Le cazzate di Grillo e i grillini

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martozen
00mercoledì 11 luglio 2012 13:41
Re:
.tommy82., 11/07/2012 12.59:

Questa classe politica grassa e impunita ha bocciato un emendamento per portare le pensioni d'oro a un minimo di 6.000 euro netti al mese e, se cumulate con altri trattamenti pensionistici, a 10.000. Hanno detto di no questi paraculi. Le pensioni d'oro sono 100.000 (la popolazione della Valle d'Aosta) con un costo annuo di 13 miliardi. Rigor Montis, lei, tanto per sapere, quanto prende di pensione? In pensione si deve andare a 60 anni, aver portato a 67 anni e più la soglia, significa impedire l'ingresso nel mondo del lavoro ai giovani, l'Italia ha una disoccupazione giovanile vicina al 40%, e negare una serena vecchiaia a chi ha lavorato per una vita. Se è così, si abolisca l'INPS, si eroghi una pensione minima per chi non ha alcun reddito a 60 anni. Tutti gli altri si tengano i propri contributi. Li versino in un conto privato o se li spendano in donne e champagne. Sono soldi loro. Distruggere lo Stato sociale mantenendo le pensioni d'oro non si può fare, se non con l'esercito. Loro non si arrenderanno mai (noi neppure). Ci vediamo in Parlamento.

[SM=x2940250]

l'INPS infatti serve solo alla pensione [SM=x2951567]

un pò di demagogia spicciola [SM=x2584272] [SM=x2584272]



Tra l'altro Grillo che da del grasso a qualcun altro è una cosa molto comica.
vinc78
00mercoledì 11 luglio 2012 13:57
Di cazzate ne dicono tante, come tutti del resto...su una cosa fondamentale hanno ragione....forse l'ora della democrazia rappresentativa è finita e bisogna andare verso quella partecipata...troppa gente, specie alle amministrative, vota e poi si disinteressa completamente di politica, incrocia le braccia e crede che chi ha votato deve risolvere tutto...è ora che ciascun cittadino inizi a prendersi le proprie responabilità ed a partecipare con un contributo attivo.
AtomBomb
00lunedì 23 luglio 2012 10:25
"Ho criticato Grillo e ora mi minacciano. Temo per i miei figli"

Il docente che ha svelato il bluff dei seguaci del comico su Twitter: "Cercano il mio indirizzo di casa, vado all'autorità giudiziaria"

«Come va? Insomma, sono provato e preoccupato. Per me e per la mia famiglia. Sa ho due figli piccoli...».Fosse per lui la finirebbe qui. Marco Camisani Calzolari ha 43 anni, è professore dello Iulm, vive tra Londra e Milano ed è un esperto del mondo di internet e di tutto quanto ne ruota attorno. È lui l'autore dello studio che ha rivelato che oltre la metà dei followers di Beppe Grillo sul social network twitter sono fasulli.

Non ha accusato il comico di aver comprato un seguito per migliorare in qualche modo la sua immagine ma, lo stesso, apriti cielo. Perché, evidentemente, chi tocca in qualche modo Grillo, scatena un esercito multimediale che pochissimo ha a che vedere con libertà di pensiero e parola tanto sbandierata dal comico. Ed ora ha paura.«Sto ricevendo insulti e minacce di ogni tipo. In gergo si chiama mail bombing, mi stanno tempestando di mail e messaggi. Ma è altro quel che mi preoccupa».

Ovvero? «Stanno girando sul web appelli a diffondere i miei dati personali, l'indirizzo di casa e dell'ufficio. Onestamente ho paura. Ho un bambino di 3 mesi e uno di 8 anni... Nessuno mi ha detto 'ti vengo a prendere a casa' ma non voglio correre rischi. Tira una brutta aria, domani mi rivolgerò all'autorità giudiziaria, devo tutelare me e la mia famiglia».

Così è lei il più odiato dell'estate. «Non capisco. Non faccio politica. Sono solo un professionista. Le mie spiegazioni sul merito le ho date ma ora mi chiamo fuori, non sono attrezzato per sostenere una guerra di questo tipo».

