Nuovo stadio a Milano, si va verso l'abbattimento del Meazza

KaiserSp, 30/10/2021 11:12:

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hai ragione: "SE"...

ma gli avvenimenti degli ultimi anni hanno mostrato chiaramente come l'attuale amministrazione comunale sia palesemente ostile e contraria al nuovo stadio

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Ah va beh quello di sicuro

L’unica cosa è che non capisco come possano fare l’inaugurazione a San Siro con un cantiere a due passi, ma ok

Nel 2026 prevedono di avere ancora San Siro per 2 motivi:

- l'idea di averlo ancora li e l'obbligo di averlo ancora li è il miglior ostruzionismo possibile.
- prende tempo nei confronti delle istituzioni in modo da trovare altri modi per ritardare il tutto.

caroto, 02/11/2021 15:09:

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Nel 2026 prevedono di avere ancora San Siro per 2 motivi:

- l'idea di averlo ancora li e l'obbligo di averlo ancora li è il miglior ostruzionismo possibile.
- prende tempo nei confronti delle istituzioni in modo da trovare altri modi per ritardare il tutto.

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Caroto ma che concetto è, ma che cosa sono ste frasi ridondanti out of the blue, ma perchè posti senza dire nulla di concreto, perchè Carotoooooo

Spero che i verdi vengano posati fisicamente dentro le mura del nuovo stadio

Intanto è uscito un video sul nuovo Bernabeu.
Che spettacolo.

L'ultima mossa di Sala per salvare il Meazza dai progetti di Inter e Milan: 'Pronti a venderlo.'

Il capitolo per il nuovo stadio di Inter e Milan che prenderà il posto dell'attuale Giuseppe Meazza vive una nuova pagina mediatica con il Sindaco di Milano, Beppe Sala, che, intervenendo a margine dell'inaugurazione della nuova sede di Ntt Data ha aperto ad una soluzione che salverebbe l'attuale stadio a San Siro.

SAN SIRO VUOTO UN PROBLEMA - "Il problema vero è che il Comune di Milano non può, per il bene dei cittadini, tenersi dei costi per impianti inutilizzati. Quindi faccio un appello a chi vuole salvare lo stadio: il modo migliore è trovarne un uso, una formula, si facciano avanti e noi siamo disponibili quando sarà il momento a cedere questo bene".

COSTI - "Tenere in sicurezza il Meazza e fare una buona manutenzione è qualcosa che costa tra i 5 e i 10 milioni all'anno. Ai tanti che si fanno avanti, penso a Moratti: se lo vogliono acquisire, noi siamo felicissimi". ​

MORATTI - "Mi rivolgo a Moratti visto che ho sentito la sua disponibilità a fare parte di questa iniziativa".

ma chi se lo compra un rudere simile? e per farne cosa poi? abbatterlo con la dinamite?

Nuovo stadio, c'è il sì alla Cattedrale di Popolous: a Natale sarà ufficiale
Milan e Inter giocheranno nell'impianto che è stato scelto per sostituire il 'Meazza' a partire dal 2027

Secondo 'La Gazzetta dello Sport' Milan e Inter hanno un nuovo stadio in cui giocheranno a partire dal 2027. L'impianto di Milano sarà quello progettato dallo studio Populous, meglio conosciuto come la Cattedrale, ispirato al Duomo ed alla Galleria Vittorio Emanuele II. Questo progetto era già da mesi in vantaggio su quello degli Anelli di Manica-Sportium. Nelle prossime ore, perlomeno entro Natale, arriverà anche l'ufficialità.



Populous ha progettato più di 1000 stadi, tra cui il nuovo Wembley e il nuovo impianto sportivo del Tottenham. Ora non resta che capire quale fine farà San Siro. C'è l'ipotesi che venga parzialmente demolito dopo i Giochi Olimpici Invernali del 2026, manifestazione di cui ospiterà la cerimonia di apertura, per essere riconvertito in "distretto sportivo e commerciale".

caroto prepara il caschetto e la giacchetta catarifrangente che si va a costruire stò stadio

ufficiale la scelta del progetto populos.

