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Il pugilato professionistico

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2020 10:29
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05/08/2015 17:05
 
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Re:
John Locke., 05/08/2015 16:57:

Recentemente ho visto questo incontro [SM=x2609528]





Quest'incontro è come il visagista delle dive, truccatissimo [SM=x3465481]

Seriamente son quasi pentito di aver cliccato play [SM=x2584265]
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05/08/2015 17:43
 
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Re: Re:
Kevin Schwantz 34, 05/08/2015 17:05:




Quest'incontro è come il visagista delle dive, truccatissimo [SM=x3465481]

Seriamente son quasi pentito di aver cliccato play [SM=x2584265]




Ho cercato online conferme sul fatto che fosse truccato e, sebbene non ci sia una confessione scritta, è chiaro che Briggs l'ha fatto di proposito. Tra l'altro pare che proprio non fosse in condizioni di combattere e abbia truccato alcuni esami medici. Però cazzo, almeno fingi bene [SM=x2584263]


La reazione del pubblico mi ha ricordato quella in cui Tyson vinse in 6 secondi tipo, con gli spettatori in rivolta.
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Re: Re: Re:
John Locke., 05/08/2015 17:43:




Ho cercato online conferme sul fatto che fosse truccato e, sebbene non ci sia una confessione scritta, è chiaro che Briggs l'ha fatto di proposito. Tra l'altro pare che proprio non fosse in condizioni di combattere e abbia truccato alcuni esami medici. Però cazzo, almeno fingi bene [SM=x2584263]


La reazione del pubblico mi ha ricordato quella in cui Tyson vinse in 6 secondi tipo, con gli spettatori in rivolta.




Che non era in grandi condizioni fisiche lo si poteva notare semplicemente guardandolo (his belly looked really soft), detto questo persino Sonny Liston nell'infausto incontro del pugno fantasma ha aspettato un gran colpo per non rialzarsi (perchè almeno il knockdown mi sembra legittimo), cribbio manco George Foreman è in grado di mettere KO qualcuno con un colpo a cui è andato giù questo Briggs, gli conveniva andar giù sul jab al corpo che almeno quello era un buon colpo solido [SM=x2584263]

Comunque non ho presente il match di Tyson con gli spettatori in rivolta di cui parli, se ti ricordi qualcosa in più come ad esempio l'avversario (se non il nome potresti descriverlo) o più o meno il periodo che così posso rinfrescarmi la memoria?
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05/08/2015 20:45
 
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Mi sa che i miei ricordi sono un po' distorti, comunque dovrebbe essere questo incontro [SM=x3409402]






Ricordo una polemica perché a detta di tutti l'avversario si era praticamente gettato, incassando comunque una borsa enorme [SM=x3409402]
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05/08/2015 21:03
 
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Re:
John Locke., 05/08/2015 20:45:

Mi sa che i miei ricordi sono un po' distorti, comunque dovrebbe essere questo incontro [SM=x3409402]






Ricordo una polemica perché a detta di tutti l'avversario si era praticamente gettato, incassando comunque una borsa enorme [SM=x3409402]




Adesso ricordo, più che altro quello che trovo sospetto è il fatto che Savarese, che s'è fatto 12 round con Foreman in un incontro in cui è stato competitivo nel '96 (c'è da dire che a 47 anni Foreman era anche troppo lento per buttar giù la gente), nel momento in cui Tyson è impazzito ed ha spinto via l'arbitro per continuare a pestarlo questo ha provato a difendersi e a rispondere ai colpi, e dopo il marasma s'è comportato come la vittima di uno stoppage prematuro mostrando più voglia di combattere dopo l'incontro che durante

Tra l'altro se non sbaglio dovrebbe essere questo l'incontro dell'intervista delirante post-match in cui Tyson ha detto di voler mangiarsi i figli di Lennox Lewis