Certo che si è fatto una bella pubblicità... «Ma io non ho accusato nessuno, ho solo diffuso dei dati. Non mi aspettavo tutto questo clamore».

Ne è proprio sicuro? «Mi aspettavo interesse, quello sì, ma limitato ai dati e al dibattito civile che ne poteva conseguire. Arrivato a questo punto, mi ritiro dalla diatriba, non so gestirla, non è il mio campo».

Lei non li cita. Ma chi la sta coprendo di insulti e minacce è rappresentato dal seguito di Grillo, grillini assortiti. «Ma non credo proprio sia lui ad istigare... Però ci sono siti che invitano a insultarmi, a intasarmi l'indirizzo mail. E certe frasi sono davvero di una violenza inaudita. Qualcuno ha sicuramente passato il limite sconfinando sul penale».

Potendo parlare con Grillo cosa gli direbbe? «Gli direi, 'Per favore, basta così'. Davvero, che la storia finisca qui».

Eppure in passato ha condotto lo stesso tipo di ricerca sui social network, smascherando fior fiore di multinazionali che aumentavano il numero dei loro ammiratori sui social network. Mai avuto problemi? «Mai nulla di simile, anzi. Spesso mi hanno contattato per capire meglio perché nella stragrande maggioranza dei casi l'utente finale non è responsabile e questi meccanismi, che siano acquisti di followers o altro, accadono a sua insaputa».

Dopo tutto questo clamore, si sente condizionato in vista del prossimo studio? «Beh certo, a breve uscirà quella effettuata su tutti i leader e i partiti politici e poi rifletterò seriamente su cosa fare e come. Se me lo chiede oggi sono preoccupato e dubbioso».

Tra una serie di «vaffa», in stile Grillo, e assortiti «pezzo di m...», la accusano di essere «re delle bufale e servo del Pdl». «Ancora per quelle foto e quella storia del sito forzasilvio.it...Io ho solo fornito la piattaforma, Berlusconi è stato mio cliente. Nulla di più, non ho altri legami».

Ma in questo momento ha pensato al classico «chi me l'ha fatto fare»? «Eccome. Se questo è il risultato non lo rifarei assolutamente perché non è il mio mestiere andare contro i partiti politici. Se si parla di numeri, di web e digitale sono nel mio. Ma con gente che cerca il mio indirizzo davvero non so che fare».

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Qui trovate il PDF dell'analisi

www.camisanicalzolari.com/MCC-Twitter-Grillo.pdf

Qui invece spiega la sua ricerca

bruschi.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/07/20/grillo-follower-twitter-falsi-ricer...

Qui i dati sulle aziende internazionali

www.camisanicalzolari.com/MCC-Twitter-ITA.pdf
Ragionier Fantozzi
00lunedì 23 luglio 2012 21:33
Quando si minaccia vuol dire che non si ha argomenti per rispondere , sono queste prove di immaturità che fanno il gioco altrui
TSEEMOD
00venerdì 27 luglio 2012 20:14

Beppe Grillo · 923,553 like this.
37 minutes ago ·
A Milano quest'anno un'anziana signora è morta di stress da movida.
A Parma, invece il sindaco Pizzarotti ha presentato subito un'ordinanza per vietare dopo le ore 21 la vendita e la somministrazione di alcolici fuori dai locali, come succede in tutte le città del mondo: goo.gl/BU6He


Dovreste vedere quanti insulti gli stan tirando.
AtomBomb
00venerdì 27 luglio 2012 20:19
Peccato che le notizie sulla giunta Fessacchiotti siano diverse da quelle che da Grillo [SM=x2584190]

Dopo aver impiegato un mese per formare la giunta, dopo aver assunto dei tutor perché non sapevano nulla di bilancio e diritto, adesso esce che sono più democristiani dei democristiani [SM=x2584190]

Parma, lo stallo della giunta tra Regio e rifiuti.
Pd e Pdl: “Pizzarotti inconcludente”

