Re:
zimbabwe, 13/04/2013 16:35:
Riguardo John Huston sono piuttosto ignorante... praticamente conosco solo L'Onore dei Prizzi (e mi piacque tantissimo), oltre al Tesoro della Sierra Madre.
Che film consigliate di questo regista?
Beh Il Mistero del falco è idealmente considerato il primo noir, anche se poi come sempre nel fare queste cose i confini sonosfumati, il noir era già presente sia in Germania sia in USA, semplicemente non si chiamava così e non era stato standardizzato, ma Lang, per esempio, lo considero già autore di noir prima del 1941. E' un film con parecchi difetti (troppo parlato, intreccio un po' troppo complicato), però c'è un grande Bogart e un grande Peter Lorre.
Sempre con Bogart, e con l'idolo Edward G Robinson è l'Isola di Corallo, questo davvero bello.
Il capolavoro direi che è Giungla d'Asfalto, che vede anche una piccola parte per la Monroe ma soprattutto spicca Sterlin Heyden nel ruolo di protagonista. E' la storia di una rapina finita male, ma la psicologia dei personaggi, soprattutto di Hayden, è veramente ben curata. E' tra i miei film preferiti in assoluto.
Moby Dick riprende il classico letterario senza lode ne infamia, con Gregory Peck nel ruolo del capitano Achab e una particina per Orson Welles.
Gli spostati è un film drammatico ambientato nel lontano West, un film malinconico su quelli che erano gli ultimi anni del genere western, poi ripreso per i capelli dai registi Europei. Marylin Monroe in condizioni pietose nel 1960 lascia quella che è la sua ultima interpretazione completa, volutamente in bianco e nero perchè Huston volle mascherare il suo volto pallido e oramai assente. Nulla di che.
I 5 volti dell'assassino è una parodia del genere noir in cui lo stesso Huston si era cimentato più volte negli anni precedenti. Siamo negli anni 60, e anche in questo caso siamo di fronte ad un genere che negli USA è tramontato, dopo il boom degli anni 40 e 50, e Huston rende omaggio al genere con questo giallo molto atipico, che vede recitare grandissimi nomi: Kirk Douglas, Robert Mitchum, Frank Sinastra, Tony Curtis, Burt Lancaster, lo stesso Huston. Tutti i personaggi vestono delle maschere, interpretando personaggi della scena, e , appunto, dissacrando quello che era (stato) un genere rigoroso e intoccabile.
L'uomo che volle farsi re è un discreto film con Robert Redford e Sean Connery, parla di due avventurieri dell'Inghilterra che decidono di partire alla volta dei territori inglesi dell'India per insediarsi presso un popolo sottomettendolo, il nome della Regina, e diventando veri e propri governatori locali. Non un capolavoro ma ne ho un buon ricordo.
L'ultimo di quelli che ho visto è Fuga per la vittoria, e non c'è bisogno di dire molto.