Sarà la cattedrale il nuovo stadio.

questo il progetto definitivo dopo il taglio delle volumetrie

quindi per arrivarci bisogna superare il labirinto del torneo tremaghi di harry potter

Praticamente QT8 e San Siro sono tipo l’Amazzonia

Inter e Milan hanno congelato il progetto del nuovo San Siro per valutare alternative al piano di costruire il nuovo impianto accanto all’attuale Meazza. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i tanti ostacoli sul cammino verso la costruzione della Cattedrale hanno portato i club a prendersi «una lunga pausa di riflessione», considerando i ricorsi al Tar, la raccolta di firme per il referendum e le tempistiche sul dibattito pubblico, ma soprattutto il fatto che, nonostante sia stata riconosciuta la pubblica utilità al progetto, sia mancata una vera adesione e da novembre non ci siano stati passi avanti.

I club così hanno deciso di ricominciare a guardarsi intorno: se nelle prime fasi del progetto il “piano B” era forse più un bluff che altro, ora Inter e Milan stanno entrando più nel dettaglio di eventuali alternative. E un ruolo decisivo potrebbe ricoprirlo Giuseppe Bonomi, ex presidente di Sea e Alitalia e in uscita da MilanoSesto, a cui le società hanno affidato il compito di superconsulente per la realizzazione del nuovo stadio sia a San Siro sia in un’altra zona come Sesto.

Sesto San Giovanni, tutta ia, non è l’unica opzione in campo, perché le società stanno valutando anche terreni privati a Segrate e a San Donato. Il piano A resta San Siro, ma se altre alternative permettessero ad esempio di abbattere i costi come quelli collegati alla mancata demolizione del Meazza o la realizzazione del nuovo tunnel sotterraneo, la situazione potrebbe capovolgersi.

Una situazione delicata di cui è anche ben consapevole il sindaco Giuseppe Sala. «Visto che è tutto bloccato tra ricorsi e referendum, non sarebbe male fare il dibattito pubblico, però capisco anche che la pazienza delle società rischia di esaurirsi. La mia unica paura è restare con il cerino in mano e il cerino si chiama San Siro. Se le società dovessero andare da un’altra parte sarebbe un grande problema».

Bo_Duke, 26/10/2021 13:05:

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Quando si decideranno a sfanculare il comune di Milano e farlo subito fuori sarà sempre troppo tardi.
A Milano un nuovo stadio non si farà mai.

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Continuo a ribadire sto concetto.
Sala, tieniti San Siro per farci crescere le patate.

Relocation come NBA

Però a questo punto se si stanno guardando intorno allora che lo facciano seriamente, e non più solo per mettere pressione al comune di Milano come hanno fatto finora.
Sala il cerino se lo può mettere lì dove sa, non c'è bisogno che lo tenga in mano.

Poi ci chiediamo perché i risultati delle squadre italiane in Europa sono in costante declino.

Il Sindaco di Segrate sul possibile stadio di Milan e Inter:”No, grazie. Saremmo tutti molto contenti se Ibrahimovic venisse ad abitare a Segrate e se lo vedessimo fare allenamento insieme a Lautaro per i sentieri del Centroparco. Ma alla possibilità, riapparsa tra le notizie di oggi, dello spostamento a Segrate dello stadio del Milan e dell’Inter dico francamente: “No grazie. Proprio no". L’area interessata è ovviamente l’area Westfield. I tempi di realizzazione del mega centro commerciale sono stati allungati dalla pandemia e forse ora di nuovo rallentati dalla folle invasione dell’Ucraina. Qualora questa ipotesi dovesse intiepidirsi, l’arrivo qui a Segrate del “nuovo San Siro” non è certo quello che vogliamo per la nostra città. Magari un nuovo moderno polo universitario di cui Milano ha bisogno o centri di ricerca proiettati verso il futuro: queste sono le nostre eventuali opzioni. L’invasione, due o più volte alla settimana di ottantamila tifosi, con tutto il rispetto per le grandissime squadre milanese e le loro tifoserie, no, non ci interessa proprio”

A me sembra un bluff, non avrebbe senso cambiare strategia adesso dopo 3 anni e progetto approvato.

Le società erano consapevoli che era più facile andare a Sesto o da un'altra parte, eppure hanno scelto questa strada.


Sarebbe stranissimo scegliessero di cambiarla.

