[TORNEO] Il Mega-Film

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Greg Valentine
00lunedì 25 marzo 2013 15:17
Insomma, l'ennesimo capitolo della serie i "russi non riescono a non essere pesanti". Grazie dell'esaustivo commento [SM=x3017592] , spero di guardarlo in tempo.
eddie-guerrero88
00giovedì 28 marzo 2013 21:32
C'era una volta il west +3
A Qualcuno Piace Caldo +2
Stalker +1



Eric Packer, 25/03/2013 15:12:


Di più non posso dirti, dovrei raccontare pezzi e preferisco lasciarti al mistero. Guardatelo e goditelo, armato di pazienza e attenzione però.



Mettimi sotto spoiler la tua interpretazione (soprattutto del finale), sono curioso di sapere il tuo punto di vista. Io l'ho appena finito di vedere e ancora devo metabolizzarlo...
Eric Packer
00venerdì 29 marzo 2013 14:54
Re:
eddie-guerrero88, 28/03/2013 21:32:





Mettimi sotto spoiler la tua interpretazione (soprattutto del finale), sono curioso di sapere il tuo punto di vista. Io l'ho appena finito di vedere e ancora devo metabolizzarlo...




Testo nascosto - clicca qui


Ah, ho deciso di posticipare un attimo il nuovo girone nel caso qualcuno dovesse ancora votare. Diciamo che ci riguardo in serata.
eddie-guerrero88
00venerdì 29 marzo 2013 18:17
Re: Re:
Eric Packer, 29/03/2013 14:54:




Testo nascosto - clicca qui


Ah, ho deciso di posticipare un attimo il nuovo girone nel caso qualcuno dovesse ancora votare. Diciamo che ci riguardo in serata.




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Comunque un grandissimo film, a mente fredda mi verrebbe da dargli il +2. Lascio così giusto per dare una chance in più al film di Leone [SM=x2584263]
Eric Packer
00venerdì 29 marzo 2013 18:48
Vabbè voto anch'io:

Stalker +3
A qualcuno piace caldo +2
C'era una volta il West +1

Questi i risultati (un pò pochini a votare, scusate se chiudo ma altrimenti non finiamo più)

Fleming +4
Stalker +7
Wilder +8
Leone +5

Curioso il passaggio di A qualcuno piace caldo: nessuno gli ha dato il +3!
Tra poco posto il nuovo girone, sperando in pò più di partecipazione.
Eric Packer
00venerdì 29 marzo 2013 19:05
GIRONE 22







LA DOLCE VITA
di Federico Fellini, Italua 1960



FREAKS
di Tod Browning, USA 1932



NOSFERATU IL VAMPIRO (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens)
di Friedrich W. Murnau, Germania 1922



TEMPI MODERNI (Modern Times)
di Charlie Chaplin, USA 1936





Commenti:
Fellini ci riprova dopo la doppia delusione Amarcord e 8 1/2 con il suo film più famoso, dove descrive la Roma bene e i suoi bizzarri, stravaganti, affascinanti abitanti. Lo fa con lo sguardo del suo alter ego Marcello Mastroianni, mai così bravo ed elegante. Scene memorabili una dietro l'altra e una meritatissima Palma d'oro al Festival di Cannes.
L'horror di Browning è uno dei primi veri shock cinematografici della storia. Per il suo film ambientato in un circo sceglie infatti veri freaks, ovvero persone deformi e non professioniste, e ne fa i protagonisti della vicenda. La foto che ho postato ritrae l'unica creatura "finta". Ma il film non si ricorda solo per il mero esibizionismo delle sfortune dei suoi interpreti. La storia, la costruzione della suspense, la morbosità della vicenda consegnano al cinema dell'orrore uno dei suoi manifesti.
Murnau porta il Dracula di Bram Stoker al cinema per la prima volta con un'escamotage (non aveva i diritti) e cambia i nomi ai personaggi, lasciando però intatto il mistero della storia e creando un'opera per molti versi anche superiore al testo scritto. Memorabile la figura del vampiro interpretato dallo sconosciuto Max Schreck. Capolavoro dell'espressionismo insieme a Caligari e Metropolis.
Il film di Chaplin, che si non vuole ancora abbandonare il muto all'alba del 1936, è uno delle più divertenti e toccanti stoccate al taylorismo e alla logica capitalista. Se ne ricorderà il maccartismo degli anni Cinquanta, quando fece di Chaplin uno degli artisti colpiti dalla cosiddetta "caccia alle streghe". Un film poetico ed esilarante allo stesso tempo, come solo la maschera di Charlot poteva creare. Un capolavoro assoluto e un canto di speranza per l'individualità umana.



