'impiego come professore (associato) sono tutti impieghi privati ma che vuoi fare?
che facico protesto con il manovale rumeno che ha avuto il lavoro perche' e' fratello di quello che ci stava prima?
Vennegoor of Hesselink
00mercoledì 7 dicembre 2011 14:18
Re: Re: Re:
AtomBomb, 07/12/2011 12.48:


Quindi su Renzo Bossi è giusto nutrire dubbi a priori, su questa no.

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9040816...

Secondo post [SM=x2679434]





E' noto a tutti che Renzo Bossi ha ripetuto la maturità 3 volte, e ricopre un incarico NETTAMENTE sproporzionato rispetto alla sua formazione. Insomma, è palese che è dove si trova solo per il padre.

Tu hai mai sentito parlare dei demeriti di questa tizia? Non credo.
Quando uscirà fuori che ha rifatto la maturità 3 volte, che rilascia video imbarazzanti su Youtube, ne riparleremo.
AtomBomb
00mercoledì 7 dicembre 2011 14:39
Re: Re: Re: Re:
Vennegoor of Hesselink, 12/7/2011 2:18 PM:




E' noto a tutti che Renzo Bossi ha ripetuto la maturità 3 volte, e ricopre un incarico NETTAMENTE sproporzionato rispetto alla sua formazione. Insomma, è palese che è dove si trova solo per il padre.

Tu hai mai sentito parlare dei demeriti di questa tizia? Non credo.
Quando uscirà fuori che ha rifatto la maturità 3 volte, che rilascia video imbarazzanti su Youtube, ne riparleremo.



Veramente no, io posso candidarti anche primo in lista, se non prendi voti però puoi essere anche figlio di Obama che non passi.

Non per fare l'avvocato del diavolo, ma Renzo Bossi è passato con 12.893 preferenze, il secondo più votato della Lega in tutta la Lombardia, il più votato della sua circoscrizione (Brescia), il quarto più votato della coalizione.

Ah, e non era nel listino bloccato.

Quindi, se si parla di raccomandazioni per Renzo Bossi, che poi ti prende 12.893 preferenze, o per il figlio di Di Pietro, che si è fatto tutta la trafila amministrativa, e se ne parla totalmente a priori, allora non vedo perché non lo si debba fare con la figlia di un ministro, che lavora nell'università, statale, dove lavorano i suoi, che è a capo di una fondazione finanziata dal gruppo bancario del quale sua madre è vicepresidente.

Non si può sempre fare 2 pesi e 2 misure, i sospetti relativi a delle situazioni o ci sono per chiunque coinvolto in determinate situazioni, oppure non ci sono.

Si parla in tutti i casi a priori.

Appare in molte pubblicazioni (articoli), però se uno vuole sospettare può farlo, e di certo "casualmente" lavora dove i suoi hanno influenza.

Quindi se io sospetto di altri figli "celebri", che poi hanno dimostrato dopo o prima di poterci stare, posso farlo anche di questa.
Scoundrel
00mercoledì 7 dicembre 2011 14:43
Re: Re: Re: Re: Re:
Megablast, 07/12/2011 09.47:




Non capisci un cazzo, sei stato indottrinato per bene.




ma se tu stesso dici che questa manovra non ti piace (anche) perché fa pagare chi ha sempre pagato [SM=x2631402]
Vennegoor of Hesselink
00mercoledì 7 dicembre 2011 14:47
Re: Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 07/12/2011 14.39:



Veramente no, io posso candidarti anche primo in lista, se non prendi voti però puoi essere anche figlio di Obama che non passi.

Non per fare l'avvocato del diavolo, ma Renzo Bossi è passato con 12.893 preferenze, il secondo più votato della Lega in tutta la Lombardia, il più votato della sua circoscrizione (Brescia), il quarto più votato della coalizione.

Ah, e non era nel listino bloccato.

Quindi, se si parla di raccomandazioni per Renzo Bossi, che poi ti prende 12.893 preferenze, o per il figlio di Di Pietro, che si è fatto tutta la trafila amministrativa, e se ne parla totalmente a priori, allora non vedo perché non lo si debba fare con la figlia di un ministro, che lavora nell'università, statale, dove lavorano i suoi, che è a capo di una fondazione finanziata dal gruppo bancario del quale sua madre è vicepresidente.

