Il pugilato professionistico

Oggi vi presento la battaglia tra pesi leggeri (con in palio la versione WBC del titolo mondiale) del 1984 tra Jose Luis Ramirez, un mancino che rappresenta perfettamente lo stereotipo del pugile Messicano gran picchiatore puramente offensivo che sfianca gli avversari aggredendoli senza dargli possibilità di respirare, e Edwin "Chapo" Rosario, un Portoricano dal pugilato convenzionale che possedeva buona tecnica abile sia nel colpire d'incontro che nell'attaccare che non temeva gli scambi in quanto possedeva un gran pugno, i due si erano già affrontati nell'83 in un match in cui la spuntò Rosario di misura ai punti con verdetto unanime (Rosario prese inizalmente vantaggio ma si stancò nel finale venendo quasi raggiunto da Ramirez); i primi due round del match sono tutti per Rosario che combattendo ad un ritmo smisurato per qualunque standard aggredisce e atterra Ramirez dopo pochi secondi con un gran destro sul mento e poi nuovamente nel secondo round con una serie di colpi ben piazzati costringendo continuamente Ramirez ad arretrare in entrambe le riprese sotto il suo bombardamento, nel terzo round Ramirez riesce finalmente a reagire scuotendo con dei sinistri Rosario prendendosi l'iniziativa, dopodichè i due hanno passato il resto del round a scambiarsi colpi pesanti con Ramirez in avanzata mentre Rosario arretrava colpendo d'incontro cominciando a patire lo sforzo fatto col suo attacco folgorante dei primi due round, continuando però a mettere a segno ottimi colpi; il 4° round comincia ad un ritmo più misurato nella stessa situazione ma in breve tempo l'azione è tornata esplosiva, azione di cui ha avuto nettamente la meglio Ramirez a segno con pesanti colpi a corpo e volto che hanno messo in seria difficoltà Rosario all'angolo martellandolo con una serie di colpi costringendo l'arbitro a fermare l'incontro dato che Rosario non sapeva più neanche da che parte era girato



Prevedibilmente quest'incontro è stato il Fight of the Year del 1984