Potete votare.
-Gigilasegaperenn3-
00venerdì 29 marzo 2013 19:35
Nel girone scorso non sono riuscito a votare, da questo spero di tornare attivo [SM=x2761698]
LightJotun91
00venerdì 29 marzo 2013 19:45
Fellini +3
Chaplin +2
Murnau +1
Snàporaz'92
00venerdì 29 marzo 2013 20:07
Caspita, bel girone!
Quella foto tratta dal film di Fellas è una delle più belle immagini di tutta la storia del cinema. Ha una potenza semiotica e visiva impressionante, se fosse un quadro sarebbe ammirato quanto la Gioconda.
Il film non è che sia tra i miei preferiti, preferisco 8 e mezzo e anche i Vitelloni. Però amo Marcello quanto amo oggi DiCaprio, quindi tra una cosa e l'altra alla fine un posto nel mio cuore cel'ha eccome.
Fellini ha ancora Amarcord o lo abbiamo (avete!) fatto secco del tutto?
FoxSickBoy
00sabato 30 marzo 2013 05:08
Minchia girone infernale

A fatica dico

+3 Freaks
+2 Fellini
+1 Murnau
zimbabwe
00sabato 30 marzo 2013 17:00
+3 Fellini (pari merito in realtà con Tempi Moderni, ma almeno un suo film deve andare avanti, Chaplin permettendo)
+2 Chaplin
+1 Browning
zimbabwe
00sabato 30 marzo 2013 17:00
Mi prometto però di guardare Nosferatu e se sarà, di cambiare la mia graduatoria.
eddie-guerrero88
00venerdì 5 aprile 2013 18:59
La dolce vita +3
Tempi moderni +2
Nosferatu +1

Peccato non essere riuscito a vedere Freaks
Eric Packer
00domenica 7 aprile 2013 09:34
Eccomi, scusate il ritardo. Causa impegni di università e lavoro sposto alla domenica la presentazione dei gironi.
Ok, ora voto:


La dolce vita +3
Tempi moderni +2
Freaks +1

E chiudo:

Fellini +14
Chaplin +8
Browning +5
Murnau +3

E 8 1/2 fu vendicato [SM=x2584186]
Eric Packer
00domenica 7 aprile 2013 09:58
GIRONE 23







FRONTE DEL PORTO (On the Waterfront)
di Elia Kazan, USA 1954



LA GRANDE ILLUSIONE (La grande illusion)
di Jean Renoir, Francia 1937



L'OCCHIO CHE UCCIDE (Peeping Tom)
di Michael Powell, Gran Bretagna 1960



IL TESORO DELLA SIERRA MADRE (The Treasure of the Sierra Madre)
di John Huston, USA 1948