Non si può sempre fare 2 pesi e 2 misure, i sospetti relativi a delle situazioni o ci sono per chiunque coinvolto in determinate situazioni, oppure non ci sono.

Si parla in tutti i casi a priori.

Appare in molte pubblicazioni (articoli), però se uno vuole sospettare può farlo, e di certo "casualmente" lavora dove i suoi hanno influenza.

Quindi se io sospetto di altri figli "celebri", che poi hanno dimostrato dopo o prima di poterci stare, posso farlo anche di questa.




Non dico che non puoi avere dubbi, ma quell'articolo in particolare che hai postato, per me è vergognoso.
Pone per scontato che sia lì perchè raccomandata, e io sinceramente mi sentirei un pò incazzato, se fossi lei.

Il Trota l'avranno anche votato in 12.000 ( [SM=x2584241] ), ma non ha le BASI per fare quello che fa.
Questa tizia è laureata, il pesce ha dovuto rifare 3 volte la maturità. Porca troia, rifare TRE volte la stessa cosa è proprio da rincoglioniti.
Io ci vedo delle differenze, in questo caso.

Poi se il discorso diventa generale, non hai tutti i torti.

Cmq ripeto, prima dimostri che sono raccomandato, e poi ci fai l'articolo.
AtomBomb
00mercoledì 7 dicembre 2011 15:38
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Vennegoor of Hesselink, 12/7/2011 2:47 PM:




Non dico che non puoi avere dubbi, ma quell'articolo in particolare che hai postato, per me è vergognoso.
Pone per scontato che sia lì perchè raccomandata, e io sinceramente mi sentirei un pò incazzato, se fossi lei.

Il Trota l'avranno anche votato in 12.000 ( [SM=x2584241] ), ma non ha le BASI per fare quello che fa.
Questa tizia è laureata, il pesce ha dovuto rifare 3 volte la maturità. Porca troia, rifare TRE volte la stessa cosa è proprio da rincoglioniti.
Io ci vedo delle differenze, in questo caso.

Poi se il discorso diventa generale, non hai tutti i torti.

Cmq ripeto, prima dimostri che sono raccomandato, e poi ci fai l'articolo.


Per come girano le democrazie rappresentative, oggettivamente, anche uno con la 5a elementare può fare il consigliere/deputato, tanto, nella stragrande maggioranza dei casi, il tutto si riduce al capogruppo che ti dice se votare si, no o astenerti.

Però vedi, le raccomandazioni non le puoi dimostrare, salvo autodenuncia dei soggetti coinvolti, il massimo che puoi fare è questo, mettere in risalto casi sospetti.

Ti dico, presso la mia vecchia uni è successo questo caso:

www.alessandriaoggi.it/component/content/article/177-in-evidenza/1451-bella-dal-capello-lungo-ma-col-curricul...

BELLA DAL CAPELLO LUNGO MA COL CURRICULUM CORTO

Una candidata venuta dalla Puglia, laureata all'Università di Lecce, ha vinto un concorso per un posto da ricercatore a tempo indeterminato all’Università Avogadro di Alessandria. Presidente di commissione Salvatore Rizzello, guarda caso anche lui Pugliese, anche lui laureato all'Universitò di Lecce. Secondo molti la candidata non ha i requisiti e scoppia la polemica su Facebook.

Alessandria – Ha solo 35 anni, è bella e viene dalla Puglia, esattamente come il presidente della commissione che l’ha esaminata, una commissione tutta meridionale con un presidente pugliese, un commissario di Reggio Calabria ed uno, il più nordico, di Urbino. Il posto da ricercatrice a tempo indeterminato in Economia Politica alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università Avogadro di Alessandria l’ha avuto lei, tale Spada Anna una ricercatrice dai capelli lunghi ed il “curriculum corto” come sostengono i colleghi. Anna Spada è indubbiamente una bella ragazza ma in molti dubitano che sia anche abbastanza brava per meritare quell’incarico.