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06/08/2015 18:30
 
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L'ex campione mondiale dei pesi medi Alan Minter, discreto mancino con solide abilità che però si faceva tentare troppo spesso dallo scontro a viso aperto ed era estremamente prone alle ferite al volto (8 incontri su 9 che ha perso in carriera sono arrivati per TKO a causa di ferite), non era certo una cima come dimostra la sua famigerata perla di stupidità "Sure there have been injuries and deaths in boxing, but none of them serious" arrivata in un periodo nero in cui ci sono stati pugili gravemente infortunati o morti anche in incontri di alto profilo, però oggi vi racconto di un'altra perla di stupidità di quest'uomo ovvero quando disse "i'll never lose to a black man" nel periodo precedente alla sua difesa del titolo mondiale che deteneva nel 1980 contro Marvelous Marvin Hagler, pugile all'epoca estremamente frustrato dato che a causa della sua fama di avversario pericoloso ha dovuto aspettare due-tre anni di troppo prima di ricevere una chance titolata, chance arrivata nel 1979 contro Vito Antuofermo match in cui però è stato beffato con un pareggio inesistente quando meritava una vittoria con uno scarto abbastanza largo, cosa che ha contribuito ulteriormente alle sue frustrazioni motivo per cui non aveva certo bisogno della frase di Minter per essere incazzato (FYI: bisogna dire che ha cominciato Hagler rifiutandosi di stringere la mano a Minter quando si è recato a Londra per vedere la rivincita tra Minter e Antuofermo, anche se bisogna dire che cose del genere erano normali per Hagler abituato a detestare i suoi avversari a prescindere [SM=x2584263] ).
Il match è stata praticamente una formalità in quanto Hagler s'è rivelato troppo superiore in potenza e precisione per Minter che pur avendo qualche breve buon momento in cui riceveva grandi ovazioni dal pubblico della Wembley Arena era già ferito nel 1° primo round e nel 3° dopo essere stato pestato in lungo e in largo da Hagler è stato fermato dall'arbitro con l'approvazione del suo angolo a causa in particolare di una brutta ferita che poi richiesto poi 15 punti di sutura, risultato che non è andato giù al pubblico ubriaco e caricato di odio razziale (un altro effetto indesiderato della frase di Minter) della Wembley Arena accecato dalla furia ha vergognosamente cominciato a gettare lattine e bottiglie di birra addosso ad Hagler che è dovuto fuggire come un ladro dal ring scortato dai Bobbies senza che avesse fatto nulla di male, non potendo così ricevere l'onore di ricevere le cinture vinte sul ring (i mondiali di entrambe le sigle esistenti all'epoca erano unificati da quando Monzon battè Valdez nel primo dei loro due incontri)

Il breve match:

[Modificato da Kevin Schwantz 34 06/08/2015 18:32]
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07/08/2015 21:04
 
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Il 14 aprile del 1967 l'Italia s'è fermata per ascoltare la radiocronaca della sfida tra l'Italiano Nino Benvenuti e il pugile delle Isole Vergine Emile Griffith valida per il titolo mondiale dei pesi medi detenuto da Griffith, entrambi i contendenti erano pugili convenzionali dalla buona tecnica, rapidi e molto abili nel colpire d'incontro, l'ex campione dei superwelter Benvenuti prediligeva boxare dalla distanza ed aveva una guardia piuttosto rilassata (infatti si è scoperto un po' nel match) mentre il tre volte ex campione dei welter Griffith era superiore a corta distanza ove poteva far valere la sua maggior forza fisica e nell'infighting (anche se in questo match è stato praticamente inesistente) e teneva la guardia con maggiore disciplina rispetto al Triestino. L'incontro è stato molto intenso nonostante i numerosi clinch in cui i due si sono spesso ritrovati imbrigliati al termine degli scambi (inoltre l'arbitro interrompeva i due troppo rapidamente anche quando durante il clinch riuscivano a combattere, motivo per cui s'è visto poco infighting) ed ha visto entrambi i contendenti fare cose eccellenti alternando situazioni negli scambi in cui uno anticipava l'altro e situazioni in cui uno colpiva d'incontro l'altro e occasionalmente anche di incasinarsi in cose strane; nei primi due round Benvenuti ha mantenuto l'iniziativa colpendo Griffith e mantenendolo alla fine dei suoi colpi infliggendogli un knockdown nel 2° round con un gran bell'uppercut ma Griffith si è ripreso immediatamente prendendo le redini dell'incontro con eccellenti destri d'incontro sopra il jab "misuratore" di Benvenuti (mi spiego meglio: Benvenuti estendeva il suo braccio sinistro senza però caricare realmente il colpo cercando di stabilire la distanza e di rompere il ritmo Griffith che invece ha tratto vantaggio da questa situazione) e nel 4° round con uno di questi destri particolarmente pesante ha inflitto un knockdown all'avversario che ha avuto momentaneamente qualche difficoltà, però già nel 5° e 6° round Benvenuti ha ripreso l'iniziativa come nei primi due round riprendendo ad andare a segno con regolarità dalla distanza, dal 7° al 10° round l'azione è stata piuttosto equilibrata con entrambi i pugili che hanno avuto i loro momenti, sfortunatamente non posso dirvi nulla sull'11° e 12° round perchè mancano dal video linkato successivamente (che è la versione youtube di un filmato di ottima qualità che scaricai via torrent qualche anno fa, e dire che volevo guardare il match per farne il punteggio, lol), però nel 13°, 14° e nel 15° e ultimo round è Benvenuti ad aver fatto di più andando a meritarsi una grande vittoria ai punti con verdetto unanime (10 round a 5 in suo favore per l'arbitro ed uno dei giudici, 9 round a 6 per l'altro giudice) conquistando così per la prima volta il titolo dei pesi medi. I due si sono riaffrontati in altre due occasioni dando vita ad una grande trilogia, purtroppo però non trovo un accidente sul tubo (giusto un video del knockdown subito da Nino nel 2° incontro) degli altri due match per cui non posso mostrarveli.