Commenti:
Questa settimana vi propongo due classici del cinema hollywoodiano, diretti da due anticonformisti come John Huston e Elia Kazan (il secondo si rivelerà tale solo "registicamente" purtroppo, in quanto, comunista, accettò di collaborare con McCarthy denunciando i suoi colleghi di sinistra). The Treasure of the Sierra Madre è un gran film d'avventura con un Bogart più grande che mai (anche se alla fine la statuetta andò, oltre al regista e alla sceneggiatura, al suo comprimario Walter Huston). Il film è tratto da un romanzo del misterioso scrittore B. Traven, famoso per la cura maniacal con cui proteggeva la sua privacy. Uno dei punti più alti del primo cinema di Huston.
On the Waterfront è il secondo capolavoro assoluto di Kazan dopo A Streetcar Named Desire. Anche qui furoreggia Marlon Brando, che a differenza del film precedente conquista anche l'Oscar come miglior attore. Altre 7 statuette andranno al film (compreso miglior pellicola, Kazan e la bella Eva Marie Saint). Il coraggio di un film che racconta la resistenza operaia in pieno maccartismo e un'interpretazione leggendaria di Brando, che De Niro omaggerà al termine di Raging Bull imitandolo davanti allo specchio.
La grande illusion è, insieme a La regle du jeu, il capolavoro assoluto di Jean Renoir. Tra gli interpreti un immenso Jean Gabin, la magnetica Dita Parlo (già in L'Atalante di Vigo) e il mitico regista Erich von Stroheim nel suo ruolo più bello. Pietra miliare del cinema antimilitarista conta sull'abilità di Renoir nel dirigere film corali e scene memorabili, una in particolare che non rivelerò ma da magone.
Per finire, di Powell avrei potuto scelgiere un qualsiasi film in coppia col fidato Emeric Pressburger (Scarpette rosse, ad esempio), ma ho optato per questo film del '60 che il regista inglese ha diretto da solo. Uscito nello stesso anno di Psycho, in più passaggi lo fa sembrare un film per bambini. Il serial killer armato di macchina da presa per firmare il terrore negli occhi delle vittime è una figura indimenticabile. Intriso di freudismo, passa alla storia anche per l'aspetto metacinematografico (si pensi all'equivalenza final cut-lama attaccata alla cinepresa, o al fatto che la pazzia del protagonista sia stata causata dal padre che, guuarda caso, è interpretato dal regista). Da vedere e rivedere, anticipa sia Henry che Il cameraman e l'assassino.



Potete votare.




Snàporaz'92
00martedì 9 aprile 2013 20:25
Che ne pensate di John Huston? Anni fa mi feci una bella carrellata dei suo film (non tutti!), e devo dire che ce ne sono di ottimi. E' uno di quei registi a cui piace svariare molto tra i generi, e questa in generale è una caratteristica che non mi entusiasma troppo, preferisco quei registi che si concentrano su un certo filone rendendolo proprio, inserendovi tratti caratterizzanti e che dunque finiscono quasi per inventare un genere a parte, derivato da quello di partenza.

Per me in questo girone deve aver la meglio La Grande Illusione, che gran film..sicuramente uno die migliori in assoluto del genere
zimbabwe
00venerdì 12 aprile 2013 15:18
Ho recuperato solo tre dei quattro.

+3 La Grande Illusione
+2 Fronte del Porto
+1 Il Tesoro della Sierra Madre
-Gigilasegaperenn3-
00sabato 13 aprile 2013 12:03
Fronte del porto +3
La grande illusione +2
Il tesoro della Sierra Madre +1
zimbabwe
00sabato 13 aprile 2013 16:35
Riguardo John Huston sono piuttosto ignorante... praticamente conosco solo L'Onore dei Prizzi (e mi piacque tantissimo), oltre al Tesoro della Sierra Madre.

Che film consigliate di questo regista?
Snàporaz'92
00sabato 13 aprile 2013 17:42
Re:
zimbabwe, 13/04/2013 16:35:

Riguardo John Huston sono piuttosto ignorante... praticamente conosco solo L'Onore dei Prizzi (e mi piacque tantissimo), oltre al Tesoro della Sierra Madre.

Che film consigliate di questo regista?