Appare in effetti strano che l'ultimo posto a tempo indeterminato prima delle nuove regole della riforma Gelmini se lo sia aggiudicato proprio lei, quella con meno titoli. E si viene a sapere che, guarda caso, il presidente della commissione che ha promosso la bella Anna è Salvatore Rizzello (componente del comitato scientifico “Alessandria 2018” meglio noto come “Piano Strategico” il costosissimo quanto improduttivo gruppo di lavoro per gestire in rete le diverse componenti dell’alessandrino, presieduto dal sindaco Piercarlo Fabbio, con segretario Valerio Malvezzi recentemente “dimissionato” da Fabbio come consulente), amico del sindaco Fabbio, che è anche il preside della facoltà di Giurisprudenza dove Anna Spada andrà a lavorare. Ma va?

I soliti maligni, detrattori e invidiosi, sostengono che la bella tarantina non avesse i titoli per vincere anche a causa di un curriculum mignon (non ha praticamente pubblicato niente degno di nota). I 12 candidati sconfitti, che possono vantare curricula ben più corposi e importanti, sono sostenuti con forza dalla stragrande maggioranza degli iscritti della facoltà di Giurisprudenza, 232 studenti che pubblicano su facebook il curriculum “mignon” della vincitrice, seguito da una raffica inarrestabile di commenti sarcastici, indignati, rassegnati. Si grida all'ennesimo concorso scandalo, amplificato sul social network (l'hanno chiamato “Secs in the city” giocando su Secs che è il codice del concorso) per denunciare presunti torti. Come primo passo gli studenti hanno interpellato il rettore Garbarino per ottenere una procedura di diffida. Contestano le pubblicazioni scarse e di scarsa importanza della bella Anna.

Il giudizio degli indignati su Facebook si basa anche su un’accurata tabella degli indici bibliometrici di tutti i candidati del concorso da cui si evince un punteggio sconsolante per la bella Anna: zero! Nel bando - che non prevedeva test scritti, ma una valutazione comparata dei titoli e un colloquio - c'era scritto che gli indici sarebbero stati presi in considerazione. Pare invece che nel verbale con cui la commissione ha spiegato i criteri di valutazione gli indici siano magicamente scomparsi. Troppo imbarazzanti per promuovere la bella Anna. Tuttavia dall'Avogadro fanno sapere di aver tenuto in considerazione altri fattori come l'originalità delle pubblicazioni o la rilevanza scientifica della collocazione editoriale. Si tratta di valutazioni puramente soggettive e poco scientifiche, e non ci si deve stupire più di tanto, a questo punto, se si viene a sapere che la maggior parte degli scritti della bella Anna hanno come co-autore proprio il preside-presidente Rizzello, laureato in filosofia all'università di Lecce, la stessa dove si è laureata anche Anna Spada. Una questione tutta meridionale. Cosa nostra? No, cosa loro.

--------------------------------
Guardando è anche più aggressivo come articolo.
Vennegoor of Hesselink
00mercoledì 7 dicembre 2011 15:51
Beh ma se ci sono prove a dimostrare che uno è incompetente, non ho nulla in contrario ad un articolo aggressivo.

La cosa fastidiosa è il pensare sempre che ci sia dietro l'inculata o la furbata di qualcuno.
Prima bisogna conoscere, e poi giudicare.
@Chaos@
00mercoledì 7 dicembre 2011 15:52
sono matti come cavalli:

"Tra le tante cose allucinanti ce ne è una. Una che nei sondaggi piace molto. Io la ritengo sbagliatissima. I Municipi a Roma (120000 - 200000 abitanti) saranno governati a titolo volontario e gratuito. Presidenti, giunta e consiglieri non riceveranno nessun indennizzo."

come fai a gestire delle minicitta' (oddio ci sono dei municipi a roma piu' grandi Bologna) se non lo fai come lavoro a tempo pieno?
AtomBomb
00mercoledì 7 dicembre 2011 15:54
Re:
Vennegoor of Hesselink, 12/7/2011 3:51 PM:

Beh ma se ci sono prove a dimostrare che uno è incompetente, non ho nulla in contrario ad un articolo aggressivo.

La cosa fastidiosa è il pensare sempre che ci sia dietro l'inculata o la furbata di qualcuno.
Prima bisogna conoscere, e poi giudicare.


Siamo sempre al punto di partenza: non puoi sapere se c'è stata o meno una raccomandazione.

Quando vedi una situazione potenzialmente sospetta, o denunci, o non denunci.