Il match quasi completo (mancano l'11° e 12° round come già detto, e spesso gli ultimi 10 secondi di round sono tagliati)


Per quello che conta, il punteggio del mio cartellino personale ha visto Benvenuti avanti per 9 round (1°, 2°, 5°, 6°, 7°, 10°, 13°, 14° e 15°) a 4 (3°, 4°, 8°, 9°), però in un breve resoconto dell'incontro ho letto che l'incontro era in equilibrio fino al 12° round, ripresa nel quale Benvenuti ha assunto il controllo del match prendendo poi il largo ai punti
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08/08/2015 14:03
 
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Il decennio degli anni '80 è spesso considerato un decennio in cui la categoria dei pesi massimi ha sofferto un deciso calo di qualità rispetto ai mitici anni '70 (della prima metà degli anni '80 ci si ricorda solo di Larry Holmes, della seconda solo di Mike Tyson), però che ci crediate o no c'erano in giro pugili talentuosi che si sono rovinati tra alcol e droghe senza poter mostrare tutto il loro potenziale, un esempio Tim Witherspoon che nel suo 16° incontro da professionista ha dato grossi problemi nel 1983 proprio a Larry Holmes perdendo di misura ai punti un incontro di 12 round decisamente equilibrato (che ha gettato combattendo in modo troppo rilassato dopo aver messo in difficoltà Holmes nel 9° round) conclusosi con i punteggi di 115-114 per Witherspoon, 115-113 ed un improponibile 118-111 per Holmes, in quella che è stata una delle difese del titolo mondiale in cui Holmes è andato più vicino a perdere

Questo è il 9° round del loro incontro, quello in cui Witherspoon ha messo in crisi Holmes (va detto però che Holmes ha risposto alla grande rispondendo non appena passato il momento di crisi) e che è stato votato round of the year del 1983


Però ecco che fine a fatto un irriconoscibile Witherspoon tre anni dopo mentre difendeva il titolo WBA dei massimi contro il limitato picchiatore James 'Bonecrusher' Smith che aveva accettato l'incontro solo 7 giorni prima per sostituire l'infortunato Tony Tubbs e che tra l'altro Witherspoon aveva già battuto in precedenza nel 1985 (vittoria ai punti con triplo 119-109), cosa che gli è costata anche un sacco di soldi visto che con questo disastro è rimasto tagliato fuori dalle megaborse di Tyson, che ha affrontato proprio 'Bonecrusher' Smith successivamente a questo incontro in un match di unificazione dei titoli (WBC detenuto da Tyson, WBA detenuto da Smith), match che oserei dire assolutamente terrificante dato che Smith invece di essere 'Bonecrusher' è stato 'Bonehugger' mettendo Tyson in più clinch di quanto non abbia fatto Wladimr Klitschko con i suoi ultimi 5 avversari