Beh Il Mistero del falco è idealmente considerato il primo noir, anche se poi come sempre nel fare queste cose i confini sonosfumati, il noir era già presente sia in Germania sia in USA, semplicemente non si chiamava così e non era stato standardizzato, ma Lang, per esempio, lo considero già autore di noir prima del 1941. E' un film con parecchi difetti (troppo parlato, intreccio un po' troppo complicato), però c'è un grande Bogart e un grande Peter Lorre.
Sempre con Bogart, e con l'idolo Edward G Robinson è l'Isola di Corallo, questo davvero bello.
Il capolavoro direi che è Giungla d'Asfalto, che vede anche una piccola parte per la Monroe ma soprattutto spicca Sterlin Heyden nel ruolo di protagonista. E' la storia di una rapina finita male, ma la psicologia dei personaggi, soprattutto di Hayden, è veramente ben curata. E' tra i miei film preferiti in assoluto.
Moby Dick riprende il classico letterario senza lode ne infamia, con Gregory Peck nel ruolo del capitano Achab e una particina per Orson Welles.
Gli spostati è un film drammatico ambientato nel lontano West, un film malinconico su quelli che erano gli ultimi anni del genere western, poi ripreso per i capelli dai registi Europei. Marylin Monroe in condizioni pietose nel 1960 lascia quella che è la sua ultima interpretazione completa, volutamente in bianco e nero perchè Huston volle mascherare il suo volto pallido e oramai assente. Nulla di che.
I 5 volti dell'assassino è una parodia del genere noir in cui lo stesso Huston si era cimentato più volte negli anni precedenti. Siamo negli anni 60, e anche in questo caso siamo di fronte ad un genere che negli USA è tramontato, dopo il boom degli anni 40 e 50, e Huston rende omaggio al genere con questo giallo molto atipico, che vede recitare grandissimi nomi: Kirk Douglas, Robert Mitchum, Frank Sinastra, Tony Curtis, Burt Lancaster, lo stesso Huston. Tutti i personaggi vestono delle maschere, interpretando personaggi della scena, e , appunto, dissacrando quello che era (stato) un genere rigoroso e intoccabile.
L'uomo che volle farsi re è un discreto film con Robert Redford e Sean Connery, parla di due avventurieri dell'Inghilterra che decidono di partire alla volta dei territori inglesi dell'India per insediarsi presso un popolo sottomettendolo, il nome della Regina, e diventando veri e propri governatori locali. Non un capolavoro ma ne ho un buon ricordo.
L'ultimo di quelli che ho visto è Fuga per la vittoria, e non c'è bisogno di dire molto.
Eric Packer
00domenica 14 aprile 2013 09:45
A quello che ha scritto snaporaz aggiungo The Dead - Gente di Dublino, La saggezza del sangue e Fat City, tra i lavori degli ultimi anni.

Ah, per i gironi aspetto ancora un attimo, magari li faccio più tardi in giornata, vedo se c'è ancora qualcuno che vota.
eddie-guerrero88
00domenica 14 aprile 2013 11:23
Per ora voto i due che ho visto, difficile che riesca a vederne un altro in giornata...

Fronte del porto +3
La grande illusione +2
Eric Packer
00domenica 14 aprile 2013 21:33
Re:
Eric Packer, 14/04/2013 09:45:



Ah, per i gironi aspetto ancora un attimo, magari li faccio più tardi in giornata, vedo se c'è ancora qualcuno che vota.




Mi sa che vado a domani...
eddie-guerrero88
00lunedì 15 aprile 2013 20:24
Re:
eddie-guerrero88, 14/04/2013 11:23:

Per ora voto i due che ho visto, difficile che riesca a vederne un altro in giornata...

Fronte del porto +3
La grande illusione +2




Modifico [SM=x2584916]

Fronte del porto +3
Il tesoro della Sierra Madre +2
La grande illusione +1
Eric Packer
00lunedì 15 aprile 2013 20:26
Minchia mi stavo scordando, un attimo che conto.
Eric Packer
00lunedì 15 aprile 2013 20:31
Questi i miei:

Renoir +3
Kazan +2
Powell +1


Fronte del porto +11
Il tesoro della Sierra Madre +4
La grande illusione +9
L'occhio che uccide +1

Ammetto che avrei voluto invertire Powell e Kazan, ma sarebbe uscito un pareggio che è una situazione un po' scomoda. E comunque siamo lì come gradimento [SM=x3272421]
Eric Packer
00lunedì 15 aprile 2013 20:37
GIRONE 24







IL CIELO SOPRA BERLINO (Der Himmel über Berlin)
di Wim Wenders, Germania Ovest 1987

LUCI DELLA CITTA' (City Lights)
di Charlie Chaplin, USA 1931

MANHATTAN
di Woody Allen, USA 1979

SUSSURRI E GRIDA (Viskingar och rop)
di Ingmar Bergman, Svezia 1972

Commenti:
Rimandati a domani, stasera non riesco proprio.