Vennegoor of Hesselink
00mercoledì 7 dicembre 2011 15:58
Re: Re:
AtomBomb, 07/12/2011 15.54:


Siamo sempre al punto di partenza: non puoi sapere se c'è stata o meno una raccomandazione.

Quando vedi una situazione potenzialmente sospetta, o denunci, o non denunci.





C'è modo e modo di fare le cose. E un articolo cosi sicuramente non è uno dei migliori.
AtomBomb
00mercoledì 7 dicembre 2011 16:01
Re: Re: Re:
Vennegoor of Hesselink, 12/7/2011 3:58 PM:




C'è modo e modo di fare le cose. E un articolo cosi sicuramente non è uno dei migliori.


Ti formalizzi sulla forma.

Un articolo scritto senza sarcasmo avrebbe comunque sollevato i dubbi sulla possibile raccomandazione, in sostanza non sarebbe cambiato nulla.

Non credo che a una persona che viene accusata di essere raccomandata interessi molto se glielo dici con una battuta o direttamente.

Se io vado in giro a dire che tu lavori perché sei raccomandato, a te non fregherà nulla se lo pubblico come una vignetta satirica o come un articolo stilisticamente serioso.

captainkeane
00mercoledì 7 dicembre 2011 16:03
Re:
@Chaos@, 07/12/2011 15.52:

sono matti come cavalli:

"Tra le tante cose allucinanti ce ne è una. Una che nei sondaggi piace molto. Io la ritengo sbagliatissima. I Municipi a Roma (120000 - 200000 abitanti) saranno governati a titolo volontario e gratuito. Presidenti, giunta e consiglieri non riceveranno nessun indennizzo."

come fai a gestire delle minicitta' (oddio ci sono dei municipi a roma piu' grandi Bologna) se non lo fai come lavoro a tempo pieno?



e magari aumenta pure il rischio corruzione
Vennegoor of Hesselink
00mercoledì 7 dicembre 2011 17:07
Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 07/12/2011 16.01:


Ti formalizzi sulla forma.

Un articolo scritto senza sarcasmo avrebbe comunque sollevato i dubbi sulla possibile raccomandazione, in sostanza non sarebbe cambiato nulla.

Non credo che a una persona che viene accusata di essere raccomandata interessi molto se glielo dici con una battuta o direttamente.

Se io vado in giro a dire che tu lavori perché sei raccomandato, a te non fregherà nulla se lo pubblico come una vignetta satirica o come un articolo stilisticamente serioso.





Si, in effetti hai ragione.
AtomBomb
00giovedì 8 dicembre 2011 14:42


[SM=x2584922] [SM=x2679434]
KingOFKings24
00giovedì 8 dicembre 2011 15:53
Draghi ha tagliato i tassi di un quarto di punto.
renzettti
00giovedì 8 dicembre 2011 15:58
L'Italia dei valori andrebbe abolita, arrestati i suoi associati e messi in un container di cemento da far calare nell'oceano.
AtomBomb
00giovedì 8 dicembre 2011 16:31
Re:
renzettti, 12/8/2011 3:58 PM:

L'Italia dei valori andrebbe abolita, arrestati i suoi associati e messi in un container di cemento da far calare nell'oceano.



Veramente volevo far notare come il governo Monti si arrampichi sugli specchi pur di non andare a prendere i soldi degli evasori in Svizzera. [SM=x2679434]
metalalby
00venerdì 9 dicembre 2011 11:42
La gara per l’assegnazione delle frequenze digitali televisive resterà gratuita, poi forse si rivedranno i canoni di concessione. Dunque, nessuna marcia indietro. E' questa la posizione del governo Monti, secondo MF-Milano Finanza, a proposito delle infuocate polemiche scoppiate sulle procedure dell’asta dei multiplex (gruppi di frequenze su cui si possono irradiare fino a 6-8 canali) che prevedono, appunto attraverso un beauty contest, l’assegnazione di quasi 50 canali aggiuntivi.

Il metodo discusso in queste ore è semplice: si valutano fatturato, copertura del territorio e numero di dipendenti di ciascuno dei soggetti che hanno presentato l’offerta alla commissione, la quale dovrà decidere la graduatoria finale. E la spiegazione che un ministro dà della posizione di Palazzo Chigi è chiara quanto brutale: “si può discutere della modalità con cui si è arrivati all’assegnazione delle frequenze digitali televisive, ma giunti a questo punto, durante la cruciale approvazione della manovra salva-Italia in Parlamento, anche solo rimettere in discussione la procedura approvata anche da Bruxelles mette a rischio la stessa sopravvivenza dell’esecutivo, che potrebbe perdere l’appoggio del Pdl”.