La Camera di Commercio dopo aver ritirato il proprio rappresentante dal cda dell'ente lirico, annuncia che dal 2013 non finanzierà più la fondazione. Ed è polemica sull' "inesperienza" della giunta. La minoranza: "Basta "stiamo valutando", prendano qualche decisione. E il sindaco ci dica in faccia le cose e non ce le faccia sapere solo dal web"

Il Teatro Regio perde i pezzi e la rivoluzione sul piano rifiuti non è ancora partita. Questo il risultato per la giunta Pizzarotti dopo l’ultimo consiglio comunale prima della chiusura per ferie. Seduta infuocata che ha accentuato la fase di stallo per la maggioranza targata Movimento 5 Stelle, quella che la minoranza consiliare di Pd e Pdl definisce la politica dello “stiamo valutando”. “Arriverà anche l’epoca in cui si smetterà di dirlo – fa notare Massimo Iotti (Pd) – Capisco l’inesperienza e il periodo di apprendistato, ma il tempo intanto passa e il consiglio praticamente non ha deliberato nulla”.

All’ordine del giorno ieri in consiglio comunale, questioni che in città sono scoppiate in tutta la loro gravità, a partire dal Teatro Regio. Proprio mentre in aula la minoranza chiede conto degli atti da pubblicare (“si renderanno pubblici solo i verbali approvati” replica il sindaco) e delle imminenti scadenze sul Festival Verdi, arriva la comunicazione della dipartita ufficiale della Camera di commercio dalla Fondazione del teatro.

Una scelta annunciata una settimana fa con le dimissioni del presidente Andrea Zanlari, che nel Cda del Regio ricopriva da appena due settimane il ruolo di vicepresidente. Le motivazioni della scelta, rese note solo oggi dal comunicato ufficiale dell’ente, “sono da ricondursi al suo mancato coinvolgimento nelle iniziative per la definizione del prossimo Festival Verdi”. La giunta della Camera di Commercio parla di decisioni “assunte senza un preventivo confronto fra tutti i soci” e attacca duramente la nuova gestione Cinque stelle, a cui imputa l’uscita dalla Fondazione. “Le diverse voci del mondo economico che questo ente rappresenta si trovano disorientate di fronte al modus operandi del Comune rispetto al prossimo svolgimento del Festival Verdi e dall’incertezza che lo stesso genera tra gli imprenditori che hanno riposto fiducia nella sua realizzazione” si legge nella lettera inviata al presidente della Fondazione Teatro Regio Pizzarotti.

Da gennaio 2013 quindi tra i soci fondatori del Teatro Regio, che ha un buco di bilancio milionario, rimarranno solo Comune e Fondazione Monte di Parma, dopo l’uscita negli scorsi mesi di Fondazione Cariparma. Il che significa anche fondi che verranno a mancare, nonostante la Camera di commercio abbia garantito il proprio ruolo esterno alle attività della Fondazione e del Festival Verdi. Sulla perdita di un pezzo importante del Regio, Pizzarotti svicola e rimanda ogni commento al mittente: “Se volete chiarimenti in più, chiedete a loro” taglia corto, rinnovando poi l’invito all’appuntamento di presentazione del Festival Verdi sabato.

Nella seduta fiume durata oltre sei ore, passa non senza polemiche la delibera sul piano finanziario della gestione rifiuti che aumenterà la raccolta differenziata in città, e l’assessore al Bilancio Gino Capelli fornisce il quadro del debito in conto capitale del Comune verso imprese e fornitori del comparto edile: 71 milioni di euro, di cui 68 riferibili agli anni scorsi. Ma è dai banchi del Pd che con il consigliere Dall’Olio arriva la prima bocciatura: “Nella vostra campagna elettorale avevate promesso che in sei mesi sarebbero spariti tutti i cassonetti. Un’idea irrealizzabile che infatti nella realtà non si è realizzata”.