Potete votare.
zimbabwe
00martedì 16 aprile 2013 13:15
Il Cielo Sopra Berlino gran film di un grandissimo regista. Commoventi, semplicemente commoventi tutte le interpretazioni degli attori (ho apprezzato anche l'ironica partecipazione di Peter Falk), così come è semplicemente commovente tutta la storia. Detto questo, però, forse sarò in minoranza, ma gli preferisco Paris, Texas.

Sussurri e Grida ha però qualcosa in più degli altri film presentati qui. Sfioriamo la perfezione estetica e artistica. Per alcuni, il miglior film di Bergman. Per altri, 'na palla atroce (morite tutti quanti!). La scena di Ingrid Thulin che si infila i pezzi di vetro nella vagina è una delle più forti del panorama immaginifico (pieno zeppo di immagini fortissime) di Bergman. In un gesto, sintetizza praticamente l'intera personalità di un personaggio. Tutta la rigidità, la freddezza (e la frigidità). A parte la Thulin, bravissima anche la Uhlmann (che però ho preferito in Persona), ma secondo me a fare la parte del leone (in una compilation di interpretazioni ALLUCINANTI) è è Harriet Andersson.
Ma poi, vogliamo parlare della fotografia di Nykvist? Semplice ma anch'essa... perfetta.
Oltretutto di Bergman mi pare che fino ad ora non sia passato neppure un film. E questo lo trovo allucinante.

Manhattan lo preferisco di pochissimo a "Luci della Città", ma perché ho particolarmente apprezzato il lavoro di Allen (che a proposito, è un grandissimo fan di Bergman), mentre quello che per molti è il capolavoro di Chaplin (di cui preferisco Tempi Moderni e Il Grande Dittatore).

Ma mi accorgo di una cosa... sbaglio o mancano i Fratelli Marx all'appello? Penso che almeno un loro film doveva essere incluso.

Sussurri e Grida +3
Il Cielo Sopra Berlino +2
Manhattan +1
Snàporaz'92
00martedì 16 aprile 2013 23:07
Dovrei recuperarne due, ma ultimamente con studio e esami è veramente un casino.
Commento i due che ho visto:

Manhattan mi piacque meno di Io e Annie, che è ugualmente divertente nei momenti giusti, ma ancor più interessante nelle tematiche e delicato nel modo di raccontare. Ammetto che lo dovrei rivedere però.

Luci della Città lo inserii nella mia top ten nel topic apposito. In quella top ten alcuni film ci possono andare e venire, a seconda di momenti e umori, ma City Lights no. City Lights lo metterei sempre e comunque, il mio film preferito di Chaplin, che porta alla sua massima espressione il cinema di quel tempo. Lo scopo primordiale del cinema è raccontare una storia piacevole e trasmetterne le emozioni a chi guarda, e Chaplin ci riesce magnificamente quì. Storia semplice quanto ben raccontata, lineare, divertente e allo stesso tempo sofferta, come il personaggio di Charlot richiede. E poi l'ultima scena, culmine del climax e della scalata emotiva che giunge, dopo un'ora e venti, a far ricongiurere Charlot alla sua amata. Charlot che si è messo in ridicolo, ha corso pericoli, ha rischiato la vita, lui, come sempre povero ma dal cuore grande cosi, ha fatto di tutto per aiutare la ragazza cieca di cui si è innamorato. La ragazza grazie a Charlot riuscirà a recuperare la vista e a vivere dignitosamente, pur perdendo le tracce del simpatico vagabondo, finito il malora, deriso persino dai ragazzini che si prendono gioco di lui per strada. Uno dei piu alti momenti di cinema, forse la scena più emozionante e com-passionevole che abbia mai visto, e che mi sembra giusto riproporre.

eddie-guerrero88
00lunedì 22 aprile 2013 22:21
Luci della città +3
Manhattan +2
Il Cielo Sopra Berlino +1
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