Si parla di tv ed è quindi come gettare benzina sul fuoco. E’ chiaro infatti che sul tema dei sei multiplex digitali che dovrebbero essere assegnati a nove contendenti (Sky si è sfilata all’ultimo momento) tra cui Rai, Telecom e Mediaset, è scoppiata una guerra più ideologica che tecnica, visto che la vera pietra dello scandalo riguarda proprio l’azienda di Cologno Monzese, di cui l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è azionista di maggioranza.
-----------------------------------------------------------------------------------

[SM=x2584913] [SM=x2584913] [SM=x2584913] [SM=x2584913]

Sacrifici tranne per la casta.

Ridicoli. Io resto della mia idea paventata da circa 15 mesi....deve iniziare a rimanerne qualcuno steso a terra.
pizzo83
00venerdì 9 dicembre 2011 12:09
Re: Re:
AtomBomb, 08/12/2011 16.31:



Veramente volevo far notare come il governo Monti si arrampichi sugli specchi pur di non andare a prendere i soldi degli evasori in Svizzera. [SM=x2679434]




A tal proposito:

Conti in Svizzera, perché Roma non firma
Berlino e Londra hanno l'accordo, ma l'Italia aspetta l'Europa

MILANO - Il paragone più calzante è quello degli Orazi e dei Curiazi: non potendo affrontare da solo tre nemici in una volta sola, l'ultimo Orazio sopravvissuto nel mitologico combattimento comincia a farsi inseguire rompendo il fronte avversario e riuscendo in questo modo a duellare con un rivale alla volta. Fino a risultare vincitore. La piccola Svizzera, assediata dalla comunità internazionale a caccia dei capitali rifugiatisi nelle banche di Lugano e Zurigo, sta adottando la stessa tattica, e fino a oggi con successo. L'Europa, che tutto avrebbe da guadagnare facendo fronte compatto sulla tassazione dei conti off shore è invece divisa e indecisa sulla linea da tenere con Berna. Ecco perché il ministro Giarda due giorni fa ha annunciato in Parlamento che l'Italia al momento rinuncerà a cercare un accordo con la Svizzera sui soldi fuggiti a nord delle Alpi.

L'origine della controversia è una convenzione con l'Ocse che il parlamento elvetico ratifica nel settembre del 2009: con esso la Svizzera accetta di tassare i capitali stranieri confluiti nei suoi forzieri e di girare l'imposta ai Paesi di origine dei correntisti. In cambio ottiene il no alle temutissime fishing expeditions, vale a dire la trasmissione indiscriminata di dati fiscali sulla sua clientela. Le banche pagano, in altre parole, ma il segreto bancario è salvo.

La convenzione Ocse non entra in vigore automaticamente ma deve essere preceduta da trattati internazionali con i singoli governi. E qui il fronte si spacca. Germania e Gran Bretagna (i cui cittadini custodiscono in Svizzera secondo alcune stime rispettivamente 80 e 20 miliardi di euro) approfittano al volo dell'opportunità e nei primi mesi del 2011 firmano con Berna accordi in base ai quali sui conti svizzeri viene applicato un duplice prelievo con aliquote oscillanti tra il 25 e il 34%. Analogo patteggiamento viene offerto a Italia, Francia e Grecia.

Ma qui arriva lo stop dell'Unione europea. «Gli accordi sottoscritti da Germania e Gran Bretagna sono casi da non ripetere» ammonisce il 15 novembre scorso Algirdas Semetas, commissario Ue alle questioni fiscali, minacciando sanzioni. Tre le obiezioni avanzate: prima, è meglio puntare a un accordo unico con la Svizzera per non creare condizioni di disparità tra Stati dell'Unione che creerebbero movimenti anomali di capitali; seconda: c'è una direttiva comunitaria che fissa al 35% l'aliquota da applicare alla Svizzera e quelle concordate da Londra e Berlino sono più basse; terza: gli accordi sottoscritti perpetuano l'anonimato degli esportatori di capitali e questo non va bene. E a questa linea si conforma il ministro Giarda nella sua risposta di due giorni fa a Montecitorio. «L'Italia ricaverebbe solo vantaggi dalla firma di un accordo con noi - dichiara il deputato elvetico Dick Marty, che a settembre aveva intavolato la trattativa con Roma - perché otterrebbe subito denaro per le sue casse in crisi. Ma evidentemente Roma in questo momento non vuole o non può aprire un contenzioso con Bruxelles».