Il sindaco detta comunque l’agenda Cinque stelle in fatto di partecipate, sociale, urbanistica, ambiente per i prossimi cinque anni di governo. E alla fine della lettura, in aula c’è un clima di perplessità. “Mi aspettavo un programma in cui si mettevano le basi di una nuova civiltà, voi avete parlato di rivoluzione, ma sono ampiamente deluso” attacca Elvio Ubaldi (Civiltà parmigiana). E gli altri interventi non sono molto diversi. Dal Pdl al Pd, tutti i gruppi puntano il dito sulla mancanza di novità, ma anche di concretezza in progetti privi di numeri, con concetti generici che sfiorano la demagogia. “Non è questo lo spirito che vorrei – replica il sindaco – Siamo al secondo mese, non al quinto anno: non si possono fare bilanci. Stiamo cercando di costruire, cerchiamo una strada per condividere le decisioni perché non le vogliamo imporre. State cercando di minare il nostro rapporto coi cittadini”.

Tirata d’orecchie al primo cittadino arriva in diretta dal consigliere Roberto Ghiretti (Parma Unita), infuriato per avere scoperto da Twitter un suo commento sulla seduta in corso: “Il sindaco può dirci in faccia le cose, non dobbiamo venirle a sapere da internet”. Il presidente del consiglio Marco Vagnozzi riporta tutti all’ordine, ma incurante delle critiche, Pizzarotti strizza l’occhio (con un emoticon) con un altro tweet: “Basta un cinguettio per discutere?”.

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Parla solo via internet [SM=x2659656]
(Voices 93)
00venerdì 27 luglio 2012 20:21
Re:
TSEEMOD, 27/07/2012 20.14:


Beppe Grillo · 923,553 like this.
37 minutes ago ·
A Milano quest'anno un'anziana signora è morta di stress da movida.
A Parma, invece il sindaco Pizzarotti ha presentato subito un'ordinanza per vietare dopo le ore 21 la vendita e la somministrazione di alcolici fuori dai locali, come succede in tutte le città del mondo: goo.gl/BU6He


Dovreste vedere quanti insulti gli stan tirando.




Ma è down.
Our lady peace
00venerdì 27 luglio 2012 20:27
Ma se cado scivolando dalle scale mi fanno l'ordinanza per avere ovunque le scale mobili?
D Vaz
00venerdì 27 luglio 2012 20:28
Re:
TSEEMOD, 27/07/2012 20.14:


Beppe Grillo · 923,553 like this.
37 minutes ago ·
A Milano quest'anno un'anziana signora è morta di stress da movida.
A Parma, invece il sindaco Pizzarotti ha presentato subito un'ordinanza per vietare dopo le ore 21 la vendita e la somministrazione di alcolici fuori dai locali, come succede in tutte le città del mondo: goo.gl/BU6He


Dovreste vedere quanti insulti gli stan tirando.




ma in che senso fuori dai locali?

si intende nei supermercati, o simili, oppure nei tavoli appena fuori dal bar?

vedendo un video mi pare di capire che vengano vietai gli alcolici da asporto

nel qual caso non ci vedo molto di male...
Our lady peace
00venerdì 27 luglio 2012 20:34
Re: Re:
D Vaz, 27/07/2012 20.28:




ma in che senso fuori dai locali?

si intende nei supermercati, o simili, oppure nei tavoli appena fuori dal bar?

vedendo un video mi pare di capire che vengano vietai gli alcolici da asporto

nel qual caso non ci vedo molto di male...




Io ci vedo tanto di malissimo.
D Vaz
00venerdì 27 luglio 2012 20:50
Re: Re: Re:
Our lady peace, 27/07/2012 20.34:




Io ci vedo tanto di malissimo.






a quanto dice mica vieta l'alcolismo, vieta solo di andare in giro con i bicchieri (che poi vengono abbandonati regolarmente ad minchiam), se poi i locali non han tavolini fuori e non han spazio dentro è un altro paio di maniche

Cioè: non è mica la situazione paventata a Udine con il coprifuoco a mezzanotte

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/06/06/news/il-coprifuoco-di-honsell-locali-chiusi-a-mezzanotte-1.5210384

http://www.meetup.com/Gruppo-Beppe-Grillo-Udine/boards/thread/23974292/0/

poi ci si lamenta che non ci sia un cazzo a Udine...