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08/08/2015 16:52
 
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Molto prima di Mike Tyson l'originale "baddest man in boxing" era sicuramente Sonny Liston, pugile controllato dalla criminalità organizzata dall'età misteriosa (nel '62 quando vinse il titolo lo davano per 29enne, ma tutti pensavano fosse ben più vecchio di così) che ha vissuto il suo periodo d'oro tra a cavallo tra gli anni '50 e '60, era un pugile aggressivo dallo stile convenzionale e dalla buona tecnica qualità che però sono difficili da notare quando un pugile possiede la forza fisica, la potenza devastante e la ferocia che possedeva Liston, considerato il miglior peso massimo in circolazione già a fine anni '50 ed evitato come la peste da Floyd Patterson (campione in carica prima dal '56 al '59 e poi dal '60 al '62) e Ingemar Johansson (campione in carica dal '59 al '60), subì una sconfitta nella fase iniziale della sua carriera con Marty Marshall in un match in cui peccò di presunzione in quanto Marshall lo colpì fratturandogli la mascella mentre rideva di lui nelle fasi iniziali del match perse comunque ai punti per split decision, sconfitta che vendicò ampliamente sconfiggendo successivamente Marshall in due occasioni (nel '55 per TKO in 6 round, e nel '56 ai punti con verdetto unanime vincendo praticamente tutti i round), imponendosi successivamente su avversari come il discreto contender e buon picchiatore Mike DeJohn (TKO al 6° round nel '59), battendo due volte il temuto picchiatore Cleveland Williams (nel '59 per TKO al 3° round, nel '60 per TKO al 2°), il coriaceo cubano Nino Valdes (KO al 3° round), l'ex sfidante al titolo di Patterson Roy Harris (TKO al 1° round), l'ottimo colpitore d'incontro dal buon pugno Zora Folley (KO al 3° round) e il buon Eddie Machen (dominante vittoria ai punti con verdetto unanime in 12 riprese), prima di distruggere il campione del mondo Floyd Patterson in match durati appena qualche secondo in più di due minuti nel '62 e '63 diventando campione con qualche anno di ritardo, venendo successivamente considerato assolutamente invincibile da esperti, addetti ai lavori e al grande pubblico come uno dei più grandi di sempre al livello dei leggendari picchiatori della categoria dei massimi Louis, Marciano e Dempsey, in particolare a nessuno passava neanche nell'anticamera del cervello che un pugile dalla guardia inesistente, che schivava i pugni spostandosi all'indietro senza togliersi dalla traiettoria del colpo, povero di potenza (mistake) e dalla mascella sospetta (huge mistake) che strillava di essere il più grande di tutti i tempi senza essere neanche andato vicino a dimostrarlo (no joke, questa è realmente l'opinione che il mondo del pugilato aveva di Muhammad Ali all'epoca del suo primo match con Liston); oggigiorno questo campione viene tenuto ingiustamente in considerazione minore (pricipalmente per colpa di Ali, e la vaccata del 'pugno fantasma' certo non lo aiuta) rispetto a quanto si merita venendo considerato come un semplice bullo che faceva il gradasso quando dominava ma quando qualcuno non era intimidito e rispondeva al suo attacco crollava come l'ultimo dei cretini, quando invece era uno veramente duro da digerire

Il 1° match con Floyd Patterson (le introduzioni sono più lunghe dei match) del '62:


Il 2° match con Floyd Patterson del '63:


Il 1° match con Cleveland Williams del '59:


Il 2° match con Cleveland Williams del '60:


Non metto i match con Ali perchè meritano un post a parte che al momento non ho voglia di scrivere
[Modificato da Kevin Schwantz 34 08/08/2015 17:06]
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09/08/2015 12:32
 