«E invece la questione va riaperta - dice da Roma il deputato pd Francesco Boccia - perché non possiamo aspettare i tempi lunghi della Ue. Intanto tassiamo i capitali degli evasori e quando l'Europa avrà trovato una sua linea comune, anche l'Italia si adeguerà».

dal corriere.

[SM=x2601203]

AtomBomb
00venerdì 9 dicembre 2011 12:13
Re:
metalalby, 12/9/2011 11:42 AM:

La gara per l’assegnazione delle frequenze digitali televisive resterà gratuita, poi forse si rivedranno i canoni di concessione. Dunque, nessuna marcia indietro. E' questa la posizione del governo Monti, secondo MF-Milano Finanza, a proposito delle infuocate polemiche scoppiate sulle procedure dell’asta dei multiplex (gruppi di frequenze su cui si possono irradiare fino a 6-8 canali) che prevedono, appunto attraverso un beauty contest, l’assegnazione di quasi 50 canali aggiuntivi.

Il metodo discusso in queste ore è semplice: si valutano fatturato, copertura del territorio e numero di dipendenti di ciascuno dei soggetti che hanno presentato l’offerta alla commissione, la quale dovrà decidere la graduatoria finale. E la spiegazione che un ministro dà della posizione di Palazzo Chigi è chiara quanto brutale: “si può discutere della modalità con cui si è arrivati all’assegnazione delle frequenze digitali televisive, ma giunti a questo punto, durante la cruciale approvazione della manovra salva-Italia in Parlamento, anche solo rimettere in discussione la procedura approvata anche da Bruxelles mette a rischio la stessa sopravvivenza dell’esecutivo, che potrebbe perdere l’appoggio del Pdl”.

Si parla di tv ed è quindi come gettare benzina sul fuoco. E’ chiaro infatti che sul tema dei sei multiplex digitali che dovrebbero essere assegnati a nove contendenti (Sky si è sfilata all’ultimo momento) tra cui Rai, Telecom e Mediaset, è scoppiata una guerra più ideologica che tecnica, visto che la vera pietra dello scandalo riguarda proprio l’azienda di Cologno Monzese, di cui l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è azionista di maggioranza.
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[SM=x2584913] [SM=x2584913] [SM=x2584913] [SM=x2584913]

Sacrifici tranne per la casta.

Ridicoli. Io resto della mia idea paventata da circa 15 mesi....deve iniziare a rimanerne qualcuno steso a terra.




Io e il buon Renzetti ve l'avevamo detto fin da subito che Berlusconi avrebbe tenuto per le palle Monti in tutto e per tutto

pizzo83, 12/9/2011 12:09 PM:




A tal proposito:

Conti in Svizzera, perché Roma non firma
Berlino e Londra hanno l'accordo, ma l'Italia aspetta l'Europa

MILANO - Il paragone più calzante è quello degli Orazi e dei Curiazi: non potendo affrontare da solo tre nemici in una volta sola, l'ultimo Orazio sopravvissuto nel mitologico combattimento comincia a farsi inseguire rompendo il fronte avversario e riuscendo in questo modo a duellare con un rivale alla volta. Fino a risultare vincitore. La piccola Svizzera, assediata dalla comunità internazionale a caccia dei capitali rifugiatisi nelle banche di Lugano e Zurigo, sta adottando la stessa tattica, e fino a oggi con successo. L'Europa, che tutto avrebbe da guadagnare facendo fronte compatto sulla tassazione dei conti off shore è invece divisa e indecisa sulla linea da tenere con Berna. Ecco perché il ministro Giarda due giorni fa ha annunciato in Parlamento che l'Italia al momento rinuncerà a cercare un accordo con la Svizzera sui soldi fuggiti a nord delle Alpi.