Per fortuna esiste il Santo
Our lady peace
00venerdì 27 luglio 2012 20:53
Aumenti i cassonetti di plastica e vetro, non elimini il problema alla radice. Se io voglio bermi un whisky mentre passeggio che faccio, devo per forza avere la fiaschetta? E se il provvedimento non riguardasse solo i bicchieri ma anche le fiaschette?
No, non mi piace il proibizionismo neanche quando è "ridotto".
LIGHI
00venerdì 27 luglio 2012 20:56
Re: Re: Re: Re:
D Vaz, 27/07/2012 20.50:


Cioè: non è mica la situazione paventata a Udine con il coprifuoco a mezzanotte



paventata [SM=x2601203]

zioporc, vieni a padova, altro che paventare [SM=x2601203]

D Vaz
00venerdì 27 luglio 2012 21:05
Re:
Our lady peace, 27/07/2012 20.53:

Aumenti i cassonetti di plastica e vetro, non elimini il problema alla radice. Se io voglio bermi un whisky mentre passeggio che faccio, devo per forza avere la fiaschetta? E se il provvedimento non riguardasse solo i bicchieri ma anche le fiaschette?
No, non mi piace il proibizionismo neanche quando è "ridotto".




la fiaschetta è cool, devo trovarne una...


comunque hai messo troppi se
D Vaz
00venerdì 27 luglio 2012 21:06
Re: Re: Re: Re: Re:
LIGHI, 27/07/2012 20.56:



paventata [SM=x2601203]

zioporc, vieni a padova, altro che paventare [SM=x2601203]





no, grazie. non frequento territori ove non comprendo l'idioma degli autoctoni [SM=x2969459]
Our lady peace
00venerdì 27 luglio 2012 21:11
Re: Re:
D Vaz, 27/07/2012 21.05:




la fiaschetta è cool, devo trovarne una...


comunque hai messo troppi se




Ma a prescindere, anche se riguarda solo i bicchieri... a me piace girare con la birra in bottiglia, qua c'è un'ordinanza per fartela mettere nel bicchiere, perché non posso essere libero di scegliere come bere?
D Vaz
00venerdì 27 luglio 2012 21:16
Re: Re: Re:
Our lady peace, 27/07/2012 21.11:




Ma a prescindere, anche se riguarda solo i bicchieri... a me piace girare con la birra in bottiglia, qua c'è un'ordinanza per fartela mettere nel bicchiere, perché non posso essere libero di scegliere come bere?




suppongo che il problema non sia tanto il girare con i bicchieri, ma il fatto che vengano abbandonati in giro vuoti (o ririempiti...)

di sicuro l'ordinanza non è la soluzione, e qua concordo con te.

però non conosco i "problemi" si quel luogo di incontro, se è solo colpa di alcuni residenti rincoglioniti che si lamentano o se effettivamente la situazione è grave (per quanto "grave" possa essere...)
D Vaz
00lunedì 30 luglio 2012 19:41
un mio amico ha condiviso su facebook questo (dal profilo di Grillo, o presunto tale):

Beppe Grillo
Sapete dell'esistenza del Disegno di Legge che vorrebbe che il Ministro della Difesa e quindi il Ministero ricevesse una delega a effettuare delle riforme alla Struttura militare?
Il Disegno di Legge è già passato in Commissione al Senato a una velocità così insolita che non è successo mai neanche nei periodi di emergenze anche di carattere della sicurezza.
Perchè?
Ce ne parlerà oggi a Passaparola Fabio Mini, un Generale di Corpo d’armata in pensione.

Passate parola.

sarebbe questo

http://www.facebook.com/beppegrillo.it/posts/10150964067801545

qualche spiegazione?
AtomBomb
00venerdì 3 agosto 2012 22:02
Pizzarotti sull’inceneritore rischia una maxi multa da 180 milioni

Dall’ex sindaco Vignali ha ereditato un debito da 600 milioni di euro e un inceneritore quasi pronto. Fosse solo per la vita grama la giunta di Federico Pizzarotti potrebbe anche cavarsela. È il termvolaorizzatore di Ugozzolo che potrebbe rivelarsi un bagno di sangue finanziario per il Comune di Parma e una disfatta politica per l’amministrazione guidata dal Movimento 5 Stelle.