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Se è per questo Vaz il giocatore di cricket inglese Freddie Flintoff ha proprio combattuto un vero e proprio incontro da professionista che ha vinto ai punti in 4 round (ho visto qualche immagine, il suo avversario aveva le maniglie dell'amore [SM=x2584263] ), inoltre Mickey Rourke negli anni '90 ha combattuto 8 incontri da professionista (mettendo insieme un record di 6 vittorie e 2 pareggi, però in tali incontri gli avversari erano pagati per fargli far bella figura [SM=x2584263] ) ha recentemente combattuto un'esibizione farsa in Russia contro un senzatetto che s'è pure buttato [SM=x2584263]

Ah, ho sentito dire che Rourke durante una sessione di sparring con Hearns, che lo stava trattando con riguardo, ha cominciato a fare sul serio ed in men che non si dica è finito KO

Stallone invece le ha beccate da Roberto Duran in sparring durante le riprese di Rocky II, e Earnie Shavers, pugile dal pugno devastante di cui Ali disse "Shavers hit me so hard he shook my kinfolk back in Africa" dopo averci combattuto nel '77, ha raccontato che durante un allenamento con Stallone (Shavers venne inizialmente considerato per il ruolo di Clubber Lang in Rocky III) in cui Shavers si limitava a tirare deboli jab su insistenza di Stallone l'ha colpito con un pugno vero al corpo col risultato che Stallone s'è sentito male ed ha vomitato [SM=x2584263]
[Modificato da Kevin Schwantz 34 09/08/2015 12:40]
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09/08/2015 13:45
 
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La terza vittoria del titolo dei pesi medi di Sugar Ray Robinson sull'allora campione in carica Carl 'Bobo' Olson (che aveva vinto il titolo vacante battendo Turpin nel '53) del '55, Robinson a 35 anni era tornato sul ring (aveva bisogno di soldi) dopo un ritiro durato tre anni era considerato 3-1 sfavorito nonostante avesse battuto Olson in due occasioni precedenti (nel '50 per KO in 12 round e nel '52 ai punti con verdetto unanime), in quanto negli incontri che aveva combattuto dal suo ritorno sul ring (5 vittorie, 2 per KO, e 1 sconfitta) aveva mostrato solo per brevi momenti le sue leggendarie abilità, in compenso s'è rifatto con gli interessi in questo match in cui dopo una prima ripresa interlocutoria ha messo KO Olson nel 2° round



Un paio d'informazioni che mi son venute in mente adesso sugli argomenti dei post precedenti:
- Don Donphy, il commentatore del match tra Benvenuti e Griffith, ha erroneamente menzionato nell'ultimo round del match che il pugile Italiano Tiberio Mitri stava vincendo il titolo contro Jake LaMotta prima di essere messo KO nell'ultimo round, però s'è sbagliato Mitri venne sconfitto da LaMotta ai punti, deve essersi confuso con il match di LaMotta con Laurent Dauthuille che finì KO a 13 secondi dalla fine del match pur avendo un vantaggio insormontabile ai punti
- Sonny Liston pur non essendo particolarmente alto per i canoni moderni della categoria (185 cm) rimane uno dei campioni con l'allungo (la misura dell'apertura delle braccia) più ampio della storia dei massimi con 213 cm, lo stesso allungo di Lennox Lewis che era alto 196 cm
[Modificato da Kevin Schwantz 34 09/08/2015 13:53]
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10/08/2015 23:12
 