L'origine della controversia è una convenzione con l'Ocse che il parlamento elvetico ratifica nel settembre del 2009: con esso la Svizzera accetta di tassare i capitali stranieri confluiti nei suoi forzieri e di girare l'imposta ai Paesi di origine dei correntisti. In cambio ottiene il no alle temutissime fishing expeditions, vale a dire la trasmissione indiscriminata di dati fiscali sulla sua clientela. Le banche pagano, in altre parole, ma il segreto bancario è salvo.

La convenzione Ocse non entra in vigore automaticamente ma deve essere preceduta da trattati internazionali con i singoli governi. E qui il fronte si spacca. Germania e Gran Bretagna (i cui cittadini custodiscono in Svizzera secondo alcune stime rispettivamente 80 e 20 miliardi di euro) approfittano al volo dell'opportunità e nei primi mesi del 2011 firmano con Berna accordi in base ai quali sui conti svizzeri viene applicato un duplice prelievo con aliquote oscillanti tra il 25 e il 34%. Analogo patteggiamento viene offerto a Italia, Francia e Grecia.

Ma qui arriva lo stop dell'Unione europea. «Gli accordi sottoscritti da Germania e Gran Bretagna sono casi da non ripetere» ammonisce il 15 novembre scorso Algirdas Semetas, commissario Ue alle questioni fiscali, minacciando sanzioni. Tre le obiezioni avanzate: prima, è meglio puntare a un accordo unico con la Svizzera per non creare condizioni di disparità tra Stati dell'Unione che creerebbero movimenti anomali di capitali; seconda: c'è una direttiva comunitaria che fissa al 35% l'aliquota da applicare alla Svizzera e quelle concordate da Londra e Berlino sono più basse; terza: gli accordi sottoscritti perpetuano l'anonimato degli esportatori di capitali e questo non va bene. E a questa linea si conforma il ministro Giarda nella sua risposta di due giorni fa a Montecitorio. «L'Italia ricaverebbe solo vantaggi dalla firma di un accordo con noi - dichiara il deputato elvetico Dick Marty, che a settembre aveva intavolato la trattativa con Roma - perché otterrebbe subito denaro per le sue casse in crisi. Ma evidentemente Roma in questo momento non vuole o non può aprire un contenzioso con Bruxelles».

«E invece la questione va riaperta - dice da Roma il deputato pd Francesco Boccia - perché non possiamo aspettare i tempi lunghi della Ue. Intanto tassiamo i capitali degli evasori e quando l'Europa avrà trovato una sua linea comune, anche l'Italia si adeguerà».

dal corriere.

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Siamo comici noi italiani, preferiamo le reprimende del Frontex, o prendere multe per questioni legate all'immigrazione, piuttosto che rischiare le stesse cose quando ci sono in ballo decine di miliardi di euro.
pizzo83
00venerdì 9 dicembre 2011 12:26
Esatto.

poi leggi questo:

Tassa sullo scudo: i dubbi su chi pagherà
I tecnici puntano il dito contro il testo della legge:
«Poteva essere scritto meglio ma tre settimane sono poche»

MILANO - In Parlamento si guarda sempre più ai 182,5 miliardi rientrati con i tre scudi fiscali del 2001, 2003 e 2009-2010 per recuperare risorse al posto di tagli su altri capitoli della manovra, come l'adeguamento all'inflazione delle pensioni oltre i mille euro. Fabio Granata, del Fli, vuole che l'aliquota sia innalzata al 5% dall'attuale 1,5% (considerata «ridicola» da Antonio Di Pietro), Enrico Letta (Pd) propone di portarla al «2,5% o al 3% con l'introduzione di una tassa sui capitali in Svizzera». Anche dal fronte imprenditoriale, con il presidente di Rete imprese Italia, Ivan Malavasi, arriva l'invito ad alzare l'aliquota, e così i sindacati. Anche la commissione Lavoro della Camera, nel parere favorevole al decreto legge sulla manovra, indica la strada di un ritocco.