Entro il mese di dicembre 2012 la società Iren concluderà i lavori e sarà in grado di far partire l’incenerimento dei rifiuti. O il sindaco escogiterà un accordo con la multiutility oppure per i parmensi si tratterà – secondo le stime dei tecnici – di sopportare 44.000 metri cubi al giorno di fumi contenenti diossine e metalli.

La qualità dell’aria sarebbe minacciata, ma ancor di più la credibilità di Pizzarotti. A Ugozzolo non è in gioco soltanto uno degli impegni storici del grillismo, la lotta ai termovalorizzatori. Per Pizzarotti è questione di onore politico. La promessa più significativa della sua campagna elettorale è stata quella di bloccare l’apertura dell’impianto nella frazione parmense. Da rispettare nei primi sei mesi della nuova giunta.

Tentativi di rallentarne la realizzazione sembrano inefficaci. A poco è servita l’ordinanza di Pizzarotti, che vieta agli operai di lavorare nel cantiere la notte. Men che meno è praticabile la rescissione del contratto.

Il sindaco di Parma sa che questa opzione avrebbe una penale monstre da pagare: 180 milioni di euro. Per non lasciare nulla di intentato, però, ha già speso 16.000 euro per avere con sé il miglior consulente in Italia sulla materia: l’ingegner Paolo Rabitti.

Iren di far suo ha già dato dimostrazione negli scorsi mesi – almeno sul piano giuridico – di avere le carte in regola. Per un provvedimento di interruzione temporanea del cantiere stabilita dall’ex sindaco Pietro Vignali il Comune di Parma è stato condannato dalla giustizia amministrativa a pagare 28 milioni di euro di risarcimento. I conti della società, evidenza Il Fatto, sono in disordine e con un debito complessivo di 3 miliardi di euro il bisogno per Iren è di accedere quanto prima ai 40 milioni di euro di incentivi del decreto Romani, dando successivamente il forno in appalto a una società privata per monetizzare l’investimento.

I punti deboli di Iren lungi dal rallentare l’avvicinamento del termovalorizzatore contribuiscono a rendere sempre più forte il bisogno economico di rispettare il cronoprogramma, rendendo quella di Pizzarotti la battaglia nella politica locale più difficile da vincere nel 2012.
aManOfWealthAndTaste
00mercoledì 5 settembre 2012 18:18

Dunque, le cose sono andate più o meno così. Beppe Grillo pubblica sulla propria bacheca facebook un fotomontaggio con un falso scoop del Corriere della Sera. Roba fatta in casa, nemmeno troppo bene. Si capisce subito che è uno scherzo. Beppe lo scrive chiaramente, è una creazione dei grillini di Rimini. Ultimamente ha subito molte critiche, a volte ridicole ed ingiuste, a volte ben argomentate, e a mio avviso condivisibili. Probabilmente per sdrammatizzare un po', della serie "ecco, manca solo che mi attacchino per una cosa del genere!", decide di postare questa prima pagina patacca.

E da lì in poi, un immediato, inarrestabile psicodramma a 5 stelle. Cascarci era impossibile, non solo per la qualità ed il contenuto dell'immagine, ma anche perché c'era scritto chiaramente, "fotomontaggio". Bene: cinquemila like, duemila condivisioni, e soprattutto duemila messaggi di fan inferociti con il quotidiano diretto da Ferruccio De Bortoli, con la stampa italiana, con il mondo intero. Una maggioranza schiacciante di grillini, 80-90% minimo, ha creduto che quella prima pagina fosse realmente finita nelle edicole, e allora ecco il fiume di commenti imbarazzanti, anche violenti, autotrollata che non lascia scampo, epic fail senza mandanti esterni, che se questo è il "cambiamento", se questo è il "futuro", beh, c'è da preoccuparsi.