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Oggi vi presento una derby tutto Messicano del febbraio 2000 della categoria dei pesi supergallo (122 libbre) tra il pugile di Città del Messico Marco Antonio Barrera e il pugile di Tijuana Erik Morales, entrambi i pugili detenevano un mondiale di sigla nella categoria (Barrera il WBO, Morales il WBC) e si detestavano visceralmente (they still do), Barrera non aveva ancora sviluppato lo stile versatile che gli ha permesso di terminare il regno di terrore di Prince Naseem Hamed nei piuma però aveva cominciato a boxare in modo più misurato in seguito alla bruciante doppia sconfitta con Junior Jones (nel novembre '96 venne squalificato al 5° round perchè membri del suo angolo sono saliti sul ring anzitempo, doveva essere un TKO però l'arbitro ha pasticciato visto che questi salirono sul ring proprio per fermare l'incontro, mentre nell'aprile '97 venne sconfitto ai punti in un match in cui provò a boxare con più cautela venendo comunque battuto), stile che però decise di buttar fuori dalla finestra in questa precisa occasione ritornando al suo originale stile tutto offensivo di pressione e attacco al corpo da distanza ravvicinata, Morales anche lui era un pugile molto aggressivo e potente che aveva la tendenza di partire piano per poi venir fuori col passare dei round a differenza di Barrera era più efficace colpendo da una maggiore distanza (perchè più alto e con allungo superiore) grazie ad un buon jab ed un ottimo destro lungo, anche lui era un ottimo body puncher anche se non era efficace come Barrera; il match la cui azione furiosa azione dall'inizio alla fine in cui entrambi i pugili hanno avuto i loro momenti, il cui apice è stato sicuramente l'epico 5° round nel quale prima Morales ha colpito ripetutamente Barrera mettendolo in difficoltà con destro dopo destro fino all'improvvisa reazione di Barrera che ha fatto traballare pericolosamente Morales nella parte finale del round; il match è rimasto in equilibrio sino agli ultimi 2-3 round in cui Barrera è riuscito a prendere il sopravvento su un Morales che incominciava ad accusare la fatica e l'ha fatto traballare soprattutto nell'ultimo round dove gli ha inflitto un controverso knockdown (in quanto Morales appariva essere scivolato), però una volta terminato il 12° e ultimo round il verdetto è stato ancora più controverso in quanto alla maggioranza degli osservatori e degli appassionati pareva chiara una vittoria di Barrera per qualche punto mentre il verdetto ufficiale dei giudici dava la vittoria a Morales per split decision (114-113 e 115-112 per Morales, 114-113 per Barrera), personalmente anche se il mio score personale è favorevole a Barrera (per 114-113, il cui punto di differenza è generato dal presunto knockdown) devo dire che la mia opinione differisce con la maggioranza in quanto tutte le volte che lo guardo mi sembra che l'incontro sia abbastanza in bilico perchè la vittoria di Morales ci possa anche stare, però sicuramente posso comprendere l'argomentazione di chi è convinto che l'unico risultato giusto per questo match sia la vittoria di Barrera; i due si sono affrontati altre due volte in seguito a questo match dando vita ad un'epica trilogia moderna, nel 2002 (al limite dei pesi piuma di 126 libbre) per assurdo fu Barrera a vincere ai punti con verdetto unanime in modo controverso in quanto in quest'occasione fu Morales ad essere meritevole di una chiara vittoria nell'incontro meno appassionante della serie (l'azione s'è scaldata solo verso metà incontro, nei primi 4-5 round entrambi sono stati inaspettatamente molto conservativi), e nel 2004 (al limite dei superpiuma, 130 libbre) in un altro incontro votato come Fight of the year vinto stavolta con pieno merito da Barrera

Il 5° round del match:


