Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
-Voices-, 14/11/2015 15:30:
Di che parla rogerio? Lo skippo che è simile a jaena, se c'è qualche punto interessante riportamelo.
Io continuo a vedere le primavere arabe come un fallimento, l'Occidente pensava di andare a metter lì quello che voleva e invece non ha fatto altro che distruggere l'equilibrio (prevedibile, come ovvio che sia) e spianare la strada all'IS (non previsto). Che tutte le azioni fatte dall'Occidente abbiano oggi ripercussioni è lapalissiano, non avendoli mai considerati tuoi pari, ma solo gentaglia da sfruttare prima o poi la bomba sarebbe scoppiata.
Ma l'Europa che può fare a riguardo? A me pare tipo il mega terremoto che ci sarà prima o poi @Cali, son cose che non puoi fermare, succedono e basta perché tutto ciò che è successo negli ultimi secoli ha contribuito a creare una bomba che non può essere disinnescata.
Io non vedo l'ora da "spettatore" di vedere cosa succederà nella zona di Israele, con Palestinesi e Israele che rischiano di doversi alleare. Situazione terribile.
Che la non risoluzione della questione palestinese è uno dei terreni fertili ideologici di aggregazione di giovani per i jihadisti.
Beh ma i fenomeni politici non sono fenomeni ambientali, non è che dici "il terremoto ci sarà, non possiamo evitarlo piuttosto costruiamo case che possono resistere", qui il terremoto puoi evitarlo, le scelte politiche sono scelte umane che rispondono a certe logiche non sono certo scelte del "fato" o della "natura". Sono scelte governabili, pianificabili, controllabili etc etc etc.
Cosa si puo' fare? Ad ora non saprei, è una situazione difficile. Innanzitutto rendersi conto che il meccanismo utilizzato fino ad oggi (la guerra) non è servito niente. Se guardiamo il mondo dall'11 settembre 2001 a oggi è decisamente peggiorato: nel 2001 nel medio oriente c'era la questione palestinese e, se vogliamo, quella iraniana. L'Iraq era un paese laico, la Siria un modello di integrazione fra le culture. Oggi mi sembra non sia più così, se ci aggiungiamo che le due componenti negative non sono state risolte, che gli Stati "alleati" attorno mostrano tutte le loro ambiguità (Turchia e Sauditi in primis), che il terrorismo s'è fatto Stato.
Hai "indebolito" al qaeda creando l'isis, è come avere una frattura e curarla con un tumore.
Ci sono dei nodi aperti che vanno risolti: la questione palestinese, il riconoscimento politico di gruppi come Hezbollah e Hamas non più come organizzazioni terroristiche ma come organi politici con i quali dialogare, risolvere la questione iraniana e riconoscere teheran come interlocutore valido. Cosa si sta facendo? Rafforzare le posizioni di arabia saudita, turchia e israle.. che per un motivo o per l'altro significa ideologicamente, finanziaramente e militarmente rafforzare l'isis.