nonleggerlo.blogspot.it/2012/09/non-lhanno-capita.html

La pagina fb www.facebook.com/photo.php?fbid=10151035110661545&set=a.10151036221506545.413510.56369076544&type=1&...
[SM=x2940250]
AtomBomb
00mercoledì 5 settembre 2012 19:24
Sono talmente indottrinati che suscitano sentimenti di umana pietà.
martozen
00giovedì 6 settembre 2012 14:07
Era peggio di Charles Manson
Fight 4 Your Freedom!
00giovedì 6 settembre 2012 23:00
SuperDisciple
00giovedì 6 settembre 2012 23:06

http://pubblicogiornale.it/attualita/favia-nessuna-democrazia-decide-tutto-casaleggio/

Apperò [SM=x2634433]

La democrazia [SM=x2584226]

Il partito nuovo [SM=x2584226]

Noi siamo diversi dagli altri [SM=x2584226]


[SM=x2584913]
AtomBomb
00giovedì 6 settembre 2012 23:09
Non fa altro che confermare quello che pensavo già.

Gestione padronale perché ha a che fare con gente che non mastica niente di nessun argomento, non se ne accorgono perché, essendo profondamente ignoranti, non si rendono neanche conto di essere indottrinati come in una setta.

Quelli che capiscono qualcosa in più fanno buon viso a cattivo gioco perché sanno che mangeranno.

La democrazia interna comunque, per noi esterni, è il problema minore.
MasslessMeson
00venerdì 7 settembre 2012 12:54

italianopergrillini.tumblr.com

Un po' di perle dai commenti del blog di grillo:













AtomBomb
00venerdì 7 settembre 2012 12:59
martozen
00venerdì 7 settembre 2012 14:59
Galactus quando arriva?
Ragionier Fantozzi
00sabato 8 settembre 2012 16:01
Francamente non capisco cosa ci sia di così stupefacente nella dichiarazione di Favia
Intanto la procura di Parma si è mossa sulla faccenda inceneritore dando momentanea tregua a Pizzarotti
Inanzintutto la discussione è la logica di un partito o di un movimento , tipo quello che sta succedendo nel Pd con le primarie e l'appoggio o no a un esecutivo nuovamente affidato a Monti . Aspra o meno che sia .
Che i grillini abbiano problemi è palese , ma è stucchevole metterli sullo stesso piano dei partiti tradizionali , perchè nonostante ci sia gente malata di protagonismo e carrierismo ( come dappertutto ) è fuorviante dalla discussione e dal fatto
Casaleggio lavorava per Di Pietro eppure non ricordo nessun articolo su di lui allora e ne tantomeno un attacco . Poi oggi Repubblica esce con la storia che Di Pietro avrebbe pagato 700 mila euro a Casaleggio . Ora che Tonino non serve più facciamoli una bella macchina del fango o diamoli del malato di mente ( vedasi Unità e le sue simpatiche vignette )e del populista pericolo della democrazia ( Repubblica )
Tornando alle cose serie la risposta è molto semplice : l'inesperienza può essere un aggravante e il governare o fare opposizione cambia parecchio . Io sono convinto che andrebbero benissimo all'opposizione in parlamento
Devono chiarire su che base verranno selezionati i candidati e come verranno votati ( solo via Web ? oppure anche tramite "tessera " del Movimento ? )e devono crescere parecchio mentalmente
Dire che sono tutti ignoranti è sbagliato , semmai sono indottrinati come quelli degli altri partiti , ne più ne meno .
Bersani che da del pirla a Grillo e del fascista a Di Pietro si dimostra un mediocre è chiamato a governare e dirigere un governo e il primo partito d'italia e non argomenta minimamente e produce l'odio così tanto sentito da parte sua nei suoi confronti
Francesco Merlo che dice che se trovasse Grillo sdraiato per terra in risposta al vittimismo di quest'ultimo sul timore di essere fatto fuori ( ? ) penserebbe a una pagliacciata dimostra il buonismo applicato alla occasione per fare una uscita ridicola , cosa che se fosse stata fatta dal Giornale o dal Fatto avrebbe scatenato la corsa a fare la morale sul rispetto all'avversario sempre e comunque
L'incoerenza di Grillo va a in coppia con quella del gruppo espresso che negli anni '90 lo faceva scrivere su Repubblica ( nella versione pre-internet)e nel 2007 sul settimanale lo invitava a candidarsi nel Pd con sondaggi a lui favorevoli ( lui lo fece nel 2009 ma non venne data nessuna tessera [SM=x2584190] ) per non parlare dei cari compagni che lo invitavano frequentemente alle feste dell'Unità e ora lo rinnegano come solo la sinistra italiana sa fare [SM=x2584187]
Nel mucchio di deliri uno dei pochi che salvo è Pansa , che argomenta molto bene le critiche al Movimento
Peccato che le domande siano vietate o quasi [SM=x2609528]
Ragionier Fantozzi
00lunedì 1 ottobre 2012 21:11
Beppe Grillo e la “vergognosa” pubblicità dei Compro Oro