Il match completo, votato Fight of the Year quell'anno:
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Un interessante confronto tattico dall'ottima azione (una frase che non si sente molto spesso parlando di pugilato) tra buoni pugili tecnici è il match tra il "Golden Boy" Oscar De La Hoya e il Ghanese Ike "Bazooka" Quartey del febbraio 1999, entrambi i pugili all'epoca erano ancora imbattuti (De La Hoya era 29-0 mentre Quartey aveva vinto 34 incontri e ne aveva pareggiato 1) oltre a possedere buona tecnica avevano un ottimo pugno ed erano entrambi molto veloci, De La Hoya possedeva un ottimo jab sinistro e soprattutto un gran gancio sinistro che era in grado di piazzar bene sia alla testa che al corpo ed era in grado di produrre ottime serie di colpi mentre Quartey aveva a sua volta un poderoso jab sinistro (il suo soprannome "Bazooka" deriva proprio dall'efficacia di questo pugno) che usava come arma offensiva vera e propria (la maggior parte dei pugili usa il jab come colpo d'inizio per preparare altri colpi, Quartey lo usava per far male) ed aveva un destro molto superiore a quello di De La Hoya ed era leggermente migliore nel colpire d'incontro, in difesa De La Hoya teneva una guardia leggermente più rilassata rispetto a quella di Quartey però era più abile nel parare colpi coi guantoni e nel movimento laterale evasivo; Quartey inoltre aveva la tendenza a partire fortissimo tirando quantità industriali di pugni nelle fasi iniziali tendendo poi a stancarsi nel finale, ma in questo match ha combattuto con un ritmo molto più misurato mantenendo le energie per tutto il match.
Nei primi 4 round dell'incontro fu De La Hoya a controllare l'azione facendo valere la sua altezza e il suo allungo superiore anticipando principalmente con il suo lungo jab l'aggressore Quartey, che pur avendo qualche breve buon momento vedeva il suo poderoso jab troppo spesso o fermato dai guantoni di De La Hoya o rivelarsi troppo corto a causa dell'intelligente movimento di De La Hoya. Dopo un quieto quinto round, l'azione è esplosa nel 6° (votato come Round of the Year) in seguito all'atterramento inflitto da De La Hoya a Quartey con uno dei suoi tipici ganci sinistri, atterramento in seguito al quale il Golden Boy ha erroneamente abbandonato i tatticismi che gli avevano permesso di controllare il match fino a quel momento cercando di concludere anzitempo il match venendo così steso a sua volta da un gancio sinistro d'incontro di Quartey che ha controllato il resto della ripresa mettendo a segno colpi più pesanti; da questo round gli equilibri tattici del match si sono completamente invertiti in quanto permettendo a Quartey di guadagnare terreno prendendo efficacemente l'iniziativa con il suo jab e occasionalmente con potenti destri mentre De La Hoya, a cui tra l'altro cominciava a gonfiarsi l'occhio sinistro, pur avendo brevi momenti di gloria si trovava troppo spesso eccessivamente impegnato a difendersi col risultato che alla lunga si è fatto rimontare il vantaggio ai punti che aveva accumulato nelle fasi iniziali trovandosi indietro proprio quando l'incontro stava per volgere al termine; in compenso con la forza della disperazione De La Hoya nel round finale ha reagito alla grande atterrando Quartey con possente un gancio sinistro che ha messo in difficoltà il Ghanese che è successivamente stato messo alle corde bersagliato da sostenute serie di colpi di De La Hoya alla ricerca del round vincente per oltre un minuto, nelle fasi finali del round Quartey è coraggiosamente riuscito a scrollarsi di dosso l'avversario e a riprendere l'iniziativa su un Golden Boy esausto a causa dello sforzo iniziale ma non aveva le energie sufficienti per poter salvare il round, avendo bisogno almeno di un knockdown che non è arrivato prima della campana finale, e il seguente verdetto dei giudici ha visto premiato con la vittoria Oscar per split decision, vittoria che sicuramente ci stava ma gli score in suo favore sono stati un po' troppo ampi (116-112 e 116-113 in favore di De La Hoya, 115-114 in favore di Quartey) ed un po' ingenerosi nei confronti di quello che ha mostrato Quartey nei 12 molto equilibrati e combattuti round

Il match:


Ho giusto appena finito di riguardare l'incontro e a differenza dell'occasione precedente in cui ho compilato il mio cartellino (il cui risultato fu 114-113 per Quartey) questa volta l'ho visto in parità con il punteggio di 114-114, De La Hoya ha vinto 1°, 3°, 4°, 10° e 12° (quest'ultimo col punteggio di 10-8 invece del canonico 10-9 per via del knockdown) mentre Quartey ha vinto 5°, 6°, 7°, 8°, 9° e l'11° round, il 2° round l'ho dato pari (10-10)
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12/08/2015 21:57
 
