GIRONE 24
FORREST GUMP
di Robert Zemeckis, USA 1994
OLDBOY
di Park Chan-Wook, Corea del Sud 2003
IL TERZO UOMO (The Third Man)
di Carol Reed, GB 1949
UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO (A Streetcar Named Desire)
di Elia Kazan, USA 1951
Commenti:
Abbiamo un bell'esempio di prodotto hollywoodiano medio, gran formula fatta di: attore bravo che interpreta un disabile, messaggio positivo, musica zuccherosa, finale alla Love Story ma più gioioso. No, non mi piace. Ma ha il merito di mostrare dal punto di vista dell'establishment una buona fetta dell'America del dopoguerra. Oscar per il miglior film (nell'anno di
Pulp Fiction), regia (...) e Hanks (meritatissimo, conoscendo i parametri dell'Academy).
Abbiamo il film coreano più famoso e, per quanti ne ho visti io, forse più bello di sempre. Formula perfetta: azione violenta, sceneggiatura geniale, un attore semplicemente mostruoso, musica a ritmo di valzer che stampa tutto nella memoria, fotografia e uso dei colori... Sì, mi piace. Gran premio della giuria a Cannes.
Abbiamo IL film di spionaggio. Abbiamo un Orson Welles che in pressapoco una manciata di minuti disegna quello che è forse il suo personaggio migliore. Grande regia di Reed, e una fotografia (soprattutto per le scene notturne) che consegna questo gioiello alla leggenda. Al di là del bene e del male, per parafrasare Nietzsche, ci sta Harry Lime.
Infine abbiamo la più bella trasposizione da Tennessee Williams, un film che ha praticamente istruito generazioni di attori. Giusto per: 3 statuette sulle 4 categorie riservate agli interpreti (la Stella di Kim Hunter, il Mitch di Karl Malden e soprattutto la Blanche dell'inimitabile Vivien Leigh). Caso vuole che l'unico escluso sia stato Marlon Brando, interprete sanguigno del brutale Stanley Kowalski. Il tutto immerso in una New Orlens "felina", mi verrebbe da dire. Da whiskey in mano.
Potete votare.