Alessandro Antonello, ad corporate dell'Inter, parla della questione stadio e ammette l'esistenza di un piano B oltre San Siro per il nuovo stadio. "Abbiamo perso la pazienza? No, ma i club hanno fatto e stanno facendo tutto il possibile per portare avanti il progetto San Siro, che era la nostra priorità - le sue parole alla Gazzetta dello Sport -. Ma dall’altro lato, abbiamo percepito forse una scarsa adesione al progetto da parte dell’amministrazione. Ormai da più di tre anni abbiamo presentato il progetto e fatto tutte le varianti richieste, dando disponibilità ad abbassare gli indici volumetrici, ma temiamo che l’iter burocratico si stia allungando. Come in tutti i progetti, però, esistono sempre dei piani alternativi...".

SUL PIANO B SESTO SAN GIOVANNI -"Intanto, la premessa è che da parte nostra non c’è più 'l’esclusiva' su San Siro: non possiamo stare fermi, immobili, per tre anni senza avere delle risposte e, quindi, è giusto guardarsi intorno per dare uno stadio alla città e ai tifosi. Tra le varie ipotesi, su cui non c’è ancora uno screening complessivo, di sicuro resiste quella di Sesto San Giovanni che a suo tempo fu oggetto di valutazione".

ALLINEATI CON IL MILAN? - "Proseguiamo con la stessa unità di intenti, quella che abbiamo mostrato in tutte le attività progettuali. Entrambi vogliamo un impianto moderno, all’avanguardia, che resti per le future generazioni, che sia all’altezza del blasone dei club. E con tempi precisi...".

DEADLINE A SALA? - "Non vogliamo mettere pressione all’amministrazione o fare aut aut: rispettiamo al massimo tutte le fasi amministrative. Conosciamo che nella burocrazia ci sono intoppi e lungaggini, ma in questi casi è l’incertezza la cosa peggiore: il solo “dibattito pubblico” potrebbe durare un anno. Se tutti gli iter previsti, tra lo stesso dibattito più eventuali referendum e ricorsi, portassero a una estensione della 'time line' di esecuzione progettuale, a quel punto i club non potrebbero che valutare altri progetti con una pianificazione più ristretta".

FAR SENTIRE LA VOCE - "Siamo ovviamente disponibili a chiarire tutti gli elementi progettuali ai comitati, anche se tutta la documentazione è disponibile agli uffici tecnici. Non siamo contrari a dare voce ai cittadini, anzi, ma non possiamo stare fermi: l’eventuale piano B dimostra la serietà e la determinazione che entrambi i club hanno per dotarsi di un nuovo stadio".

LASCIARE ZONA SAN SIRO SAREBBE UNA SCONFITTA? - "Se fossimo costretti a rinunciare al progetto originale, sarebbe certamente una sconfitta per tutti. Ma è più importante avere un impianto all’altezza dei top club europei. Ma se si costruisse nell’area metropolitana, che possiamo considerare del tutto organica a Milano, Inter e Milan rimarrebbero comunque attaccati ai valori della città e alla loro storia".

A qualcuno girano i coglioni forse adesso….

Certo che se l’amico Singer, che muove mari e monti ad un solo schiocco di dita, tirasse magari qualche filo…

Dj Sauron, 28/02/2022 13:22:

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A qualcuno girano i coglioni forse adesso….

Certo che se l’amico Singer, che muove mari e monti ad un solo schiocco di dita, tirasse magari qualche filo…

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è una questione politica.

Singer o Suning possono solo valutare alternative ma fare progetti e opere importanti qui in italia ha sempre tempistiche bibliche e trova sempre rallentamenti.

negli usa probabilmente mancherebbero 1-2 anni all'inaugurazione.

caroto, 28/02/2022 15:56:

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è una questione politica.

Singer o Suning possono solo valutare alternative ma fare progetti e opere importanti qui in italia ha sempre tempistiche bibliche e trova sempre rallentamenti.

negli usa probabilmente mancherebbero 1-2 anni all'inaugurazione.

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Se hai agganci, fai tutto quando e come vuoi.

Vedi la Banda Bassotti scolorita

Sesto si è detta disponibile a costruire lo stadio.

Patriots (Patriots Cadabra), 03/03/2022 12:26:

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Sesto si è detta disponibile a costruire lo stadio.

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Venendo dalla Brianza sarebbe molto comodo

Secondo me la minaccia si andare da un’altra parte è solo politica per muovere qualcosa.

secondo te tatarusanu è greco.