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Oggi si scende di categoria (superleggeri/juniorwelter, al limite delle 140 libbre) in quanto parlerò della classica battaglia del 1982 per il titolo WBA dei superleggeri tra il campione in carica Aaron "Hawk" Pryor, un brawler estremamente aggressivo che tira pugni non-stop dall'inizio alla fine dal buon pugno e dalla buona mascella che però aveva la tendenza a stancarsi quando i match andavano per le lunghe, e il popolare pugile del Nicaragua "El Flaco Esplosivo" Alexis Arguello, il classico colpitore d'incontro molto abile nel sfruttare le occasioni in cui i suoi avversari risultano scoperti piazzando con grande tempismo e precisione i suoi potenti colpi pur essendo un pochino meccanico nei movimenti, entrambi i pugili non erano certo impossibili da colpire per cui l'incontro era molto atteso, inoltre entrambi i pugili erano molto motivati dato che Pryor si trovava ad affrontare il primo avversario con una vera "star" del pugilato in quanto era spesso evitato dai pugili di maggior spessore (ad esempio aveva provato a sfidare Sugar Ray Leonard, ma questi s'è rifiutato in quanto Pryor era un high risk, low reward fight) mentre Arguello aveva la possibilità di entrare nella storia come il primo pugile a vincere titoli mondiali in quattro categorie di peso diverse (all'epoca impresa più difficile dato che i pugili di altissimo livello tendevano a combattere tra loro prima o poi) essendo già stato campione nei pesi piuma (126 libbre), superpiuma (130 libbre) e leggeri (135 libbre); ad essere leggermente favorito era Arguello, in quanto era idea comune che Pryor per poter vincere dovesse buttar giù l'avversario nei round iniziali, impresa non certo semplice con un avversario coriaceo con l'esperienza di Arguello, poichè sulla distanza il Nicaraguense sarebbe venuto fuori per via della combinazione del suo stile energicamente meno dispendioso e dei suoi colpi precisi e potenti
Prevedibilmente nei primi 5-6 round dell'incontro fu Pryor con il suo ritmo vertiginoso a sopraffarre Arguello bersagliandolo continuamente di colpi mentre El Flaco Esplosivo faticava a rispondere per le rime, però sempre secondo copione col passare dei round l'efficacia e la frequenza dei suoi colpi aumentava sempre di più, situazione che Pryor ha successivamente provato a rimediare mostrando inaspettata versatilità pugilistica facendo vedere buona boxe e buon movimento con cui ha impedito ad Arguello di prendere completo controllo del match (e di vincere qualche altro round sui cartellini ufficiali dei giudici oltre a quelli iniziali), in ogni caso al termine del 13° round appariva stanchissimo ed è stato in quel momento che Panama Lewis (successivamente condannato a 6 anni di prigione e bandito per sempre dal pugilato per aver tolto l'imbottitura nei guantoni di Luis Resto nell'incontro con Billy Collins Jr. del 1983) che all'angolo chiese ad uno dei suoi assitenti di far bere Pryor da una particolare bottiglia usando la frase "give me the bottle, the one that i mixed" (per regolamento nella boxe si può dare da bere solo acqua, chissà cosa cazzo c'era nella bottiglietta che ha mischiato), e Pryor dopo aver bevuto il contenuto di quella bottiglietta si è misteriosamente (e sospettosamente) rienergizzato nel 14° round mettendo in crisi e inchiodando Arguello alle corde bersagliandolo continuamente di colpi finchè l'arbitro non è stato costretto a interrompere il match per salvare l'ormai indifeso campione del Nicaragua ottenendo una vittoria per lui importantissima ma estremamente controversa per il modo in cui è arrivata. Voi vi chiederete ma non hanno controllato nulla dopo il match per verificare se il contenuto di quella bottiglietta fosse legale o quanto meno hanno controllato Pryor per capire se ha assunto sostanze illegali? Con sommo dispiacere vi posso rispondere, no, nessuno ha controllato un cazzo, i controlli antidoping nel pugilato fanno ridere tutt'oggi (la VADA, l'agenzia che fa i controlli antidoping alle olimpiadi, controlli incrociati sangue-urina solo se c'è l'accordo tra tutti e i due pugili, che sanno benissimo qual è il periodo in cui questi controlli sono effettuati, mentre le commissioni atletiche fanno controlli all'urina giusto dopo gli incontri) figuratevi a inizio anni '80 (penso che a cambridge79 piacerà questo post);
Pryor e Arguello si sono affrontati in una rivincita l'anno successivo, match vinto con relativa semplicità da Pryor per KO in 10 round contro un Arguello decisamente spento e quasi sicuramente rovinato dai danni subiti nel 1° match con Pryor sommati ai danni subiti in carriera (Arguello combattè diversi incontri particolarmente duri nella sua carriera anche prima di Pryor)

Le fasi finali del match, con il controverso momento all'angolo di Pryor (a 7:23):


Il match completo:
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