Il gettito potenziale d'altronde è notevole: la relazione tecnica del governo stima 2,19 miliardi. Se l'aliquota raddoppiasse al 3% il recupero potrebbe arrivare a 4,38 miliardi, e a 7,3 miliardi se portata al 5%. La stima del governo peraltro considera «prudenzialmente una riduzione del gettito potenziale del 20% per tenere conto di soggetti nei cui confronti la disposizione potrebbe non trovare applicazione». Insomma, qualche scudato potrebbe non essere chiamato a pagare l'imposta. Come mai?
I tecnici puntano il dito contro il testo della legge: «Poteva essere scritto meglio ma in tre settimane capisco che non si possa fare una norma perfetta», commenta Fabrizio Vedana, direttore area legale di Unione Fiduciaria. Le perplessità maggiori si concentrato su due aspetti: il requisito della «segretazione» per identificare i conti scudati da tassare, e il tema degli immobili all'estero emersi con lo scudo del 2001. «La lettera della norma sembra escludere quei conti che hanno perso l'iniziale segretazione», aggiunge l'avvocato Alfredo Malguzzi, esperto di diritto tributario: ciò può accadere perché il contribuente ha opposto lo scudo in una verifica fiscale o semplicemente perché ha collegato quei soldi a un altro conto, o perché li ha movimentati in qualche altro modo. Tuttavia il decreto legge in un altro articolo fa riferimento anche alle attività «in tutto o in parte prelevate» o «comunque dismesse», dunque per questa via anche i conti non più «segretati» potrebbero rientrare nell'imposta. Toccherà all'Agenzia delle entrate fornire l'interpretazione autentica.

L'altro aspetto tecnico riguarda gli immobili regolarizzati nel 2001. Per logica dovrebbero essere tassati, ma nel decreto si fa riferimento solo ad alcune parti della legge sul primo scudo, lasciando fuori l'articolo 16 relativo proprio agli immobili: «Credo sia una dimenticanza, sennò non si capisce l'esclusione», conclude Vedana.

Il diavolo, come sempre, sta nei dettagli. Basterebbe - spiegano gli esperti - togliere le parole «ancora segretate» e cambiare un «art.15» con «art.16» per cancellare i dubbi sull'applicazione dell'imposta straordinaria. Solo questa mossa potrebbe valere, conti alla mano, 700 milioni di euro in più con l'attuale aliquota. Pochi dubbi invece sul fatto che se lo scudante è deceduto debbano essere gli eredi a pagare, anche se per un patrimonio di dieci anni fa che potrebbe anche essere molto ridotto. Ma qualcuno potrebbe cercare di resistere e non pagare? «Figuriamoci! Significherebbe dichiararsi al Fisco come evasore. E davanti ai tribunali sarai sempre macchiato di quel peccato originale», commenta Malguzzi.

C'è poi il tema del recupero dei documenti più datati, quelli di dieci anni fa, che in qualche caso potrebbe essere complicato per l'intermediario. Ma martedì sera il presidente del Consiglio, Mario Monti, si è detto sicuro sul recupero effettivo dell'imposta, da versare in due rate entro il 16 febbraio 2012 e 2013. Per chi non paga la minaccia non è tanto la multa (pari il doppio della tassa), ma la segnalazione all'Agenzia delle entrate da parte dell'intermediario-sostituto d'imposta che non ha ricevuto il denaro. La peggiore sanzione per chi aveva evaso.

e paragoni il tutto alle percentuali indicate sopra nell'altro articolo il risultato non può che essere questo:
[SM=x2715643] [SM=x2601203] [SM=x2601203]
AtomBomb
00venerdì 9 dicembre 2011 12:28
infatti, io sono convinto che se non c'è lotta all'evasione è perché non la si vuole fare, non perché non si può fare.
pizzo83
00venerdì 9 dicembre 2011 12:36
Re:
AtomBomb, 09/12/2011 12.28:

infatti, io sono convinto che se non c'è lotta all'evasione è perché non la si vuole fare, non perché non si può fare.




Assolutamente. Che alla fine fare come Germania o inghilterra sarebbe solo un vantaggio enorme. Cioè, diciamo che i crucchi hanno 80 mld di euro in svizzera e noi ne abbiamo magari anche solo 30. Ma tassati al 25% (la cifra minima indicata in quell'articolo) sarebbe una manna dal cielo per le casse dello stato. Senza stare a cercare i nomi di cui non te ne frega cmq niente. Invece no... Teste di cazzo, solo perchè vogliono avere il controllo assoluto europeo sui propri cittadini.
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