Re:
Sonosemprestatoio, 14/11/2015 15:58:
Mi chiedo cosa cambierà nelle nostre vite quotidiane, i sottili (e irrazionali) pensieri che faremo quando vedremo un musulmano o i dubbi che ci perseguiterrano acquistando un biglietto per una kermesse di massa. L'odio e la paura (anche incoscia) generano solo altro odio, potenzialmente è un vortice senza fine.
Posso essere brutale?
Non cambierà nulla, ma non mi riferisco alle contromisure che eventualmente verranno adottate da questo o quello Stato, mi riferisco proprio al cittadino medio.
Ci "dimenticheremo" di quanto accaduto ieri in poche settimane, qualche mese al massimo; dimenticare nel senso che non affliggerà più di tanto i nostri pensieri quotidiani.
Se vorremo comprare il biglietto per un concerto o un evento sportivo lo faremo senza pensare ai possibili attentati terroristici, perchè nonostante tutto rimangono ancora qualcosa di "astratto", se mi passi il termine.
Anche se ho usato il plurale parlavo prendendo spunto dalle mie esperienze. Qui a Napoli a luglio e ad ottobre ci sono state sparatorie in due luoghi vicini o vicinissimi a dove vivo io (o cmq posti per cui passo spesso e che per tutta la vita ho sempre considerato se non sicuri, quantomeno tranquilli), ma la mia percezione di questi luoghi non è cambiata.
Sto forzando l'esempio chiaramente, non si tratta di estremisti islamici che prendono in ostaggio qualche palazzo o la stazione metropolitana, ma la paura che ne scaturisce (quella di ritrovarsi ferito o peggio, morto per nulla, mentre vai in palestra, al lavoro o allo stadio) è la stessa.