Su Repubblica di oggi Curzio Maltese si scandalizza per una pubblicità che ha visto ieri sul blog di Beppe Grillo:

Grillo-Casaleggio ci hanno ripensato, accettando pubblicità di ogni genere. Compresa questa: “Compro oro”, che campeggiava in testa al sito ieri. Ora, se la pubblicità si basa sull’infelicità delle persone, quella di “Compro oro” si fonda sulla disperazione delle famiglie. L’Espresso e Repubblica hanno più volte denunciato i loschi interessi che stanno spesso dietro a questi negozi sorti come funghi dal principio della crisi, i rischi di speculazioni e riciclaggio mafioso, l’evasione fiscale e le truffe. Finalmente il governo Monti si è deciso a mandare la Finanza, che finora ha accertato reati e irregolarità nel 60 per cento degli esercizi.


Maltese spiega:

A parte questo, la pubblicità del sito di Grillo è due volte ingannevole. Intanto per come è messa. L’annuncio figura in una sezione che non è dichiaratamente uno spazio pubblicitario. In alto, ben visibile accanto ai comunicati politici del capo, confusa con altri interventi e informazioni di vario genere. Di sicuro gliel’avranno pagata bene. Ma soprattutto il sito di Beppe Grillo non è un blog qualsiasi. È il luogo di dibattito unico del secondo o terzo partito d’Italia. Un luogo esclusivo, gelosamente tutelato dal marchio depositato dal proprietario, il quale espelle dal movimento chiunque, come Tavolazzi, abbia osato proporre altri luoghi di discussione. Grillo non solo è dunque padrone del suo partito, ma tratta gli elettori come clienti, audience da vendere agli inserzionisti. Se non è conflitto d’interesse questo, che cosa lo è?

Vero è che sarebbe uno scandalo. Ma Maltese sbaglia, e per molti motivi. In primo luogo, perché quella sezione (il primo scroll di un sito internet, in alto a destra), E’ invece dichiaratamente uno spazio pubblicitario. E’ infatti una delle posizioni più ambite e ben remunerate. Tanto è vero che (oltre a Giornalettismo) ce l’ha anche Repubblica.it, in quella posizioneE nemmeno Repubblica.it dichiara che quello è uno spazio pubblicitario. In secondo luogo, basta passare con il mouse sul link per rendersi conto che quello è un annuncio di Google Adsense:Inutile star qui a dilungarsi a spiegare a Maltese come funziona Google Adsense (è abbastanza adulto da capirlo da solo). Ma questo basta per far capire che Grillo non si è messo d’accordo con quei cattivoni dei Compro Oro: la concessionaria, in questo caso, non è certo dei Casaleggio. Infine, il fatto che Repubblica e l’Espresso (come tutti i giornali italiani, del resto) abbiano puntato il dito sul rischio riciclaggio nei negozi Compro Oro non inficia in alcun modo il fatto che si possano fare lecitamente commerci di questo tipo. A meno che Maltese non intenda dire che TUTTI i Compro Oro sono mafiosi, speculatori, riciclatori ed evasori fiscali. Insomma, anche stavolta la fatwa degli antigrillo di professione pare essere proprio mal lanciata: un po’ come quelle di Grillo.
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